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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 13

San Miniato-Margine Coperta 3-0

SAN MINIATO: Sampieri, Bartalini D., Bartalini T., Cevese, Fiorentini, Mugnai, Nencini, Pecchi, Pelacchi, Periccioli, Schepis. A disp.: Boccali, Bartalini C., De Luca, Di Rubbo, Fabiani, Franci, Fusci, Maffei, Tamagnini. All.: Pieri Luciano
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Spinelli, Paganelli, Ferro, Di Sessa, Peghinelli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Bellandi, De Marco, Paoli, Morina, Dedeli, El Brakzi. All.: Ferro Marco
RETI: Bartalini T., Pecchi, Periccioli
SAN MINIATO: Sampieri, Nencini, Mugnai, D. Bartalini, Cevese, Fiorentini, Pelacchi, Periccioli, Pecchi, T. Bartalini, Schepis. A disp.: Boccali, C. Bartalini, De Luca, Di Rubbo, Fabiani, Franci, Fusci, Maffei, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Spinelli, Paganelli, A. Ferro, Di Sessa, Peghinelli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Bellandi, De Marco, N. Paoli, Morina, Dedeli, El Brakzi. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Rosini di Arezzo
RETI: 4' Pecchi, 7' T. Bartalini, 50' Periccioli.

SAN MINIATO: Sampieri, Nencini, Mugnai, D. Bartalini, Cevese, Fiorentini, Pelacchi, Periccioli, Pecchi, T. Bartalini, Schepis. A disp.: Boccali, C. Bartalini, De Luca, Di Rubbo, Fabiani, Franci, Fusci, Maffei, Tamagnini. All.: Fausto Bello.
MARGINE COPERTA: Xillo, Bonci, Mateiu, Pellegrini, Vannini, Daka, Spinelli, Paganelli, A. Ferro, Di Sessa, Peghinelli. A disp.: Mamedov, Pasquinelli, Bellandi, De Marco, N. Paoli, Morina, Dedeli, El Brakzi. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Rosini di Arezzo
RETI: 4' Pecchi, 7' T. Bartalini, 50' Periccioli.



Si conferma ancora il San Miniato che battendo 3-0 il Margine si proietta verso la zona alta della classifica. La squadra si mette subito in una direzione precisa: l'ottimo colpo di testa di Pecchi devia in porta un calcio di punizione e vale l'1-0 già al 2'. Il Margine Coperta subisce il colpo e al 4' rischia di subire anche il raddoppio: Schepis si ritrova tra i piedi un pallone ottimo, ma con una grande parata Xillo s'oppone. Il 2-0 è comunque solo rinviato: basta attendere il 7' e la splendida azione solitaria di Tommaso Bartalini con semina la difesa avversaria e insacca il 2-0. Sotto di due gol il Margine cerca di rialzarsi e tentare di riorganizzarsi, ma il San Miniato non molla e si rende più volte pericoloso con Tommaso Bartalini e Pecchi. per riaprire la partita il Margine s'affida a capitan Ferro e a Di Sessa che cercano di impensierire Sampieri, ma senza creare occasioni degni di nota. Anzi, al 25' è di nuovo il San Miniato a sfiorare la rete: solo un grande intervento di Xillo che neutralizza una punizione ben calciata da Tommaso Bartalini tiene a galla il Margine. Si va negli spogliatoi con sul parziale di 2-0. Al riavvio il San Minato riparte con la stessa determinazione e già al 43' del secondo tempo si rende pericoloso con un tiro di Periccioli da fuori area, di poco a lato. Va meglio il secondo tentativo: al 50' Periccioli s'invola a sinistra e lascia partire un bolide che s'insacca alle spalle di Xillo. Sul 3-0 inizia la girandola di sostituzioni: il San Miniato controlla senza che Sampieri corra nessun pericolo, anche se il Margine Coperta non si dà per vinto e cerca di riaprire la partita pur senza ottenere risultati apprezzabili Da annotare un paio di incursioni molto pericolose sulla destra, protagonisti Di Rubbo e Franci: la difesa ospite è brava a non lasciarsi sorprendere. Con questa vittoria il San Miniato si proietta verso la zona alta della classifica in attesa della sfida del prossimo weekend con la Cattolica Virtus che vorrà vendicare la sconfitta nello scontro diretto col Tau Altopascio. La sconfitta del Margine Coperta nasce da due disattenzioni nei primi minuti di gioco; ma la quadra ha mostrato ottime individualità e avrà modo di sicuro di far valere la propria organizzazione. Calciatoripiù: Periccioli, Pelacchi, T. Bartalini (San Miniato), A. Ferro (Margine Coperta).

