Sestese-Lastrigiana 2-2
SESTESE: Tabani, Barlumi, Battilocchi, Osmenaj, Prota, Bartolomei, Burroni, Scarlini, Gusciglio, Lazzeretti, Lika. A disp.: Caracci, Bonami Lori, Bonezzi, Cesarano, Napolitano, Landi, Giannone, Landini . All.: Pacciani Massimo
LASTRIGIANA: Izzo N., Casamonti, Caparrini, Manescalchi, Vella, Gracci, Maxharri, Urbani, Leporatti, Torniai, Picco. A disp.: Chergui, Conti, Curri, Semeraro, Bitossi, Dainelli, Polli, Di Masi, Venturini. All.: Rosamilia Niccolo
RETI: Scarlini, Gusciglio, Di Masi, Gracci
Sporting Cecina-Venturina 1-2
SPORTING CECINA: Bendinelli, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, Bartolini, Dardar E., D Angelo. A disp.: Sanna, Panichi, Vivarelli, Pardera, Pistolesi, Nesti, Manzi, Cerri, Lani L.. All.: Giachini Dario
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lombardi, Sottile, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Roventini, Musli, Di Tonno, Brontolone, D Avino, Fogale, Zenobi, Guidi, Massini. All.: Bardelloni Enrico
RETI: Paladini, Di Tonno, Guidi
SPORTING CECINA: Bendinelli, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Bartolini, Dardar, D'Angelo. A disp.: Sanna, Panichi, Vivarelli, Pardera, Pistolesi, Nesti, Manzi, Cerri, Lani. All.: Dario Giachini.
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lombardi, Sottile, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Roventini, Musli, Di Tonno, Brontolone, D'Avino, Fogale, Zanobini, Guidi, Massini. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Montagnani di Piombino
RETI: 44' Paladini, 54' Guidi, 65' Di Tonno.
SPORTING CECINA: Bendinelli, Camerini, Manetti, Paladini, Turtur, Sala, Zazzeri, Moriani, E. Bartolini, Dardar, D'Angelo. A disp.: Sanna, Panichi, Vivarelli, Pardera, Pistolesi, Nesti, Manzi, Cerri, Lani. All.: Dario Giachini.
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lombardi, Sottile, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Roventini, Musli, Di Tonno, Brontolone, D'Avino, Fogale, Zanobini, Guidi, Massini. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Montagnani di Piombino
RETI: 44' Paladini, 54' Guidi, 65' Di Tonno.
Imprevedibilmente a zero. Dopo due giornate il Cecina di Giachini si ritrova in una situazione inaspettata e in una compagnia non particolarmente gradita: con lui ci sono infatti tre neopromosse e una squadra, la Fortis Juventus, che l'anno scorso in questo campionato s'è salvata allo spareggio e che con questa squadra non disputava l'élite. Per togliersi di lì è necessario cambiare ritmo, capitalizzare le occasioni costruite (nel primo tempo avrebbe dovuto segnare quantomeno una rete) e soprattutto non abbandonare la partita prima dell'ora di gioco: in questo modo infatti avvantaggia le avversarie, in questo caso il Venturina che dopo un primo tempo complicato e l'1-0 subito al riavvio riesce a ribaltare il risultato con due reti in una decina di minuti. Ma riportato all'inizio il nastro non lascia presagire un finale di questo tipo: qualche istante prima del 10' sul traversone di Camerini da destra il Cecina costruisce infatti una tripla occasione, ma né due volte Dardar che perde il duello che Tanganelli né D'Angelo che colpisce male e ottiene solo un angolo riescono a trasformarla nel vantaggio. In questo frangente però sulle fasce il Cecina viaggia: favorito dal velo di Elia Bartolini, sul cross di Camerini da destra Dardar calcia al volo ma alza la mira d'un metro. Ci prova allora Zazzeri, di nuovo da destra: Tanganelli lo fronteggia e ribatte. Fino alla mezz'ora il Venturina fatica, ma con un paio di verticalizzazioni improvvise riesce comunque a creare due occasioni da rete: capitano entrambe a Loi che, innescato in verticale, grazia il Cecina. La gara non sembra cambiare neppure nella ripresa: sul primo fischio Camerini recupera il pallone sulla trequarti e avanza fino all'area da dove cerca la porta senza però trovare il corridoio vincente. Sugli sviluppi della respinta il Cecina conquista una punizione: la calcia Paladini, senza esito. Ma al 44' gli sforzi portano al vantaggio: Manetti premia la sovrapposizione di Zazzeri che da sinistra (il Venturina protesta sostenendo che il pallone sia uscito «di quaranta centimetri» oltre la linea laterale; al di là dell'episodio è comunque mediocre la direzione di Montagnani) crossa sul secondo palo; è un servizio per Paladini che dopo lo stop orientato segna l'1-0 col mancino. È il momento più complicato per il Venturina che rischia su un paio d'infilate: gli va bene che, partito da centrocampo e raggiunto il limite, Zazzeri cerchi il secondo palo e non lo trovi per poco; e che in una ripartenza due contro uno anziché servire Zazzeri solo al suo fianco Cerri scelga la soluzione personale e favorisca la parata di Tanganelli. Poi senza annunciarlo in alcun modo il Cecina si spegne ed esce dalla partita; di sicuro almeno in parte è merito del Venturina che viene fuori dalla propria metà campo, scombina i piani di Giachini e appena affonda un po' trova il pari: l'assist verticale di Loi fa correre Guidi che vince l'uno contro uno con l'ultimo difensore avversario e col mancino incrocia in porta il pallone del pari. Il Cecina non reagisce all'1-1, il Venturina intuisce che è il momento d'approfondire la questione e a un quarto d'ora dalla fine completa il sorpasso: un possesso insistito sfocia nella progressione di Paolini che sfonda a sinistra e centra rasoterra; raccoglie Di Tonno che calcia sul primo palo prendendo in controtempo il portiere. È l'1-2 con cui si chiude la partita: il Venturina non ha interesse ad accelerare, il Cecina non ne ha le forze. Sabato è in programma una trasferta complicata, avversario lo Scandicci lanciatissimo a punteggio pieno. Uscire in anticipo dalla partita potrebbe essere letale.
