Sangiovannese-Arezzo 0-3
RETI: Sestini, Nugnes, Cavaletta
SANGIOVANNESE: Di Trapani, Fabbri, Arelli, Becattini, Gjoni, Mariani, Tilli, Verdi, Lanini, Brogi, Bruni. A disp.: Piccioli, Meini, Dutto, Vannuccini, Panzarella, Baldini, Pulaj. All.: Fabio Picci.
AREZZO: Borghini, Fiacchini, Farsetti, Lanini, Canapini, Gherghina, Sestini, Nugnes, Cavaletta, Minocci E., Fratini. A disp.: Rossi T., Scatizzi, Rossi L., Minocci M., Lucchini, Paglicci, Biagioli. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: Coppi del Valdarno.
RETI: 16', 55' Nugnes, 25' Sestini.
L'Arezzo conferma lo status di rivale più accreditata del Tau, andando a vincere con un convincente 3-0 in casa della Sangiovannese. L'inizio partita vedere un buon possesso palla da parte degli amaranto, che all'8' si affacciano per la prima volta dalle parti di Di Trapani con un corner raccolto da Cavaletta, il cui colpo di testa viene murato dalla difesa avversaria. La risposta della Sangiovannese è affidata allo spunto di Bruni, che in contropiede impegna i difensori aretini, bravi a controllare il pericoloso numero 11 avversario. La Sangio insiste in questa fase e nel giro di 1' - tra il 12' e il 13' - costruisce due occasioni con Gjoni prima e Bruni poi, entrambi su calcio piazzato. Sul ribaltamento di fronte torna a farsi minaccioso l'Arezzo con uno scambio tra Ettore Minocci e Fratini, concluso da quest'ultimo con un destro debole che sfila a lato. L'Arezzo però insiste e al 16' sblocca la gara con Nugnes, bravo a raccogliere una rimessa laterale a centro area e a superare Di Trapani con una conclusione angolata. La Sangiovannese accusa il colpo e l'Arezzo prova ad approfittarne, andando vicino al raddoppio al 21' con una conclusione di poco alta da parte di Ettore Minocci. Un minuto dopo arriva la reazione della Sangiovannese con un tentativo da fuori di Verdi su cui Borghini risponde presente. Nel finale di primo tempo l'Arezzo mette sotto pressione la retroguardia valdarnese e al 23' Cavaletta ci prova di testa su angolo, spedendo il pallone fuori dallo specchio. Il raddoppio però è nell'aria e al 25' ci pensa Sestini a gonfiare la rete alle spalle di Di Trapani con una stoccata da fuori che non lascia scampo all'estremo difensore della Sangio. A fine primo tempo c'è spazio per l'ennesimo tentativo dell'Arezzo verso la porta della Sangiovannese: stavolta ci prova Ettore Minocci con un calcio di punizione che si perde sul fondo per questione di centimetri. Nel secondo tempo le due compagini tornano subito a darsi battaglia, costruendo diverse occasioni nel primo quarto d'ora. Al 37' è Fiacchini a rendersi subito pericoloso con un destro da fuori che lambisce il palo prima di perdersi sul fondo. La Sangiovannese replica con due tentativi a stretto giro di Bruni e Fabbri, ma la difesa amaranto fa buona guardia e sventa la minaccia in entrambi i casi. È il momento di maggior pressione da parte dei biancazzurri, che al 15' sfondano per vie laterali con Bruni, ben chiuso dalla difesa dell'Arezzo, mentre al 19' ci provano con un tentativo del neoentrato Dutto, ben servito da Verdi su calcio piazzato. La Sangio sbaglia, l'Arezzo invece no. Al 55', infatti, la squadra di mister Tuzzi trova il gol della sicurezza con Nugnes che, ben servito da Ettore Minocci, si presenta davanti a Di Trapani e con un tocco piazzato firma il 3-0 amaranto. Il terzo sigillo aretino fa calare il sipario sulla partita ma, nonostante ciò, la Sangiovannese ha il merito di continuare a lottare fino in fondo. I padroni di casa meriterebbero anche il gol ma in almeno quattro occasioni Baldini (pericoloso in due situazioni), Panzarella e Bruni non trovano il guizzo decisivo, anche per bravura di un attento Borghini. Anche gli ultimi squilli di Bruni non sortiscono gli effetti sperati e al triplice fischio la festa è tutta dell'Arezzo, che si porta a -2 dall'Affrico e, con due gare in meno rispetto ai fiorentini sogna il sorpasso e, perché no, di mettere fiato sul collo ad un Tau ad ora proiettato verso il titolo regionale.