Si conferma ancora il San Miniato che battendo 3-0 il Margine si proietta verso la zona alta della classifica. La squadra si mette subito in una direzione precisa: l'ottimo colpo di testa di Pecchi devia in porta un calcio di punizione e vale l'1-0 già al 2'. Il Margine Coperta subisce il colpo e al 4' rischia di subire anche il raddoppio: Schepis si ritrova tra i piedi un pallone ottimo, ma con una grande parata Xillo s'oppone. Il 2-0 è comunque solo rinviato: basta attendere il 7' e la splendida azione solitaria di Tommaso Bartalini con semina la difesa avversaria e insacca il 2-0. Sotto di due gol il Margine cerca di rialzarsi e tentare di riorganizzarsi, ma il San Miniato non molla e si rende più volte pericoloso con Tommaso Bartalini e Pecchi. per riaprire la partita il Margine s'affida a capitan Ferro e a Di Sessa che cercano di impensierire Sampieri, ma senza creare occasioni degni di nota. Anzi, al 25' è di nuovo il San Miniato a sfiorare la rete: solo un grande intervento di Xillo che neutralizza una punizione ben calciata da Tommaso Bartalini tiene a galla il Margine. Si va negli spogliatoi con sul parziale di 2-0. Al riavvio il San Minato riparte con la stessa determinazione e già al 43' del secondo tempo si rende pericoloso con un tiro di Periccioli da fuori area, di poco a lato. Va meglio il secondo tentativo: al 50' Periccioli s'invola a sinistra e lascia partire un bolide che s'insacca alle spalle di Xillo. Sul 3-0 inizia la girandola di sostituzioni: il San Miniato controlla senza che Sampieri corra nessun pericolo, anche se il Margine Coperta non si dà per vinto e cerca di riaprire la partita pur senza ottenere risultati apprezzabili Da annotare un paio di incursioni molto pericolose sulla destra, protagonisti Di Rubbo e Franci: la difesa ospite è brava a non lasciarsi sorprendere. Con questa vittoria il San Miniato si proietta verso la zona alta della classifica in attesa della sfida del prossimo weekend con la Cattolica Virtus che vorrà vendicare la sconfitta nello scontro diretto col Tau Altopascio. La sconfitta del Margine Coperta nasce da due disattenzioni nei primi minuti di gioco; ma la quadra ha mostrato ottime individualità e avrà modo di sicuro di far valere la propria organizzazione. Calciatoripiù: Periccioli, Pelacchi, T. Bartalini (San Miniato), A. Ferro (Margine Coperta).
Poggio A Caiano-Armando Picchi 0-0

POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Mastrolia, Parrini, Gramshi, Detti, Rrapaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Leka. A disp.: Mugnaini, Di Felice, Martini, Varrosi, Hasko, Petroni, Libiu, Rischi, Casini. All.: Del Bianco Claudio
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Sarri, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Marchetti, Raglianti, Monaco, Tarrini, Persico. A disp.: Martino, Bonelli, Bulleri, Falleni, Paoli, Ulivieri, . All.: Signorini Luca
POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Matrolia, Parrini, Gramshi, Detti, Rrpaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Leka. A disp.: Mugnaini, Di Felice, Martini, Varrosi, Hasko, Petroni, Libiu, Rischi, Casini. All.: Claudio del Bianco.
ARMANDO PICCHI: Lupicchini, Sarri, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Marchetti, Raglianti, Monaco, Tarrini, Persico. A disp.: Martino, Bonelli, Bulleri, Falleni, Paoli, Ulivieri. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze.

POGGIO A CAIANO: Ciolfi, Matrolia, Parrini, Gramshi, Detti, Rrpaj, Belli, Spinetti, Giannitti, Fabbri, Leka. A disp.: Mugnaini, Di Felice, Martini, Varrosi, Hasko, Petroni, Libiu, Rischi, Casini. All.: Claudio del Bianco.
ARMANDO PICCHI: Lupicchini, Sarri, Lega, Barile, Lucido, Buonomo, Marchetti, Raglianti, Monaco, Tarrini, Persico. A disp.: Martino, Bonelli, Bulleri, Falleni, Paoli, Ulivieri. All.: Luca Signorini.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze.



Alla 13a giornata di campionato si presenta sul campo del Poggio a Caiano l'Armando Picchi di Livorno, squadra dai risultati altalenanti, chiamato ad affrontare i padroni di casa sempre a caccia di punti per allontanarsi dal quartultimo posto. Inizia la partita e i medicei partono subito col piglio giusto; ben schierati da mister Del Bianco, si piazzano nella metà campo avversaria e premono forte. Già al 2' minuto si registra una clamorosa azione che vede Giannitti entrare in area e venire atterrato dal difensore livornese per un fallo nettissimo che l'arbitro non si sente di punire con un penalty che poteva cambiare sin da subito l'inerzia della partita. I poggesi non si abbattono per l'ennesima ingiustizia e continuano a spingere con il tandem Leka-Giannitti; a turno, i due attaccanti si presentano davanti al portiere amaranto Luppichini, che in più di un'occasione è bravo a salvare la sua porta dal gol. Il Picchi riesce di rado a liberarsi dal pressing asfissiante e impensierisce i padroni di casa solo su due punizioni calciate dal limite dell'area, ma i pericoli per l'attenta retroguardia poggese sono minimi. Il secondo tempo si sviluppa sulla falsa riga del primo ed è sempre il Poggio a dare di più, convinto di poter arrivare con delle belle trame alla meritata rete del vantaggio. Dal canto loro, i livornesi provano in contropiede a sfondare per vie centrali scontrandosi però sempre con gli ottimi Rrapaj e Fabbri prima ed eventualmente con Detti e Gramshi dopo, molto attenti a tenere alta la difesa. L'entrata in campo di Bulleri dona più spinta e coraggio al Picchi che, a dieci minuti dalla fine, reclama un rigore anche questo nitido che l'arbitro, forse per la legge della compensazione, non si sente di dare sulla scia di quello che era successo all'inizio del match. Si chiude così la partita su di uno 0-0 che sta un po' stretto ai poggesi avendo oggi messo in campo carattere e grinta, trovando però dall'altra parte un Armando Picchi ben ordinato e attento che ha provato comunque fino all'ultimo a beffare i padroni di casa. Calciatoripiù : per il Poggio a Caiano Rrapaj , un vero mastino in mezzo al campo dato che ha vinto tutti i duelli; per l'Armando Picchi Bulleri , che col suo ingresso in campo aggiunge spinta e dinamismo alla sua squadra.

