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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 11

Arezzo-Maliseti Seano 2-0

RETI: Lanini, Minocci
AREZZO: Borghini, Fiacchini, Farsetti, Lanini, Canapini, Gherghina, Sestini, Nugnes, Cavaletta, Minocci E., Fratini. A disp.: Rossi T., Scatizzi, Rossi L., Lucchini, Minocci M., Paglicci, Giannini, Tonini. All.: Andrea Tuzzi.
MALISETI SEANO: Gaggioli, Fattori, Mastrolia, Innocenti, Osmenaj, Prota, Gori, Casini, Dedeli, Bonezzi, Galantucci. A disp.: Faggi, Curcetti, Malaj, Rrapaj, Tronci. All.: Andrea Bartolini.
ARBITRO: Barbasini di Arezzo.
RETI: 60' Lanini, 70' Minocci E. rig.



Un ottimo primo tempo e quasi un'ora di stoica resistenza non bastano al Maliseti, che cade in casa dell'Arezzo sotto i colpi di Lanini e del solito Ettore Minocci. Non è stato agevole il compito dell'Arezzo, che ha sofferto più del previsto per avere la meglio sul Maliseti ma grazie ad un finale di partita arrembante gli amaranto si prendono i tre punti e adesso, con una gara in meno rispetto al Tau (fermato a Livorno dal Picchi) sognano di portarsi a -3 e di regalarsi un finale di campionato che fino a qualche settimana fa sembrava impensabile. Le partite però sono ancora da giocare e il Maliseti ha dimostrato alla seconda della classe quanto ogni avversario nasconda delle insidie potenzialmente letali. Nel primo tempo, infatti, i pratesi si rendono protagonisti di un'ottima prova grazie al pressing asfissiante operato sul giro palla aretino e alle brucianti ripartenze di Bonezzi e compagni. È proprio Bonezzi ad avere tra i piedi il pallone del potenziale vantaggio ospite, ma al 20' il 10 ospite cicca il pallone a tu per tu con Borghini. Il Maliseti insiste rendendosi pericolosa in un altro paio di occasioni. Fattori ci prova su punizione, alzando però troppo la mira. Lo seguono a stretto giro Bonezzi, Dedeli e Galantucci, poco precisi al momento di concludere verso la porta. Gli unici spunti dell'Arezzo portano la firma di Minocci E., che però non crea particolari problemi ad un Gaggioli che inaspettatamente chiude il primo tempo senza aver dovuto compiere interventi significativi. L'Arezzo rientra negli spogliatoi con la consapevolezza di dover fare molto di più rispetto ai primi 35' diversamente dal Maliseti, che invece punta a ripetere l'ottima prova della prima frazione. I pratesi, però, accusano i primi segnali di stanchezza dopo 35' dispendiosi. È lì che l'Arezzo comincia a intravedere quegli spazi che erano mancati nella prima parte di gara. Minocci e compagni iniziano il loro duello con Gaggioli, che nei primi 15' della ripresa di disimpegna in un paio di interventi decisivi mantenendo lo 0-0. L'estremo difensore pratese regge finchè può ma al 60' deve arrendersi alla zampata sotto misura di Lanini, che in mischia si ritrova il pallone tra i piedi e da due passi corregge in rete per l'1-0 amaranto. Sulle ali dell'entusiasmo, l'Arezzo prende fiducia e oltre a gestire il vantaggio appena acquisito continua ad attaccare con convinzione a caccia del gol della tranquillità. Ad una manciata di secondi dalla segnalazione del recupero, Ettore Minocci sgasa a tutta velocità in contropiede venendo fermato fallosamente all'ingresso in area di rigore. Per l'arbitro non ci sono subbi circa l'assegnazione del penalty, che lo stesso Ettore Minocci trasforma per il definitivo 2-0.
Calciatoripiù
: il gol della tranquillità e l'ennesima prova da urlo per Minocci E. , che festeggia al meglio la convocazione in Rappresentativa. Tra le fila amaranto però Lanini a meritarsi la palma di migliore in campo con il gol che ha sbloccato l'impasse e una prova in cabina di regia priva di sbavature. Nel Maliseti Gaggioli tiene a galla i suoi finchè può, esattamente come Prota e Fattori che dietro sfoderano una prova che per 60' è di altissimo livello.
Capezzano Pianore-Sporting Cecina 0-0

CAPEZZANO P.: Lucchesi, Masala, Graziuso, Palagi, Manfredi, Milli, Ouadjaout, Fasano, Ricciotti, Checchi, Lucchesi. A disp.: Oggiano, Sbrana, Benedetti, Lamperi, Farina, Di Ciolo, Fambrini, Dettori, Bianchi. All.: Gianluca Peselli.
SPORTING CECINA: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, Dangelo, Camerini, Turtur, Loi, Paladini, Zezzeri, Dardar E., Lani. A disp.: Roventini, Bartolini, Manzi, Tognetti Al., Giusti, Masini, Mainardi, Tognetti An., Dardar Y.. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Epis di Carrara.



