Campionando.it

Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 6

Giov. Fucecchio-Armando Picchi 1-1

GIOV. FUCECCHIO: Pepe, Palandri, Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Lici, Matteoli, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, Guidi. A disp.: Baldini, Campenni, Carfagna, De Gregorio, De Lucia, Del Gronchio, Gatto, Montanelli, Ronca. All.: Vivarelli Lorenzo
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Barile, Bulleri, Marchetti, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Giusti, Falleni, Martinelli, Kasa, Buonomo, . All.: Signorini Luca
RETI: Guidi, Monaco
GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Palandri, T. Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Lici, Matteoli, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, P. Guidi. A disp.: Baldini, Campennì, Carfagna, De Gregorio, De Lucia, Del Gronchio, Gatto, Montanelli, Ronca. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Barile, Bulleri, Marchetti, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: L. Paoli, Giusti, Falleni, Martinelli, Kasa, Martino, Buonomo. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: 20' P. Guidi, 79' Monaco rig.

GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Palandri, T. Innocenti, Mazzotta, Sorbara, Lici, Matteoli, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, P. Guidi. A disp.: Baldini, Campennì, Carfagna, De Gregorio, De Lucia, Del Gronchio, Gatto, Montanelli, Ronca. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Barile, Bulleri, Marchetti, Tarrini, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: L. Paoli, Giusti, Falleni, Martinelli, Kasa, Martino, Buonomo. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: 20' P. Guidi, 79' Monaco rig.



Se il pari fosse arrivato in altro modo l'avrebbe digerito meglio: gli sarebbe ugualmente costato la testa della classifica, ma sarebbe stato un premio proporzionato alla prestazione dell'Armando Picchi che, in svantaggio alla fine del primo quarto, pur senza costruire occasionissime era rimasto attaccato alla coda d'una partita complicata. Ma per sbollire il nervosismo causato dal rigore che La Macchia fischia a due minuti scarsi dallo scadere il Fucecchio ha bisogno d'un po' di tempo in più che quello canonico del dopogara: a pallone passato, l'incrocio tra Palandri e Monaco poteva facilmente essere catalogabile tra i contatti di gioco. Lo valuta però diversamente l'arbitro, che concede al Picchi un rigore pesantissimo trasformato dallo stesso Monaco nell'1-1: e dunque dopo quattro vittorie consecutive il Fucecchio, comunque ancora imbattuto (è l'unico insieme al Tau), deve rallentare; ne approfitta la Cattolica Virtus, che lo sorpassa e prova ad avviare l'ennesima edizione d'un duello canonico. Ma non era scontato che andasse così: perché, partito bene anche se lontano dalla porta (il terreno di gioco non l'aiuta: si comincia con mezz'ora di ritardo per far defluire l'acqua che la tempesta ha versato sull'erba naturale del Galli), dopo un tiro altissimo di Pieragnoli al secondo tentativo il Fucecchio passa avanti. Lo porta là la quinta rete stagionale di Pietro Guidi che da quattro-cinque metri schiaccia nell'angolo il cross mancino di Thomas Innocenti, ampio sul secondo palo a rifinire l'azione avviata da Pieragnoli e alimentata da Sollazzi. Sei minuti più tardi il Fucecchio costruisce la miglior occasione del raddoppio: murato dalla difesa sugli sviluppi d'una punizione crossata in mezzo (il diluvio rende folle pensare a schemi alternativi), il tiro di Bianchi innesca Pietro Guidi che calcia a colpo sicuro da distanza ravvicinata ma trova la risposta prodigiosa di Luppichini. Vista retrospettivamente è la vera svolta della gara, perché da qui in poi viene fuori il Picchi che pur senza costruire vere occasioni costringe il Fucecchio ad abbassare il baricentro. Per appuntare qualche cosa bisogna però scavalcare l'intervallo e avvicinarsi al finale: al 70' Niccolò Pepe si rende protagonista del primo vero intervento della partita neutralizzando senza troppa ansia il tiro di Bulleri dalla distanza; replica di nuovo Pieragnoli, con lo stesso esito del primo tempo. A due minuti dalla fine non c'è dunque nessuna avvisaglia che la strana coppia Fucecchio-Tau si spezzi; ma sul fischio di La Macchia, che punisce un contatto tra Palandri e Monaco dopo che il pallone era passato sopra le loro teste senza che nessuno fosse riuscito a raggiungerlo, la relazione va in frantumi: anche se Niccolò Pepe indovina l'angolo, dal dischetto infatti lo stesso Monaco segna l'1-1. E nel recupero c'è tempo ancora per una nuova occasione da rete per il Picchi (da fuori Raglianti rischia di completare la rimonta) e per altre proteste del Fucecchio, che non prende bene la mancata applicazione del vantaggio sull'apertura di Bianchi per Gatto lanciato nella metà campo avversaria. Cambia dunque la classifica: il Fucecchio, che comunque non ambiva a tanto, è costretto ad abbandonare il primato. Può però consolarsi ribaltando la prospettiva: la salvezza è lontana un punto in meno. Calciatoripiù: Lici, Sorbara, Pieragnoli (Giov.Fucecchio), Monaco (Armando Picchi).

Se il pari fosse arrivato in altro modo l'avrebbe digerito meglio: gli sarebbe ugualmente costato la testa della classifica, ma sarebbe stato un premio proporzionato alla prestazione dell'Armando Picchi che, in svantaggio alla fine del primo quarto, pur senza costruire occasionissime era rimasto attaccato alla coda d'una partita complicata. Ma per sbollire il nervosismo causato dal rigore che La Macchia fischia a due minuti scarsi dallo scadere il Fucecchio ha bisogno d'un po' di tempo in più che quello canonico del dopogara: a pallone passato, l'incrocio tra Palandri e Monaco poteva facilmente essere catalogabile tra i contatti di gioco. Lo valuta però diversamente l'arbitro, che concede al Picchi un rigore pesantissimo trasformato dallo stesso Monaco nell'1-1: e dunque dopo quattro vittorie consecutive il Fucecchio, comunque ancora imbattuto (è l'unico insieme al Tau), deve rallentare; ne approfitta la Cattolica Virtus, che lo sorpassa e prova ad avviare l'ennesima edizione d'un duello canonico. Ma non era scontato che andasse così: perché, partito bene anche se lontano dalla porta (il terreno di gioco non l'aiuta: si comincia con mezz'ora di ritardo per far defluire l'acqua che la tempesta ha versato sull'erba naturale del Galli), dopo un tiro altissimo di Pieragnoli al secondo tentativo il Fucecchio passa avanti. Lo porta là la quinta rete stagionale di Pietro Guidi che da quattro-cinque metri schiaccia nell'angolo il cross mancino di Thomas Innocenti, ampio sul secondo palo a rifinire l'azione avviata da Pieragnoli e alimentata da Sollazzi. Sei minuti più tardi il Fucecchio costruisce la miglior occasione del raddoppio: murato dalla difesa sugli sviluppi d'una punizione crossata in mezzo (il diluvio rende folle pensare a schemi alternativi), il tiro di Bianchi innesca Pietro Guidi che calcia a colpo sicuro da distanza ravvicinata ma trova la risposta prodigiosa di Luppichini. Vista retrospettivamente è la vera svolta della gara, perché da qui in poi viene fuori il Picchi che pur senza costruire vere occasioni costringe il Fucecchio ad abbassare il baricentro. Per appuntare qualche cosa bisogna però scavalcare l'intervallo e avvicinarsi al finale: al 70' Niccolò Pepe si rende protagonista del primo vero intervento della partita neutralizzando senza troppa ansia il tiro di Bulleri dalla distanza; replica di nuovo Pieragnoli, con lo stesso esito del primo tempo. A due minuti dalla fine non c'è dunque nessuna avvisaglia che la strana coppia Fucecchio-Tau si spezzi; ma sul fischio di La Macchia, che punisce un contatto tra Palandri e Monaco dopo che il pallone era passato sopra le loro teste senza che nessuno fosse riuscito a raggiungerlo, la relazione va in frantumi: anche se Niccolò Pepe indovina l'angolo, dal dischetto infatti lo stesso Monaco segna l'1-1. E nel recupero c'è tempo ancora per una nuova occasione da rete per il Picchi (da fuori Raglianti rischia di completare la rimonta) e per altre proteste del Fucecchio, che non prende bene la mancata applicazione del vantaggio sull'apertura di Bianchi per Gatto lanciato nella metà campo avversaria. Cambia dunque la classifica: il Fucecchio, che comunque non ambiva a tanto, è costretto ad abbandonare il primato. Può però consolarsi ribaltando la prospettiva: la salvezza è lontana un punto in meno. Calciatoripiù: Lici, Sorbara, Pieragnoli (Giov.Fucecchio), Monaco (Armando Picchi).
Lastrigiana-Margine Coperta 0-1

LASTRIGIANA: Chergui, Caparrini, Semeraro, Vella, Casamonti, Maxharri, Squitieri, Leporatti, Torniai, Gracci, Picco. A disp.: Izzo, Rossi, Venturini, Conti, Manescalchi, Polli, Bitossi, Dainelli, Di Masi. All.: Rosamilia Niccolo
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, Paoli, Vannini, Mateiu, Ferro, Paganelli, Pellegrini, Di Sessa, Spinelli. A disp.: Mamedov, Daka, Tempestini, Bellandi, El Brakzi, Morina, De Marco, Aliuta, Dedeli. All.: Ferro Marco
RETI: Spinelli
LASTRIGIANA: Chergui, Caparrini, Semeraro, Vella, Casamonti, Maxharri, Squitieri, Leporatti, Torniai, Gracci, Picco. A disp.: Izzo, J. Rossi, Venturini, Conti, Manescalchi, Polli, Bitossi, Dainelli, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, N. Paoli, Vannini, Mateiu, A. Ferro, Paganelli, Pellegrini, Di Sessa, Spinelli. A disp.: Mamedov, Daka, Tempestini, Bellandi, El Brakzi, Morina, De Marco, Aliuta, Dedeli. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Galli di Prato
RETE: 8' Spinelli.