Alla 13a giornata di campionato si presenta sul campo del Poggio a Caiano l'Armando Picchi di Livorno, squadra dai risultati altalenanti, chiamato ad affrontare i padroni di casa sempre a caccia di punti per allontanarsi dal quartultimo posto. Inizia la partita e i medicei partono subito col piglio giusto; ben schierati da mister Del Bianco, si piazzano nella metà campo avversaria e premono forte. Già al 2' minuto si registra una clamorosa azione che vede Giannitti entrare in area e venire atterrato dal difensore livornese per un fallo nettissimo che l'arbitro non si sente di punire con un penalty che poteva cambiare sin da subito l'inerzia della partita. I poggesi non si abbattono per l'ennesima ingiustizia e continuano a spingere con il tandem Leka-Giannitti; a turno, i due attaccanti si presentano davanti al portiere amaranto Luppichini, che in più di un'occasione è bravo a salvare la sua porta dal gol. Il Picchi riesce di rado a liberarsi dal pressing asfissiante e impensierisce i padroni di casa solo su due punizioni calciate dal limite dell'area, ma i pericoli per l'attenta retroguardia poggese sono minimi. Il secondo tempo si sviluppa sulla falsa riga del primo ed è sempre il Poggio a dare di più, convinto di poter arrivare con delle belle trame alla meritata rete del vantaggio. Dal canto loro, i livornesi provano in contropiede a sfondare per vie centrali scontrandosi però sempre con gli ottimi Rrapaj e Fabbri prima ed eventualmente con Detti e Gramshi dopo, molto attenti a tenere alta la difesa. L'entrata in campo di Bulleri dona più spinta e coraggio al Picchi che, a dieci minuti dalla fine, reclama un rigore anche questo nitido che l'arbitro, forse per la legge della compensazione, non si sente di dare sulla scia di quello che era successo all'inizio del match. Si chiude così la partita su di uno 0-0 che sta un po' stretto ai poggesi avendo oggi messo in campo carattere e grinta, trovando però dall'altra parte un Armando Picchi ben ordinato e attento che ha provato comunque fino all'ultimo a beffare i padroni di casa. Calciatoripiù : per il Poggio a Caiano Rrapaj , un vero mastino in mezzo al campo dato che ha vinto tutti i duelli; per l'Armando Picchi Bulleri , che col suo ingresso in campo aggiunge spinta e dinamismo alla sua squadra.
Fortis Juventus-Capezzano Pianore 2-1

FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Paladini, Ferranti, Gomma, Naldi, Boretti, Focardi, Biancalani, Giusti. A disp.: Cipriani, Acconci, Spano, Guidoni, Gencarelli, Boutahar, . All.: Maretti
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Ouadjaout, Graziuso, Palagi, Cialoni, Dettori, Cagnoni, Milli, Lucchesi, Di Luca, Checchi. A disp.: Innocenti, Farina, Ndiaye, Radicchi, Savino, Trombella, Ricci, . All.: Motroni Giacomo
RETI: Biancalani, Spano, Di Luca
FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Paladini, Ferranti, Gomma, Naldi, Boretti, Focardi, Biancalani, Giusti. A disp.:Cipriani, Acconci, Spanò, Guidoni, Gencarelli, Boutahar. All.: Maretti.
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Oudjaout, Graziuso, Palagi, Cialoni, Dettori, Cagnoni, Milli, Lucchesi, Di Luca, Checchi. A disp.:Innocenti, Farina, Ndiaye, Radicchi, Savino, Trombella, Ricci. All.: Motroni.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: 39' Biancalani, 55' rig. Di Luca, 57' rig. Spanò.
NOTE: espulso all'80' Palagi.

FORTIS JUVENTUS: Poggi, Parigi, Galgano, Paladini, Ferranti, Gomma, Naldi, Boretti, Focardi, Biancalani, Giusti. A disp.:Cipriani, Acconci, Spanò, Guidoni, Gencarelli, Boutahar. All.: Maretti.
CAPEZZANO PIANORE: Baldi, Oudjaout, Graziuso, Palagi, Cialoni, Dettori, Cagnoni, Milli, Lucchesi, Di Luca, Checchi. A disp.:Innocenti, Farina, Ndiaye, Radicchi, Savino, Trombella, Ricci. All.: Motroni.
ARBITRO: Moni di Prato.
RETI: 39' Biancalani, 55' rig. Di Luca, 57' rig. Spanò.
NOTE: espulso all'80' Palagi.