Lo Sporting Cecina manca il sorpasso sulla Cattolica Virtus dopo lo 0-0 maturato sul campo di uno stoico Capezzano che, dal canto suo, guadagna un punto importantissimo in ottica salvezza. Nella prima frazione di gioco i versiliesi si fanno preferire sul piano dell'aggressività e delle occasioni. La manovra degli ospiti, infatti, viene spesso sporcata dal pressing asfissiante operato dal Capezzano e i rifornimenti per Loi e Zazzeri vengono puntualmente bloccati dalle chiusure dell'attenta difesa biancorossa. Il grande protagonista del primo tempo è Bendinelli, che si disimpegna sui tentativi Ouadjaout e Lucchesi nelle due occasioni più pericolose del primo tempo. La produzione offensiva dello Sporting Cecina è tutta in una punizione di Loi che si perde di poco sul fondo. Troppo poco per gli ospiti, che chiudono il primo tempo con uno 0-0 che forse va più stretto al Capezzano. Nella ripresa, però, il copione della gara cambia, soprattutto per l'atteggiamento più propositivo dei livornesi. Loi e Zazzeri cominciano a trovare gli spazi per esplodere il proprio mix di tecnica e velocità. Su un paio di accelerazioni dei due, lo Sporting Cecina si procura delle punizioni interessanti: sulla prima, calciata rasoterra da Paladini, Lucchesi si disimpegna con un grande intervento, mentre sulla seconda, calciata da Loi, il pallone sfila nuovamente a lato per questione di centimetri. Gli ospiti adesso hanno il pallino del gioco in mano e nella parte centrale della ripresa si posizionano stabilmente nella metà campo avversaria. Dopo alcuni tentativi, gli ospiti riescono anche a trovare il gol del vantaggio con Andrea Tognetti, ma l'arbitro annulla per un fallo precedentemente fischiato in favore degli ospiti stessi (ricordate l'episodio di Milan-Spezia? Ecco, la dinamica è molto simile). Sulla punizione che ne segue, Paladini calcia a lato mancando il bersaglio. Poco dopo il gol annullato, Andra Tognetti ci riprova ma, sul lancio in profondità di Masini, il numero 19 del Cecina conclude sopra la traversa. Il forcing finale dello Sporting Cecina produce un'altra occasione in pieno recupero ma, sugli sviluppi di un corner battuto da Paladini, il colpo di testa di Turtur non inquadra lo specchio della porta vanificando le ultime speranze di vittoria della banda di mister Viterbo.
Calciatoripiù
: nel Capezzano impressiona la prova di Fasano , che davanti alla difesa cuce splendidamente il gioco ma soprattutto recupera una quantità infinita di palloni. Nello Sporting Cecina ennesima prova di livello del duo di difesa Turtur -Camerini , così come Loi da cui sono passate le principali azioni offensive dei livornesi.
Armando Picchi-Tau Calcio 2-2

RETI: Buonomo, Persico, Moretti, Paja
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Bulleri, Lucido, Di Piazza, Bonelli, Amedei, Monaco, Cerri, Persico. A disp.: Martino, Del Bianco, Buonomo, Martinelli, Bettini, Cecchi, Mazzantini, Falleni. All.: Massimiliano Castellani.
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Michelotti, Soldati, Materassi, Landi, Frediani, Bernardini, Colzi, Paja, Ribechini, Signorini T.. A disp.: Di Grazia, Di Lauro, Saviozzi, Sarti, Morosi, Signorini S., Rocchiccioli, Moretti, Giuntoli. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Giacomelli di Pisa.
RETI: 27' Persico, 31' Paja, 33' Buonomo, 53' Moretti.