LASTRIGIANA: Chergui, Caparrini, Semeraro, Vella, Casamonti, Maxharri, Squitieri, Leporatti, Torniai, Gracci, Picco. A disp.: Izzo, J. Rossi, Venturini, Conti, Manescalchi, Polli, Bitossi, Dainelli, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Pasquinelli, N. Paoli, Vannini, Mateiu, A. Ferro, Paganelli, Pellegrini, Di Sessa, Spinelli. A disp.: Mamedov, Daka, Tempestini, Bellandi, El Brakzi, Morina, De Marco, Aliuta, Dedeli. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Galli di Prato
RETE: 8' Spinelli.



Eppure la rosa è molto simile a quella che l'anno scorso s'è salvata nei Giovanissimi d'élite. Ma la Lastrigiana non sembra ingranare: contro il Margine Coperta, che fa fronte alle defezioni interpretando la partita perfetta, arriva la quarta sconfitta stagionale. E anche se ancora non preoccupante la classifica comincia a essere bruttina: i punti raccolti, appena due, la costringono a dimorare nelle ultime quattro posizioni, quelle brutte, insieme a Capezzano, Lido di Camaiore e Fortis Juventus. Fa ragionamenti ben diversi il Margine Coperta che, pur retrocesso nei Giovanissimi l'anno scorso, al momento s'è piazzato nella metà alta della classifica: i quattro punti di vantaggio sulle inseguitrici più vicini, Sestese e Affrico (ripetere: Sestese e Affrico), sono gli stessi che lo separano dal Tau capolista. La squadra ha un'impronta chiara, che emerge anche quando Marco Ferro è costretto a rivoluzionare la formazione di partenza: il sostituto di Dedeli è Pellegrini, avanzato nell'insolita posizione di centravanti. Il Margine sa che così configurato deve da subito giocare all'attacco: lo fa così bene che già al 4' potrebbe passare in vantaggio, e lo farebbe se con un riflesso spettacolare Chergui non s'opponesse ad Andrea Ferro, al tiro di prima sul corner battuto da Di Sessa. Anche se resta senza esito concreto, l'episodio un messaggio chiaro lo lascia: la Lastrigiana patisce i calci da fermo. Nato da un'altra parata di Chergui su Andrea Ferro, il corner successivo vale il vantaggio: stavolta lo calcia Pellegrini a uscire, e sulla volée di Spinelli niente può Chergui. Al quarto d'ora il Margine va vicino a capitalizzare un altro angolo: il tiro-cross di Pellegrini, ora a rientrare, picchia direttamente sulla faccia interna del secondo palo. Fino al 20' la Lastrigiana fatica a raccapezzarsi: la salva il terreno di gioco che, fradicio, rallenta il pallone sul filtrante di Niccolò Paoli (gran dialogo tra Paganelli e Di Sessa a renderlo possibile) e impedisce ad Andrea Ferro di calciare in porta a colpo sicuro. Salvata dall'episodio, d'un tratto la Lastrigiana si scuote e nella seconda metà del primo tempo alza il ritmo nel tentativo di recuperare lo svantaggio; ma pur procurandosi tre angoli e due punizioni dal limite non riesce a impensierire Xillo. La pressione aumenta nella ripresa, quando il numero d'attaccanti cresce (alla fine saranno quattro) e per un po' il Margine fatica a ripartire; è qui che si registra la miglior occasione per il pari, la punizione di Leporatti che Xillo devia in angolo con una paratona. È però l'ultima vera occasione per la Lastrigiana, che nei minuti finali rischia per tre volte di subire anche il raddoppio: sopra la linea di galleggiamento la tiene Chergui che salva in sequenza su Andrea Ferro (70'), su Pellegrini che da posizione impossibile aveva calciato sul secondo angolo e su Morina, al tiro dopo due dribbling sugli sviluppi dell'ennesimo angolo (75'). Il recupero concede alla Lastrigiana solo un paio di palloni inattivi crossati dentro e liberati dalla difesa avversaria senza ansia: il Margine si vendica della sconfitta della scorsa primavera (decise Gracci da metà campo, fu lì che la retrocessione cominciò a mostrarsi un'opzione concreta) e si gode una classifica luminosa. Calciatoripiù : se si mettono insieme la rete di Spinelli , la qualità e la corsa d'Andrea Ferro e la prestazione generosissima di Pellegrini , centravanti d'eccezione ma non per caso, si capisce come mai il Margine venga via vincitore dalla Guardiana.

Eppure la rosa è molto simile a quella che l'anno scorso s'è salvata nei Giovanissimi d'élite. Ma la Lastrigiana non sembra ingranare: contro il Margine Coperta, che fa fronte alle defezioni interpretando la partita perfetta, arriva la quarta sconfitta stagionale. E anche se ancora non preoccupante la classifica comincia a essere bruttina: i punti raccolti, appena due, la costringono a dimorare nelle ultime quattro posizioni, quelle brutte, insieme a Capezzano, Lido di Camaiore e Fortis Juventus. Fa ragionamenti ben diversi il Margine Coperta che, pur retrocesso nei Giovanissimi l'anno scorso, al momento s'è piazzato nella metà alta della classifica: i quattro punti di vantaggio sulle inseguitrici più vicini, Sestese e Affrico (ripetere: Sestese e Affrico), sono gli stessi che lo separano dal Tau capolista. La squadra ha un'impronta chiara, che emerge anche quando Marco Ferro è costretto a rivoluzionare la formazione di partenza: il sostituto di Dedeli è Pellegrini, avanzato nell'insolita posizione di centravanti. Il Margine sa che così configurato deve da subito giocare all'attacco: lo fa così bene che già al 4' potrebbe passare in vantaggio, e lo farebbe se con un riflesso spettacolare Chergui non s'opponesse ad Andrea Ferro, al tiro di prima sul corner battuto da Di Sessa. Anche se resta senza esito concreto, l'episodio un messaggio chiaro lo lascia: la Lastrigiana patisce i calci da fermo. Nato da un'altra parata di Chergui su Andrea Ferro, il corner successivo vale il vantaggio: stavolta lo calcia Pellegrini a uscire, e sulla volée di Spinelli niente può Chergui. Al quarto d'ora il Margine va vicino a capitalizzare un altro angolo: il tiro-cross di Pellegrini, ora a rientrare, picchia direttamente sulla faccia interna del secondo palo. Fino al 20' la Lastrigiana fatica a raccapezzarsi: la salva il terreno di gioco che, fradicio, rallenta il pallone sul filtrante di Niccolò Paoli (gran dialogo tra Paganelli e Di Sessa a renderlo possibile) e impedisce ad Andrea Ferro di calciare in porta a colpo sicuro. Salvata dall'episodio, d'un tratto la Lastrigiana si scuote e nella seconda metà del primo tempo alza il ritmo nel tentativo di recuperare lo svantaggio; ma pur procurandosi tre angoli e due punizioni dal limite non riesce a impensierire Xillo. La pressione aumenta nella ripresa, quando il numero d'attaccanti cresce (alla fine saranno quattro) e per un po' il Margine fatica a ripartire; è qui che si registra la miglior occasione per il pari, la punizione di Leporatti che Xillo devia in angolo con una paratona. È però l'ultima vera occasione per la Lastrigiana, che nei minuti finali rischia per tre volte di subire anche il raddoppio: sopra la linea di galleggiamento la tiene Chergui che salva in sequenza su Andrea Ferro (70'), su Pellegrini che da posizione impossibile aveva calciato sul secondo angolo e su Morina, al tiro dopo due dribbling sugli sviluppi dell'ennesimo angolo (75'). Il recupero concede alla Lastrigiana solo un paio di palloni inattivi crossati dentro e liberati dalla difesa avversaria senza ansia: il Margine si vendica della sconfitta della scorsa primavera (decise Gracci da metà campo, fu lì che la retrocessione cominciò a mostrarsi un'opzione concreta) e si gode una classifica luminosa. Calciatoripiù : se si mettono insieme la rete di Spinelli , la qualità e la corsa d'Andrea Ferro e la prestazione generosissima di Pellegrini , centravanti d'eccezione ma non per caso, si capisce come mai il Margine venga via vincitore dalla Guardiana.
Capezzano Pianore-Poggio A Caiano 1-2

CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Dettori, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: Innocenti, Cagnoni, Federighi, Ricci, Savino, Trombella, Verona Fornaciari, Zedda . All.: Motroni Giacomo
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Spinetti, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Di Felice, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. A disp.: Mugnaini, Parrini, Bruni, Rischi, Libiu, Belli, Petroni, Liguori, Martini. All.: Del Bianco Claudio
RETI: Di Luca, Hasko, Giannitti
CAPEZZANO P.: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Dettori, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: J. Innocenti, Cagnoni, Federigi, Ricci, Savino, Trombella, Verona Fornaciai, Zedda. All.: Lelio Biancalana.
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Spinetti, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Di Felice, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. A disp.: Mugnaini, Parrini, Bruni, Rischi, Libiu, Belli, Petroni, Liguori, Martini. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Valeri di Firenze
RETI: Giannitti, Di Luca, Hasko.

CAPEZZANO P.: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Dettori, Lucchesi, Di Luca, Farina. A disp.: J. Innocenti, Cagnoni, Federigi, Ricci, Savino, Trombella, Verona Fornaciai, Zedda. All.: Lelio Biancalana.
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Spinetti, Gramshi, Hasko, Rrapaj, Di Felice, Fabbri, Giannitti, Varrosi, Leka. A disp.: Mugnaini, Parrini, Bruni, Rischi, Libiu, Belli, Petroni, Liguori, Martini. All.: Claudio Del Bianco.
ARBITRO: Valeri di Firenze
RETI: Giannitti, Di Luca, Hasko.



Gioca discretamente, costruisce qualche occasione ma se non ci pensa Di Luca (quattro reti sulle sei stagionali, pochine) segna con molte difficoltà: si spiega così la classifica del Capezzano, ancora inchiodato a un punto (finì pari la gara d'esordio con la Lastrigiana; poi sono arrivate cinque sconfitte di fila) dopo un mese e mezzo di partite. Si gode invece una situazione diversa il Poggio a Caiano che, neopromosso, è in serie positiva da tre giornate (vittoria con lo Scandicci, pareggio a San Miniato) e porta a cinque i punti di vantaggio sulla quartultima. Piegare il Capezzano non è però stato banale: lo racconta bene il parziale all'intervallo, uno 0-0 blindato dalle parate di Ciolfi su Di Luca e di Baldi (tre) su Giannitti. Il Poggio a Caiano dunque l'incontro lo sblocca nella ripresa, subito dopo aver rischiato di finire in svantaggio sulla punizione di Milli (palo pieno): l'infortunio è definitivamente archiviato tra i ricordi orribili, Giannitti lo ufficializza incrociando sul secondo palo il lungo lancio di Varrosi addomesticato col petto. Ma il Capezzano prova subito ad annacquare la gioia del Poggio a Caiano che finalmente riabbraccia il proprio centravanti: partito in posizione regolare sulla verticalizzazione di Milli, Di Luca spacca in due la difesa, in pallonetto salta Ciolfi in uscita e accompagna il pallone in porta. La gara gira sull'episodio successivo: stavolta va a buon fine l'uscita di Ciolfi che impedisce a Checchi di completare la rimonta. È impossibile sapere se senza il suo intervento il Poggio a Caiano avrebbe di lì a poco conquistato una punizione sulla trequarti laterale, in posizione apparentemente non insidiosa; ma il movimento degli attaccanti che hanno mandato a memoria gli insegnamenti di Del Bianco e un paio di lisci della difesa consentono alla traiettoria disegnata da Hasko di chiudersi direttamente tra i pali. È la rete dell'1-2 che il Capezzano non riesce a rimontare, neppure con un altro pallonetto di Di Luca alzato all'ultimo sopra la traversa: l'umore tende al tetro andante. Calciatoripiù : se non segna Di Luca il Capezzano non segna; è lui a pareggiare temporaneamente il vantaggio realizzato da Giannitti , d'ora in poi di nuovo ufficialmente il centravanti del Poggio a Caiano.

Gioca discretamente, costruisce qualche occasione ma se non ci pensa Di Luca (quattro reti sulle sei stagionali, pochine) segna con molte difficoltà: si spiega così la classifica del Capezzano, ancora inchiodato a un punto (finì pari la gara d'esordio con la Lastrigiana; poi sono arrivate cinque sconfitte di fila) dopo un mese e mezzo di partite. Si gode invece una situazione diversa il Poggio a Caiano che, neopromosso, è in serie positiva da tre giornate (vittoria con lo Scandicci, pareggio a San Miniato) e porta a cinque i punti di vantaggio sulla quartultima. Piegare il Capezzano non è però stato banale: lo racconta bene il parziale all'intervallo, uno 0-0 blindato dalle parate di Ciolfi su Di Luca e di Baldi (tre) su Giannitti. Il Poggio a Caiano dunque l'incontro lo sblocca nella ripresa, subito dopo aver rischiato di finire in svantaggio sulla punizione di Milli (palo pieno): l'infortunio è definitivamente archiviato tra i ricordi orribili, Giannitti lo ufficializza incrociando sul secondo palo il lungo lancio di Varrosi addomesticato col petto. Ma il Capezzano prova subito ad annacquare la gioia del Poggio a Caiano che finalmente riabbraccia il proprio centravanti: partito in posizione regolare sulla verticalizzazione di Milli, Di Luca spacca in due la difesa, in pallonetto salta Ciolfi in uscita e accompagna il pallone in porta. La gara gira sull'episodio successivo: stavolta va a buon fine l'uscita di Ciolfi che impedisce a Checchi di completare la rimonta. È impossibile sapere se senza il suo intervento il Poggio a Caiano avrebbe di lì a poco conquistato una punizione sulla trequarti laterale, in posizione apparentemente non insidiosa; ma il movimento degli attaccanti che hanno mandato a memoria gli insegnamenti di Del Bianco e un paio di lisci della difesa consentono alla traiettoria disegnata da Hasko di chiudersi direttamente tra i pali. È la rete dell'1-2 che il Capezzano non riesce a rimontare, neppure con un altro pallonetto di Di Luca alzato all'ultimo sopra la traversa: l'umore tende al tetro andante. Calciatoripiù : se non segna Di Luca il Capezzano non segna; è lui a pareggiare temporaneamente il vantaggio realizzato da Giannitti , d'ora in poi di nuovo ufficialmente il centravanti del Poggio a Caiano.
Fortis Juventus-Cattolica Virtus 0-1

FORTIS JUVENTUS: Poggi, Galgano, Palli, Ferranti, Gomma, Parigi, Boretti, Bartalesi (10' ), Giusti, Focardi, Biancalani. A disp.: Cipriani, Acconci, Spano, Naldi, Boutahar, Bartolini, Paladini, Gencarelli . All.: Maretti
CATTOLICA VIRTUS: Lekaj, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Bindi, Frangini, Linares Brito, Lottini, Pinheiro Ferraz, Agnorelli, Mori. A disp.: Giuliano, Rossi, Arcadipane, Valleri, Randelli, Papi, Barzagli, Selvi. All.: Vallini Francesco
RETI: 5' rig. Mori
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Galgano, Palli, Ferranti, Gomma, Parigi, Boretti, Bartalesi, Giusti, Focardi, Biancalani. A disp.: Cipriani, Gencarelli, Spano', Naldi, Acconci, Paladini, Boutahar. All.: Gigli.
CATTOLICA VIRTUS: Lekaj, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Bindi, Frangini, Linares, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Mori.
A disp.: Giuliano, Rossi, Arcadipane, Valleri, Randelli, Papi, Barzagli, Selvi. All.: Vallini.
ARBITRO: Giovanili di Firenze.
RETE: 4' rig. Mori.

FORTIS JUVENTUS: Poggi, Galgano, Palli, Ferranti, Gomma, Parigi, Boretti, Bartalesi, Giusti, Focardi, Biancalani. A disp.: Cipriani, Gencarelli, Spano', Naldi, Acconci, Paladini, Boutahar. All.: Gigli.
CATTOLICA VIRTUS: Lekaj, Giaquinto, Vaggi, Sciulli, Bindi, Frangini, Linares, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Mori.
A disp.: Giuliano, Rossi, Arcadipane, Valleri, Randelli, Papi, Barzagli, Selvi. All.: Vallini.
ARBITRO: Giovanili di Firenze.
RETE: 4' rig. Mori.