Prima vittoria stagionale per la Fortis Juventus, che supera con il punteggio di 2-1 il Capezzano Pianore in uno scontro diretto per la parte bassa della classifica. Nella sfida giocata al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo il nuovo allenatore dei mugellani Claudio Maretti conclude la sua prima settimana alla guida della squadra; nelle prime due partite, compreso il turno recuperato nell'infrasettimanale, erano arrivate due sconfitte ma contro avversarie più quotate come Affrico e Scandicci. Il risultato viene sbloccato nei minuti finali del primo tempo: è il 39' quando Biancalani insacca dopo un intervento non risolutivo del portiere degli ospiti. Nella ripresa il risultato viene fissato da due calci di rigore. Al 55' il direttore di gara assegna la massima punizione per un intervento di un difensore di casa ai danni del nuovo entrato Ndiaye dopo un'azione sviluppata sulla destra. Sul dischetto si presenta Di Luca che non sbaglia e firma l'1-1. Trascorrono appena 2' e viene assegnato un penalty anche ai biancoverdi locali: al termine di una bella azione il nuovo entrato Spanò va al tiro, ma poi l'arbitro che aveva concesso il vantaggio torna sui suoi passi. Il rigore viene calciato dallo stesso Spanò che realizza il 2-1. Nei minuti successivi la Fortis Juventus sa anche soffrire e mantiene il vantaggio. Nel finale viene espulso Palagi per doppia ammonizione: gli ospiti chiudono in dieci. I tre punti consentono ai mugellani di lasciare l'ultima posizione in classifica,scavalcando la Lastrigiana e lo stesso Capezzano Pianore.

Prima vittoria stagionale per la Fortis Juventus, che supera con il punteggio di 2-1 il Capezzano Pianore in uno scontro diretto per la parte bassa della classifica. Nella sfida giocata al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo il nuovo allenatore dei mugellani Claudio Maretti conclude la sua prima settimana alla guida della squadra; nelle prime due partite, compreso il turno recuperato nell'infrasettimanale, erano arrivate due sconfitte ma contro avversarie più quotate come Affrico e Scandicci. Il risultato viene sbloccato nei minuti finali del primo tempo: è il 39' quando Biancalani insacca dopo un intervento non risolutivo del portiere degli ospiti. Nella ripresa il risultato viene fissato da due calci di rigore. Al 55' il direttore di gara assegna la massima punizione per un intervento di un difensore di casa ai danni del nuovo entrato Ndiaye dopo un'azione sviluppata sulla destra. Sul dischetto si presenta Di Luca che non sbaglia e firma l'1-1. Trascorrono appena 2' e viene assegnato un penalty anche ai biancoverdi locali: al termine di una bella azione il nuovo entrato Spanò va al tiro, ma poi l'arbitro che aveva concesso il vantaggio torna sui suoi passi. Il rigore viene calciato dallo stesso Spanò che realizza il 2-1. Nei minuti successivi la Fortis Juventus sa anche soffrire e mantiene il vantaggio. Nel finale viene espulso Palagi per doppia ammonizione: gli ospiti chiudono in dieci. I tre punti consentono ai mugellani di lasciare l'ultima posizione in classifica,scavalcando la Lastrigiana e lo stesso Capezzano Pianore.
Sporting Cecina-Giov. Fucecchio 2-1

SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Cerri, Sala, D Angelo, Zazzeri, Turtur, Dardar E., Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, Pardera, Paladini, Nesti, Vivarelli, Lani L. . All.: Giachini Dario
GIOV. FUCECCHIO: Pepe, Ronca, Innocenti, Firenzuoli, Sorbara, De Lucia, Campenni, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, Guidi. A disp.: Baldini, Bonora, De Gregorio, Gatto, Lici, Maddaloni, Matteoli, Mazzotta, Palandri. All.: Vivarelli Lorenzo
RETI: Gabriellini, Turtur, Sollazzi
SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Cerri, Sala, D'Angelo, Zazzeri, Turtur, E. Dardar, Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, Pardera, Paladini, L. Nesti, G. Vivarelli, Lani. All.: Dario Giachini.
GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Ronca, T. Innocenti, Firenzuoli, Sorbara, De Lucia, Campennì, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, P. Guidi. A disp.: Baldini, Bonora, De Gregorio, Gatto, Lici, Maddaloni, Matteoli, Mazzotta, Palandri. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Costantini di Livorno
RETI: 4' Sollazzi, 10' Gabriellini, 73' Turtur.

SPORTING CECINA: Sanna, Camerini, Manetti, Cerri, Sala, D'Angelo, Zazzeri, Turtur, E. Dardar, Gabriellini, Moriani. A disp.: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, Pardera, Paladini, L. Nesti, G. Vivarelli, Lani. All.: Dario Giachini.
GIOV.FUCECCHIO: N. Pepe, Ronca, T. Innocenti, Firenzuoli, Sorbara, De Lucia, Campennì, Pieragnoli, Bianchi, Sollazzi, P. Guidi. A disp.: Baldini, Bonora, De Gregorio, Gatto, Lici, Maddaloni, Matteoli, Mazzotta, Palandri. All.: Lorenzo Vivarelli.
ARBITRO: Costantini di Livorno
RETI: 4' Sollazzi, 10' Gabriellini, 73' Turtur.