Calciatoripiù : nella Sangiovannese
Verdi e
Bruni ci provano in più occasioni, ma la difesa dell'Arezzo risulta impeccabile. Tra le fila amaranto si rendono tutti protagonisti di un'ottima prestazione ma senz'altro
Nugnes e
Cavaletta si dimostrano in palla rendendosi costantemente pericolosi in zona valdarnese.
Cattolica Virtus-Affrico 1-3
RETI: Lottini, Ala, Piccioli, Balducci
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Vaggi, Cercel, Rossi, Tema, Lottini, Bindi, Pierotti Carli, Mori, Marzano, Selvi. A disp.: Lekaj, Fratini, Malpassi, Frangini, Valleri, Acciai, Bendoni, Veltre, Stondei. All.: Mirko Alla.
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Bonfanti, Amantea, Iania, De Angelis, Pratesi, Silvestri, Piccioli, Nutini, Ala. A disp.: Donatti, Cerasi, La Greca, Mangani, Nunziati, Vezzani, Balducci, Agnoloni, Vaggioli. All.: Lorenzo Bambi.
ARBITRO: Monauni di Firenze
RETI: 17' Ala, 41' Lottini, 49' Piccioli, 69' Balducci.
Già di per sé il ruggito del leone fa tanta paura. Se poi riesce anche a sparare tre micidiali siluri, l'effetto che ne scaturisce è a dir poco devastante. Al termine di una partita ben interpretata in ogni sua fase e che tatticamente parlando ha rasentato la perfezione, l'Affrico di Lorenzo Bambi sbanca il San Michele facendo chiaramente capire chi, esclusa la corazzata Tau, insieme all'Arezzo sia la più forte e accreditata fra le inseguitrici. Al cospetto di una Cattolica sempre e comunque solida e pericolosa, gli azzurri sfoderano una prestazione che al triplice fischio di Monauni è giustamente premiata dagli scroscianti applausi di tutto il pubblico presente sulla tribuna di via Piero di Cosimo. Una difesa al limite dell'inossidabile, un centrocampo al tempo stesso arcigno in fase di contenimento ed elegante in quella d'impostazione, una coppia di esterni che sa far male e un'oculata gestione dei cambi sono state le armi con le quali l'Affrico ha vinto la sfida; pur giovandosi di una linea mediana altrettanto ben impostata e di una retroguardia sempre piuttosto sicura dei propri mezzi, la Cattolica non è riuscita a far saltare in aria il fortino eretto a difesa dei pali presidiati dall'ottimo Lombardi. Estremamente equilibrata, la prima fase della partita mette in evidenza il quadro tattico che abbiamo provato a illustrare. Cercando di allargare il gioco sulle corsie laterali dove operano Pierotti Carli e Mori a destra e Tema e Marzano a sinistra, la Cattolica cerca di lavorare ai fianchi la retroguardia avversaria: è un'operazione lodevole nelle intenzioni ma che si scontra con la disarmante facilità con la quale gli esterni bassi azzurri Agosti e Bonfanti chiudono tutte le linee di passaggio dimostrando una sicurezza degna dei più scaltri veterani. Completa il reparto l'intelligente centrale Iania che a sua volta inaridisce le fonti offensive sanmicheline dimostrando grande autorevolezza in fase d'anticipo. Ci mette qualche minuto a carburare; ma quando inizia a girare a pieno regime il motore di centrocampo allestito da Bambi riesce a far cambiare passo alla truppa che grazie ai polmoni di capitan Amantea, al fosforo di Silvestri e ai piedi buoni di Nutini tiene alto il baricentro di una manovra veloce e pungente rifinita a turno dagli esterni alti Ala (a sinistra) e Pratesi (a destra) e dal possente centrattacco Piccioli. Al 17' Pratesi, confermando le proprie doti balistiche, sforna un bel pezzo di bravura che permette all'Affrico di sbloccare il risultato: la sua insidiosa traiettoria sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra, centra in pieno lo spigolo sinistro dell'incrocio; dopo il rimbalzo sul terreno di gioco, il pallone è tradotto in rete dalla fulminea zampata sottomisura proposta da Ala che anticipando con scaltrezza l'intera difesa sammichelina fa esplodere di gioia compagni in campo e sostenitori in tribuna. La Cattolica fatica a riorganizzarsi e due minuti più tardi rischia di nuovo, sempre in conseguenza di un calcio piazzato dalla destra; stavolta Pratesi opera una variazione sul tema servendo sui piedi di Nutini un bell'assist non tramutato in gol solo per una questione di centimetri: la sua secca rasoiata dal