• CAMPIONATO GIOVANISSIMI B PROVINCIALI FIRENZE MERITO
  • 15/10/2016 18:00:00
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  • LASTRIGIANA
    La Corte
  • 1 - 0 15/10/2016 18:00:00
  • SCANDICCI

Commento


RETI: La Corte


LASTRIGIANA: Fetahu, Paparini, Cecchi, Benvenuti, Mugnaini, Manetti, La Corte, Pierattini, Tognazzi, Vitali, Ferrillo. A DISPOSIZIONE: Ceccarelli, Bertelli, Salvagnini, Filipponi, Trebacchetti, Graziani, Tontoli. ALLENATORE. Giovanni Mollica.
SCANDICCI: Noferini, Piochi, Bacci, Larosa, Pinzani, Pantouvani, Giuntini, Baravelli, Carrone, Caparrini, Corsi. A DISPOSIZIONE: Castillo, Salvestrini, Gianassi, Parri, Mhilli, Pecchioli, Coveri. ALLENATORE: Andrea Mauro.
ARBITRO: Martini di Firenze.
RETE: 56' La Corte.
Reduce dalla pesante sconfitta subita sul difficile terreno della corazzata Sestese, la Lastrigiana di Giovanni Mollica e Stefano Burgalassi è chiamata, al ritorno davanti al pubblico amico, a un pronto riscatto. Quello con lo Scandicci è un altro duro esame di maturità da affrontare e visto il crollo evidenziato in quel di Sesto Fiorentino dopo aver giocato, per più di un tempo, alla pari contro una delle più accreditate pretendenti alla vittoria finale del campionato, per mister Mollica, l'obiettivo primario, è quello di verificare, al cospetto di una compagine altrettanto ben attrezzata sia sul piano fisico sia tecnico, la capacità di reazione della propria formazione, ancor prima che sul piano tecnico - tattico, su quello caratteriale. La domanda che il tecnico biancorosso pone a se stesso e ai propri giocatori è: Saremo in grado, dopo aver subito la prima batosta stagionale, di reagire da grande squadra e tornare a recitare un ruolo da protagonisti in un campionato così importante? . La risposta, forte e chiara, non si è fatta attendere. La Lastrigiana soffre la fisicità, l'intraprendenza e la buona tecnica dei ragazzi guidati dal metronomo Andrea Mauro ma grazie a un'attenta gestione difensiva, alle veloci e ficcanti ripartenze che caratterizzano quella offensiva ma soprattutto, a un grande carattere, tanta generosità e un pizzico di Cuore Biancorosso , la Lastrigiana torna alla vittoria mantenendo l'imbattibilità fra le mura amiche e l'inviolabilità della porta di casa. La gara è stata equilibrata e ricca di occasioni da ambo le parti e con grande onestà, dobbiamo affermare senza tema di smentita che un ottimo Scandicci, il pareggio, lo avrebbe ampiamente meritato. Settanta minuti giocati a buon ritmo da entrambe le compagini, sono caratterizzati da un unico lungo filo conduttore. I ragazzi guidati da Andrea Mauro, sposando appieno la filosofia tattica del proprio tecnico che fin da quando era ottimo interprete del ruolo di fantasista in squadre del calibro di Staggia e Ponsacco, predica qualità nel palleggio e nel possesso palla, si fanno preferire in fase d'impostazione riuscendo a tenere sempre piuttosto avanzato il baricentro del gioco. Soffre, invece, nella zona centrale del campo la Lastrigiana, dove Pierattini, Vitali e i due esterni La Corte e Ferrillo patiscono la vivacità e la maggior fisicità messa sul piatto della loro bilancia da capitan Baravelli e Pantouvani. Vanno decisamente meglio, in casa biancorossa, le cose per quanto riguarda il reparto difensivo. Gli attentissimi centrali Benvenuti e Mugnaini montano una guardia strettissima sia sul talentuoso Giuntini, sia su Carrone e molto spesso i tentativi di verticalizzazione proposti da turno da Baravelli, Caparrini e Corsi, sono puntualmente intercettati da una diga biancorossa munitissima e impermeabile. Qualche difficoltà la evidenzia, invece, la difesa azzurra che in occasione delle velocissime ripartenze orchestrate dagli esterni biancorossi e dal centrattacco Nello Tognazzi, corrono qualche brivido. Allo scoccare del quarto d'ora di gioco, proprio in occasione di una di queste manovre, il portierone scandiccese Noferini è subito chiamato all'opera. E' proprio il Conte Tognazzi che dopo aver ben protetto con il corpo e ottimamente lavorato un pallone sulla trequarti sinistra, porge all'accorrente Vitali un assist che il cervello biancorosso traduce a rete grazie a una precisa battuta dalla distanza che costringe Noferini al volo plastico sulla propria destra al fine di evitare guai maggiori. Anche sul fronte opposto, però, appare ben presto un cartello con su scritto Vietato distrarsi . Corre sul cronometro il minuto ventitré quando, in occasione della prima sbavatura di un certo rilievo messa in evidenza dalla retroguardia biancorossa, lo Scandici va vicinissimo al vantaggio. Una ficcante verticalizzazione dalla sinistra di Corsi, fa viaggiare Caparrini che dopo essersi incuneato in area ed esser giunto a tu per tu con Andi Fetahu, sbaglia di un soffio la misura del rasoterra diagonale incrociando di pochissimo fuori alla sinistra del portiere di casa. Al 29' è la progressione di Pierattini a mettere in seria difficoltà la retroguardia avversaria. Dopo aver ricevuto un lungo pallone dalla trequarti, il fantasista biancorosso innesta il turbo aggirando l'ostacolo rappresentato dall'aitante Larosa e dopo essersi creato lo spazio per la conclusione, lascia partire un tiro piuttosto insidioso che Noferini neutralizza