Sembra la sintesi della sua stagione: lo Sporting Cecina parte male, ma si riprende in tempo e alla distanza viene fuori ottenendo risultati sempre più allineati al suo valore. Il 2-1 con cui batte il Fucecchio porta a quattro il numero delle vittorie consecutive; e la zona retrocessione che meno d'un mese fa sembrava vicinissima ora è lontana undici punti, un'enormità. La striscia positiva però ha rischiato d'interrompersi, perché il Fucecchio parte fortissimo e dopo quattro minuti si porta in vantaggio con l'azione personale di Sollazzi che scende a sinistra, salta il terzino uscito in protezione, affonda per venticinque metri e poi trova la porta con un tiro incrociato. In svantaggio a freddo, lo Sporting Cecina annaspa e rischia subito di subire anche la seconda rete: le va bene che la seconda discesa di Sollazzi, cui in avvio è complicatissimo prendere le misure, si chiuda con un tiro facile per Sanna. Poi lo Sporting Cecina reagisce e, messe da parte le prime proteste con Costantini che considera fuori area un fallo su Zazzeri (punizione senza esito), pareggia: interrotto il possesso del Fucecchio sulla trequarti difensiva, il pallone perviene a Gabriellini che osa il dribbling per ottenere l'accesso all'area e calciando col destro da sinistra trova lo spazio buono accanto al secondo palo. La gara s'accende perché il Fucecchio tenta subito di riportarsi avanti, ma al ritmo infernale non riesce ad abbinare occasioni da rete e sugli episodi rischia la disfatta: lo salva Niccolò Pepe che prima s'oppone al tiro di Sala con la punta (angolo di Manetti da sinistra, la difesa mura il secondo tentativo) e poi nella medesima azione alla volée di Zazzeri e alla ribattuta d'Eliass Dardar, innescati dalla discesa di Camerini sulla destra. È giusto il pari alla pausa: dopo le reti in avvio il Fucecchio s'è preso il predominio territoriale, lo Sporting Cecina le occasioni migliori. È equilibrata anche la ripresa, aperta da un'occasione enorme per parte: quella dello Sporting Cecina la costruisce Giorgio Vivarelli che prova a fare un dispetto allo zio Lorenzo (è molto più che un derby: sull'altra panchina c'è, dirigente accompagnatore, anche il fratello Guido) liberando Moriani al tiro, alto. Il Fucecchio replica con l'ennesima giocata stratosferica di Sollazzi che s'accentra da sinistra e calcia verso la porta: il pallone finisce fuori perché Pietro Guidi, solissimo a un metro dalla porta, scivola e non riesce a correggerne la traiettoria. Già bella rovente per l'intensità e il numero d'occasioni, la gara s'accende definitivamente quando Costantini sorvola su un possibile fallo da rigore commesso da Pietro Guidi, che scivola di nuovo e con la suola finisce sulla coscia di Gabriellini: il fischio mancato indiavola lo Sporting Cecina, che riesce a canalizzare il nervosismo nell'azione del sorpasso; l'avvia e la finisce Turtur che, recuperato il possesso in mediana, riceve da Gabriellini il pallone di ritorno e lo trasforma nel 2-1 (72'). Ma anche se manca pochissimo la partita ancora non è finita: il Fucecchio costruisce tre occasioni (un angolo che Sanna smanaccia sulla traversa; un tiro di De Gregorio che attraversa tutto lo specchio; un tiro di Gatto rimpallato all'ultimo), una lo Sporting Cecina con Giorgio Vivarelli che anticipa l'uscita di Niccolò Pepe su un pallone lungo ma da posizione defilata manca lo specchio. Sarebbe stato un dispetto eccessivo per lo zio che già si rammarica per la sconfitta; ma soprattutto nel primo tempo il Fucecchio è stato il solito ottimo Fucecchio. Calciatoripiù : dal duello in mediana tra Cerri (Sporting Cecina) e Sollazzi (Giov.Fucecchio) potrebbero nascere i titani.