Calciatoripiù : a
Paladini (Sporting Cecina) rispondono
Guidi e
Di Tonno (Venturina), segno che anche in attacco Bardelloni può contare su una panchina profondissima.
Imprevedibilmente a zero. Dopo due giornate il Cecina di Giachini si ritrova in una situazione inaspettata e in una compagnia non particolarmente gradita: con lui ci sono infatti tre neopromosse e una squadra, la Fortis Juventus, che l'anno scorso in questo campionato s'è salvata allo spareggio e che con questa squadra non disputava l'élite. Per togliersi di lì è necessario cambiare ritmo, capitalizzare le occasioni costruite (nel primo tempo avrebbe dovuto segnare quantomeno una rete) e soprattutto non abbandonare la partita prima dell'ora di gioco: in questo modo infatti avvantaggia le avversarie, in questo caso il Venturina che dopo un primo tempo complicato e l'1-0 subito al riavvio riesce a ribaltare il risultato con due reti in una decina di minuti. Ma riportato all'inizio il nastro non lascia presagire un finale di questo tipo: qualche istante prima del 10' sul traversone di Camerini da destra il Cecina costruisce infatti una tripla occasione, ma né due volte Dardar che perde il duello che Tanganelli né D'Angelo che colpisce male e ottiene solo un angolo riescono a trasformarla nel vantaggio. In questo frangente però sulle fasce il Cecina viaggia: favorito dal velo di Elia Bartolini, sul cross di Camerini da destra Dardar calcia al volo ma alza la mira d'un metro. Ci prova allora Zazzeri, di nuovo da destra: Tanganelli lo fronteggia e ribatte. Fino alla mezz'ora il Venturina fatica, ma con un paio di verticalizzazioni improvvise riesce comunque a creare due occasioni da rete: capitano entrambe a Loi che, innescato in verticale, grazia il Cecina. La gara non sembra cambiare neppure nella ripresa: sul primo fischio Camerini recupera il pallone sulla trequarti e avanza fino all'area da dove cerca la porta senza però trovare il corridoio vincente. Sugli sviluppi della respinta il Cecina conquista una punizione: la calcia Paladini, senza esito. Ma al 44' gli sforzi portano al vantaggio: Manetti premia la sovrapposizione di Zazzeri che da sinistra (il Venturina protesta sostenendo che il pallone sia uscito «di quaranta centimetri» oltre la linea laterale; al di là dell'episodio è comunque mediocre la direzione di Montagnani) crossa sul secondo palo; è un servizio per Paladini che dopo lo stop orientato segna l'1-0 col mancino. È il momento più complicato per il Venturina che rischia su un paio d'infilate: gli va bene che, partito da centrocampo e raggiunto il limite, Zazzeri cerchi il secondo palo e non lo trovi per poco; e che in una ripartenza due contro uno anziché servire Zazzeri solo al suo fianco Cerri scelga la soluzione personale e favorisca la parata di Tanganelli. Poi senza annunciarlo in alcun modo il Cecina si spegne ed esce dalla partita; di sicuro almeno in parte è merito del Venturina che viene fuori dalla propria metà campo, scombina i piani di Giachini e appena affonda un po' trova il pari: l'assist verticale di Loi fa correre Guidi che vince l'uno contro uno con l'ultimo difensore avversario e col mancino incrocia in porta il pallone del pari. Il Cecina non reagisce all'1-1, il Venturina intuisce che è il momento d'approfondire la questione e a un quarto d'ora dalla fine completa il sorpasso: un possesso insistito sfocia nella progressione di Paolini che sfonda a sinistra e centra rasoterra; raccoglie Di Tonno che calcia sul primo palo prendendo in controtempo il portiere. È l'1-2 con cui si chiude la partita: il Venturina non ha interesse ad accelerare, il Cecina non ne ha le forze. Sabato è in programma una trasferta complicata, avversario lo Scandicci lanciatissimo a punteggio pieno. Uscire in anticipo dalla partita potrebbe essere letale.
Calciatoripiù : a
Paladini (Sporting Cecina) rispondono
Guidi e
Di Tonno (Venturina), segno che anche in attacco Bardelloni può contare su una panchina profondissima.
Poggio A Caiano-Cattolica Virtus 0-1
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Detti, Spinetti, Gramshi, Petroni, Hasko, Di Felice, Varrosi, Leka, Rischi, Casini. A disp.: Mugnaini, Fabbri, Bruni, Belli, Parrini, Tinti, Martini, Giannitti, Mastrolia. All.: Del Bianco Claudio
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Vaggi, Arcadipane, Randelli, Frangini, Cercel, Mori, Lottini, Pinheiro Ferraz, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Rossi, Giaquinto, Sciulli, Bindi, Valleri, Barzagli, Papi, Linares Brito. All.: Vallini Francesco
RETI: Lottini
Capezzano Pianore-Scandicci 1-2
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Zedda. A disp.: Innocenti, Dettori, Cagnoni, Federighi, Ouadjaout, Ricci, Savino, Trombella, Verona Fornaciari. All.: Motroni Giacomo
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Andreucci, Municchi, Mascalchi, Ducci, Sarti, Unicori, Vezzosi, Pepe, Di Cara. A disp.: Pierattini, Bendoni D., Botticelli, Bucciardini, Buzzanga, Montini, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Bernocchi Lorenzo
RETI: Di Luca, Di Cara, Buzzanga
CAPEZZANO P.: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Zedda. A disp.: Innocenti, Dettori, Cagnoni, Federighi, Ouadjaout, Ricci, Savino Trombella, Verona Fornaciai. All.: Lelio Biancalana.