ancora ribattendo in tuffo. Un paio di minuti più tardi, l'estremo ospite fa correre un brivido di paura lungo la schiena dei propri compagni di reparto quando, nel tentativo di neutralizzare una battuta a rete sì precisa ma di facilissima lettura proposta da Ferrillo, si lascia sfuggire la sfera dalle mani rischiando di combinare la più classica delle frittate. Si va così al riposo con le reti che restano inviolate e con due squadre che, sul piano delle occasioni, si dividono equamente i punti sul nostro personalissimo cartellino. Qualcosa in più, per quanto riguarda la manovra, l'hanno fatta vedere i ragazzi di Mauro che al rientro in campo dopo l'intervallo, ci mettono solo una quarantina di secondi per rendersi pericolosi. Ci ha messo un tempo intero per prendere le misure alla retroguardia avversaria ma da questo momento in poi, il talento cristallino di Giuntini, trascina lo Scandicci alla ricerca del vantaggio. E', infatti, sua la prima grandissima chance costruita dagli ospiti nella ripresa; un numero alla Mauro che solo la base del montante sinistro della porta di Fetahu riesce a contenere; controllo volante e girata in bello stile da parte del numero sette che però, non trova il gol. Quest'improvvisa fiammata accende la sfida. Adesso i ritmi si alzano e all'altezza del 39', un repentino botta e risposta fra i due attacchi suscita nuove emozioni. Prima è Carrone che lanciato in profondità, fila velocissimo verso la porta di Fetahu ma poco dopo il suo ingresso in area, si allunga di quel tanto la sfera da permettere al bravissimo portiere biancorosso di chiudergli lo specchio della porta anticipandolo tempestivamente in uscita. Sul capovolgimento di fronte, è l'altro numero nove, Tognazzi, che sguscia via sulla destra ma dopo essere entrato in area avversaria, anche lui sbaglia calciando sopra la traversa. Un minuto più tardi, è ancora Giuntini ad andare vicinissimo al gol con una conclusione che finisce di poco a lato. Al 43' si registra l'episodio più controverso dell'incontro; uno di quelli che farebbe scervellare per un bel pezzo anche i moviolisti più incalliti e competenti in materia. Corsi va via sulla sinistra conquistandosi un calcio piazzato concesso, almeno a nostro avviso, con eccessiva leggerezza dall'arbitro Martini. Sul punto di battuta si porta lo stesso numero undici scandiccese che scodella verso il centro dell'area avversaria un insidioso pallone. L'imprendibile Giuntini, anticipando i difensori, lo tocca in rete da due passi ma l'arbitro, senza esitazione alcuna, annulla la marcatura rilevando una posizione di fuorigioco che legittimamente definiamo dubbia. Nei minuti che seguono, il gioco torna a farsi equilibrato e il nostro taccuino resta desolatamente bianco fino al 54' quando Samu La Corte, innescato sulla sinistra, entra in area calciando, però, in scarsa coordinazione da buona posizione, con il pallone che termina sopra la traversa. Questa è solo la prova generale del gol per il numero sette biancorosso. Due minuti più tardi, innescato ancora sul settore di sinistra, vince il duello in velocità con un difensore e dopo essere entrato in area, fulmina imparabilmente Noferini grazie a un preciso diagonale. La reazione scandiccese è repentina, rabbiosa ma anche maledettamente sfortunata. Al 61', infatti, una bella manovra sulla destra culmina con un passaggio in area che libera, all'altezza del primo palo, l'incontenibile Giuntini che dopo aver recuperato palla tenta una doppia conclusione a botta sicura stoppata ancora una volta, in entrambi i casi, dal palo sinistro della porta difesa da Fetahu. La delusione, per i ragazzi di Mauro, è cocente ma quattro minuti più tardi, la beffa rischia di essere ancor più tremenda per gli azzurri. Sugli sviluppi di un lungo lancio in profondità, il centrale difensivo Pinzani sbaglia completamente il tempo per l'intervento in anticipo sul pallone aprendo, di fatto, un'autentica autostrada verso la porta ospite lungo la quale s'infila senza paura il velocissimo La Corte. L'esterno sinistro biancorosso si ritrova ben presto a tu per tu con Noferini, uscito alla disperata dai propri pali nell'estremo tentativo di chiudergli lo specchio della porta. Invece di provare a saltarlo di slancio, La Corte tenta la conclusione dando così la possibilità al portiere avversario di respingere col corpo e salvare la propria squadra da un raddoppio che avrebbe chiuso, a cinque minuti dal termine, definitivamente i conti. La gara resta, invece, apertissima e avvincente. I ragazzi di Mauro provano a produrre l'ultimo sforzo nel tentativo di rimetterla in piedi ma quelli di Mollica, difendendosi con ordine e grandissima grinta, portano a casa tre importantissimi punti che li mantengono nei quartieri altissimi della classifica. Dopo il rocambolesco pari interno col Fucecchio che avevo loro fruttato un punto, escono immeritatamente battuti dalla Guardiana i ragazzi di Andrea Mauro. La consapevolezza di aver giocato una buona gara e aver creato tutta una serie di ottime occasioni che non sono, però, state sfruttate a dovere, non fa altro che accrescere la delusione per un risultato positivo che purtroppo non è arrivato.

FONTE: www.lastrigiana.com

Commento di : zerocinquecinque