limite sibila infatti d'un soffio a lato. Pur continuando a interpretare il match con grande autorevolezza, l'Affrico sa bene che ogni disattenzione potrebbe risultarle fatale. Se ne ha un esempio al 28' quando, in occasione della prima triangolazione orchestrata a dovere, la Cattolica va a un passo dal pareggio: la combinazione sulla destra fra Mori e Pierotti Carli culmina in un bel traversone basso che sbuca nell'area azzurra, dove nel frattempo si è ottimamente inserito Lottini; anche se centrale, la battuta di prima intenzione è ben indirizzata e occorre uno stupendo salvataggio d'istinto di Lombardi per impedire alla Cattolica di tornare in linea di galleggiamento. Questa bella iniziativa è tutt'altro che casuale. Semmai è il segnale di quanto possano essere pericolosi gli inserimenti offensivi del numero sei giallorosso. E non è dunque un caso se a inizio ripresa sia proprio lui a impattare la partita, superando Lombardi con un preciso tocco rasoterra dopo esser stato liberato in piena area da un bell'assist proveniente da sinistra. Il momento senza dubbio più topico del match è letto alla perfezione da Bambi che estraendo ben quattro conigli dal proprio cilindro ne cambia per sempre il destino. Gli innesti di Cerasi lungo la corsia di sinistra, di Dade Nunziati sulla trequarti destra, di Giorgio La Greca a supporto e di Dario Balducci in attacco rappresentano un rigenerante tonico che fa ripartire a mille all'ora la rincorsa dei leoni. Al 49' lo sprint di Cerasi lungo la corsia di sinistra si traduce in uno splendido cross che l'imperioso stacco di testa di Piccioli corregge a rete da ottima posizione; Giuliano fa quel che può mettendoci una mano, non potendo però impedire al pallone d'insaccarsi alle sue spalle. Al 55' un sanguinoso pallone perso sulla trequarti dai difensori sammichelini funge da innesco per Nunziati che, dopo averlo recuperato e aver puntato la porta, indirizza verso i pali una splendida conclusione: ancora una volta Giuliano prova a metterci una pezza; la sua deviazione però fa sì che il pallone si diriga verso la porta rimasta incustodita, dov'è provvidenziale l'intervento in chiusura di Rossi bravo a respingere prima della linea. Anche Alla prova a mischiare le carte inserendo diversi elementi dalla panchina, fra i quali Bendoni e il bomber classe 2009 Tris Stondei. Purtroppo per lui, i risultati non sono quelli sperati e a un minuto dalla fine è l'Affrico a chiudere definitivamente i conti con una splendida azione che vede ancora protagonisti quasi tutti i nuovi entrati. Il gioco si sviluppa sulla sinistra dove Cerasi verticalizza per La Greca che, giunto sul fondo, prima rientra verso il centro grazie a un bel dribbling stretto e poi serve sui piedi di Balducci un assist al bacio semplicemente da convertire in rete. Rimasta intrappolata nella ragnatela azzurra, la Cattolica resta al quarto posto: non è infatti riuscita al Cecina, sconfitto in casa nel derby col Picchi, l'operazione sorpasso; il biglietto d'ingresso in coppa resta saldamente tra le sue mani. Qualche errata interpretazione della regola del fuorigioco ha fatto storcere il naso da ambo le parti ma tutto sommato, sbavature a parte, può essere considerata sufficiente la direzione arbitrale di Alberto Monauni.
Calciatoripiù: Tema, Lottini, Pierotti Carli e
Vaggi (Cattolica Virtus); doverose note di merito per
Lombardi fra i pali;
Agosti, Bonfanti e
Iania in difesa;
Amantea e
Silvestri nel cuore della mediana;
Pratesi e
Ala sulle corsie esterne;
Nutini in cabina di regia,
Piccioli al centro dell'attacco e per i subentrati, decisivi ai fini del risultato del match,
Cerasi, La Greca, Nunziati e
Balducci (Affrico).
Maliseti Seano-Margine Coperta 0-0
MALISETI SEANO: Gaggioli, Fattori, Mastrolia, Rrapaj, Osmenaj, Prota, Galantucci, Casini, Dedeli, Bonezzi, Luconi. A disp.: Faggi, Curcetti, Gori, Innocenti, Mucaj, Tronci, Malaj. All.: Andrea Bartolini.
MARGINE COPERTA: Xillo, Quiriconi, Pasquinelli, Spinelli, Bellandi, Muraca, Ferro, Pellegrini, Colonna, Castelli, Ruggiero. A disp.: Mamedov, Vannini, Tempestini, Contini, Hoxha, Morina. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Sinca di Firenze.