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Mascalchi, Ducci, Andreucci, Municchi, Vezzosi, Unicori, Pepe, Sarti, Di Cara. A disp.: Bendoni, Botticelli, Bucciardini, Buzzanga, Montini, Pierattini, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: 2' Di Cara, 63' Buzzanga, 80' Di Luca rig.
CAPEZZANO P.: Baldi, Radicchi, Graziuso, Cialoni, Palagi, Milli, Checchi, Farina, Lucchesi, Di Luca, Zedda. A disp.: Innocenti, Dettori, Cagnoni, Federighi, Ouadjaout, Ricci, Savino Trombella, Verona Fornaciai. All.: Lelio Biancalana.
SCANDICCI: Hancu, Martinelli, Mascalchi, Ducci, Andreucci, Municchi, Vezzosi, Unicori, Pepe, Sarti, Di Cara. A disp.: Bendoni, Botticelli, Bucciardini, Buzzanga, Montini, Pierattini, Tosi, Uruci, Villoresi. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: 2' Di Cara, 63' Buzzanga, 80' Di Luca rig.
La squadra c'è, c'è il blasone e c'è il tecnico (promemoria: entrato in corsa e di rincorsa, la scorsa stagione solo per una rete annullata a Morosi non riuscì a salvare la Zenith): non dovrebbe sorprendere vederlo lassù. E invece un po' sorprende, perché da quando la pandemia ha di nuovo lasciato spazio al calcio lo Scandicci a stare lassù ha faticato; ancora è presto per sbilanciarsi su prospettive e pronostici, ma vederlo a punteggio pieno insieme a Tau, Affrico e Cattolica (e alla sorpresa Armando Picchi, che per quanto è accaduto in estate dovrebbe fare notizia più di tutte le altre sommate) segnala che i pianeti si stanno aggiustando. Il riallineamento lo paga il Capezzano che però, subiti lo 0-1 in avvio e il raddoppio a metà ripresa, allo scadere dimezza le distanze e all'ultima azione manca incredibilmente il pari: se la spaccata sottoporta di Checchi avesse deviato l'assist di Di Luca sotto la traversa anziché sopra, la Toscana starebbe commentando una classifica ben diversa. Invece lo Scandicci mantiene intatto il successo che aveva cominciato a costruire già alla prima azione: segna Di Cara che, atteso il primo passo di Baldi, calcia rasoterra all'angolo dopo aver bruciato i due centrali avversari sul pallone profondo di Vezzosi. Lo svantaggio a freddo abbatte il Capezzano che per mezz'ora fatica a costruire occasioni da rete e rischia d'incassare il raddoppio in almeno sei circostanze: tre capitano a Di Cara, e sull'ultima Baldi è straordinario; una a Unicori, il cui tiro-cross bacia a stampo la faccia interna dell'incrocio e non rimbalza dentro; una a Vezzosi; una a Sarti che sull'ennesimo cross di Unicori taglia bene sul secondo palo ma colpisce alto. Il Capezzano riesce a replicare quando conquista una punizione sulla trequarti avversaria: piazzata stranamente male, la difesa dello Scandicci lascia Cialoni libero di saltare sul secondo palo; la traiettoria corretta dalla spizzata però non lo premia, pallone a lato d'una spanna. È comunque troppo poco per insidiare una squadra solida come lo Scandicci: il Capezzano lo capisce e dopo il pit-stop negli spogliatoi cambia atteggiamento. Ma una ripartenza a metà ripresa lo condanna allo 0-2 che fin lì era riuscito a rimandare: ricevuto il pallone in profondità, Buzzanga avvia un tre contro due che dopo un dribbling si trasforma in un tre contro uno e batte Baldi sull'accenno d'uscita. A questo punto il Capezzano potrebbe arrendersi; paradossalmente invece il doppio svantaggio ne aumenta le energie che al 75' portano alla miglior occasione costruita fin lì: è tutta merito di Di Luca che, raggiunto il fondo, nonostante l'equilibrio instabile riesce a disegnare un pallonetto che scavalca Hancu; quello che succede poi lo sanno soltanto Villoresi, che salva poco prima o poco dopo la linea, e La Macchia che ben piazzato opta per la prima opzione e non convalida. L'1-2 è comunque soltanto rinviato di cinque minuti appena: nel tentativo di liberare la propria area Uruci manca il pallone e lo colpisce con la mano; è un rigore evidente che Di Luca converte in rete anche se Hancu aveva intuito l'angolo. Resta il tempo per la paura crescente dello Scandicci che all'ultima azione rischia di veder svanire un successo in pugno dal fischio d'inizio: Checchi lo salva, la classifica dice sei.
Calciatoripiù : segna su rigore qualche minuto dopo che Villoresi gli aveva negato la rete con un intervento decisivo a cavallo della linea: se
Di Luca gioca sempre così il Capezzano i punti li farà alla svelta. Non sempre si troverà davanti una squadra che può schierare
Andreucci centrale di difesa,
Ducci in mediana, Pepe come falso centravanti e una mezzala come
Unicori ; se a tutta questa qualità s'aggiungono due stoccatori come
Di Cara e
Buzzanga si capisce come mai lo Scandicci sia tornato finalmente ambizioso.