Il tiro vincente dagli undici metri del glaciale Mori decide la sesta giornata giocata al Donatini di Borgo S.Lorenzo, dove la Fortis Juventus viene battuta di misura dalla Cattolica Virtus. La gara, pur presentando una evidente disparità sia tecnica che tattica, è stata piacevole e ha messo in luce ragazzi interessanti e di prospettiva, con bagaglio e potenziale davvero importante. Pur vincendo meritatamente, la Cattolica ha dovuto soffrire più del previsto, la vittoria con margine ridotto ne è la testimonianza, nonostante il vantaggio già dopo 4'; tutto lasciava presagire una vittoria più che tranquilla, invece la combattività e l'animus pugnandi dei verdi borghigiani ha tenuto botta fino alla fine, anche se non sono venuti a crearsi seri pericoli alla retroguardia fiorentina. La Cattolica è una squadra solida e strutturata, con belle trame di gioco, ma è sembrata in via del pieno recupero con ancora alcuni postumi post influenzali lasciati dalla cocente sconfitta di sabato scorso contro la Sestese. Sarà fino alla fine in lotta per la vittoria finale del campionato, e che poi ci riesca o meno dipenderà da tante variabili (in primis gli avversari), ma al momento le carte appaiono tutte in regola. Per i biancoverdi, ancora a secco di punti dopo 6 giornate, il futuro si tinge di fosche tinte, anche se la presenza di qualche individualità lascia sperare in una qualche improvvisa rinascita alimentando così le speranze di salvezza, che al momento appare assai problematica vista la poca incisività dei propri attaccanti (solo 1 gol realizzato fino ad oggi). La cronaca è di predominanza Cattolica: già al 1' un'occasione termina fuori di poco. Al 4' ospiti in vantaggio su rigore, concesso per un intervento falloso di Poggi su Pinheiro, che aveva ricevuto palla da un lungo rinvio dalla propria difesa, con i giocatori di casa mal posizionati e l'intervento tardivo dell'estremo difensore di casa che non può fare altro che franare addosso all'attaccante ospite. La massima punizione viene trasformata da Mori, 0-1. Al 5' una bella conclusione di Pinheiro da una quindicina di metri è parata non senza difficoltà da Poggi. Al 10' si segnala l'infortunio occorso a Bartalesi, costretto ad uscire a braccia dal rettangolo verde: doverosi gli auguri di pronta guarigione. Al 24' un tiro da una buona posizione centrale (20 metri) di Sciulli termina alle stelle. Al 30' si fa viva la Fortis grazie ad un calcio piazzato di Galgano, il cui diagonale attraversa tutta l'area e termina fuori un paio di metri dalla parte opposta a quella di tiro. Al 32' occasione dal limite dell'area per Boretti, ma anche in questa circostanza la mira non è precisa facendo finire la sfera 4-5 metri sopra la diagonale. Al 38' una bellissima azione dei ragazzi di Vallini, con 4-5 giocatori impegnati nella manovra di attacco con palla a terra, viene conclusa da Mori che manda però il pallone ampiamente a lato della porta borghigiana. Al 40' una punizione forte e centrale da una ventina di metri viene neutralizzata con sicurezza dall'attento Poggi. Passato neanche un minuto, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. L'inizio della ripresa vede subito la Cattolica in avanti, ma il tiro-cross di Giaquinto è ben parato. Al 55' l'occasione da rete più limpida costruita dalla Fortis per merito di Spano, che con un bel diagonale da non più di 6-7 metri salta il portiere in uscita ma - sulla linea - un difensore giallorosso evita il pareggio. Al 60' un colpo di testa di Pinheiro da calcio piazzato non impensierisce Poggi. Al 64' ecco la risposta della Fortis, con l'indomito Galgano, ma anche in questo caso non ha fortuna nella conclusione (fuori di 3-4 metri). Al 70' si segnala una bella finalizzazione di Papi, il cui bolide scagliato da poco fuori area viene parato da Poggi. Al 74' deliziosa (ma più bella che efficace) è la conclusione di Selvi che era stato bravo nell'arpionare un pallone vagante respinto dalla difesa biancoverde e calciare di prima intenzione verso la porta di casa, ma seppur di poco la sfera finisce fuori. Al 75' la Cattolica in una bella azione partita dalla propria difesa va vicino al raddoppio, ma Randelli per un pelo non arriva in tempo a non più di 2 metri dalla linea di porta su un preciso traversone basso effettuato dalla porte opposta del campo. Dopo sessanta secondi una punizione da posizione defilata e dalla lunga distanza di Galgano viene parata senza difficoltà da Lekaj. Al 80' lo stesso giocatore allora si industria in una bella azione personale, ma dopo una sgroppata di oltre 30 metri palla al piede conclude con un tiro che termina un paio di metri sopra l'altezza dell'incrocio dei pali. L'addizionale di 5 minuti concessi dal direttore di gara servono solo a ribadire la trama della gara: Cattolica in avanti e Fortis sulla difensiva. Solo una conclusione da parte della Fortis al 84', ampiamente fuori, poi più nulla. Il triplice fischio è provvidenziale prima che Giove pluvio si scateni ancora. Meglio così: Prosit! Calciatoripiù: Galgano (Fortis Juv.): combatte con profitto per tutta la gara, sia in fase difensiva che offensiva, dando del filo da torcere a chiunque passi dalle sue parti. Gomma (Fortis Juv.): bravo in chiusura e contrasto, attento allo svolgimento del gioco e nelle decisioni da prendere. Lottini (Cattolica V.): qualità importanti pur disputando una gara non certo memorabile. Pinheiro (Cattolica V.): punto di riferimento dell' attacco, bravo sia nei movimenti che in appoggio. Arbitro: dirige una gara non semplice con modi tipici di chi sa come fare, evidenziando qualità interessanti. Ottima capacità di valutazione.