Sembra la sintesi della sua stagione: lo Sporting Cecina parte male, ma si riprende in tempo e alla distanza viene fuori ottenendo risultati sempre più allineati al suo valore. Il 2-1 con cui batte il Fucecchio porta a quattro il numero delle vittorie consecutive; e la zona retrocessione che meno d'un mese fa sembrava vicinissima ora è lontana undici punti, un'enormità. La striscia positiva però ha rischiato d'interrompersi, perché il Fucecchio parte fortissimo e dopo quattro minuti si porta in vantaggio con l'azione personale di Sollazzi che scende a sinistra, salta il terzino uscito in protezione, affonda per venticinque metri e poi trova la porta con un tiro incrociato. In svantaggio a freddo, lo Sporting Cecina annaspa e rischia subito di subire anche la seconda rete: le va bene che la seconda discesa di Sollazzi, cui in avvio è complicatissimo prendere le misure, si chiuda con un tiro facile per Sanna. Poi lo Sporting Cecina reagisce e, messe da parte le prime proteste con Costantini che considera fuori area un fallo su Zazzeri (punizione senza esito), pareggia: interrotto il possesso del Fucecchio sulla trequarti difensiva, il pallone perviene a Gabriellini che osa il dribbling per ottenere l'accesso all'area e calciando col destro da sinistra trova lo spazio buono accanto al secondo palo. La gara s'accende perché il Fucecchio tenta subito di riportarsi avanti, ma al ritmo infernale non riesce ad abbinare occasioni da rete e sugli episodi rischia la disfatta: lo salva Niccolò Pepe che prima s'oppone al tiro di Sala con la punta (angolo di Manetti da sinistra, la difesa mura il secondo tentativo) e poi nella medesima azione alla volée di Zazzeri e alla ribattuta d'Eliass Dardar, innescati dalla discesa di Camerini sulla destra. È giusto il pari alla pausa: dopo le reti in avvio il Fucecchio s'è preso il predominio territoriale, lo Sporting Cecina le occasioni migliori. È equilibrata anche la ripresa, aperta da un'occasione enorme per parte: quella dello Sporting Cecina la costruisce Giorgio Vivarelli che prova a fare un dispetto allo zio Lorenzo (è molto più che un derby: sull'altra panchina c'è, dirigente accompagnatore, anche il fratello Guido) liberando Moriani al tiro, alto. Il Fucecchio replica con l'ennesima giocata stratosferica di Sollazzi che s'accentra da sinistra e calcia verso la porta: il pallone finisce fuori perché Pietro Guidi, solissimo a un metro dalla porta, scivola e non riesce a correggerne la traiettoria. Già bella rovente per l'intensità e il numero d'occasioni, la gara s'accende definitivamente quando Costantini sorvola su un possibile fallo da rigore commesso da Pietro Guidi, che scivola di nuovo e con la suola finisce sulla coscia di Gabriellini: il fischio mancato indiavola lo Sporting Cecina, che riesce a canalizzare il nervosismo nell'azione del sorpasso; l'avvia e la finisce Turtur che, recuperato il possesso in mediana, riceve da Gabriellini il pallone di ritorno e lo trasforma nel 2-1 (72'). Ma anche se manca pochissimo la partita ancora non è finita: il Fucecchio costruisce tre occasioni (un angolo che Sanna smanaccia sulla traversa; un tiro di De Gregorio che attraversa tutto lo specchio; un tiro di Gatto rimpallato all'ultimo), una lo Sporting Cecina con Giorgio Vivarelli che anticipa l'uscita di Niccolò Pepe su un pallone lungo ma da posizione defilata manca lo specchio. Sarebbe stato un dispetto eccessivo per lo zio che già si rammarica per la sconfitta; ma soprattutto nel primo tempo il Fucecchio è stato il solito ottimo Fucecchio. Calciatoripiù : dal duello in mediana tra Cerri (Sporting Cecina) e Sollazzi (Giov.Fucecchio) potrebbero nascere i titani.
Affrico-Lastrigiana 2-0

AFFRICO: Gentile, Agosti, Rotolo, La Greca, iania, Figus, Nunziati, Nutini, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Cerasi Abbatecola, Amantea, Silvestri, Grazzini, Pratesi, Barattucci, . All.: Bambi Lorenzo
LASTRIGIANA: Izzo N., Casamonti, Caparrini, Squitieri, Vella, Gracci, Maxharri, Rossi, Venturini, Torniai, Picco. A disp.: Fontani, Di Masi, Polli, Dainelli, Leporatti, Semeraro, Manescalchi, Conti. All.: Rosamilia Niccolo
RETI: Rotolo, Barattucci
AFFRICO: C. Gentile, Agosti, Rotolo, La Greca, Iania, Figus, Nunziati, Nutini, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Cerasi, Amantea, Silvestri, Grazzini, Pratesi, Barattucci. All.: Lorenzo Bambi.
LASTRIGIANA: Izzo, Casamonti, J. Rossi, Caparrini, Maxharri, Venturini, Squitieri, Vella, Picco, Gracci, Torniai. A disp.: Fontani, Conti, Manescalchi, Leporatti, Polli, Semeraro, Dainelli, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETI: 50' Rotolo, 79' Barattucci.
NOTE: espulso Izzo (50').

AFFRICO: C. Gentile, Agosti, Rotolo, La Greca, Iania, Figus, Nunziati, Nutini, Piccioli, Vaggioli, Ala. A disp.: Cosi, Cerasi, Amantea, Silvestri, Grazzini, Pratesi, Barattucci. All.: Lorenzo Bambi.
LASTRIGIANA: Izzo, Casamonti, J. Rossi, Caparrini, Maxharri, Venturini, Squitieri, Vella, Picco, Gracci, Torniai. A disp.: Fontani, Conti, Manescalchi, Leporatti, Polli, Semeraro, Dainelli, Dimasi. All.: Niccolò Rosamilia.
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETI: 50' Rotolo, 79' Barattucci.
NOTE: espulso Izzo (50').