La squadra c'è, c'è il blasone e c'è il tecnico (promemoria: entrato in corsa e di rincorsa, la scorsa stagione solo per una rete annullata a Morosi non riuscì a salvare la Zenith): non dovrebbe sorprendere vederlo lassù. E invece un po' sorprende, perché da quando la pandemia ha di nuovo lasciato spazio al calcio lo Scandicci a stare lassù ha faticato; ancora è presto per sbilanciarsi su prospettive e pronostici, ma vederlo a punteggio pieno insieme a Tau, Affrico e Cattolica (e alla sorpresa Armando Picchi, che per quanto è accaduto in estate dovrebbe fare notizia più di tutte le altre sommate) segnala che i pianeti si stanno aggiustando. Il riallineamento lo paga il Capezzano che però, subiti lo 0-1 in avvio e il raddoppio a metà ripresa, allo scadere dimezza le distanze e all'ultima azione manca incredibilmente il pari: se la spaccata sottoporta di Checchi avesse deviato l'assist di Di Luca sotto la traversa anziché sopra, la Toscana starebbe commentando una classifica ben diversa. Invece lo Scandicci mantiene intatto il successo che aveva cominciato a costruire già alla prima azione: segna Di Cara che, atteso il primo passo di Baldi, calcia rasoterra all'angolo dopo aver bruciato i due centrali avversari sul pallone profondo di Vezzosi. Lo svantaggio a freddo abbatte il Capezzano che per mezz'ora fatica a costruire occasioni da rete e rischia d'incassare il raddoppio in almeno sei circostanze: tre capitano a Di Cara, e sull'ultima Baldi è straordinario; una a Unicori, il cui tiro-cross bacia a stampo la faccia interna dell'incrocio e non rimbalza dentro; una a Vezzosi; una a Sarti che sull'ennesimo cross di Unicori taglia bene sul secondo palo ma colpisce alto. Il Capezzano riesce a replicare quando conquista una punizione sulla trequarti avversaria: piazzata stranamente male, la difesa dello Scandicci lascia Cialoni libero di saltare sul secondo palo; la traiettoria corretta dalla spizzata però non lo premia, pallone a lato d'una spanna. È comunque troppo poco per insidiare una squadra solida come lo Scandicci: il Capezzano lo capisce e dopo il pit-stop negli spogliatoi cambia atteggiamento. Ma una ripartenza a metà ripresa lo condanna allo 0-2 che fin lì era riuscito a rimandare: ricevuto il pallone in profondità, Buzzanga avvia un tre contro due che dopo un dribbling si trasforma in un tre contro uno e batte Baldi sull'accenno d'uscita. A questo punto il Capezzano potrebbe arrendersi; paradossalmente invece il doppio svantaggio ne aumenta le energie che al 75' portano alla miglior occasione costruita fin lì: è tutta merito di Di Luca che, raggiunto il fondo, nonostante l'equilibrio instabile riesce a disegnare un pallonetto che scavalca Hancu; quello che succede poi lo sanno soltanto Villoresi, che salva poco prima o poco dopo la linea, e La Macchia che ben piazzato opta per la prima opzione e non convalida. L'1-2 è comunque soltanto rinviato di cinque minuti appena: nel tentativo di liberare la propria area Uruci manca il pallone e lo colpisce con la mano; è un rigore evidente che Di Luca converte in rete anche se Hancu aveva intuito l'angolo. Resta il tempo per la paura crescente dello Scandicci che all'ultima azione rischia di veder svanire un successo in pugno dal fischio d'inizio: Checchi lo salva, la classifica dice sei.
Calciatoripiù : segna su rigore qualche minuto dopo che Villoresi gli aveva negato la rete con un intervento decisivo a cavallo della linea: se
Di Luca gioca sempre così il Capezzano i punti li farà alla svelta. Non sempre si troverà davanti una squadra che può schierare
Andreucci centrale di difesa,
Ducci in mediana, Pepe come falso centravanti e una mezzala come
Unicori ; se a tutta questa qualità s'aggiungono due stoccatori come
Di Cara e
Buzzanga si capisce come mai lo Scandicci sia tornato finalmente ambizioso.
Fortis Juventus-Giov. Fucecchio 0-5
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spano, Acconci, Galgano. A disp.: Cipriani, Bartalesi, Boutahar, Guidoni, Boretti, Giusti, Focardi, Gencarelli . All.: Maretti
GIOV. FUCECCHIO: Baldini, Carfagna, Innocenti, Sorbara, Firenzuoli, Lici, Pieragnoli, Matteoli, Bianchi, Sollazzi, Guidi. A disp.: Incrocci, Bonora, Campenni, De Lucia, Del Gronchio, Gatto, Mazzotta, Palandri, Ronca. All.: Vivarelli Lorenzo
RETI: Pieragnoli, Sollazzi, Guidi, Guidi, Bianchi
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spanò, Acconci, Galgano. A disp.:Cipriani, Bartalesi, Boutahar, Guidoni, Boretti, Giusti, Focardi, Gencarelli. All.: Luca Gigli.
GIOV. FUCECCHIO: Baldini, Carfagna, Innocenti (60' Ronca), Sorbara, Firenzuoli, Lici (70' Del Gronchio), Pieragnoli (65' Palandri), Matteoli (55' De Lucia), Bianchi (75' Campennì), Sollazzi (50' Gatto), Guidi (70' Bonora). A disp.: Incrocci, Mazzotta. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze
RETI: 28' Sollazzi, 35' Pieragnoli, 47', 60' Guidi, 63' Bianchi.
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Palli, Ferranti, Gomma, Paladini, Naldi, Biancalani, Spanò, Acconci, Galgano. A disp.:Cipriani, Bartalesi, Boutahar, Guidoni, Boretti, Giusti, Focardi, Gencarelli. All.: Luca Gigli.
