• Allievi RegionaliD
  • 10/04/2023 10.30.00
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  • Folgor Calenzano
    Saraci
    Materassi
    Materassi
    Baroni
  • 5 - 0 10/04/2023 10.30.00
  • Sporting Arno
    Fiorentino

Commento


RETI: Saraci, Materassi, Materassi, Fiorentino, Baroni
FOLGOR CALENZANO: Gennaro, Congiu, Lastrucci, Saraci, Giolli, Becheri, Baroni, Materassi, Fiorentino, Pelagatti, Giardini. A disp.: Mancaruso, Pancani, Lako, Bracale, Abati, Tapinassi, Bandini, Arcuri, Cetani. All.: Massimo Fiorentino.
SPORTING ARNO: Batisti, Fabbricini, Filocamo, Maiorana, Pierattini, Nikaj, Guidotti, Giuliani, Osasumwen, Siano, Cerrini. A disp.: Buzzi, Pasqui J., Rexhaj, Del Gaudio, Krasniqi, Governi, Meucci, Misso, Pasqui G. All.: Alessandro Poggiolini.
ARBITRO: Mazzi di Prato.
RETI: Saraci, Materassi 2 rig., Fiorentino, Baroni.



È la resa dei conti definitiva, l'ultima partita. Novanta minuti che valgono un'intera stagione, e mai come questa volta ‘the winner takes it all', chi vince prende tutto. Sul sintetico Silvano Facchini di Calenzano, per l'occasione vestito a festa e con una cornice di pubblico mai vista prima per match di questa categoria, la Folgor Calenzano si prende la vittoria contro lo Sporting Arno e in un colpo solo si regala la vittoria del girone e lo storico accesso alla categoria élite. Trovare le giuste parole per celebrare l'impresa dei ragazzi superbamente guidati da Massimo Fiorentino risulta difficile anche per chi segue questo gruppo da molti anni. Va subito detto che durante il campionato le due squadre, arrivate a pari punti all'ultima giornata, si sono sostanzialmente equivalse: forse il Calenzano ha dimostrato una maggiore facilità nell'andare in gol e nel creare occasioni (oltre 100 gol segnati), anche se non sempre segnare tanto significa vincere. Il campo però non mente mai e in questa occasione la differenza tra le due compagini è stata evidente: il Calenzano è apparso aggressivo su ogni pallone e in qualsiasi zona del campo, mai in difficoltà sugli attacchi ospiti (e non dimentichiamoci che nello Sporting giocava Osasumwen, un ragazzo che ha segnato 33 reti in campionato). I difensori si sono sempre dimostrati pronti al raddoppio, i centrocampisti spesso in ripiegamento e capaci di strappi sempre efficaci; in generale la squadra è apparsa sempre equilibrata e attenta. Tutta questa superiorità si è tradotta in un primo tempo chiuso in vantaggio per 3-0 dai locali, grazie alla rete di Saraci (corner di Materassi e incornata del numero 4 ad altezza siderale) e alla doppietta di capitan Materassi su rigore, entrambi procurati da un incontenibile Pelagatti che ha veramente fatto impazzire la retroguardia ospite. Il capitano rossoblù ha mostrato grande freddezza concludendo la stagione con un ragguardevole bottino di 11 reti. Tra il primo e il secondo gol lo Sporting prova a riorganizzarsi, ma è davvero difficile attaccare la difesa calenzanese schierata e ogni attacco si infrange su un muro impenetrabile. Per contro bomber Fiorentino, come sempre terminale principale del gioco rossoblù, riesce a liberarsi al tiro almeno tre volte ma è sempre Batisti ad avere la meglio. Il 3-0 affievolisce le già poche velleità ospiti, anche se il secondo tempo vede lo Sporting alla ricerca di un episodio per riaprire il match. I ragazzi di mister Poggiolini ci provano almeno fino al 60' per poi mollare e incassare altri due gol prima da Fiorentino in mischia e poi da Baroni, sempre su assist del bomber calenzanese che con il gol segnato vince la classifica cannonieri del girone con 34 reti. Quando arriva il triplice fischio del direttore di gara (gara non difficile da arbitrare, si dimostra sempre vicino all'azione, poche chiacchiere e tanta sostanza) si può scatenare la festa rossoblù per un risultato societario mai raggiunto prima, per la vittoria di un campionato regionale e per l'orgoglio di aver portato alla vittoria una squadra costruita per il 75% da ragazzi provenienti dalla propria scuola calcio. È stata una prestazione maiuscola della squadra di casa, una dimostrazione di forza e compattezza davvero notevole; ognuno ha eseguito il proprio compito alla perfezione. È quindi complicato tirare fuori i nomi dei migliori. Va detto che anche in una partita vinta così largamente il comparto che ha meglio operato è stata la difesa: tutti bravi Gennaro (mai impegnato), Giolli, Saraci e Becheri ma la menzione speciale va a Lastrucci che, prima schierato centrale e poi alzato sulla linea dei centrocampisti, ha fornito una prova davvero convincente. Molto bene Materassi, implacabile dal dischetto, e Pelagatti, immarcabile. Grande lavoratore di centrocampo Baroni, utilissimi sia gli strappi di Giardini, in splendida forma, sia la marcatura arcigna di Congiu. Ottimi anche i subentrati: Bracale, Lako e Arcuri hanno consentito di mantenere alto il livello della squadra in campo e di non rischiare imbarcate pericolose. Onore comunque anche allo Sporting Arno, gruppo importante, l'avversario dei rossoblù più continuo in questa stagione. Una stagione comunque positiva che ha messo in luce diversi elementi di valore: bomber Osasumwen su tutti, ma anche Cerrini e Maiorana. Non è certo questa sconfitta che può mettere in dubbio quanto di buono è stato fatto dai rosanero. È una giornata memorabile per la Folgor Calenzano. È un cerchio si chiude, un percorso iniziato nel 2012, quando un gruppo di bambini di Calenzano e zone limitrofe ha iniziato a tirare calci a un pallone su un campo da calcio vero. Negli anni e sotto la guida di tanti istruttori e dirigenti, i rossoblù sono cresciuti e sono diventati una squadra. Come non ricordare l'ancora oggi direttore della scuola calcio Montedoro, l'attuale ds Caciagli, il primo istruttore insieme a Salvatore Miranda Walter Tartuferi, adesso presidente del Calenzano. Ma anche i tecnico Marco Guidastri, Marco Macaluso e Stefano Menghetti che ha saputo dare il proprio contributo alla crescita del gruppo in un periodo importante; e ancora i tecnici Mocali e Ballini, alla guida nel campionato provinciale 2021-2022, e per ultimo ma non ultimo ovviamente Massimo Fiorentino che ha guidato questa squadra prima nei Giovanissimi regionali e poi in questa stagione, conclusa in trionfo. Se è innegabile che le qualità degli istruttori prima e degli allenatori poi hanno inciso sui risultati della rosa, è altrettanto vero che avere a disposizione un gruppo di ragazzi con grande senso di appartenenza, voglia di imparare e sacrificarsi per la propria passione resta il sogno di ogni allenatore. Un cerchio che si chiude, dicevamo, ma anche un altro che si apre, perchè il pallone rotolerà anche domani, e ci sono altre storie da scrivere. Per chiudere una nota a margine: per raggiungere certi risultati, per niente scontati, serve davvero che ognuno faccia la propria parte. È giusto dunque ricordare anche il supporto degli accompagnatori e dei dirigenti che si sono susseguiti negli anni: con costanza e pazienza si può fare davvero tanto per il bene dei ragazzi.