Il tiro vincente dagli undici metri del glaciale Mori decide la sesta giornata giocata al Donatini di Borgo S.Lorenzo, dove la Fortis Juventus viene battuta di misura dalla Cattolica Virtus. La gara, pur presentando una evidente disparità sia tecnica che tattica, è stata piacevole e ha messo in luce ragazzi interessanti e di prospettiva, con bagaglio e potenziale davvero importante. Pur vincendo meritatamente, la Cattolica ha dovuto soffrire più del previsto, la vittoria con margine ridotto ne è la testimonianza, nonostante il vantaggio già dopo 4'; tutto lasciava presagire una vittoria più che tranquilla, invece la combattività e l'animus pugnandi dei verdi borghigiani ha tenuto botta fino alla fine, anche se non sono venuti a crearsi seri pericoli alla retroguardia fiorentina. La Cattolica è una squadra solida e strutturata, con belle trame di gioco, ma è sembrata in via del pieno recupero con ancora alcuni postumi post influenzali lasciati dalla cocente sconfitta di sabato scorso contro la Sestese. Sarà fino alla fine in lotta per la vittoria finale del campionato, e che poi ci riesca o meno dipenderà da tante variabili (in primis gli avversari), ma al momento le carte appaiono tutte in regola. Per i biancoverdi, ancora a secco di punti dopo 6 giornate, il futuro si tinge di fosche tinte, anche se la presenza di qualche individualità lascia sperare in una qualche improvvisa rinascita alimentando così le speranze di salvezza, che al momento appare assai problematica vista la poca incisività dei propri attaccanti (solo 1 gol realizzato fino ad oggi). La cronaca è di predominanza Cattolica: già al 1' un'occasione termina fuori di poco. Al 4' ospiti in vantaggio su rigore, concesso per un intervento falloso di Poggi su Pinheiro, che aveva ricevuto palla da un lungo rinvio dalla propria difesa, con i giocatori di casa mal posizionati e l'intervento tardivo dell'estremo difensore di casa che non può fare altro che franare addosso all'attaccante ospite. La massima punizione viene trasformata da Mori, 0-1. Al 5' una bella conclusione di Pinheiro da una quindicina di metri è parata non senza difficoltà da Poggi. Al 10' si segnala l'infortunio occorso a Bartalesi, costretto ad uscire a braccia dal rettangolo verde: doverosi gli auguri di pronta guarigione. Al 24' un tiro da una buona posizione centrale (20 metri) di Sciulli termina alle stelle. Al 30' si fa viva la Fortis grazie ad un calcio piazzato di Galgano, il cui diagonale attraversa tutta l'area e termina fuori un paio di metri dalla parte opposta a quella di tiro. Al 32' occasione dal limite dell'area per Boretti, ma anche in questa circostanza la mira non è precisa facendo finire la sfera 4-5 metri sopra la diagonale. Al 38' una bellissima azione dei ragazzi di Vallini, con 4-5 giocatori impegnati nella manovra di attacco con palla a terra, viene conclusa da Mori che manda però il pallone ampiamente a lato della porta borghigiana. Al 40' una punizione forte e centrale da una ventina di metri viene neutralizzata con sicurezza dall'attento Poggi. Passato neanche un minuto, l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. L'inizio della ripresa vede subito la Cattolica in avanti, ma il tiro-cross di Giaquinto è ben parato. Al 55' l'occasione da rete più limpida costruita dalla Fortis per merito di Spano, che con un bel diagonale da non più di 6-7 metri salta il portiere in uscita ma - sulla linea - un difensore giallorosso evita il pareggio. Al 60' un colpo di testa di Pinheiro da calcio piazzato non impensierisce Poggi. Al 64' ecco la risposta della Fortis, con l'indomito Galgano, ma anche in questo caso non ha fortuna nella conclusione (fuori di 3-4 metri). Al 70' si segnala una bella finalizzazione di Papi, il cui bolide scagliato da poco fuori area viene parato da Poggi. Al 74' deliziosa (ma più bella che efficace) è la conclusione di Selvi che era stato bravo nell'arpionare un pallone vagante respinto dalla difesa biancoverde e calciare di prima intenzione verso la porta di casa, ma seppur di poco la sfera finisce fuori. Al 75' la Cattolica in una bella azione partita dalla propria difesa va vicino al raddoppio, ma Randelli per un pelo non arriva in tempo a non più di 2 metri dalla linea di porta su un preciso traversone basso effettuato dalla porte opposta del campo. Dopo sessanta secondi una punizione da posizione defilata e dalla lunga distanza di Galgano viene parata senza difficoltà da Lekaj. Al 80' lo stesso giocatore allora si industria in una bella azione personale, ma dopo una sgroppata di oltre 30 metri palla al piede conclude con un tiro che termina un paio di metri sopra l'altezza dell'incrocio dei pali. L'addizionale di 5 minuti concessi dal direttore di gara servono solo a ribadire la trama della gara: Cattolica in avanti e Fortis sulla difensiva. Solo una conclusione da parte della Fortis al 84', ampiamente fuori, poi più nulla. Il triplice fischio è provvidenziale prima che Giove pluvio si scateni ancora. Meglio così: Prosit! Calciatoripiù: Galgano (Fortis Juv.): combatte con profitto per tutta la gara, sia in fase difensiva che offensiva, dando del filo da torcere a chiunque passi dalle sue parti. Gomma (Fortis Juv.): bravo in chiusura e contrasto, attento allo svolgimento del gioco e nelle decisioni da prendere. Lottini (Cattolica V.): qualità importanti pur disputando una gara non certo memorabile. Pinheiro (Cattolica V.): punto di riferimento dell' attacco, bravo sia nei movimenti che in appoggio. Arbitro: dirige una gara non semplice con modi tipici di chi sa come fare, evidenziando qualità interessanti. Ottima capacità di valutazione.
Sporting Cecina-San Miniato 4-0

SPORTING CECINA: Sanna, Turtur, Manetti, Paladini, Camerini, Sala, Zazzeri, Moriani, Dardar E., Gabriellini, Cerri. A disp.: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, D Angelo, Manzi, Lani, Bartolini, Pardera, Vivarelli. All.: Giachini Dario
SAN MINIATO: Boccali, De Luca, Mugnai, Bartalini D., Cevese, Bartalini C., Di Rubbo, Periccioli, Pecchi, Bartalini T., Schepis. A disp.: Corsi, Anselmi, Fabiani, Fiorentini, Franci, Fusci, Nencini, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Pieri Luciano
RETI: Dardar E., Zazzeri, Zazzeri, Sala
SPORTING CECINA: Sanna, Turtur, Manetti, L. Paladini, Camerini, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Dardar, Gabriellini, Cerri. A disp.: Bandinelli, Panichi, Pistolesi, D'Angelo, Manzi, Lani, Bartolini, Pardera, Vivarelli. All.: Dario Giachini.
SAN MINIATO: Boccali, De Luca, Mugnai, D. Bartalini, Cevese, C. Bartalini, Di Rubbo, Periccioli, Pecchi, T. Bartalini. A disp.: Schepis, Corsi, Anselmi, Fabiani, Fiorentini, Franci, Fusci, Nencini, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Agabiti di Livorno
RETI: 20' E. Dardar, 28', 61' Zazzeri rig., 48' Sala.

SPORTING CECINA: Sanna, Turtur, Manetti, L. Paladini, Camerini, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Dardar, Gabriellini, Cerri. A disp.: Bandinelli, Panichi, Pistolesi, D'Angelo, Manzi, Lani, Bartolini, Pardera, Vivarelli. All.: Dario Giachini.
SAN MINIATO: Boccali, De Luca, Mugnai, D. Bartalini, Cevese, C. Bartalini, Di Rubbo, Periccioli, Pecchi, T. Bartalini. A disp.: Schepis, Corsi, Anselmi, Fabiani, Fiorentini, Franci, Fusci, Nencini, Spagnuolo, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
ARBITRO: Agabiti di Livorno
RETI: 20' E. Dardar, 28', 61' Zazzeri rig., 48' Sala.



Dunque le aveva tenute da parte per farle maturare. Nelle prime cinque giornate il Cecina aveva segnato appena quattro reti, che avevano portato appena due punti; nella sesta, la sfida al San Miniato che finora non sembrava accusare l'impatto con la nuova categoria, raddoppia il conto e ottiene il primo successo stagionale grazie al quale d'un tratto migliora la propria classifica. Protagonista assoluto del successo è Zazzeri: doppietta e due assist, il piede in tutte e quattro le reti. Il pomeriggio perfetto si completa con la porta inviolata: tecnicamente grazioso e votato alla fase offensiva, il San Miniato va in difficoltà contro la grinta degli avversari che potrebbero passare avanti già due volte nei primi dieci minuti quando la difesa mura all'ultimo i tiri scagliati da Gabriellini libero un passo fuori area. Al terzo tentativo l'incontro si sblocca: premiato sulla sovrapposizione, Zazzeri sfonda a destra e centra per Eliass Dardar che trova la rete in zona secondo palo (20'). Otto minuti più tardi il Cecina raddoppia con un'azione simmetrica, perlomeno sul nascere: ad alimentare la manovra c'è di nuovo una sovrapposizione, stavolta a sinistra; protagonista è Manetti il cui pallone a rimorchio Zazzeri converte nel 2-0 con uno spettacolare destro al volo. Per il tris è sufficiente attendere che sia trascorso l'intervallo: Zazzeri batte un angolo direttamente sulla testa di Sala che stacca e trova la porta. Quando da giocare ne resta ancora un quarto l'incontro si chiude: è netto il fallo di Mugnai su Eliass Dardar invitato al dribbling da Zazzeri che calciando centralmente trasforma il rigore del 4-0. È un'immersione nella realtà per il San Miniato: per sopravvivere e divertirsi in un campionato così non sempre può bastare giocare di fino. Calciatorepiù: assist, rete, assist, rete: per Zazzeri (Sporting Cecina) è un pomeriggio indimenticabile.

Dunque le aveva tenute da parte per farle maturare. Nelle prime cinque giornate il Cecina aveva segnato appena quattro reti, che avevano portato appena due punti; nella sesta, la sfida al San Miniato che finora non sembrava accusare l'impatto con la nuova categoria, raddoppia il conto e ottiene il primo successo stagionale grazie al quale d'un tratto migliora la propria classifica. Protagonista assoluto del successo è Zazzeri: doppietta e due assist, il piede in tutte e quattro le reti. Il pomeriggio perfetto si completa con la porta inviolata: tecnicamente grazioso e votato alla fase offensiva, il San Miniato va in difficoltà contro la grinta degli avversari che potrebbero passare avanti già due volte nei primi dieci minuti quando la difesa mura all'ultimo i tiri scagliati da Gabriellini libero un passo fuori area. Al terzo tentativo l'incontro si sblocca: premiato sulla sovrapposizione, Zazzeri sfonda a destra e centra per Eliass Dardar che trova la rete in zona secondo palo (20'). Otto minuti più tardi il Cecina raddoppia con un'azione simmetrica, perlomeno sul nascere: ad alimentare la manovra c'è di nuovo una sovrapposizione, stavolta a sinistra; protagonista è Manetti il cui pallone a rimorchio Zazzeri converte nel 2-0 con uno spettacolare destro al volo. Per il tris è sufficiente attendere che sia trascorso l'intervallo: Zazzeri batte un angolo direttamente sulla testa di Sala che stacca e trova la porta. Quando da giocare ne resta ancora un quarto l'incontro si chiude: è netto il fallo di Mugnai su Eliass Dardar invitato al dribbling da Zazzeri che calciando centralmente trasforma il rigore del 4-0. È un'immersione nella realtà per il San Miniato: per sopravvivere e divertirsi in un campionato così non sempre può bastare giocare di fino. Calciatorepiù: assist, rete, assist, rete: per Zazzeri (Sporting Cecina) è un pomeriggio indimenticabile.
Affrico-Scandicci 1-1

AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, iania, Figus, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Campanale, Bonfanti, Vezzani, Pratesi, Nutini, Camara, Amantea, Cerasi Abbatecola, Grazzini. All.: Bambi Lorenzo
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Andreucci, Municchi, Villoresi, Bucciardini, Ducci, Sarti, Martini, Pepe, Vezzosi. A disp.: Pierattini, Bendoni D., Botticelli, Buzzanga, Carone, Di Cara, Montini, Tosi, Uruci. All.: Bernocchi Lorenzo
RETI: Silvestri, Martini
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo (56' Bonfanti), La Greca, Iania, Figus, Nunziati, Silvestri (82' Vezzani), Piccioli (79' Pratesi), Vaggioli (48' Nutini), Ala (75' Camara). A disp: Campanale, Amantea, Cerasi, Grazzini. All.: Lorenzo Bambi.
SCANDICCI: Hancu, Vezzosi (48' Di Cara), Andreucci, Villoresi (81' Carone), Ducci (48' Botticelli), Bucciardini, Martinelli (71' Uruci), Sarti (65' Buzzanga), Martini, Pepe (68' Montini), Municchi. A disp.: Tosi, Pierattini, Bendone. All: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: 57' Silvestri, 76' Martini.
NOTE: ammoniti Piccioli, Rotolo, Villoresi.

AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo (56' Bonfanti), La Greca, Iania, Figus, Nunziati, Silvestri (82' Vezzani), Piccioli (79' Pratesi), Vaggioli (48' Nutini), Ala (75' Camara). A disp: Campanale, Amantea, Cerasi, Grazzini. All.: Lorenzo Bambi.
SCANDICCI: Hancu, Vezzosi (48' Di Cara), Andreucci, Villoresi (81' Carone), Ducci (48' Botticelli), Bucciardini, Martinelli (71' Uruci), Sarti (65' Buzzanga), Martini, Pepe (68' Montini), Municchi. A disp.: Tosi, Pierattini, Bendone. All: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: 57' Silvestri, 76' Martini.
NOTE: ammoniti Piccioli, Rotolo, Villoresi.



In un Lapenta completamente gremito lo Scandicci raggiunge l'Affrico sull' 1-1 in un finale ricco di emozioni e colpi di scena. Ma la prima occasione del match era arriva dopo solo tre minuti dal fischio d'inizio di D'Auria: Cosi sbaglia il rinvio e consegna il pallone sui piedi del capitano ospite Pepe che dal limite però spedisce fuori di poco. Sotto una pioggia battente che non dà tregua, i ventidue in campo sono costretti ad alzare la soglia dell'agonismo piuttosto che quella della qualità. Bisogna attendere il 30' per assistere a una nuova occasione: l'Affrico conquista un calcio d'angolo dopo una cavalcata strepitosa di Ala, la difesa ospite mette fuori un pallone pericoloso che diventa più che invitante per Vezzosi, la cui possibile fuga verso la porta avversaria viene interrotta sul nascere da un grandissimo intervento di Iania in scivolata quasi disperata. Al 34'ancora Scandicci pericoloso: Martini guadagna con caparbietà una punizione della cui battuta s'incarica Pepe; l'esecuzione supera la barriera ma manda di poco alto. Il primo tempo si chiude con un salvataggio dei difensori di casa sulla linea dopo un'uscita non perfetta di Cosi. L'Affrico gioca bene, forse anche meglio degli ospiti che però risultano più pericolosi. Al 53' Pepe prova la serpentina al limite ma viene fermato dal ritorno di Silvestri, bravo a riconquistare il possesso ma non altrettanto a difenderlo: pallone perso e tiro di prima intenzione dai venti metri per Bucciardini, Cosi blocca in due tempi. Quattro minuti dopo ecco l'episodio che accende definitivamente la partita: La Greca raccoglie un pallone vagante e,invece di ripartire da dietro, allarga con grande visone di gioco sulla destra per Nunziati che, arrivato sul fondo, è lucido a servire a rimorchio Silvestri, freddo a trovare l'1-0 con un piattone a incrociare che non dà scampo a Hancu. La reazione dei ragazzi dello Scandicci è affidata alla qualità di Pepe che sale in cattedra e illumina la scena con due giocate da vero numero dieci: al 60' si libera con una finta di corpo dell'avversario e con il piede debole fa partire un lancio perfetto per l'inserimento di Botticelli che, da ottima posizione, colpisce male di testa e grazia Cosi; tre minuti dopo in un'azione quasi fotocopia vince un contrasto sulla linea laterale, supera due avversari con grande personalità e pesca con una traiettoria perfetta ancora Botticelli che, stavolta con i piedi, non riesce a trovare la rete che varrebbe la parità. La pressione dello Scandicci però non si attenua. Arriva così un'altra grande opportunità: Di Cara s'avventa su un pallone recuperato al limite dell'area e, solo, anziché battere a rete serve altruisticamente l'ancor meglio posizionato Martini che però, forse sorpreso dal passaggio del compagno, anticipa il tiro e viene fermato da un miracolo di Cosi. Ma si tratta della prova generale il pari. Al 76' infatti Martini riceve appena fuori area, punta un difensore e lo supera con una finta di corpo alla Milito portandosi in una posizione defilata che suggerirebbe un cross; da lì arriva invece un mancino potente a incrociare che vale l'1-1. La partita non è finita: l'Affrico, ferito nell'orgoglio, vuole vincerla dopo aver visto sfumare il vantaggio a pochi minuti dal termine dei regolamentari. La grande occasione arriva sui piedi del nuovo entrato Camara che arriva per primo con grande velocità su un pallone vagante in area avversaria, ma manca incredibilmente l'impatto col sinistro a pochi metri dalla porta; sul suo successivo destro, potente ma poco preciso, svanisce l'ultima opportunità della partita. Calciatoripiù : ottima prova di Iania , difensore più di una volta protagonista di interventi decisivi. Nel primo tempo il migliore è Silvestri (Affrico): cala un po' nella ripresa ma ha il merito di sbloccare il match con grande freddezza. Andreucci gioca una gara molto fisica non lasciando spazio agli attaccanti avversari. Quando s'accente Pepe sembra di un'altra categoria: sforna giocate da trequartista d'altri tempi. È una partita di sacrificio per Martini (Scandicci): spesso isolato, trova comunque giocate utili per i compagni; poi al 76' colpisce da vero attaccante regalando un punto alla sua squadra.