GIOV. FUCECCHIO: Baldini, Carfagna, Innocenti (60' Ronca), Sorbara, Firenzuoli, Lici (70' Del Gronchio), Pieragnoli (65' Palandri), Matteoli (55' De Lucia), Bianchi (75' Campennì), Sollazzi (50' Gatto), Guidi (70' Bonora). A disp.: Incrocci, Mazzotta. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze
RETI: 28' Sollazzi, 35' Pieragnoli, 47', 60' Guidi, 63' Bianchi.
Punti pesanti per i Giov. Fucecchio di mister Vivarelli che coglie una importante e convincente vittoria sul campo della Fortis Juventus; gara inizialmente equilibrata con formazioni coperte e abbottonate e pochi spunti da segnalare nei primi venti minuti di gioco.
Il gol del vantaggio ospite segna la gara; ? Innocenti sulla sinistra che trova Sollazzi bravo ad anticipare Poggi con un bel pallonetto.
Il raddoppio, sul finire della prima frazione di gioco, indirizza definitivamente la partita; Pieragnoli si accentra dalla corsia di destra e scarica in porta il pallone che vale il doppio vantaggio.
Il terzo gol in apertura di ripresa piega definitivamente la Fortis Juventus; Guidi ? bravo ad accentrarsi dalla destra e segnare sul primo palo.
I padroni di casa ci provano ma lasciano delle praterie alle ripartenze avversarie; ? ancora Guidi che si invola e, anticipando di testa l'uscita del portiere, deposita la palla in rete.
Il quinto gol che sancisce il finale di 0-5 ? di Bianchi che da destra segna con un tiro ad incrociare.
Commento di : campio
Solo chi non conosce Vivarelli poteva pensare che l'ottima prova all'esordio con la Sestese fosse stata frutto del caso caso; ma ora anche chi non conosce Vivarelli deve sintonizzarsi su una frequenza diversa. Glielo impone lo 0-5 con cui il suo Fucecchio viene via dal Donatini di Borgo San Lorenzo, da ove la Fortis Juventus esce sconfitta. Se con la Sestese la tecnica aveva risolto (quasi) tutto, stavolta è differente la chiave tattica con cui il Fucecchio approccia la partita: le dimensioni del terreno di gioco non consentono particolari fraseggi, sostituiti dunque da una serie di soluzioni a scavalcare il centrocampo e da una batteria d'interpreti con un bagaglio fisico notevole, su tutti Firenzuoli lanciato titolare. Nella prima mezz'ora però il Fucecchio costruisce soltanto due occasioni, in entrambe delle quali protagonista è Guidi che prima calcia debole sull'angolo di Pieragnoli (7') e poi non riesce ad agganciare il pallone invitante di Firenzuoli (12'). L'incontro si sblocca al terzo tentativo: schierato davanti alla difesa, Lici apre il compasso e innesca la corsa di Sollazzi che in pallonetto supera Poggi in uscita. La Fortis Juventus sbanda e prima dell'intervallo il Fucecchio raddoppia: mezzo destro di centrocampo, Pieragnoli s'accentra ai venticinque metri e scarica il pallone accanto al palo da dove nonostante il tuffo Poggi non riesce a toglierlo. Nella ripresa il divario aumenta: il lungo lancio di Carfagna fa correre a destra Guidi che aggancia col destro, avanza fino al limite dell'area e con un tiro secco scarica sul primo palo il pallone dello 0-3 (47'). Meno d'un quarto d'ora dopo è doppietta e 0-4: stavolta ad avviare l'azione è Lici sul cui lancio Guidi, tagliando di nuovo da destra, anticipa Poggi con un tocco morbido di testa. Da raccontare resta soltanto lo 0-5: lo segna Bianchi che, ricevuto da Gatto, affonda a destra fino al centro dell'area, si sposta il pallone sul mancino mandando fuori tempo difesa e portiere e sigilla la partita. Per la Fortis Juventus è un passo falso tanto brutto quanto inatteso: anche alla prima giornata era arrivata una sconfitta (2-1 sul campo dell'Armando Picchi), ma la prestazione era stata decisamente più confortante. Se la gode invece il Fucecchio: quattro punti in due partite (e che partite: pareggio interno contro una big, vittoria in una trasferta difficilissima) sono un bottino che qualsiasi neopromossa sogna.
Calciatoripiù : le qualite di
Sorbara e
Pieragnoli incidono notevolmente sulla partita, ma il migliore in assoluto è
Firenzuoli che, schierato al centro della difesa, annulla l'attacco mugellano.