Campionato riaperto? È ancora presto per dirlo, ma certamente il pareggio del Tau sul campo di uno straordinario Armando Picchi rimescola le carte di una lotta al titolo che fino a qualche settimana fa sembrava chiusa. Il Picchi si è dimostrata però una squadra in salute e convinta di potersi giocare contro qualsiasi avversario le residue chance di salvarsi. Sulla carta quella col Tau sembrava una gara proibitiva e invece i ragazzi di Castellani hanno tirato fuori la prestazione (quasi) perfetta, cullando anche il sogno di infliggere il secondo k.o stagionale alla corazzata di Gandini. Nel primo tempo il Picchi impressiona subito per determinazione e aggressività nell'approccio alla partita, sfiorando anche il gol con due iniziative di Monaco su cui Piagentini è bravissimo a metterci una pezza. Al 20' ci prova anche Bonelli con una punizione dal limite dell'area che fa la barba al palo prima di sfilare sul fondo. I labronici insistono e al 27' vengono premiati con la rete del vantaggio siglata da Persico che al termine di una discesa sulla sinistra finta il tiro, rientra sul destro e con una parabola sensazionale supera Piagentini per il momentaneo 1-0. La reazione del Tau, però, è immediata e al 31' i ragazzi di Gandini, sulla prima e unica iniziativa di un opaco primo tempo, trovano il gol del pareggio con una conclusione in mischia di Paja, bravo a controllare il pallone e a indirizzarlo in rete nonostante i tanti avversari presenti fra lui e la porta. Il Picchi però non si scoraggia e appena due giri d'orologio più tardi si riporta in vantaggio con il subentrato Buonomo, che 1' dopo aver preso il posto dell'infortunato Bulleri, supera Piagentini con una spettacolare conclusione dal limite. A fine primo tempo è 2-1 per un Armando Picchi che chiude 35' da applausi col meritato vantaggio. La partita però è ancora lunga e nel secondo tempo il Tau rientra in campo con l'intenzione di cancellare una prima frazione da dimenticare. Gandini opera diversi cambi allo scacchiere iniziale e le mosse del tecnico campione in carica rivitalizzano il Tau. Dopo poco più di dieci minuti, Ribechini ha la possibilità di pareggiare i conti ma il suo colpo di testa da dentro l'area termina di poco a lato. Il gol però è nell'aria e arriva puntuale al 53' quando, al termine di una rapida transizione offensiva, Moretti arriva in corsa su un pallone offertogli da un compagno e con una staffilata di prima intenzione mette fuori causa Luppichini per il momentaneo 2-2. A quel punto il Tau sa che il sorpasso è possibile e nella fase finale della partita si riversa a pieno organico in avanti per cercare il guizzo decisivo contro un Picchi ormai stanco. L'occasione capita Materassi, che con un destro dal limite dell'area sfiora il gol vittoria mancando la porta per qualche centimetro. Nonostante il pressing ospite, l'Armando Picchi resiste e al triplice fischio esulta per un pareggio che sa tanto di impresa. Il Tau evita una sconfitta imprevista ma al tempo stesso deve guardarsi dalla rincorsa di un Arezzo che virtualmente, con una gara in meno, è staccato di soli tre punti.
Calciatoripiù
: nell'Armando Picchi Persico apre la partita con un gol da cineteca, Di Piazza prova a chiuderla giganteggiando sugli attaccanti del Tau. Tra gli ospiti Piagentini si dimostra prezioso con una serie di interventi che mantengono a galla la capolista nel primo tempo. Materassi recupera una serie infinita di palloni e nel finale sfiora il gol del sorpasso.
Scandicci-Poggibonsese 2-2

SCANDICCI: Casini, Prosperi, Uruci, Margheri, Dell Agli, Figus, Bucciardini, Sarti, Martini, De Leonardis, Pepe. A disp.: Cosi, Campinoti, Di Cara, Leporatti, Picco, Morosino, . All.: Pancani Tommaso
POGGIBONSESE: Billi, Di Biasi, Longo, Tafi, Becattini, Bartalini C., Toce, Chiappone, Selis, Thiam, Pratesi. A disp.: Boccali, Corbinelli, Dattilo, Romano, Laurano, Giachi, . All.: Ricci Andrea
RETI: Picco, Martini, Selis, Thiam
SCANDICCI: Casini, Prosperi, Uruci, Margheri, Dell'Agli, Figus, Bucciardini, Sarti, Martini, De Leonardis, Pepe. A disp.: Cosi, Campinoti, Di Cara, Leporatti, Picco, Morosino. All.: Tommaso Pancani.
POGGIBONSESE: Billi, Di Biasi, Longo, Tafi, Becattini, Bartalini, Toce, Chiappone, Selis, Thiam, Pratesi. A disp.: Boccali, Corbinelli, Vadi, Dattilo, Romano, Laurano, Giachi. All.: Andrea Ricci.
ARBITRO: Madonia di Prato
RETI: 12' Thiam, 47' Selis, 65' Picco, 75' Martini rig.
NOTE: espulso Bartalini (41').



