RETI: Grassi, Bianchi
ISOLOTTO: Carti, Iacono, Sorelli, Gueli, Salucci, Camigliano, Calonaci, Sernissi, Giangrande, Brunori, Bianchi.
A DISPOSIZIONE: Caporali, Ciampi, Gaetano, Bucci, Silvestri, Barbieri Vestri, Santonastasi.
ALLENATORE: Lorenzo Gheri.
PONTASSIEVE: Bucelli, Magnelli, Larini, Cardile, Nocentini, Sati, Grassi, Ciullini, Cioni, Gargiulo, Veggi.
A DISPOSIZIONE: Kissel, Michelassi, Lanzini, Vivoli, Cini, Guidi.
ALLENATORE: Massimo Tesconi.
ARBITRO: Zarhari di Firenze.
RETI: 44' rigore Bianchi, 69' Grassi.
Anche se un Pontassieve più che mai artefice del proprio destino concluderà quasi certamente questo campionato trionfalmente in testa a braccia alzate davanti al pubblico amico in occasione dell'ultima sfida stagionale con il Club Sportivo Firenze, la compagine guidata da Massimo Tesconi, prima nel bene e poi (nell'ultimo tratto del proprio cammino) anche nel male, ha fatto di tutto per tener vivo un Girone B il cui monotono copione pareva andare incontro ad un finale sin troppo scontato. Eh già; perché il Ponte, dopo aver superato gran parte degli ostacoli incontrati sul proprio cammino, ha improvvisamente smarrito la strada che conduce alla gloria uscendo sconfitto sia in occasione dello scontro con la diretta inseguitrice Dicomano, sia nel match che l'ha visto opposto al Legnaia di Ambrosino e Tofanari. E' proprio per questa ragione che la sfida sul difficile campo dell'Isolotto non può e non deve essere affrontata con eccessiva leggerezza. L'improvviso rallentamento evidenziato dalla formazione azzurra ha riacceso le speranze di successo dell'Alleanza Giovanile e visto e considerato che l'Isolotto di mister Lorenzo Gheri, già in occasione del match d'andata, aveva reso la vita molto dura ai ragazzi di Tesconi, la possibilità che qualcos'altro di clamoroso possa ulteriormente ravvivare la lotta al vertice, è tutt'altro che remota. Un Isolotto in buona forma e reduce dal successo per 3-1 ottenuto sul sintetico del Dopolavoro Ferroviario, anche se non ha più nulla da chiedere alla propria classifica, ci tiene a chiudere con un risultato positivo la propria avventura stagionale davanti al pubblico amico dell' Elio Boschi ed è, dunque, logico che la concreta possibilità di poter fare lo sgambetto ad una capolista un po' in debito d'ossigeno, ingolosisca non poco capitan Sorelli e compagni. Anche Lorenzo Gheri ci crede e proprio per questo motivo disegna sul terreno di Via Pio Fedi una formazione solida ma al tempo stesso, attraverso le iniziative del super bomber Giangrande, anche in grado di far male in contropiede. Il tecnico dell'Isolotto, infatti, sa bene che l'omologo Tesconi non può permettersi di affrontare la gara con atteggiamento prudenziale ed attendista. Il Ponte, lo sappiamo bene, è squadra che fa dell'attacco e del buon centrocampo due punti di forza e infatti bastano appena due minuti di gioco per rendersene conto. Gli azzurri partono forte, non vogliono incappare in eventuali brutte sorprese e visto che il quartetto difensivo biancorosso composto dagli esterni Iacono e Sorelli e dai centrali Camigliano e Salucci fa della solidità e della grinta due autentici punti forti, Tesconi decide di puntare su un attacco veloce, mobile e frizzante, rinunciando al classico centrattacco e puntando sulla rapidità e sugli ottimi movimenti senza palla proposti dalla coppia Grassi - Veggi, con Cioni che funge da falso nuove e con Gargiulo che inserendosi con i giusti tempi dalla zona mediana, non solo fornisce un valido supporto in cabina di regia ma riesce anche a rendersi pericoloso in fase conclusiva. Il lavoro svolto in fase d'impostazione da Ciullini e quello preziosissimo, in quella d'interdizione e ripartenza, portato a compimento con perizia e innato tempismo da Nocentini, completano un quadro tattico ben disegnato che permette al Ponte di operare un gran pressing ed andare più volte, nel giro di pochi minuti, alla conclusione. Fra il 2' e il 6', l'inviolabilità della porta difesa da Samuele Carti è messa a dura prova. Prima è Veggi ad incunearsi in area dalla destra per poi