Solo chi non conosce Vivarelli poteva pensare che l'ottima prova all'esordio con la Sestese fosse stata frutto del caso caso; ma ora anche chi non conosce Vivarelli deve sintonizzarsi su una frequenza diversa. Glielo impone lo 0-5 con cui il suo Fucecchio viene via dal Donatini di Borgo San Lorenzo, da ove la Fortis Juventus esce sconfitta. Se con la Sestese la tecnica aveva risolto (quasi) tutto, stavolta è differente la chiave tattica con cui il Fucecchio approccia la partita: le dimensioni del terreno di gioco non consentono particolari fraseggi, sostituiti dunque da una serie di soluzioni a scavalcare il centrocampo e da una batteria d'interpreti con un bagaglio fisico notevole, su tutti Firenzuoli lanciato titolare. Nella prima mezz'ora però il Fucecchio costruisce soltanto due occasioni, in entrambe delle quali protagonista è Guidi che prima calcia debole sull'angolo di Pieragnoli (7') e poi non riesce ad agganciare il pallone invitante di Firenzuoli (12'). L'incontro si sblocca al terzo tentativo: schierato davanti alla difesa, Lici apre il compasso e innesca la corsa di Sollazzi che in pallonetto supera Poggi in uscita. La Fortis Juventus sbanda e prima dell'intervallo il Fucecchio raddoppia: mezzo destro di centrocampo, Pieragnoli s'accentra ai venticinque metri e scarica il pallone accanto al palo da dove nonostante il tuffo Poggi non riesce a toglierlo. Nella ripresa il divario aumenta: il lungo lancio di Carfagna fa correre a destra Guidi che aggancia col destro, avanza fino al limite dell'area e con un tiro secco scarica sul primo palo il pallone dello 0-3 (47'). Meno d'un quarto d'ora dopo è doppietta e 0-4: stavolta ad avviare l'azione è Lici sul cui lancio Guidi, tagliando di nuovo da destra, anticipa Poggi con un tocco morbido di testa. Da raccontare resta soltanto lo 0-5: lo segna Bianchi che, ricevuto da Gatto, affonda a destra fino al centro dell'area, si sposta il pallone sul mancino mandando fuori tempo difesa e portiere e sigilla la partita. Per la Fortis Juventus è un passo falso tanto brutto quanto inatteso: anche alla prima giornata era arrivata una sconfitta (2-1 sul campo dell'Armando Picchi), ma la prestazione era stata decisamente più confortante. Se la gode invece il Fucecchio: quattro punti in due partite (e che partite: pareggio interno contro una big, vittoria in una trasferta difficilissima) sono un bottino che qualsiasi neopromossa sogna.
Calciatoripiù : le qualite di
Sorbara e
Pieragnoli incidono notevolmente sulla partita, ma il migliore in assoluto è
Firenzuoli che, schierato al centro della difesa, annulla l'attacco mugellano.
San Miniato-Tau Calcio 0-2
SAN MINIATO: Sampieri, De Luca, Mugnai, Regoli, Cevese, Bartalini C., Bartalini D., Pelacchi, Schepis, Mearini, Bartalini T.. A disp.: Corsi, Di Rubbo, Fiorentini, Franci, Fusci, Mancianti, Pecchi, Periccioli, Tamagnini. All.: Pieri Luciano
TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Frediani, Landi, Mei, Landucci, Nesti, Borracchini, Casini, Vannacci. A disp.: Ciampi, Verrengia, Turturro, Trombino, Signorini T., Sarti, Rocchiccioli, Giuntoli, Materassi. All.: Guerri Luca
RETI: Borracchini, Giuntoli
Affrico-Margine Coperta 4-1
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, iania, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, Bonfanti, Cerasi Abbatecola, Barattucci, Mazzola, Camara, Grazzini, Vezzani, Pratesi. All.: Bambi Lorenzo
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Paoli, Spinelli, Morina, El Brakzi, Peghinelli. All.: Ferro Marco
RETI: Nunziati, Ala, Nunziati, Rotolo, Di Sessa
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Iania, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, Bonfanti, Cerasi, Barattucci, Mazzola, Camara, Grazzini, Vezzani, Pratesi. All.: Lorenzo Bambi.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Paoli, Spinelli, Morina, El Brazki, Peghinelli. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: Di Sessa, Rotolo, rig. Ala, 2 Nunziati.
AFFRICO: Cosi, Agosti, Rotolo, La Greca, Amantea, Iania, Nunziati, Silvestri, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Lombardi, Bonfanti, Cerasi, Barattucci, Mazzola, Camara, Grazzini, Vezzani, Pratesi. All.: Lorenzo Bambi.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Ferro, Paganelli, Dedeli, Di Sessa, Bellesi. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Tempestini, Paoli, Spinelli, Morina, El Brazki, Peghinelli. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: Di Sessa, Rotolo, rig. Ala, 2 Nunziati.
In attesa che il pieno potenziale sia dispiegato, perché la sensazione è che questa squadra possa offrire ancora di più, l'Affrico si gode la garanzia dei suoi 2008 guidati da Bambi, che pur non brillando come voluto centrano una vittoria netta sul Margine Coperta. A tal proposito, fin troppo netto di contro il passivo con cui lascia il Lapenta la formazione di Ferro, capace di tenere testa ai quotati avversari per buona parte del match, passare in vantaggio e protestare forte in occasione del penalty che dà il la alla vittoria dei padroni di casa. Una rimonta che era nelle corde dei Leoni di Campo di Marte, ma che ha faticato un po' a concretizzarsi, in un pomeriggio foriero di tre punti, tanti spunti positivi e indicazioni su cui lavorare in prospettiva futura per un tecnico esigente come quello locale. Pronti-via e la sensazione che per i locali sia una serata non semplice, almeno sulla carta, si rafforza dopo appena 4', perché la pressione offensiva di Bellesi e compagni mette in crisi i meccanismi arretrati dell'Affrico, Di Sessa ne approfitta e porta in vantaggio i suoi depositando il pallone alle spalle di Cosi. La formazione locale impiega qualche minuto per metabolizzare il colpo, poi inizia pian piano ad avanzare il proprio baricentro, proponendo azioni offensive che però si perdono sul più bello, difettando al momento di entrare nella zona calda della metà campo pistoiese. Il Margine è ben messo in campo e propone una buona fase di non possesso, provando a giocarsi anche le sue carte quando ne ha occasione. Il risultato cambia nuovamente al 33', minuto in cui Rotolo vede premiata la sua proiezione offensiva in occasione di un corner con un tocco ravvicinato che brucia tutti sul tempo e rimette tutto in equilibrio sul piano del punteggio. Prima del riposo la chance migliore è ancora appannaggio dei ragazzi di Bambi, ma l'affondo sulla destra di Nunziati si arena al momento topico. La seconda frazione vede l'Affrico spingersi in avanti a caccia del raddoppio, il Margine però tiene senza problemi, fino al momento in cui il campo si infiamma con le proteste dei pistoiesi: Nunziati si propone ancora sulla corsia esterna di destra, penetra in area rivale e cade giù a contatto con un avversario. L'arbitro indica il dischetto fra le proteste degli ospiti, che però non sortiscono effetto; dagli undici metri si presenta Ala, che non sbaglia, 2-1. Da qui in poi la gara vede mutare la propria inerzia; il Margine è comprensibilmente deluso dalla svolta del match, l'Affrico trae ulteriore fiducia invece e poco dopo arriva anche il terzo gol, messo a segno ancora da Nunziati sugli sviluppi di un'ottima azione d'attacco condotta da Camara. Agli ospiti il merito di non mollare mai la presa sul match, neanche a questo punto, ma ormai l'Affrico ha in mano le sorti dell'incontro e lo chiude nel finale ancora grazie a Nunziati, che confeziona la personale doppietta dopo un veloce uno-due con Barattucci. Finale di match teso e nervoso, poi il triplice fischio manda tutti sotto gli spogliatoi. Il Margine rientra alla base masticando amaro, l'Affrico alza i giri al proprio motore in vista del big-match di Altopascio di sabato prossimo.