Il 2-2 del Bartolozzi è lo specchio di una gara piacevole, giocata a viso aperto sia dallo Scandicci sia dalla Poggibonsese cui alla fine resta forse un po' d'amaro in bocca, sia per l'episodio che ha portato al pari sia per la matematica certezza della retrocessione; ma probabilmente il pari è risultato più giusto. Sono i locali ad affacciarsi per primi alla porta di Billi con due tiri dalla distanza di Sarti e Margheri, a lato. I giallorossi però non stanno a guardare e al 6' si rendono pericolosi con Tafi, il cui tiro termina alto. Lo Scandicci torna a pungere con una punizione dal limite, ma la conclusione di Pepe si spegne alta sulla barriera (9'). Al 12' però è la Poggibonsese a passare in vantaggio: la difesa blues perde il pallone in fase di ripartenza, Thiam lo ruba e una volta davanti a Casini resta glaciale e deposita in rete con il destro. Lo Scandicci reagisce con uno splendido lancio filtrante di Margheri per Martini, provvidenzialmente chiuso dai difensori giallorossi. Al 23' però lo Scandicci rischia di pagare un altro errore in impostazione: prova ad approfittarne Selis, ma la sua conclusione è larga. In questo frangente la migliore opportunità per il pari la costruisce Martini che fugge sulla destra e una volta dentro l'area serve Pepe a rimorchio: tiro di poco alto. Prima della fine del primo tempo la Poggibonsese s'affaccia un paio di volte in area blues con due tiri di Pratesi di poco alti: 0-1 il primo tempo. Al rientro in campo la Poggibonsese cambia portiere: Boccali prende il posto di Billi; sarà decisivo. ma prima d'accorgersene c'è da registrare una nuova azione dello Scandicci: il nuovo entrato Di Cara parte a razzo sulla sinistra e crossa nell'area di porta, ma sia Pepe sia Martini giungono sul pallone con un attimo di ritardo. Poi la prima delle svolte: Martini riconquista un pallone che la Poggibonsese perde sulla trequarti e s'invola solitario verso l'area; Bartalini interviene alla disperata ma anziché sul pallone interviene sull'avversario che al limite aveva la porta spalancata. Inevitabile l'espulsione, la Poggibonsese resta in dieci (41'), ma non sembra accusare il colpo: Selis prima fa le prove del raddoppio con un cross velenoso che però non trova pronto nessun compagno, poi lo trova con una punizione mancina che condanna l'indecisione del portiere di casa. A questo punto sale in cattedra Boccali, che al 48' comincia lo show distendendosi e deviando in angolo il tiro da fuori di Sarti rimbalzato poco davanti l'area di porta. La replica va in scena al 57': Pepe s'incarica di calciare una punizione dal limite e indirizza il pallone all'incrocio, ma Boccali vola e respinge; la ribattuta della difesa è corta e il pallone giunge di nuovo a Pepe che, rimasto fuori area, stavolta cambia angolo; Boccali vola di nuovo sotto la traversa e s'oppone col secondo miracolo consecutivo. Lo Scandicci comunque resta all'attacco: al 59' Di Cara cerca la porta con il sinistro, Boccali gli dice ancora di no e si rifugia in angolo. L'1-2 arriva al 65': la difesa ospite buca un lancio filtrante e Picco si ritrova a tu per tu con Boccali che stavolta non può nulla sul suo destro morbido. Al quarto dei 5' di recupero l'episodio decisivo: punizione per i padroni di casa, il lancio dell'Ave Maria; sulla mischia che si viene a creare il più lesto ad avventarsi sul pallone è Figus che cerca di evitare Boccali ma viene steso. Madonia non ha dubbi e indica il dischetto tra le proteste degli ospiti: la confusione in area era tanta, l'arbitro era ben appostato e non ha avuto esitazioni. Il pallone che Martini prende tra le mani pesa una tonnellata, ma sua la conclusione dagli undici metri è forte e tesa e Boccali può solo sfiorarla. È il 2-2 definitivo. La Poggibonsese ormai aveva fatto la bocca al colpaccio e, dimostrando di non meritare i pochi punti in classifica e la retrocessione, giustamente recrimina per il modo in cui è arrivato il pari; lo Scandicci invece è stato vicino all'inferno e raddrizza una gara che sembrava stregata anche se sulla propria strada ha trovato un Boccali super.
Affrico-Ac Montignoso 5-1

RETI: Cerasi Abbatecola, Piccioli, Piccioli, Ala, Piccioli, Federighi
AFFRICO: Donatti, Agosti, Bonfanti, La Greca, Amantea, Iania, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Pratesi, Ala. A disp.: Lombardi, Cerasi, De Angelis, Nutini, Vezzani, Balducci, Mangani, Agnoloni, Vaggioli. All.: Lorenzo Bambi.
MONTIGNOSO: Velardi, Dazzini, Parigi, Ricci, Rolla, Bici, Bertelloni, Magaldi, Verona Fornaciai, Barry, Federighi. A disp.: Elsa, Beani, Putignano, Isolani, Aliotta. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: La Rosa di Firenze.
RETI: 5', 25', 29' Piccioli, 15' Federighi, 20' Ala, 55' Cerasi.