In un Lapenta completamente gremito lo Scandicci raggiunge l'Affrico sull' 1-1 in un finale ricco di emozioni e colpi di scena. Ma la prima occasione del match era arriva dopo solo tre minuti dal fischio d'inizio di D'Auria: Cosi sbaglia il rinvio e consegna il pallone sui piedi del capitano ospite Pepe che dal limite però spedisce fuori di poco. Sotto una pioggia battente che non dà tregua, i ventidue in campo sono costretti ad alzare la soglia dell'agonismo piuttosto che quella della qualità. Bisogna attendere il 30' per assistere a una nuova occasione: l'Affrico conquista un calcio d'angolo dopo una cavalcata strepitosa di Ala, la difesa ospite mette fuori un pallone pericoloso che diventa più che invitante per Vezzosi, la cui possibile fuga verso la porta avversaria viene interrotta sul nascere da un grandissimo intervento di Iania in scivolata quasi disperata. Al 34'ancora Scandicci pericoloso: Martini guadagna con caparbietà una punizione della cui battuta s'incarica Pepe; l'esecuzione supera la barriera ma manda di poco alto. Il primo tempo si chiude con un salvataggio dei difensori di casa sulla linea dopo un'uscita non perfetta di Cosi. L'Affrico gioca bene, forse anche meglio degli ospiti che però risultano più pericolosi. Al 53' Pepe prova la serpentina al limite ma viene fermato dal ritorno di Silvestri, bravo a riconquistare il possesso ma non altrettanto a difenderlo: pallone perso e tiro di prima intenzione dai venti metri per Bucciardini, Cosi blocca in due tempi. Quattro minuti dopo ecco l'episodio che accende definitivamente la partita: La Greca raccoglie un pallone vagante e,invece di ripartire da dietro, allarga con grande visone di gioco sulla destra per Nunziati che, arrivato sul fondo, è lucido a servire a rimorchio Silvestri, freddo a trovare l'1-0 con un piattone a incrociare che non dà scampo a Hancu. La reazione dei ragazzi dello Scandicci è affidata alla qualità di Pepe che sale in cattedra e illumina la scena con due giocate da vero numero dieci: al 60' si libera con una finta di corpo dell'avversario e con il piede debole fa partire un lancio perfetto per l'inserimento di Botticelli che, da ottima posizione, colpisce male di testa e grazia Cosi; tre minuti dopo in un'azione quasi fotocopia vince un contrasto sulla linea laterale, supera due avversari con grande personalità e pesca con una traiettoria perfetta ancora Botticelli che, stavolta con i piedi, non riesce a trovare la rete che varrebbe la parità. La pressione dello Scandicci però non si attenua. Arriva così un'altra grande opportunità: Di Cara s'avventa su un pallone recuperato al limite dell'area e, solo, anziché battere a rete serve altruisticamente l'ancor meglio posizionato Martini che però, forse sorpreso dal passaggio del compagno, anticipa il tiro e viene fermato da un miracolo di Cosi. Ma si tratta della prova generale il pari. Al 76' infatti Martini riceve appena fuori area, punta un difensore e lo supera con una finta di corpo alla Milito portandosi in una posizione defilata che suggerirebbe un cross; da lì arriva invece un mancino potente a incrociare che vale l'1-1. La partita non è finita: l'Affrico, ferito nell'orgoglio, vuole vincerla dopo aver visto sfumare il vantaggio a pochi minuti dal termine dei regolamentari. La grande occasione arriva sui piedi del nuovo entrato Camara che arriva per primo con grande velocità su un pallone vagante in area avversaria, ma manca incredibilmente l'impatto col sinistro a pochi metri dalla porta; sul suo successivo destro, potente ma poco preciso, svanisce l'ultima opportunità della partita. Calciatoripiù : ottima prova di Iania , difensore più di una volta protagonista di interventi decisivi. Nel primo tempo il migliore è Silvestri (Affrico): cala un po' nella ripresa ma ha il merito di sbloccare il match con grande freddezza. Andreucci gioca una gara molto fisica non lasciando spazio agli attaccanti avversari. Quando s'accente Pepe sembra di un'altra categoria: sforna giocate da trequartista d'altri tempi. È una partita di sacrificio per Martini (Scandicci): spesso isolato, trova comunque giocate utili per i compagni; poi al 76' colpisce da vero attaccante regalando un punto alla sua squadra.
Sestese-Venturina 0-1

SESTESE: Caracci, Barlumi, Battilocchi, Napolitano, Prota, Bartolomei, Lika, Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti, Burroni. A disp.: Tabani, Landini, Landi, Osmenaj, Bonami Lori, Giannone, Bonezzi, Biscardi, De Leonardis. All.: Pacciani Massimo
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Ficcanterri, Lorenzi, Paolini, Bicocchi, Iacometti, Massini, Bicocchi Pichi, Guidi, Loi. A disp.: Roventini, Di Tonno, Nardi, Ontani, Lavarello, Pazzini, Fogale, D Avino. All.: Bardelloni Enrico
RETI: Bicocchi Pichi
SESTESE: Caracci, Barlumi (76' Landini), Battilocchi (59' Landi), Napolitano (67' Osmenaj), Prota (59' Bonami Lori), Bartolomei, Lika (53' Giannone), Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti (41' Bonezzi), Burroni (64' De Leonardis). A disp.: Tabani, Biscardi. All.: Massimo Pacciani.
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Ficcanterri, Lorenzi, Paolini, Bicocchi (68' Di Tonno), Iacometti, Massini (63' Nardi), Bicocchi Pichi (80' Zenobi), Guidi (52' Ontani), Loi (78' Lavarello). A disp.: Roventini, Pazzini, Fogale, D'Avino. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Franco di Prato
RETE: 34' Bicocchi Pichi rig.
NOTE: ammonito Osmenaj. Angoli: 5-3. Recupero: 2'+7'.

SESTESE: Caracci, Barlumi (76' Landini), Battilocchi (59' Landi), Napolitano (67' Osmenaj), Prota (59' Bonami Lori), Bartolomei, Lika (53' Giannone), Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti (41' Bonezzi), Burroni (64' De Leonardis). A disp.: Tabani, Biscardi. All.: Massimo Pacciani.
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Ficcanterri, Lorenzi, Paolini, Bicocchi (68' Di Tonno), Iacometti, Massini (63' Nardi), Bicocchi Pichi (80' Zenobi), Guidi (52' Ontani), Loi (78' Lavarello). A disp.: Roventini, Pazzini, Fogale, D'Avino. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Franco di Prato
RETE: 34' Bicocchi Pichi rig.
NOTE: ammonito Osmenaj. Angoli: 5-3. Recupero: 2'+7'.



Vittoria prestigiosa per il Venturina, che sotto un diluvio torrenziale saccheggia il Torrini di Sesto Fiorentino: decisivo nel primo tempo il rigore di Bicocchi Pichi. Ma la prima occasione della gara era stata di marca rossoblu: al 10' Lika riceve sulla sinistra, rientra sul destro e tira; il pallone schizza sul terreno bagnato, Tanganelli respinge come può; sulla ribattuta s'avventa Gusciglio, che però viene chiuso sul più bello dal tackle di Paolini. Al 13' il Venturina risponde con Loi, che scambia con Massini e prova il destro dalla lunga distanza: il pallone termina a lato. Al 18' occasione colossale per la Sestese: Gusciglio se ne va sulla destra e mette in mezzo un cross al bacio per l'inserimento di Lazzeretti che colpisce di testa prendendo in controtempo il portiere avversario, ma il pallone si stampa clamorosamente sulla traversa. Al 34' arriva l'episodio che decide il match: Loi riceve al limite, accelera e viene messo giù in area da Battilocchi; sul dischetto si presenta Bicocchi Pichi, che apre il destro e non lascia scampo al portiere rossoblu: 0-1 Venturina. E allo scadere della prima frazione la formazione albiceleste va addirittura vicina al raddoppio: Musli lancia sulla destra Loi, che semina il panico nella difesa avversaria e arriva a tu per tu con Caracci, perfetto in uscita a evitare un doppio svantaggio pesantissimo. Il secondo tempo si apre con la Sestese all'attacco: al 46' Burroni colpisce di testa sull'angolo di Battilocchi ma spedisce a lato. La Sestese vuole il pareggio e al 62' si rende ancora pericolosa con Scarlini, che mette un cross interessante ad aggirare la difesa avversaria, ma nessuno dei compagni arriva a correggere in rete. Sul ribaltamento dell'azione è il Venturina ad andare vicino al raddoppio con Ontani, che salta due avversari, entra in area e anticipa l'uscita del portiere con la punta: pallone sull'esterno della rete. Nei minuti finali la Sestese si sbilancia all'attacco, per cui il Venturina prova a colpire in contropiede: nel primo minuto di recupero ancora Ontani lanciato a rete spreca quanto creato calciando centralmente. L'ultima occasione della gara arriva al terzo minuto di recupero: Bartolomei lascia partire un siluro dai trenta metri, ma Tanganelli è attento e respinge il pericolo, calando così la saracinesca sulla vittoria del Venturina che grazie a questi tre punti si proietta nelle zone alte della classifica. Calciatoripiù : per la Sestese buone le prestazioni della coppia difensiva Napolitano-Bartolomei , che lasciano poco spazio agli attaccanti albicelesti, e di Gusciglio , il più pericoloso dei suoi. Per il Venturina ottime le prestazioni di Loi , che fa la voce grossa con la sua splendida tecnica, e Bicocchi Pichi , glaciale nel momento del rigore decisivo.

