RETI: Cecconi, Monetti, Postiglione, Palazzotto
A tutti quelli che ancora stentano a credere che il calcio sia lo sport più bello del mondo proprio perché spesso è imprevedibile, sfuggente a ogni legge puramente matematica e avvezzo a sorprese e a grandi imprese che spesso smentiscono anche la più consolidata delle classifiche vogliamo raccontare l'incredibile storia del girone G, segnato dal pari per 2-2 tra Castello e Firenze Ovest. Fino a qualche domenica fa, quando il Firenze Ovest superò il Viaccia nel big match, il torneo sembrava destinato a essere caratterizzato da un duello all'arma bianca fra i rossoblù di Coppetti e il Quarrata Olimpia; le dirette inseguitrici sembravano costrette ad annaspare dietro al duo di testa e lo Sporting Arno, dopo aver stabilmente soggiornato per anni nell'élite del football giovanile toscano, sembrava destinato a lottare fino all'ultimo per evitare una retrocessione fra i provinciali che sarebbe stata a dir poco clamorosa. Il vento cambia però improvvisamente nelle domeniche successive fino al turno scorso, quando la classifica è sconquassata da un terremoto pari al decimo grado della scala Mercalli. Casellina e Isolotto, sovvertendo ogni pronostico, strappano i tre punti a Quarrata e Ovest: i biancorossi di Gianni Fineschi compiono l'impresa di espugnare il difficile sintetico peretolino. Lo Sporting Arno rialza le proprie quotazioni battendo il Coiano e anche il Castello del duo Donadi-Rinieri, espugnando il Ribelli di Viaccia, rientra prepotentemente in corsa per le posizioni che contano. Ecco dunque che prima del match del Pontormo la classifica si era accorciata e aveva preso tutto un altro sapore. La posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere recita il verso di una nota canzone del rapper Frankie Hinrg; mantra che Castello e Ovest cercano di far proprio, visto e considerato che si giocano il primato. Alessio Donadi, che nell'occasione si avvale del supporto in panchina offertogli dal diesse castellano Marco Bolognesi, disegna una formazione votata alla costruzione del gioco e al possesso palla. Del resto, all'ex tecnico di Sporting Arno, Lastrigiana e San Giusto non mancano i buoni interpreti del centrocampo; difatti nella fase iniziale dell'incontro sono proprio i padroni di casa ad assumere il comando delle operazioni. Molto più difficile invece è il lavoro di rammendo che è costretto a operare Fabio Coppetti nei confronti di un undici rabberciato causa assenze e squalifiche. Il tecnico ospite risponde perciò disegnando una compagine votata alla grinta e al sacrificio, ben rappresentata da alcuni elementi (Fabio Arrighi, in primis) costretti a giocare in posizione non conforme alle proprie caratteristiche. Così, mentre sul fronte biancoverde della barricata pesa il costante e avvolgente lavoro svolto da Nencioni e Grossi sulle corsie esterne, da capitan Ponzalli ed Ercolini nel cuore del centrocampo e dal robusto De Rosis che galleggia fra la linea difensiva e quella mediana, su quella rossoblù si replica con il lodevole impegno di Fabbri e Bertacchi in fase di rottura, del già citato Arrighi in appoggio al centrattacco Postiglione e degli attivissimi esterni d'attacco Palazzotto (a sinistra) e Torelli schierato a destra con un inedito nove sulle spalle. Il Castello si muove meglio occupando gli spazi su tutto il terreno di gioco ma l'Ovest, alla prima occasione, rischia di fare molto male alla retroguardia di casa sfruttando un pallone inattivo. Al 3' un pasticciato disimpegno difensivo castellano regala agli ospiti un corner da sinistra alla cui battuta si porta Fabbri. Sul suo spiovente Canocchi prova l'intervento in uscita alta mancando però la presa; sotto la porta locale si accende una confusa mischia risolta da una conclusione ravvicinata di Torelli, il pallone si perde di poco sul fondo. All'11' sul fronte opposto si muove molto bene anche la coppia offensiva biancoverde composta da Lamtafah e dall'ex signese Cecconi. La bella manovra sull'asse De Rosis-Cecconi prova a innescare proprio Lamtafah, ma è coraggioso e provvidenziale l'intervento in uscita di Grifagni che giungendo in anticipo sull'avversario spazza via il pallone evitando alla sua difesa guai ben peggiori. In questa fase insistono i ragazzi di Donadi andando a pochi centimetri dal vantaggio allo scoccare del 17'. Ercolini imposta l'azione nel cuore della mediana allargando il gioco sulla sinistra a beneficio di Nencioni. Il suo splendido traversone pesca a centro area la testa di Lamtafah che, lasciato colpevolmente solo a due passi da Grifagni, impatta in malo modo spedendo il pallone sul fondo. Dal mancato vantaggio castellano a quello peretolino il passo è sin troppo breve. Ed è pure molto simile alla