C'è voluto quasi un girone, ma ce l'ha fatta: dopo tredici giornate l'Affrico si riprende il posto cui la destinavano i risultati della stagione passata. C'è voluto quasi un girone, ma l'antiTau ora è la medesima dell'anno scorso: è chiarissimo il messaggio espresso dalla coppiola turno di recupero-tredicesima d'andata, dopo i quali resta a sei punti dalla capolista (comunque tanti, considerata la proiezione finale) ma si fa scivolare alle spalle il Venturina e la Cattolica Virtus sconfitti rispettivamente a Scandicci e nel big-match. Ma per riuscirci c'è stato bisogno di battere la Lastrigiana, che pur vivendo una situazione opposta (la vittoria della Fortis Juventus la condanna all'ultimo posto insieme al Capezzano; e la salvezza ora dista dieci punti tondi tondi) ha combattuto feroce, piegata soltanto da un gol-fantasma e dall'inferiorità numerica cui la costringe la reazione d'Izzo, obiettivamente eccessiva (e si teme una squalifica lunga). Per tutto il primo tempo infatti l'Affrico fatica a sfondare, nonostante gli affondi d'Ala e sinistra e Nunziati a destra; manca però lo spunto decisivo per trovare la porta, o servire Piccioli. E oltre a indurre l'avversario all'errore la Lastrigiana riesce anche a creargli un po' d'apprensione: per due volte si fa notare Picco, che dall'interno dell'area calcia prima alto e poi, a incrociare, fuori d'un paio di spanne. L'intervallo serve all'Affrico per aggiustarsi: già l'avvio della ripresa dimostra che le mosse di Bambi funzionano. L'episodio decisivo si concretizza in una decina di minuti, dopo un possibile rigore su Silvestri non concesso da Subhan che retrocede di mezzo metro il punto di contatto e fischia una punizione rimasta senza esito. Ma a dolersi di più è la Lastrigiana, che si ritrova in svantaggio senza che probabilmente il pallone abbia completamente varcato la linea di porta sul tiro dell'ex Rotolo (lo innesca un altro pallone inattivo respinto fuori area) rimbalzato sulla traversa e poi a terra: il fischio di convalida la condanna allo svantaggio e all'inferiorità numerica, eccessiva la reazione d'Izzo espulso e costretto a lasciare i pali a Fontani (fuori Jacopo Rossi). Ma anziché gestire l'1-0 e l'uomo in più l'Affrico comincia a sbagliare le cose semplici, e ci vuole ogni grammo dell'acume di Bambi per capire che cosa non funzioni e intervenire per tempo; nel mezzo la Lastrigiana continua a protestare con Subhan per un possibile rigore non concesso a Casamonti trattenuto mentre prendeva posizione su un corner. Solo nel finale l'Affrico riesce a chiudere la partita: la rete del raddoppio, prima per lui in stagione, la segna Barattucci che in contropiede si libera della marcatura e incrocia il diagonale sul palo lontano. È l'epilogo d'una partita meno scontata di ciò che risultato e classifica suggeriscono; ma senza troppo pensarci l'Affrico guarda avanti, e finalmente vede una squadra soltanto. Calciatoripiù : la rosa profonda consente all'Affrico di nascondere la fatica del turno infrasettimanale col Poggio a Caiano: insieme a Iania , imperiale in marcatura, i migliori sono Barattucci , che trova la rete partendo dalla panchina, e Grazzini , ottimo sostituto di Piccioli nella ripresa.

C'è voluto quasi un girone, ma ce l'ha fatta: dopo tredici giornate l'Affrico si riprende il posto cui la destinavano i risultati della stagione passata. C'è voluto quasi un girone, ma l'antiTau ora è la medesima dell'anno scorso: è chiarissimo il messaggio espresso dalla coppiola turno di recupero-tredicesima d'andata, dopo i quali resta a sei punti dalla capolista (comunque tanti, considerata la proiezione finale) ma si fa scivolare alle spalle il Venturina e la Cattolica Virtus sconfitti rispettivamente a Scandicci e nel big-match. Ma per riuscirci c'è stato bisogno di battere la Lastrigiana, che pur vivendo una situazione opposta (la vittoria della Fortis Juventus la condanna all'ultimo posto insieme al Capezzano; e la salvezza ora dista dieci punti tondi tondi) ha combattuto feroce, piegata soltanto da un gol-fantasma e dall'inferiorità numerica cui la costringe la reazione d'Izzo, obiettivamente eccessiva (e si teme una squalifica lunga). Per tutto il primo tempo infatti l'Affrico fatica a sfondare, nonostante gli affondi d'Ala e sinistra e Nunziati a destra; manca però lo spunto decisivo per trovare la porta, o servire Piccioli. E oltre a indurre l'avversario all'errore la Lastrigiana riesce anche a creargli un po' d'apprensione: per due volte si fa notare Picco, che dall'interno dell'area calcia prima alto e poi, a incrociare, fuori d'un paio di spanne. L'intervallo serve all'Affrico per aggiustarsi: già l'avvio della ripresa dimostra che le mosse di Bambi funzionano. L'episodio decisivo si concretizza in una decina di minuti, dopo un possibile rigore su Silvestri non concesso da Subhan che retrocede di mezzo metro il punto di contatto e fischia una punizione rimasta senza esito. Ma a dolersi di più è la Lastrigiana, che si ritrova in svantaggio senza che probabilmente il pallone abbia completamente varcato la linea di porta sul tiro dell'ex Rotolo (lo innesca un altro pallone inattivo respinto fuori area) rimbalzato sulla traversa e poi a terra: il fischio di convalida la condanna allo svantaggio e all'inferiorità numerica, eccessiva la reazione d'Izzo espulso e costretto a lasciare i pali a Fontani (fuori Jacopo Rossi). Ma anziché gestire l'1-0 e l'uomo in più l'Affrico comincia a sbagliare le cose semplici, e ci vuole ogni grammo dell'acume di Bambi per capire che cosa non funzioni e intervenire per tempo; nel mezzo la Lastrigiana continua a protestare con Subhan per un possibile rigore non concesso a Casamonti trattenuto mentre prendeva posizione su un corner. Solo nel finale l'Affrico riesce a chiudere la partita: la rete del raddoppio, prima per lui in stagione, la segna Barattucci che in contropiede si libera della marcatura e incrocia il diagonale sul palo lontano. È l'epilogo d'una partita meno scontata di ciò che risultato e classifica suggeriscono; ma senza troppo pensarci l'Affrico guarda avanti, e finalmente vede una squadra soltanto. Calciatoripiù : la rosa profonda consente all'Affrico di nascondere la fatica del turno infrasettimanale col Poggio a Caiano: insieme a Iania , imperiale in marcatura, i migliori sono Barattucci , che trova la rete partendo dalla panchina, e Grazzini , ottimo sostituto di Piccioli nella ripresa.
Lido Camaiore-Sestese 2-3