Un tempo per uno, ma nessuna rete tra Maliseti e Margine Coperta, che impattano sullo 0-0 al termine di una partita equilibrata sul piano del gioco e delle occasioni. Nella prima frazione di gioco parte bene il Maliseti, che punta a cambiare rotto dopo quattro sconfitte consecutive. I pratesi sfiorano per ben due volte il gol in appena 10'. Al 5' Dedeli spaventa Xillo con una conclusione da fuori che sorvola non di molto la traversa. Passano altri cinque minuti e Galantucci se ne va sulla destra, fornendo poi un assist al bacio per il solito Dedeli che anche stavolta alza troppo la mira. Il Margine Coperta fatica ad uscire dalla propria metà campo e nella prima frazione diventano fondamentali gli interventi di Xillo per tenere a galla i pistoiesi. Al 25' il Maliseti torna a farsi minaccioso su un batti e ribatti che per poco non favorisce la deviazione di Bonezzi, anticipato proprio nel momento di armare la conclusione. Sul finire di primo tempo prova a farsi vedere anche il Margine con due tentativi di Ruggiero e Spinelli che però si perdono sul fondo. Nel secondo tempo il copione della partita viene letteralmente stravolto. Dopo un primo tempo in affanno, infatti, il Margine Coperta prende stabilmente possesso della metà campo avversaria confezionando tre occasioni colossali con Colonna, Ruggiero e Morina e reclamando il rigore in due occasioni nel giro di pochi minuti (presunto tocco di mano su un tiro di Morina e atterramento di Ruggiero da parte di Gaggioli). Il Maliseti prova ad alleggerire la pressione avversaria con una staffilata da fuori di Galantucci che chiama Xillo al primo intervento della ripresa. Il Margine Coperta però è più efficace quando si presenta in area avversaria. Al 55' Ferro decide di mettersi in proprio, tentando la giocata individuale con cui si libera di due avversari prima di sfiorare l'eurogol con una conclusione a giro respinta da Gaggioli, fortunato poi sul tentativo di ribattuta di Quiriconi, murato da un difensore avversario. Il Margine Coperta preme con insistenza ma Gaggioli e compagni resistono fino al triplice fischio e dopo quattro k.o consecutivi tornano a fare punti.
Calciatoripiù : nel Maliseti il duo difensivo composto da
Mastrolia e
Prota annichilisce per 35' gli ottimi attaccanti del Margine, ai quali vengono bloccati i rifornimenti grazie all'ottimo lavoro svolto da
Rrapaj e
Casini in mezzo al campo. Nel Margine Coperta
Quiriconi si dimostra un equilibratore perfetto davanti alla difesa.
Poggibonsese-Sestese 0-1
RETI: Napolitano
POGGIBONSESE: Billi, Di Biasi, Longo, Vadi, Bartalini, Becattini, Dattilo, Toce, Selis, Thiam, Pratesi. A disp.: Boccali, Corbinelli, Alushi, Tafi, Chiappone, Laurano, Romano, Giachi, El Bhit. All.: Andrea Ricci.
SESTESE: Fontani, Barlumi, Cavicchi, Cesarano, Napolitano, Bartolomei, Pacini, Lika, Gusciglio, Ceccherini, Notari. A disp.: Targioni, Sacchi, Giannone, Buontempo, Scarlini, Di Sessa, Lazzeretti, Rossi. All.: Francesco Giannini.
ARBITRO: Fokou di Siena.
RETI: 50' Napolitano.