concludere di poco fuori da buona posizione. Poi è la bella triangolazione fra Gargiulo e Grassi a far saltare il dispositivo difensivo biancorosso, con il numero sette azzurro che però spreca una buona opportunità calciando fra le braccia del portiere avversario. Infine è Gargiulo che ottimamente imbeccato sulla sinistra da Ettore Veggi, entra in area per poi concludere malamente sopra la traversa. L'Isolotto, insomma, barcolla ma non molla e quando il cronometro inizia a percorrere il suo settimo giro, anche i ragazzi di Gheri fanno capire che è bene stare in guardia. Anche se la linea Maginot eretta da Magnelli, Larini, Sati e Cardile a difesa dei pali di Bucelli si è rivelata spesso baluardo insuperabile, Giangrande, ben lanciato in verticale, tenta di aggirarla provando a sorprendere il numero uno azzurro con un calibratissimo pallonetto. La sfera che dopo aver sibilato poco oltre la traversa, termina sul fondo, è un chiaro segnale del fatto che anche i padroni di casa sono in partita. Nei minuti successivi, infatti, l'ex lastrigiano Brunori prende in mano le redini del centrocampo fiorentino e ben sostenuto dai compagni di reparto Gueli e Sernissi, riesce ad alzare il baricentro della propria formazione rendendo la gara molto più equilibrata. Il resto del primo tempo è ravvivato da improvvise fiammate che nelle intenzioni dovrebbero spostare gli equilibri del match ma che nei fatti non vi riescono. Se ne ha un nuovo esempio al 24' quando Veggi, dopo essere entrato in area dalla destra, conclude da buona posizione fra le braccia di Carti. Il nipote d'arte (lo zio Tommaso, alla fine degli anni '80 del secolo scorso, fu ottimo estremo difensore, fra le altre, di Impruneta e Siena) di scuola Sporting Arno sembra in giornata di grazia ma quando, pochi secondi più tardi, vola con un gran colpo di reni a deviare in corner una staffilata dal limite proposta da Grassi, si capisce che per il Ponte non sarà affatto facile superarlo. Sugli sviluppi del corner che ne consegue, ci riprova dal limite Gargiulo. Le mani di Carti calamitano, però, ancora una volta la sfera che il numero uno biancorosso blocca con facilità. Anche la fase iniziale del secondo tempo sembra sorridere all'undici di Tesconi che riparte all'attacco ottenendo, al 44', un calcio d'angolo sul fronte sinistro dell'attacco che Grassi e Ciullini s'incaricano di battere optando, però, invece della classica battuta diretta a centro area, di uno schema di moderna concezione. Grassi tocca corto per Ciullini che al momento di effettuare il traversone, è affrontato da un avversario che gli scippa il pallone dai piedi innescando l'immediata ripartenza biancorossa. Il fronte del gioco si ribalta e la sfera giunge, nel cuore dell'area azzurra, sui piedi di Sernissi. Il centrocampista di casa è pressato da Magnelli che nel tentativo di chiudergli lo spazio, lo tocca leggermente facendolo cadere a terra. Il contatto è, in verità, alquanto veniale ma basta e avanza al signor Zarhari per decretare la massima punizione. Sul dischetto si presenta un altro ex lastrigiano, Marco Bianchi, che con freddezza e precisione, supera Bucelli portando l'Isolotto in vantaggio. Per la terza volta consecutiva il Ponte è costretto a rincorrere e adesso sì che il terrificante fantasma rappresentato dal Dicomano si materializza all'orizzonte. La squadra di Tesconi, però, le possiede tutte le carte in regola per tentare la rimonta e al 59', sugli sviluppi di un corner da sinistra stavolta battuto direttamente verso il centro dell'area da Cioni, la palla sfila verso il secondo palo, dove il ben appostato Veggi incorna a rete da due passi. Il nutrito gruppo di sostenitori azzurri, giunto a Firenze con tanto di tromba, è già pronto a far festa. Ci pensa super Carti a rovinarla grazie al secondo miracolo di giornata. I riflessi felini del numero uno di casa gli consentono di giungere sul palone con grande reattività e di toglierlo dallo specchio della porta grazie ad un nuovo stupendo colpo di reni. La replica dei ragazzi di Gheri giunge a stretto giro di posta e sempre