Il primo caldo non rallenta l'Affrico, che contro il Montignoso sfodera una prova maiuscola attestata dal 5-1 finale che riduce al lumicino le speranze di salvezza della formazione massese. Reduci dalla bella vittoria in casa della Cattolica Virtus, i ragazzi di Lorenzo Bambi puntano al bis contro un Montignoso che sogna tre punti per alimentare le proprie speranze di rimanere nell'élite. Al 5', però, l'Affrico indirizza subito la partita a proprio favore, sbloccando l'incontro con una magistrale combinazione tra Ala e Piccioli, conclusa da quest'ultimo che, ricevuta palla spalle alla porta, si inventa un colpo di tacco che mette fuori causa Velardi per l'immediato 1-0. Il Montignoso replica al 15', pareggiando immediatamente i conti con un'altra prodezza, stavolta di Federighi, che dai 30 metri lascia partire una missile terra-aria su cui Donatti non può nulla. Dopo il gol del pari, il Montignoso prova a prendere coraggio sfruttando un Barry fresco di convocazione in Rappresentativa. Il numero 10 del Montignoso, però, manca un'ottima chance sugli sviluppi di un calcio d'angolo quando siamo giunti al 18'. Scampato il pericolo, l'Affrico riparte e con un finale di primo tempo da manuale mette al sicuro il risultato. Al 20' Ala riporta in vantaggio i suoi deviando alle spalle di Velardi un cross perfetto di Piccioli. Svestiti i panni di uomo assist, Piccioli decide di prendersi definitivamente la scena siglando prima il 3-1 su invito perfetto di Ala, poi chiudendo anzitempo la contesa con la rete del 4-1 a tu per tu con Velardi. È 4-1 per l'Affrico a fine di un primo tempo che ha visto Piccioli (tre gol e un assist) e Ala (un gol e due assist) dominare la scena. Nel secondo tempo i numerosi cambi da ambo i lati non alterano l'inerzia della partita. È sempre l'Affrico a tenere in mano il pallino del gioco e a trovarsi spesso nelle condizioni di battere a rete. Su una di queste occasioni arriva anche il gol che chiude definitivamente la contesa: a realizzarlo è Cerasi che, appena entrato, finalizza un contropiede perfetto raccogliendo l'assist (il terzo di giornata) di un immarcabile Ala e indirizzando il pallone in rete per il definitivo 5-1.
Calciatoripiù
: Piccioli fa nuovamente il fenomeno con tre reti e un assist in un primo tempo da favola, ma l'Affrico vola anche sulle accelerazioni di Bonfanti e sull'ingresso da menzionare di Cerasi .
Margine Coperta-Lastrigiana 0-1

RETI: Gracci
MARGINE COPERTA: Xillo, Quiriconi (64' Peghinelli), Pasquinelli, Muraca, Bellandi, Vannini (60' Tempestini), Andrea Ferro, Paganelli (70' Buscioni), Colonna (44' Castelli), Pellegrini (36' Morina), Spinelli. A disp.: Ringressi, Contini, Hoxha. All.: Marco Ferro.
LASTRIGIANA: Hancu, Casamonti, Municchi, Bini, Maxharri, Caparrini, Squitieri (72' Semeraro), Polli (55' Curri), Rotolo, Gracci (64' Michelotti), Dimasi (55' Bitossi). A disp.: Chergui, Conti, Manescalchi, Ringressi, Dainelli. All.: Giovanni Mollica.
ARBITRO: Franco di Prato
RETE: 59' Gracci.
NOTE: ammoniti Municchi e Bitossi. Angoli: 6-2. Recupero: 0'+6'.