Nell'ostica Poggibonsi la Sestese trova un successo di fondamentale importanza grazie al colpo di testa di Napolitano che, a metà ripresa, apre la strada al successo numero 8 nel difficile cammino dei rossoblù in questo campionato. Dopo la sonora sconfitta rimediata col Tau, mister Giannini e i suoi non possono più sbagliare se non vogliono essere definitivamente risucchiati nella bagarre retrocessione. Diventa dunque fondamentale fare punti contro una Poggibonsese ormai spacciata ma reduce da alcune prestazioni di ottimo livello. Il buon momento di salute dei giallorossi crea non pochi problemi ad una Sestese che scende in campo con la pressione del risultato. In avvio i senesi lanciano subito un messaggio alla Sestese, che dopo 5 rischia su un'iniziativa di Thiam: il numero 10 giallorosso converge in area dalla sinistra e tenta un diagonale respinto in tuffo da Fontani; sulla ribattuta, però, arriva Selis il cui tap-in viene murato dal provvidenziale intervento di Barlumi. La Sestese inizialmente fa fatica ad orchestrare una manovra degna di questo nome e allora i rossoblù provano a sfruttare le situazioni da fermo: insidiosa quella che al 29' per poco non consente a Bartolomei di trovare la deviazione vincente. Il primo tempo, però, non regala altre emozioni e lo 0-0 su cui l'arbitro manda le due compagini a bersi un thè caldo è lo specchio esatto di quanto visto nei primi 35'. Nella ripresa la Sestese prova subito a dare maggior continuità alle proprie scorribande offensive. Pacini ci prova subito con un diagonale insidioso che Billi è bravo a deviare in corner. Dal tiro dalla bandierina si rende pericoloso Bartolomei, che colpisce indisturbato senza però inquadrare il bersaglio grosso. Gli ospiti però prendono coraggio, mentre la Poggibonsese inizia a mostrare qualche segno di cedimento. Pacini si dimostra il fattore in più per la Sestese, costruendo con l'ennesima accelerazione un'occasione che Ceccherini non riesce a sfruttare calciando fuori misura da posizione favorevolissima. È però il preludio al gol del vantaggio, che arriva allo scoccare del 50': sugli sviluppi di un calcio d'angolo ben battuto da Barlumi, irrompe Napolitano che svetta altissimo e di testa batte Billi per il meritato 1-0 rossoblù. Il gol del vantaggio libera mentalmente la squadra di Giannini, che contiene la reazione dei senesi senza correre grossi rischi e in un paio di occasioni sfiora il raddoppio. La palla gol più clamorosa capita sui piedi del subentrato Marku, che al termine di un contropiede calcia a lato a tu per tu con Billi. Poco male, perché comunque alla Sestese basta e avanza il guizzo di Napolitano, che consente alla formazione di mister Giannini di riassaporare la vittoria dopo un periodo complicato.
Calciatoripiù : nella Sestese si rendono protagonisti i difensori:
Napolitano per il gol vittoria e
Bartolomei per una prova monumentale sugli attaccanti giallorossi. Tra le fila ospiti, però, emerge anche il talento di
Pacini , che con le sue accelerazioni ha costretto la difesa della Poggibonsese ad arretrare.
Sporting Cecina-Armando Picchi 1-3
RETI: Panichi, Monaco, Monaco, Monaco
SPORTING CECINA: Roventini, Panichi, Pistolesi, Dangelo, Camerini, Turtur, Mainardi, Paladini, Zazzeri, Masini, Dardar Y.. A disp.: Bendinelli, Bartolini, Lani, Tognetti Al., Giusti, Manzi, La Rosa, Tognetti An.. All.: Fabio Viterbo.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Bulleri, Lucido, Di Piazza, Bonelli, Amedei, Monaco, Cerri, Persico. A disp.: Martino, Pirone, Del Bianco, Buonomo, Martinelli, Bettini, Cecchi, Mazzantini, Falleni. All.: Massimiliano Castellani.
ARBITRO: Adriani di Piombini.
RETI: 8', 27' rig., 50' Monaco, 34' Panichi.
Un Picchi sorprendente, forse il migliore visto da inizio stagione, sbanca Cecina superando lo Sporting con un convincente 3-1 in cui spicca la prova di un sontuoso Monaco, autore dei tre gol che hanno trascinato gli amaranto in casa della quinta in classifica. La trasferta di Scandicci si è probabilmente fatta sentire sulle gambe e sulla testa dei ragazzi di Fabio Viterbo, che hanno compiuto un passo indietro rispetto all'ottima prova fornita al Bartolozzi. Eppure, all'inizio lo Sporting sembra partire col piede giusto, rendendosi subito pericoloso con un colpo di testa di Zazzeri sugli sviluppi di un calcio d'angolo, palla però a lato (5'). L'Armando Picchi però dimostra fin da subito di non essere venuto a Cecina con l'intento di contenere le scorribande di Loi e compagni. La dimostrazione arriva puntuale all'8' quando, sulla prima iniziativa d'attacco, Monaco si infila tra le maglie della distratta difesa del Cecina e davanti a Roventini rimane glaciale indirizzando il pallone in buca d'angolo. Colpito a freddo, lo Sporting Cecina prova l'immediata reazione, rendendosi pericoloso al 15' con un tentativo di Paladini che dalla lunga distanza non impensierisce Luppichini. Poco dopo ci prova Panichi, la cui punizione dal limite mette invece qualche brivido in più al portiere amaranto, che vede la palla sfilare a centimetri dal palo. L'Armando Picchi però riesce nuovamente a sfruttare le indecisioni della difesa dello Sporting Cecina e al 27' Sarri ne approfitta spaccando in due la retroguardia avversaria venendo poi atterrato in area. L'arbitro concede il calcio di rigore al Picchi fra le proteste della panchina locale e dagli undici metri Monaco fa 2-0 e doppietta personale. Le emozioni del primo tempo però non finiscono qui, perché a tempo quasi scaduto lo Sporting Cecina rientra subito in partita trovando il gol dell'1-2 con Panichi, bravo a farsi trovare pronto alla correzione in rete sulla spizzata di Masini. Nel secondo tempo ci si aspetta un inizio arrembante da parte dello Sporting Cecina e invece la partita conosce una fase di equilibrio nella quale non si registrano occasioni rilevanti. L'Armando Picchi ne approfitta per stanare gli avversari e poter colpire al momento opportuno. Gli amaranto trovano l'allungo decisivo al 50' quando, su un traversone dalla trequarti, Roventini esce in maniera maldestra, forse sbilanciato da un avversario, favorendo il comodo tap-in di Monaco che si trova nuovamente al posto giusto nel momento giusto e da pochi metri insacca il 3-1 ospite. Lo Sporting Cecina ha il merito di crederci fino in fondo ma anche nel finale le occasioni migliori sono di marca ospite, specie con Bonelli che ad una manciata di minuti dal gong colpisce il palo sfiorando un gol che avrebbe coronato una prestazione monumentale come quella del resto dei compagni.