sugli sviluppi di una palla inattiva. Al 61' Brunori pennella dalla tre quarti una punizione che pesca a centro area la testa di Camigliano. L'incornata del centrale difensivo biancorosso è però centrale e Bucelli disinnesca senza troppi problemi un pallone piuttosto lento e prevedibile nella sua traiettoria. Al 66' altra palla inattiva ed altra grande occasione sprecata dalla squadra di Tesconi. Nocentini disegna una insidiosa traiettoria su punizione dalla trequarti che spiove nel cuore dell'area avversaria mandando in confusione la retroguardia dell'Isolotto. Il neo entrato Vivoli, lasciato colpevolmente solo all'altezza del secondo palo, avrebbe tutto il tempo per appoggiare comodamente in rete di testa. Peccato che la sua incornata non dia gli effetti sperati. La palla, colpita in scarsa coordinazione, termina oltre la traversa facendo metter le mani nei capelli ai sostenitori ospiti e facendo, al contempo, tirare un grosso sospiro di sollievo a quelli di casa. Il Ponte spinge con convinzione alla ricerca di un pareggio che, per quanto si è visto in campo, sarebbe un premio più che meritato ma quando finalmente, al 69', la palla gonfia la rete biancorossa, molti dubbi restano sull'operato di un rivedibile Zarhari. Sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità, Carti esce con gran tempismo dai pali anticipando in presa alta il neo entrato Guidi. L'attaccante del Ponte commette un evidente fallo sull'estremo difensore di casa che, di conseguenza, si fa sfuggire il pallone dalle mani. La sfera rotola verso la porta e al ben appostato Grassi non resta che accompagnarla in fondo alla rete ormai incustodita. Vane, anche se pienamente giustificate, sono le proteste di giocatori e sostenitori di casa. I ragazzi di Tesconi rientrano prepotentemente in partita ma negli ultimi minuti di gioco hanno il grosso demerito di non chiudere i conti. Al 76' un Grassi rinvigorito dal gol segnato s'incunea in area dalla sinistra ma giunto a tu per tu con Carti, al momento di battere a rete, è tradito da un falso rimbalzo del pallone. La sua conclusione è debole e per il portiere biancorosso è facile bloccare in presa. Clamorosa è, però, l'opportunità che gli azzurri gettano alle ortiche in pieno recupero. Corre sul cronometro il minuto ottantadue quando va in scena un'azione molto simile a quella che ha portato il Ponte al pareggio. Stavolta, però, Carti esce incautamente dai pali facendosi anticipare e dando nuovamente a Grassi l'opportunità di chiudere in un sol colpo partita e campionato. La porta è di nuovo vuota ma stavolta il numero sette ospite spara di poco oltre la traversa da due passi il pallone che vale una stagione. A fine gara i ragazzi del Pontassieve festeggiano il risultato ottenuto ben consapevoli però del fatto che la gioia non può essere totale. Il Dicomano, vittorioso in casa per 5-0 sull'Atletico Calcio Impruneta, ha messo i diretti concorrenti a portata di mirino e la prossima settimana, l'imperativo deve essere uno solo; vincere. L'Isolotto ha dimostrato ancora una volta di essere formazione altamente competitiva. E' mancata ai ragazzi guidati da Gheri quel pizzico di continuità che avrebbe loro permesso di sognare in grande. Il bilancio stagionale è, comunque, più in bianco che in rosso e proseguendo su questa strada, non si può far altro che migliorare.
CAMPIONANDO MVP
Nell'Isolotto superlativa la prova fra i pali offerta da Carti ma molto convincenti sono state anche quelle fornite da Camigliano al centro della difesa, da Brunori in cabina di regia, da Gueli e Sernissi in mediana e da un Bianchi abile e freddissimo dal dischetto. Nel Ponte buona la partita giocata dai due centrali difensivi Cardile e Sati, dai centromediano Nocentini, dal regista Gargiulo, dagli attaccanti esterni Grassi e Veggi e dai neo entrati Vivoli e Guidi.
Disastrosa la direzione arbitrale di Zarhari, decisivo in negativo in occasione dei due gol realizzati. I suoi clamorosi errori di valutazione hanno condizionato una partita interpretata con estrema correttezza da entrambe le squadre.
Nico Morali