Fiocchi e infiocchettamenti pochi, quando si lotta per la vita (c'è qualcosa di più nobile?) tutto il resto diventa superfluo; mancano però solo quelli sul regalo che a undici minuti dalla fine Gracci incarta quasi da centrocampo per riaprire la corsa salvezza da cui prova a trascinar via la Lastrigiana e in cui assorbe il Margine Coperta, sconfitto di misura in casa e ora ad appena due punti dall'asticella che separa la sopravvivenza dalla resa. A sei giornate dalla fine si fa più solida la sensazione che (almeno) uno tra Lastrigiana e Margine sarà licenziato dall'élite (occhio però a sorprese davanti: questo campionato ci ha insegnato che prima di dar qualcuno per spacciato, o al sicuro, è bene attendere l'ultimo fischio), ma lo 0-1 lascia intatto l'enigma: è vero, la Lastrigiana ha vinto lo scontro diretto che più che come sfida decisiva s'era configurato come ultima chiamata; però resta dietro. D'altra parte a livello tecnico il Margine sembra messo un pochino meglio (la differenza reti negativissima è però un segnale chiaro; e se sottoporta sbaglia così tanto fare punti diventa complicato), ma deve ancora scontare il turno di riposo che annoda un altro po' una classifica già di per sé ingarbugliatissima: tra lo Scandicci settimo e la Lastrigiana quintultima corrono appena nove punti farciti di cinque squadre. Si capisce come mai il Brizzi si sia diviso col Picchi (frenata della capolista Tau) gli appassionati neutrali; e come mai i ritmi s'infiammino sin dai primi minuti. Tra le molte note apprezzabili ce n'è infatti una evidente sin da subito: nonostante la temperatura (ma si sa, primavera non bussa) schizzata improvvisamente verso l'alto, il premio in palio e un tifo incandescente, Margine e Lastrigiana cercano costantemente di sviluppare la manovra palla a terra; è merito chiaro di Ferro (Marco, non Andrea che peraltro disputa una gara di livello tra la trequarti e l'area avversaria) e Mollica, che agli interpreti chiedono palleggio, applicazione tattica e soprattutto intensità costante. Per annotare la prima occasione basta attendere il 3' e il pallone perso da Bini sulla pressione di Andrea Ferro, schierato di punta insieme a Colonna nel 3-5-2 del Margine ove nonostante il due sulle spalle Quiriconi è la mezzala destra, compagno di Paganelli a proteggere la regia di Pellegrini: Hancu sorveglia il destro incrociato che, troppo ampio, esce sul secondo palo. La Lastrigiana replica sfruttando la corsia mancina e il dialogo tra Municchi e Rotolo: Bellandi smorza ma non allontana il traversone dal fondo, al destro al volo di Polli che dal limite aveva cercato la porta s'oppone Pellegrini col corpo (6'). Per tutto il primo tempo la Lastrigiana affonda sovente a sinistra: solo contro due (dura la vita dei quinti di centrocampo), Spinelli non riesce a contenere Rotolo che sfrutta il lancio di Municchi per conquistare di nuovo il fondo e crossare di nuovo a centro area, stavolta rasoterra per Dimasi frettoloso però nel tiro fuori bersaglio. La (doppia) miglior occasione del primo tempo la costruisce però il Margine, che tra il 20' e il 21' si ferma a un palmo dal vantaggio: pubblico e panchina sussultano prima sul taglio di Andrea Ferro che, servito da Quiriconi dietro la difesa, scarta Hancu in uscita ma sbatte sul corpo di Maxharri a negargli la rete a colpo sicuro; poi sul destro volante di Bellandi che, liberato al dischetto dal corner di Pellegrini ripulito da Andrea Ferro, cerca di smontare la traversa e di scavare una buca sulla linea di porta. Salva sul doppio rimbalzo, sul contropiede la Lastrigiana si a pericolosissima: Gracci innesca al limite il mancino di Rotolo, a una spanna dal secondo palo. Il rinvio di Xillo avvia immediatamente una nuova azione offensiva: in posizione d'ala sinistra, Pasquinelli appoggia centralmente a Pellegrini che avanza e al limite infuoca il destro di Spinelli spento da Hancu con un tuffo plastico. Le ultime schegge del primo tempo regalano però due azioni offensive della Lastrigiana: non le capitalizzano prima Polli, che sottoporta colpisce male l'ennesimo servizio di Municchi dalla corsia mancina, e poi Squitieri il cui destro a scendere sulla sponda di Dimasi flipperizzata dalla difesa (ottimo stavolta Polli col filtrante) esce mezzo metro sopra la trasversale. La ripresa s'apre allo stesso modo: Gracci ha voglia di salvare la Lastrigiana e, accentratosi da sinistra, esplode il destro mirando al secondo incrocio che però resta un desiderio. La risposta la costruisce Andrea Ferro che dalla trequarti destra libera in area Morina (aveva sostituito Pellegrini all'intervallo) cui solo la stratosferica diagonale di Bini nega la rete a colpo sicuro. Le sostituzioni sembrano far bene al Margine che al 47' crea un'altra opportunità enorme: subentrato a Colonna da tre minuti scarsi, Castelli gioca profondo per Morina che con l'esterno destro anticipa l'uscita di Hancu ma manda il pallone a ruzzolare dalla parte sbagliata del palo. Interviene anche Mollica (dentro Bitossi e Curri per Dimasi e Polli) e nell'ultimo quarto la Lastrigiana ritrova l'equilibrio che l'aveva contraddistinta per tutto il primo tempo, e di fatto sé stessa: immediatamente Bitossi attiva in verticale Gracci sul cui mancino rasoterra un po' strozzato Xillo si rifugia in angolo (56'). La rete arriva al secondo tentativo: sulla mediana Curri vede luce dove apparentemente non esiste e verticalizza per Squitieri per opporsi al quale Xillo è costretto a uscire efficacemente fuori area; gli va male che, allontanato verso la mediana, il pallone schizzi sull'unica zolla da temere: è quella governata da Gracci, che accarezzando il pallone con un destro di prima da trentacinque metri mal contati lo trasforma nel lob del vantaggio. Sotto per una formidabile giocata individuale (ripetuta però: oltre al tiro di Gracci meriterebbe una videocamera dedicata anche il filtrante di Curri), il Margine perde aderenza e rischia di grattare la fiancata sul guardrail: gli va bene che, vincendo il contrasto con Bellandi sul tocco di Gracci, dal limite Squitieri impaci il conto delle traverse. Solo nel recupero, quando la Lastrigiana s'è posta a protezione della propria area (Municchi chiude a destra, Rotolo quinto di centrocampo), il Margine sussulta: è larghino il braccio di Bini sul traversone di Pasquinelli, ma Franco (direzione fragilina, ma porta comunque in fondo una gara tignosa) fa segno d'aver visto e valutato, e di sicuro la sua posizione era perfetta. Il Margine paga dunque gli errori sottoporta (una traversa, almeno due occasioni enormi nella ripresa) e gli studi di balistica di Gracci che converte nel vantaggio un'azione all'apparenza innocua: la Lastrigiana s'augura che sia il ramo cui appendersi per cominciare a uscire da un burrone ora meno profondo.
Calciatoripiù
: trequartista o attaccante puro, Andrea Ferro entra in quasi tutte le occasioni da rete; la protezione che gli garantiscono Quiriconi (Margine Coperta), mezzala di qualità e contenimento nonostante il fisico minuto (d'altra parte lo insegnano: attenzione a chi, piccolino, gioca in squadre di livello in categorie di punta; vuol dire che ha qualità tecniche notevolissime), e Paganelli gli consente di dedicarsi a cucire azioni offensive. Ma la gara gira altrove, sul capolavoro di Gracci reso possibile dall'intuizione di Curri . E a proposito d'intuizioni: far duettare Rotolo e Municchi (Lastrigiana) sulla medesima corsia sembra proprio che abbia funzionato.
Venturina-Cattolica Virtus 2-1