Calciatoripiù : nell'Armando Picchi
Monaco si prende inevitabilmente la copertina grazie ai tre sigilli che valgono una vittoria fondamentale nella rincorsa salvezza. Ottima però la prova anche di
Bonelli , che corre per tutta la partita sfiorando anche il gol a tempo scaduto.
Tau Calcio-Scandicci 5-0
SCANDICCI: Cosi, Uruci, Mascalchi, Margheri, Dell Agli, Figus, Bucciardini, Sarti, Martini, Pepe, Di Cara. A disp.: Casini, Cai, De Leonardis, Leporatti, Picco, Prosperi, Andreucci, . All.: Gandini Federico
RETI: Moretti, Soldati, Signorini T., Landi, Landi
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Michelotti, Sarti, Materassi, Landi, Frediani, Soldati, Saviozzi, Moretti, Signorini T., Giuntoli. A disp.: Di Grazia, Di Lauro, Colzi, Giovannini, Bernardini, Paja, Signorini S., Rocchiccioli, Mei. All.: Federico Gandini.
SCANDICCI: Cosi, Uruci, Mascalchi, Margheri, Dell'Agli, Figus, Bucciardini, Sarti, Martini, Pepe, Di Cara. A disp.: Casini, Cai, Prosperi, Leporatti, Andreucci, De Leonardis, Picco. All.: Tommaso Pancani.
ARBITRO: Spataro di Pistoia.
RETI: 4' Signorini T., 14' Soldati, 46' Moretti, 52', 62' Landi.
Quando mancano le parole per descrivere il percorso fin qui perfetto del Tau conviene affidarsi ai numeri. Col 5-0 inflitto allo Scandicci fanno 21 vittorie su 26 gare giocate. 78 gol realizzati e solamente 11 subìti. Non sarà una macchina perfetta. Non sarà ancora al sicuro da eventuali sorprese (l'Arezzo ha due gare in meno) ma questo Tau sembra ormai proiettato alla conquista di un titolo regionale che finora, se si guarda appunto ai numeri, appare più che meritato. Da questi dati si capisce anche quanto Arezzo e Affrico, le più dirette rivali della corazzata di Gandini, abbiano fin qui svolto una stagione da applausi, rovinata (si fa per dire) da qualche raro inciampo. Andando oltre i numeri, però, il primato in solitaria del Tau si spiega anche con la fame e la continuità che gli amaranto hanno dimostrato di avere da inizio stagione ad oggi: un concetto ribadito dalla prova magistrale fornita contro lo Scandicci, che pur disputando una buona prestazione è stata costretta a cedere con ampio margine difronte ai campioni in carica. Nel primo tempo il Tau impiega appena 4' per rompere gli equilibri: la giocata che apre le danze parte dai piedi di Soldati, che al termine di una discesa sulla fascia serve un assist a rimorchio per l'accorrente Tancredi Signorini che conclude di collo piede indirizzando il pallone sotto la traversa. Passano appena dieci minuti e i due si scambiano il favore. Stavolta è Tancredi Signorini a vestire i panni di uomo assist e pescare al centro dell'area Soldati, che controlla il pallone e con un diagonale perfetto trafigge Cosi per il 2-0 amaranto. Il primo tempo assume i contorni di un monologo del Tau, che nel finale di prima frazione sfiora il tris. Prima ci prova Giuntoli, che al 21' si libera del diretto avversario prima di calciare sul fondo a Cosi immobile. Poi è il turno di Moretti, al quale Cosi nega la gioia del gol con un super intervento. Nel secondo tempo il copione rimane grosso modo lo stesso, anche se lo Scandicci tenta in un paio di occasioni di farsi vedere in zona Piagentini. Gli strappi di Pepe e i tentativi di Figus e Sarti, però, non impensieriscono più di tanto la retroguardia amaranto, che ormai fatica a commettere sbavature. Dopo un avvio di ripresa a rilento, il Tau riprende ad attaccare e al 46' trova il terzo gol: Giuntoli riceve palla sulla fascia per poi servire al centro Moretti che, dimenticato dalla difesa dei blues, calcia indisturbato vincendo stavolta il duello con Cosi. Il Tau gioca sul velluto e nell'ultima parte di gara arrotonda ulteriormente il risultato. Al 52' Soldati si incarica della battuta di un calcio d'angolo, pescando con un traversone perfetto Landi che si inserisce coi tempi giusti e da pochi passi supera Cosi per il momentaneo 4-0. Dieci minuti dopo Landi si ripete e sempre su calcio d'angolo - stavolta battuto da Bernardini - trova la doppietta personale che consente agli amaranto di portarsi sul 5-0. A tempo quasi scaduto Bernardini sfiora il sesto gol, che soltanto un super Cosi (il migliore dei suoi) riesce ad evitare.