Vittoria prestigiosa per il Venturina, che sotto un diluvio torrenziale saccheggia il Torrini di Sesto Fiorentino: decisivo nel primo tempo il rigore di Bicocchi Pichi. Ma la prima occasione della gara era stata di marca rossoblu: al 10' Lika riceve sulla sinistra, rientra sul destro e tira; il pallone schizza sul terreno bagnato, Tanganelli respinge come può; sulla ribattuta s'avventa Gusciglio, che però viene chiuso sul più bello dal tackle di Paolini. Al 13' il Venturina risponde con Loi, che scambia con Massini e prova il destro dalla lunga distanza: il pallone termina a lato. Al 18' occasione colossale per la Sestese: Gusciglio se ne va sulla destra e mette in mezzo un cross al bacio per l'inserimento di Lazzeretti che colpisce di testa prendendo in controtempo il portiere avversario, ma il pallone si stampa clamorosamente sulla traversa. Al 34' arriva l'episodio che decide il match: Loi riceve al limite, accelera e viene messo giù in area da Battilocchi; sul dischetto si presenta Bicocchi Pichi, che apre il destro e non lascia scampo al portiere rossoblu: 0-1 Venturina. E allo scadere della prima frazione la formazione albiceleste va addirittura vicina al raddoppio: Musli lancia sulla destra Loi, che semina il panico nella difesa avversaria e arriva a tu per tu con Caracci, perfetto in uscita a evitare un doppio svantaggio pesantissimo. Il secondo tempo si apre con la Sestese all'attacco: al 46' Burroni colpisce di testa sull'angolo di Battilocchi ma spedisce a lato. La Sestese vuole il pareggio e al 62' si rende ancora pericolosa con Scarlini, che mette un cross interessante ad aggirare la difesa avversaria, ma nessuno dei compagni arriva a correggere in rete. Sul ribaltamento dell'azione è il Venturina ad andare vicino al raddoppio con Ontani, che salta due avversari, entra in area e anticipa l'uscita del portiere con la punta: pallone sull'esterno della rete. Nei minuti finali la Sestese si sbilancia all'attacco, per cui il Venturina prova a colpire in contropiede: nel primo minuto di recupero ancora Ontani lanciato a rete spreca quanto creato calciando centralmente. L'ultima occasione della gara arriva al terzo minuto di recupero: Bartolomei lascia partire un siluro dai trenta metri, ma Tanganelli è attento e respinge il pericolo, calando così la saracinesca sulla vittoria del Venturina che grazie a questi tre punti si proietta nelle zone alte della classifica. Calciatoripiù : per la Sestese buone le prestazioni della coppia difensiva Napolitano-Bartolomei , che lasciano poco spazio agli attaccanti albicelesti, e di Gusciglio , il più pericoloso dei suoi. Per il Venturina ottime le prestazioni di Loi , che fa la voce grossa con la sua splendida tecnica, e Bicocchi Pichi , glaciale nel momento del rigore decisivo.
Lido Camaiore-Tau Calcio 0-6

LIDO CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Mariani, Morelli, Chiti, Franchini, Montemagni, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Corsini. A disp.: Tabarrani, Amato, Del Pistoia, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, . All.: Florio Gianni
TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Turturro, Nesti, Materassi, Landucci, Moretti, Vannacci, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Sarti, Signorini T., Landi, Di Ciolo, Casini, Borracchini, Rocchiccioli, Trombino. All.: Guerri Luca
RETI: Rocchiccioli, Borracchini, Nesti, Vannacci, Materassi, Giuntoli
LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Mariani, Morelli, Chiti, Franchini, Montemagni, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Corsini. A disp.: Tabarrani, Amato, Del Pistoia, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, Cupisti. All.: Luciano Pardini.
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Turturro, Nesti, Materassi, Landucci, Moretti, Vannacci, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Sarti, T. Signorini, Landi, Di Ciolo, Casini, Borracchini, Rocchiccioli, Trombino. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Lila di Lucca
RETI: 7' Materassi, 16' Giuntoli, 34' Vannacci, 63' Nesti, 71' Borracchini, 73' Rocchiccioli.

LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Mariani, Morelli, Chiti, Franchini, Montemagni, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Corsini. A disp.: Tabarrani, Amato, Del Pistoia, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, Cupisti. All.: Luciano Pardini.
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Turturro, Nesti, Materassi, Landucci, Moretti, Vannacci, Giuntoli. A disp.: Ciampi, Sarti, T. Signorini, Landi, Di Ciolo, Casini, Borracchini, Rocchiccioli, Trombino. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Lila di Lucca
RETI: 7' Materassi, 16' Giuntoli, 34' Vannacci, 63' Nesti, 71' Borracchini, 73' Rocchiccioli.



Una non-notizia porta con sé una notizia. Non è sorprendente che il Tau Altopascio passi (0-6 il finale) sul campo del Lido di Camaiore, neopromosso ancora alla ricerca del primo successo stagionale; e se si guardano le classifiche dell'ultimo biennio non è neppure sorprendente che sia in testa; ma che sia in testa da solo una notizia lo diventa: fino alla vigilia infatti divideva il letto col Fucecchio che il discussissimo pari con l'Armando Picchi costringe alla brandina. La classifica dunque s'è rimescolata: alle spalle del Tau Altopascio c'è la rivale più agguerrita degli ultimi anni, la Cattolica Virtus che da mesi brama la rivincita. Ci sarà tempo per discuterne: lo scontro diretto è in programma alla terzultima, a dicembre inoltrato. Il Tau spera d'arrivarci con lo stesso passo tenuto fin qui, quello che gli consente di superare il Lido di Camaiore con tre reti per tempo. L'incontro si sblocca già al 7', dopo che Vignali aveva neutralizzato il mancino di Vannacci a freddo; ma il secondo mancino, quello di Materassi che complice una deviazione da fuori trova il palo più lontano, costringe il Lido di Camaiore allo svantaggio. Il divario raddoppia già al quarto d'ora, quando Moretti affonda in contropiede e si gioca la carta generosità servendo Giuntoli solo a centro area anziché cercare la soluzione personale: pallone in rete e 0-2. Poi i ritmi per un po' rallentano, il Tau non ha bisogno d'accelerare; ma quando lo fa segna di nuovo, con un'azione simile a quella del raddoppio: cambiano i protagonisti, stavolta Landucci come rifinitore e Vannacci a stoccare, ma non l'esito. Di fatto a sei minuti dall'intervallo la gara è già in ghiacciaia. Il Tau però ci ha preso gusto e nella ripresa raddoppia lo scarto: come nel primo tempo si principia con un'occasione mancata, il diagonale di Trombino a lato dopo la progressione di Sarti a sinistra (50'). Basta però attendere un quarto d'ora scarso perché lo 0-4 prenda forma: lo segna Nesti con un tiro potentissimo da fuori. Lo 0-5 lo segna Borracchini, che corregge in porta il tiro di Trombino verosimilmente destinato sul fondo e che in qualche modo entra anche nell'azione della sesta rete: è suo il colpo di testa parato da Vignali e ribadito in porta da Rocchiccioli (73'). Il messaggio è chiaro: il campionato ha un nuovo padrone, che poi è quello di sempre. Calciatoripiù: Turturro tiene gli avanti del Lido di Camaiore costantemente lontani dall'area di rigore; va nella stessa direzione la prova di Nesti (Tau Altopascio), la cui funzione di filtro in mediana s'abbina alla capacità di verticalizzare rapidissimamente.

Una non-notizia porta con sé una notizia. Non è sorprendente che il Tau Altopascio passi (0-6 il finale) sul campo del Lido di Camaiore, neopromosso ancora alla ricerca del primo successo stagionale; e se si guardano le classifiche dell'ultimo biennio non è neppure sorprendente che sia in testa; ma che sia in testa da solo una notizia lo diventa: fino alla vigilia infatti divideva il letto col Fucecchio che il discussissimo pari con l'Armando Picchi costringe alla brandina. La classifica dunque s'è rimescolata: alle spalle del Tau Altopascio c'è la rivale più agguerrita degli ultimi anni, la Cattolica Virtus che da mesi brama la rivincita. Ci sarà tempo per discuterne: lo scontro diretto è in programma alla terzultima, a dicembre inoltrato. Il Tau spera d'arrivarci con lo stesso passo tenuto fin qui, quello che gli consente di superare il Lido di Camaiore con tre reti per tempo. L'incontro si sblocca già al 7', dopo che Vignali aveva neutralizzato il mancino di Vannacci a freddo; ma il secondo mancino, quello di Materassi che complice una deviazione da fuori trova il palo più lontano, costringe il Lido di Camaiore allo svantaggio. Il divario raddoppia già al quarto d'ora, quando Moretti affonda in contropiede e si gioca la carta generosità servendo Giuntoli solo a centro area anziché cercare la soluzione personale: pallone in rete e 0-2. Poi i ritmi per un po' rallentano, il Tau non ha bisogno d'accelerare; ma quando lo fa segna di nuovo, con un'azione simile a quella del raddoppio: cambiano i protagonisti, stavolta Landucci come rifinitore e Vannacci a stoccare, ma non l'esito. Di fatto a sei minuti dall'intervallo la gara è già in ghiacciaia. Il Tau però ci ha preso gusto e nella ripresa raddoppia lo scarto: come nel primo tempo si principia con un'occasione mancata, il diagonale di Trombino a lato dopo la progressione di Sarti a sinistra (50'). Basta però attendere un quarto d'ora scarso perché lo 0-4 prenda forma: lo segna Nesti con un tiro potentissimo da fuori. Lo 0-5 lo segna Borracchini, che corregge in porta il tiro di Trombino verosimilmente destinato sul fondo e che in qualche modo entra anche nell'azione della sesta rete: è suo il colpo di testa parato da Vignali e ribadito in porta da Rocchiccioli (73'). Il messaggio è chiaro: il campionato ha un nuovo padrone, che poi è quello di sempre. Calciatoripiù: Turturro tiene gli avanti del Lido di Camaiore costantemente lontani dall'area di rigore; va nella stessa direzione la prova di Nesti (Tau Altopascio), la cui funzione di filtro in mediana s'abbina alla capacità di verticalizzare rapidissimamente.