RETI: Bicocchi Pichi, Bicocchi Pichi, Bendoni C.
VENTURINA: Tanganelli, Zenobi, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Sottile, Massini, Bicocchi, Belus, Pazzini. A disp.: Pensa, Nardi, Musli, Mariotti, Imperato, Fogale, Di Tonno. All.: Enrico Bardelloni.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Pierotti Carli, Cercel, Rossi, Vaggi, Lottini, Bindi, Agnorelli, Mori, Marzano, Selvi. A disp.: Lekaj, Fratini, Frangini, Malpassi, Valleri, Bendoni, Magherini, Tema. All.: Mirko Alla.
ARBITRO: Puterio di Piombino.
RETI: 21', 59' Bicocchi, 53' Bendoni.



Ancora nel segno di uno straordinario Bicocchi, il Venturina supera anche l'ostacolo Cattolica Virtus e in virtù del pareggio dello Scandicci contro la Poggibonsese guadagna un'altra posizione in classifica piazzandosi momentaneamente al sesto posto. Contro i giallorossi, apparsi nelle ultime settimane tra le squadre più in forma, il Venturina regala ai suoi sostenitori l'ennesima prova maiuscola dimostrandosi tra le squadre più in forma. Anzi, in questo momento la più in forma. La fisicità della Cattolica Virtus rappresentava un ostacolo non da poco per gli estrosi ma leggeri giocatori biancocelesti, che tuttavia hanno retto il confronto con Marzano e compagni, colpendo (una volta per tempo) al momento più+ opportuno. Nella prima frazione la Cattolica Virtus approccia la partita nel modo giusto, rispondendo all'avvolgente manovra dei livornesi con alcune verticalizzazione per innescare Marzano e Selvi. Dopo un paio di squilli da parte dei due attaccanti giallorossi, però, il Venturina prende campo e a metà del primo tempo passa in vantaggio. L'1-0 nasce su iniziativa di Pazzini, che arrivato al limite esplode un diagonale chirurgico che Giuliano riesce soltanto a smanacciare favorendo poi il tap-in di Bicocchi che si conferma un rapace d'area di rigore arrivando per primo sul pallone prima di indirizzarlo in fondo al sacco. La risposta della Cattolica Virtus è affidata al suo bomber principe Marzano, che si libera al tiro in due occasioni trovando però puntuale la risposta di Tanganelli. Nel finale di prima frazione, però, torna a farsi pericoloso in avanti il Venturina che a 2' dall'intervallo va a centimetri dal raddoppio col palo colpito da Massini dopo una bella combinazione sull'asse Bicocchi-Sottile. Nel secondo tempo la formazione di Bardelloni commette l'errore di abbassarsi troppo. Ne approfitta la Cattolica Virtus, che parte subito forte e al 53' agguanta il pareggio con un tocco sotto misura di Cosimo Bendoni che da due passi fa 1-1. Nel momento migliore della Cattolica, però, il Venturina trova la forza di reagire. I biancocelesti, dopo un inizio di secondo tempo in salita, riescono a rimettersi in carreggiata e al 59' Bicocchi - sempre lui - recupera palla sulla destra e, dopo essere entrato in area, se la sposta sul sinistro e con una conclusione sul primo palo mette fuori causa Giuliano per il 2-1 Venturina. I padroni di casa riacquistano entusiasmo e chiudono la gara in crescendo. Nell'ultimo quarto d'ora, infatti, sono i livornesi ad avere le occasioni migliori, mancando il tris con Sottile e Bicocchi. La Cattolica Virtus, invece, a parte qualche folata di Marzano non riesce a ristabilire l'equilibrio e al triplice fischio la festa è del Venturina, che con la decima vittoria stagionale si porta ormai a +10 dalla zona retrocessione e adesso si ritrova a pochi punti dalla quinta posizione.
Calciatoripiù
: altra doppietta, altri due gol decisivi per Bicocchi , sempre più uomo della provvidenza in casa Venturina.
Sestese-Sangiovannese 1-0