Calciatoripiù : nel Tau
Signorini T. spacca subito la partita con un gol e un assist in meno di un quarto d'ora. Tra le fila amaranto spicca anche la prova di
Michelotti , solito motore infaticabile sulla destra. Nello Scandicci si salva
Cosi , che con le sue parate ha impedito al Tau di chiudere con un divario ancora maggiore.
Lastrigiana-Venturina 0-1
RETI: Sottile
LASTRIGIANA: Chergui, Municchi, Rotolo, Torniai, Maxharri, Bini, Squitieri, Caparrini, Dainelli, Gracci, Dimasi. A disp.: Bambini, Conti, Manescalchi, Casamonti, Polli, Ringressi, Curri, Semeraro, Bitossi. All.: Giovanni Mollica.
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Sottile, Belus, Bicocchi, Massini, Nardi. A disp.: Pensa, Zenobi, Di Tonno, Fogale, Mariotti, Musli, Pazzini. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: 20' Sottile.
Anche nello scontro salvezza di Cerbaia, il Venturina dimostra ormai di essere una squadra matura. La formazione di Enrico Bardelloni regola di misura la Lastrigiana in una partita che ha visto sì i biancocelesti soffrire ma uscire nuovamente vincitori. Con questi tre punti sofferti ma più che meritati, la formazione livornese mette un mattone pesante sulla salvezza e addirittura adesso occupa un settimo posto che ad inizio stagione sembrava pura utopia. Non è stato agevole comunque il compito dei livornesi, che si presentano nella tana di una Lastrigiana che ha assolutamente bisogno di far punti per uscire da un quart'ultimo posto che al momento significherebbe addio all'élite. Nel primo tempo, però, il Venturina scende subito in campo con personalità, imponendo il proprio gioco nonostante le ridotte dimensioni del sintetico di Cerbaia. La prima palla gol capita sui piedi di Bicocchi, che al 12' sbaglia da ottima posizione angolando troppo la conclusione. Il numero 9 biancoceleste si ripete al quarto d'ora di gioco, mancando la deviazione vincente su servizio di u ispirato Massini. La spinta offensiva degli ospiti si fa sempre più insistente e al 20' arriva il meritato gol dell'1-0 siglato da Sottile al termine di una ripartenza da manuale. Bravissimo il numero 7 del Venturina a rimanere lucido davanti a Chergui che non può nulla sul piazzato dell'esterno d'attacco di Bardelloni. Il guizzo di Sottile consente al Venturina di chiudere in vantaggio un primo tempo ben giocato e nel quale la Lastrigiana ha fatto ben poco in fase offensiva. Nella ripresa, però, i biancorossi tornano in campo con un piglio ben diverso e grazie all'avanzamento di Rotolo sulla linea degli attaccanti, la manovra offensiva della Lastrigiana comincia a prendere notevole pericolosità. Dal canto suo, il Venturina si schiaccia troppo in difesa, favorendo il pressing di una Lastrigiana che vuoi per sfortuna (ben due i legni colpiti da Rotolo e compagni), vuoi per imprecisione degli attaccanti biancorossi (Gracci e lo stesso Rotolo i più pericolosi) vuoi anche per i super interventi di Tanganelli non riescono ad acciuffare il pareggio. Nonostante una ripresa in apnea, infatti, il Venturina si porta a casa un successo fondamentale per (chiudere?) il discorso salvezza.