Calciatoripiù: Nunziati (Affrico): sveste i consueti panni dell'assist-man per indossare quelli del bomber, coronando un'ottima prova personale.
In attesa che il pieno potenziale sia dispiegato, perché la sensazione è che questa squadra possa offrire ancora di più, l'Affrico si gode la garanzia dei suoi 2008 guidati da Bambi, che pur non brillando come voluto centrano una vittoria netta sul Margine Coperta. A tal proposito, fin troppo netto di contro il passivo con cui lascia il Lapenta la formazione di Ferro, capace di tenere testa ai quotati avversari per buona parte del match, passare in vantaggio e protestare forte in occasione del penalty che dà il la alla vittoria dei padroni di casa. Una rimonta che era nelle corde dei Leoni di Campo di Marte, ma che ha faticato un po' a concretizzarsi, in un pomeriggio foriero di tre punti, tanti spunti positivi e indicazioni su cui lavorare in prospettiva futura per un tecnico esigente come quello locale. Pronti-via e la sensazione che per i locali sia una serata non semplice, almeno sulla carta, si rafforza dopo appena 4', perché la pressione offensiva di Bellesi e compagni mette in crisi i meccanismi arretrati dell'Affrico, Di Sessa ne approfitta e porta in vantaggio i suoi depositando il pallone alle spalle di Cosi. La formazione locale impiega qualche minuto per metabolizzare il colpo, poi inizia pian piano ad avanzare il proprio baricentro, proponendo azioni offensive che però si perdono sul più bello, difettando al momento di entrare nella zona calda della metà campo pistoiese. Il Margine è ben messo in campo e propone una buona fase di non possesso, provando a giocarsi anche le sue carte quando ne ha occasione. Il risultato cambia nuovamente al 33', minuto in cui Rotolo vede premiata la sua proiezione offensiva in occasione di un corner con un tocco ravvicinato che brucia tutti sul tempo e rimette tutto in equilibrio sul piano del punteggio. Prima del riposo la chance migliore è ancora appannaggio dei ragazzi di Bambi, ma l'affondo sulla destra di Nunziati si arena al momento topico. La seconda frazione vede l'Affrico spingersi in avanti a caccia del raddoppio, il Margine però tiene senza problemi, fino al momento in cui il campo si infiamma con le proteste dei pistoiesi: Nunziati si propone ancora sulla corsia esterna di destra, penetra in area rivale e cade giù a contatto con un avversario. L'arbitro indica il dischetto fra le proteste degli ospiti, che però non sortiscono effetto; dagli undici metri si presenta Ala, che non sbaglia, 2-1. Da qui in poi la gara vede mutare la propria inerzia; il Margine è comprensibilmente deluso dalla svolta del match, l'Affrico trae ulteriore fiducia invece e poco dopo arriva anche il terzo gol, messo a segno ancora da Nunziati sugli sviluppi di un'ottima azione d'attacco condotta da Camara. Agli ospiti il merito di non mollare mai la presa sul match, neanche a questo punto, ma ormai l'Affrico ha in mano le sorti dell'incontro e lo chiude nel finale ancora grazie a Nunziati, che confeziona la personale doppietta dopo un veloce uno-due con Barattucci. Finale di match teso e nervoso, poi il triplice fischio manda tutti sotto gli spogliatoi. Il Margine rientra alla base masticando amaro, l'Affrico alza i giri al proprio motore in vista del big-match di Altopascio di sabato prossimo.
Calciatoripiù: Nunziati (Affrico): sveste i consueti panni dell'assist-man per indossare quelli del bomber, coronando un'ottima prova personale.
Lido Camaiore-Armando Picchi 0-1
LIDO CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Mariani, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Corsini, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, Montemagni, . All.: Florio Gianni
ARMANDO PICCHI: Martino, Sola, Lega, Lucido, Barile, Marchetti, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Sarri, Buonomo, Tarrini, Falleni, Kasa, Martinelli, Mainardi. All.: Signorini Luca
RETI: Monaco
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Mariani, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Corsini, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, Montemagni. All.: Gianni Florio.
ARMANDO PICCHI: Martino, Sola, Lega, Lucido, Barile, Marchetti, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Sarri, Buonomo, Tarrini, Falleni, Kasa, Martinelli, Mainardi. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: Palla di Pisa
RETE: 24' Monaco.
LIDO DI CAMAIORE: Tabarrani, Bobbio, Scanniello, Morelli, Chiti, Ioppoli, Mariani, Barsottelli, Pena Guadagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Dini, Corsini, Pastore, Di Pierro, Giannecchini, Montemagni. All.: Gianni Florio.