RETI: Autorete
SESTESE: Fontani, Barlumi, Giannone, Cesarano, Napolitano, Bartolomei, Pacini, Scarlini, Gusciglio, Ceccherini, Notari. A disp.: Langone, Sacchi, Landini, Cavicchi, Buontempo, Lika, Lazzeretti, Rossi, Marku. All.: Francesco Giannini.
SANGIOVANNESE: Di Trapani, Dutto, Arelli, Verdi, Gjoni, Mariani, Lanini, Panzarella, Baldini, Brogi, Bruni. A disp.: Piccioli, Becattini, Pulaj, Meini, Vannuccini, Tilli. All.: Fabio Picci.
ARBITRO: Nesi di Pistoia.
RETI: 39' autorete pro Sestese.



Colpo salvezza importantissimo per la Sestese, che contro la Sangiovannese si prende i tre punti - decisiva un'autorete - e vola a +6 sul quint'ultimo posto. Non è stato semplice il compito per i ragazzi di Giannini, che dopo il successo di Poggibonsi erano chiamati a replicare in un altro scontro cruciale con i valdarnesi. I rossoblù però dimostrano fin da subito di essere in palla con un approccio convinto e determinato. Le prime occasioni da rete sono proprio di marca Sestese, pericolosa dopo 10' con un tentativo da fuori di Pacini e, poco dopo, con un'iniziativa di Gusciglio che arriva sul fondo ma non trova alcun compagno pronto a raccoglierne l'assist. Col passare dei minuti, però, la Sangiovannese riesce ad adottare le giuste contromisure, chiudendo gli spazi alle offensive locali e riuscendo di tanto in tanto anche a ribaltare il fronte dell'azione. Proprio nel finale di prima frazione arriva la miglior occasione per la Sangiovannese con un tiro di Baldini che da dentro l'area non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Se ne va dunque anche l'ultima occasione di un primo tempo tattico ma comunque giocato su ritmi elevati. Nella ripresa la Sestese prova subito a pressare alto, nel tentativo di replicare l'ottimo approccio alla gara nei primi 35'. I rossoblù ripartono forte e stavolta trovano anche il gol che alla fine risulterà determinante: su un pallone lanciato in profondità da Scarlini, Gjoni si immola nel tentativo di anticipare Pacini ma il suo intervento mette fuori causa Di Trapani per l'1-0 Sestese. Col più classico degli autogol si sblocca una partita fin lì combattuta, ma nella quale la Sestese ha saputo colpire al momento opportuno. La Sangiovannese accusa il colpo e nel secondo tempo Bruni e compagni faticano a costruire pericoli significativi dalle parti di Fontani. Le occasioni migliori le crea infatti la Sestese, che sfiora a più riprese il raddoppio. Al 45' Napolitano colpisce indisturbati su calcio d'angolo, mancando il bersaglio grosso. Non fa meglio Bartolomei, che dall'area piccola non trova la deviazione sotto porta. Lazzeretti e Gusciglio nei dieci minuti conclusivi mancano il colpo del k.o, tenendo in bilico la partita. Fortuna per Sestese che nell'ultima occasione della partita, Giannone salva i suoi respingendo quasi sulla linea di porta un pallone insidioso che Bruni aveva provato a correggere in rete sugli sviluppi di un corner. Scampato il pericolo, la Sestese non corre altri rischi e al triplice fischio esulta per una vittoria che avvicina sensibilmente la salvezza.
Calciatoripiù
: nella Sestese Bartolomei non fa passare nulla in difesa, mentre Pacini entra in maniera decisiva nel gol partita.