Calciatoripiù : nel Venturina si prende la scena
Tanganelli , che con i suoi interventi ha impedito alla Lastrigiana di agguantare un pari che probabilmente avrebbe anche meritato vista l'ottima ripresa giocata da
Rotolo (ancora una volta il migliore dei suoi) e compagni.
Ac Montignoso-Zambra Calcio 2-3
RETI: Barry, Verona Fornaciari, Bianchi, Bianchi, Bianchi
MONTIGNOSO: Biancardi, Rolla, Parigi, Ricci, Savino, Bici, Isolani, Putignano, Verona Fornaciai, Barry, Federighi. A disp.: Innocenti, Mazzini, Magaldi, Beani, Bertelloni, Makhlouf, Elsa, Rossi Poiani, Aliotta. All.: Davide Lampitelli.
ZAMBRA: Bonsignori, Buselli, Ciotta, Tuntoni, Anticoli, Ferretti, Douanla, Marchetti, Bianchi, Lici, Colangelo. A disp.: Cosma, Sherja, Pucci, Casini. All.: Federico Luperini.
ARBITRO: Braglia di Carrara.
RETI: 12', 60', 67' Bianchi, 28' Barry, 42' Federighi.
Nella settimana più difficile della sua storia recente, lo Zambra trova un successo d'orgoglio rimontando il Montignoso e assicurandosi il decimo successo stagionale. Al Montignoso, invece, non sono bastati gli acuti di Barry e almeno un tempo e mezzo giocato su ottimi livelli per evitare un k.o che se non sa di sentenza definitiva poco ci manca. A Montignoso esce fuori una partita che, per intensità e agonismo, merita di essere tra le più ricordate fino a questo punto. Lo Zambra parte forte e al 12' sblocca immediatamente la contesa. Su un pallone in verticale, la difesa massese si fa bruciare dallo scatto poderoso di Bianchi, che si presenta davanti a Bianchi superandolo con un delizioso pallonetto che vale lo 0-1. Forte del fulmineo vantaggio, i ragazzi di Luperini continuano a premere sull'acceleratore e con i tentativi di Lici e Bianchi vanno vicinissimi al raddoppio. Il Montignoso però non ci sta e dopo un avvio difficile cominci ad alzare il proprio baricentro. In chiusura di prima frazione i padroni di casa si conquistano un calcio di punizione da posizione defilata ma interessante: alla battuta va Barry, che trova una parabola da stropicciarsi gli occhi indirizzando il pallone sotto il sette per l'1-1 che gela gli ospiti. Sulla scia del finale di prima frazione, nella ripresa il Montignoso riparte con grinta e aggressività e alla prima occasione utile effettua il controsorpasso. Al 42' la difesa zambrigiana si fa cogliere impreparata sulla ripartenza fulminea di Federighi, che conclude l'azione con un dribbling a rientrare sul diretto avversario prima di gonfiare la rete con un destro secco sul primo palo: Bonsignori non può nulla e dopo 7' della ripresa il Montignoso si porta sul 2-1. Lo Zambra accusa inizialmente il colpo, poi però i cambi operati da Luperini e le azioni della premiata ditta Bianchi-Lici stravolgono nuovamente il copione della gara. A dieci dalla fine, infatti, è proprio Bianchi a trovare dal nulla la zampata del 2-2 con un tocco in mischia a seguito di un batti e ribatti davanti a Biancardi. Il Montignoso si chiude in difesa nel tentativo di portare a casa quantomeno il pari. Non è dello stesso avviso lo Zambra, che nel finale attua un autentico forcing verso la porta di Biancardi. L'asse Lici-Bianchi-Marchetti si accende al 65' consentendo al numero 8 di andare alla conclusione che sfila di un niente a lato della porta del Montignoso. Il gol però è nell'aria e arriva puntuale al 67': a realizzarlo è nuovamente Bianchi, che su un cross dalla destra si coordina alla perfezione e da attaccante di razza si inventa una girata pazzesca che gli vale la tripletta personale ma soprattutto il 2-3 che consegna allo Zambra una vittoria utile tanto alla classifica quanto al morale dopo le ultime vicende extra-campo.
Calciatoripiù : l'orgoglio e la voglia di riscatto dello Zambra è tutto nella 'garra' famelica di
Bianchi , autore delle tre reti decisive. Tra gli ospiti brilla anche
Buselli , semplicemente perfetto nelle due fasi.