RETI: Mariotti, Fallani, Talakhadze
CENAIA: Perullo, Desii, Bertuccelli, L. Landi, Salvadori, Mariotti, Gliatta, Mazzoni, Brogi, Barbieri, Di Candia. A disp.: Badalassi, Taurasi, Baesso, Reffo, Palma, Ursi, Montagnani, Ariete. All.: Stefano Bani.
LASTRIGIANA: Velleca, Torniai, Stefanucci, D'Alessandro, Sona, Guasti, Tomeo, Innocenti, Vettori, Mandolini, Castiglioni. A disp.: Hila, Benvenuti, Corsi, El Youssefi, Ballerini, Talakhadze, Fallani. All.: Nicola Massai.
ARBITRO: Solito di Piombino
RETI: 23' Mariotti rig., 73' Fallani, 86' Talakhadze.
Rischia d'essere la retrocessione meno aspra della storia: anziché scendere nei regionali il Cenaia sale nei nazionali; è l'effetto della vittoria del campionato d'Eccellenza e della promozione in Serie D che con sé trascina gli Juniores una categoria sopra. Semmai si rammarica, si rammaricherà, la seconda miglior seconda dei quattro gironi sotto l'élite: a spanne c'è un solo posto a disposizione per il ripescaggio, quello che a meno di rivoluzioni lascerà libero l'Urbino Taccola punito da una classifica disciplina fuori controllo; sarebbero stati due se anziché dai regionali normali, dove il posto non lo lascerà a nessuno (prima di reintegrarli la Federcalcio vuole tornare all'organico precovid: decisione saggissima, altrimenti tocca andare avanti a botte di cinque retrocessioni), il Cenaia fosse salito nei nazionali dall'élite, ove le squadre devono essere sedici. Consapevole che la regolarità dei campionati è un valore da salvaguardare, pur se già sicura della qualificazione in coppa (e ora anche del secondo posto in Toscana: piazzamento notevolissimo) la Lastrigiana decide di non limitarsi a far presenza e nei venti minuti finali ribalta lo svantaggio del primo tempo fino all'1-2 che condanna i rivali alla retrocessione formale con un turno d'anticipo. A partir meglio è però il Cenaia che tra il 10' e il quarto d'ora si rende pericoloso per due volte con due azioni quasi identiche: per due volte Barbieri inventa, per due volte Brogi si presenta davanti alla porta e per due volte non riesce a segnare, ostacolato prima da Velleca e poi dal ripiegamento di Sona. Il vantaggio arriva al terzo tentativo: pescato in posizione defilata intorno al lato corto dell'area, Brogi cade sulla pressione di Guasti troppo irruente: per Solito tanto basta per un rigore pesante che Velleca respinge a Mariotti, glaciale però sulla ribattuta. La reazione della Lastrigiana passa da due angoli, calciati prima da Mandolini e poi da Stefanucci: di testa Tomeo non incide. Il Cenaia regge bene per tutto il primo tempo e per il primo quarto d'ora del secondo, poi stanchissimo (le frequenti convocazioni dei giovani in prima squadra non sono mai gratuite) arretra e concede spazio alla Lastrigiana che sfrutta le mosse di Massai (dentro Fallani e Talakhadze, la difesa passa a tre) per alzare il baricentro e cominciare a creare occasioni da rete. Comincia qui la mezz'ora da protagonista per Perullo, decisivo prima su Tomeo, poi su Fallani e infine sul tiro di Innocenti a colpo sicuro sul traversone di Mandolini. Ma a difendere così bassi prima o poi la rete si subisce: la Lastrigiana pareggia quando allo scadere manca poco più d'un quarto d'ora, quando dalla corsia laterale Tomeo premia l'inserimento di Fallani che viola l'area e batte Perullo rasoterra. È la svolta d'una gara, e indirettamente d'un campionato, che si decide nel finale: a quattro minuti dallo scadere Tomeo si regala il secondo cross vincente che stringendo sul secondo palo Talakhadze converte nell'1-2. È il timbro sulla sentenza: il Cenaia sale nei nazionali retrocedendo dall'élite.
Calciatoripiù : decisivo al quarto d'ora, preziosissimo in marcatura e sicuro negli anticipi, Sona puntella la difesa che nei primi due terzi di gara il Cenaia insidia ripetutamente; quando la pressione cala viene fuori Mandolini cui Massai affianca Fallani (Lastrigiana), il cui contributo alla fase offensiva si rivela pesantissimo.