ARMANDO PICCHI: Martino, Sola, Lega, Lucido, Barile, Marchetti, Bulleri, Raglianti, Monaco, Bonelli, Persico. A disp.: Paoli, Sarri, Buonomo, Tarrini, Falleni, Kasa, Martinelli, Mainardi. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: Palla di Pisa
RETE: 24' Monaco.
Difficilmente un sondaggio estivo sulla posizione del Picchi dopo le prime due giornate avrebbe dato come risposta prevalente quella giusta; difficilmente infatti ci si sarebbe immaginati che, dopo la rivoluzione societaria nelle settimane più torride dell'anno, insieme a Scandicci, Cattolica, Affrico e Tau ci fosse a punteggio pieno una capolista targata Livorno; e invece così va, perché dopo il successo all'esordio contro la Fortis Juventus arriva il bis sul campo del Lido di Camaiore, fermo a zero punti e, unico, ancora alla ricerca della prima rete. Decide a metà primo tempo la punizione di Monaco, il solito Monaco: rete dal vertice destro dell'area di rigore con una traiettoria ad aggirare la barriera dietro la quale Tabarrani era sparito. Il vantaggio il Picchi l'aveva comunque legittimato con un approccio molto più positivo rispetto agli avversari: il netto predominio in mediana gli consente di costruire almeno tre occasioni da rete, due neutralizzate da Tabarrani attento su Bonelli e Monaco e una spedita da Marchetti (gran volée da fuori area) sulla traversa. Il Lido di Camaiore riesce a imbastire un'autentica azione da rete soltanto alla mezz'ora, una volta subito e digerito l'1-0: l'errore di Lega in disimpegno libera al tiro Pena Guadagni che però va lontano dalla porta, troppo poco per puntare al pari. Florio ne è consapevole e nell'intervallo ritocca la squadra che alla ripresa sembra poter aumentare la pressione. Ma è soltanto un'illusione: ruminato un quarto d'ora di sofferenza, il Picchi riprende a macinare gioco, si lancia all'attacco, raddoppia il conto dei legni (palo di Raglianti da fuori) e rischia di triplicarlo con Monaco, che da fuori lo sfiora d'un mignolo. La gara resta però aperta e al 4' di recupero il Lido di Camaiore sfiora la prima rete stagionale, che avrebbe voluto dire pari: la sorte decide però che il primo vero intervento di Martino, chiamato alla parata difficile dal tiro di Pena Guadagni a colpo sicuro, gli sia sufficiente per la copertina. Il Lido di Camaiore esce dunque sconfitto; ma considerata la sua storia e il valore delle avversarie che ha affrontato (fatto curioso: in primavera con queste rose, o giù di lì, furono proprio Margine e Armando Picchi a sfidarsi per la permanenza nei Giovanissimi d'élite) era un rodaggio preventivabile. Se davanti Pena Guadagni si sblocca e gli assenti cominciano a rientrare nessun traguardo è inavvicinabile.
Calciatoripiù: Scanniello, Ghilarducci (Lido di Camaiore),
Marchetti, Raglianti (Armando Picchi).
Difficilmente un sondaggio estivo sulla posizione del Picchi dopo le prime due giornate avrebbe dato come risposta prevalente quella giusta; difficilmente infatti ci si sarebbe immaginati che, dopo la rivoluzione societaria nelle settimane più torride dell'anno, insieme a Scandicci, Cattolica, Affrico e Tau ci fosse a punteggio pieno una capolista targata Livorno; e invece così va, perché dopo il successo all'esordio contro la Fortis Juventus arriva il bis sul campo del Lido di Camaiore, fermo a zero punti e, unico, ancora alla ricerca della prima rete. Decide a metà primo tempo la punizione di Monaco, il solito Monaco: rete dal vertice destro dell'area di rigore con una traiettoria ad aggirare la barriera dietro la quale Tabarrani era sparito. Il vantaggio il Picchi l'aveva comunque legittimato con un approccio molto più positivo rispetto agli avversari: il netto predominio in mediana gli consente di costruire almeno tre occasioni da rete, due neutralizzate da Tabarrani attento su Bonelli e Monaco e una spedita da Marchetti (gran volée da fuori area) sulla traversa. Il Lido di Camaiore riesce a imbastire un'autentica azione da rete soltanto alla mezz'ora, una volta subito e digerito l'1-0: l'errore di Lega in disimpegno libera al tiro Pena Guadagni che però va lontano dalla porta, troppo poco per puntare al pari. Florio ne è consapevole e nell'intervallo ritocca la squadra che alla ripresa sembra poter aumentare la pressione. Ma è soltanto un'illusione: ruminato un quarto d'ora di sofferenza, il Picchi riprende a macinare gioco, si lancia all'attacco, raddoppia il conto dei legni (palo di Raglianti da fuori) e rischia di triplicarlo con Monaco, che da fuori lo sfiora d'un mignolo. La gara resta però aperta e al 4' di recupero il Lido di Camaiore sfiora la prima rete stagionale, che avrebbe voluto dire pari: la sorte decide però che il primo vero intervento di Martino, chiamato alla parata difficile dal tiro di Pena Guadagni a colpo sicuro, gli sia sufficiente per la copertina. Il Lido di Camaiore esce dunque sconfitto; ma considerata la sua storia e il valore delle avversarie che ha affrontato (fatto curioso: in primavera con queste rose, o giù di lì, furono proprio Margine e Armando Picchi a sfidarsi per la permanenza nei Giovanissimi d'élite) era un rodaggio preventivabile. Se davanti Pena Guadagni si sblocca e gli assenti cominciano a rientrare nessun traguardo è inavvicinabile.
Calciatoripiù: Scanniello, Ghilarducci (Lido di Camaiore),
Marchetti, Raglianti (Armando Picchi).