precedente anche l'azione che manda in gol gli ospiti: volata sulla destra di Torelli, gran cross verso il centro, stacco di testa sottomisura da parte del bomber Postiglione e incornata vincente che non lascia scampo a Canocchi. La reazione castellana è altrettanto immediata e mortifera. Al 21' De Rosis pennella nel cuore dei sedici metri avversari un calcio piazzato dalla destra e Monetti, salito dalle retrovie nell'intento di recitare il ruolo di attaccante aggiunto, coglie nuovamente di sorpresa la retroguardia ospite saltando più in alto di tutti e fulminando Grifagni con un preciso colpo di testa. Nella seconda metà del primo tempo, pur continuando a difendersi con ordine, l'Ovest soffre il buon gioco prodotto dai padroni di casa che spingendo con condizione sull'acceleratore al 34' vanno vicinissimi al raddoppio. Lamtafah allarga sulla sinistra per Nencioni che dopo essersi incuneato in area conclude a botta sicura da posizione favorevole. Un Grifagni in versione Superman nell'occasione compie ben due mezzi miracoli respingendo la prima conclusione e poi il successivo tentativo di tap-in vincente proposto da Lamtafah. L'autentico prodigio lo compie però Sacchi che sulla conclusione di Cecconi respinge sulla linea, grazie a un grande intervento in spaccata, un pallone destinato a insaccarsi nella porta rimasta incustodita. Il confronto resta vivo, palpitante e ricco di emozioni anche nel secondo tempo. Al 56', sugli sviluppi di un lungo e preciso rilancio con i piedi da parte di Grifagni, i difensori centrali del Castello provano a chiudere la strada a Postiglione toccando la palla di testa verso Canocchi. L'operazione riesce solo parzialmente, poiché il dieci peretolino è bravo a inserirsi sulla linea di passaggio, recuperare il pallone e presentarsi a tu per tu con l'estremo difensore di casa. La sua battuta a rete però, è da dimenticare e un pallone ciabattato debolmente termina la propria corsa oltre la linea di fondo. La delusione si tramuta in gioia irrefrenabile due minuti più tardi. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dai venti metri, un intelligente schema messo in atto dai ragazzi di Coppetti manda in corto circuito la difesa castellana. Invece di calciare direttamente a rete, Fabbri tocca rasoterra in area per Arrighi: la sponda premia l'accorrente Palazzotto che dopo aver recuperato palla infila imparabilmente Canocchi con un preciso tocco rasoterra da due passi. Stavolta la reazione biancoverde non è così incisiva e al 68' è l'Ovest ad andare vicino al terzo gol. Splendido lo spunto sulla sinistra operato dall'indiavolato Palazzotto che dopo aver saltato in velocità il diretto avversario prima entra in area e poi conclude a rete: Canocchi è bravissimo a respingere in tuffo e allo stesso modo è un compagno di reparto che intervenendo in chiusura sulla conclusione di Torelli concede all'Ovest solo un calcio d'angolo. Provano a rispondere i ragazzi di Donadi due minuti più tardi con Nencioni che liberato al tiro da Lamtafah, indirizza a rete un pallone centrale e prevedibile sul quale Grifagni interviene bloccandolo in presa sicura. L'ultima magia, quella che vale il definitivo 2-2, la tira fuori dal cilindro Alessio Cecconi che, dopo essersi adoperato in uno sfibrante lavoro di possesso e protezione della palla che più volte è servito per far salire il baricentro del gioco castellano, approfitta di un errato disimpegno ospite recuperando il pallone per poi scagliare verso i pali difesi da Grifagni un autentico bolide: insaccandosi al sette alla sua destra non lascia scampo al numero uno rossoblù. Al termine di novanta minuti di gioco interpretati con bravura da entrambe le compagini, ci appare giusta la spartizione del bottino in parti uguali. Il Castello merita la propria in virtù del buon gioco espresso in fase d'impostazione; l'Ovest in virtù della grinta, della generosità, dell'applicazione degli schemi, della buona solidità mostrata in fase difensiva e dello spirito di sacrificio messo in evidenza da alcuni interpreti del collettivo rossoblù. La grande esperienza e l'autorevolezza di Cenni hanno fatto sì che un match così importante scivolasse via liscio lungo i binari della correttezza.
Calciatoripiù: buone cose hanno fatto vedere Monetti e Coccia in fase difensiva, Nencioni e Grossi sugli esterni, Ercolini nel cuore della mediana e Cecconi (Atl.Castello). Hanno ben interpretato il proprio ruolo in fase d'interdizione la cerniera difensiva centrale formata da Brou e Sacchi e il solido dispositivo di centrocampo pilotato da Fabbri. Hanno comunque ben impressionato anche i due esterni d'attacco Palazzotto e Torelli, il generoso Arrighi e il sempre pericoloso e implacabile cecchino Postiglione (Firenze Ovest).