LIDO CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Pastore, Chiti, Franchini, Morelli, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, Florio. A disp.: Tabarrani, Ioppoli, Corsini, Amato, Giannecchini, Mariani, . All.: Florio Gianni
SESTESE: Tabani, Barlumi, Giannone, Osmenaj, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio, Prota, Burroni, Bonezzi, Napolitano. A disp.: Giorgetti, Lika, Bonami Lori, Lazzeretti, Belli, Scarlini, . All.: Pacciani Massimo
RETI: Ghilarducci, Montemagni, Lazzeretti, Bonezzi, Gusciglio
LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Pastore, Chiti, Franchini, Morelli, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, E. Florio. A disp.: Tabarrani, Ioppoli, Corsini, Amato, Giannecchini, Mariani. All.: Gianni Florio.
SESTESE: Tabani, Barlumi, Giannone, Osmenaj, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio, Prota, Burroni, Bonezzi, Napolitano. A disp.: Giorgetti, Lika, Bonami Lori, Lazzeretti, R. Belli, Scarlini, Caracci, Biscardi. All.: Massimo Pacciani.
ARBITRO: Foresi di Livorno
RETI: 39' Montemagni, 58' Gusciglio, 70' Ghilarducci, 77' Bonezzi, 84' Lazzeretti.

LIDO DI CAMAIORE: Vignali, Bobbio, Scanniello, Pastore, Chiti, Franchini, Morelli, Barsottelli, Montemagni, Ghilarducci, E. Florio. A disp.: Tabarrani, Ioppoli, Corsini, Amato, Giannecchini, Mariani. All.: Gianni Florio.
SESTESE: Tabani, Barlumi, Giannone, Osmenaj, Cesarano, Bartolomei, Gusciglio, Prota, Burroni, Bonezzi, Napolitano. A disp.: Giorgetti, Lika, Bonami Lori, Lazzeretti, R. Belli, Scarlini, Caracci, Biscardi. All.: Massimo Pacciani.
ARBITRO: Foresi di Livorno
RETI: 39' Montemagni, 58' Gusciglio, 70' Ghilarducci, 77' Bonezzi, 84' Lazzeretti.



A lungo è sembrato un sabba, tante erano le streghe che danzavano intorno alla Sestese: finire in svantaggio a dieci minuti dalla fine dopo aver pareggiato una partita complicata sembrava il segno chiaro d'una maledizione, specie a guardare una classifica che si stava facendo sempre più preoccupante. A lungo è sembrato un sabba, ma in mezzo alle streghe ci finisce il Lido di Camaiore che, avanti 1-0 e poi 2-1, perde 2-3 subendo il pari a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare e la rete decisiva al 4' di recupero. È l'epilogo d'una partita che consente alla Sestese di scappar via dai bordi della zona retrocessione (a tre minuti dalla fine era vicinissima, un punto appena) e costringe il Lido di Camaiore a rinviare di nuovo un'operazione già non andata a buon fine contro il Capezzano. Per la dinamica della gara la sua amarezza è comprensibile; ma la Sestese non avrebbe meritato d'uscire sconfitta. Già in avvio sono sue le occasioni migliori: Vignali si conferma ottimo prospetto e s'oppone a Gusciglio e Burroni che sottoporta avrebbero probabilmente avuto bisogno d'un po' di cattiveria in più. È quella che manca anche alla difesa nell'ultima occasione prima della pausa: troppo molle lo scarico di testa verso Tabani, beffato dall'inserimento di Montemagni che vince il possesso e porta il Lido di Camaiore in vantaggio. È un colpo orribile per la Sestese che per riprendersi impiega quasi metà ripresa: è infatti trascorsa quasi un'ora di gioco quando Gusciglio pareggia schiantando in porta il traversone di Barlumi dopo una prima opposizione. Ma, s'era già capito nel primo tempo, sui palloni lunghi la difesa della Sestese va in difficoltà: al 70' Tabani prova a darle mano uscendo abbondantemente fuori area, ma svirgola il rinvio che deposita il pallone sulla trequarti; è la zona preferita di Ghilarducci che senza pensarci troppo lo scarica in porta dopo una spazzolata all'incrocio. Alla fine della partita manca poco, il Lido di Camaiore pregusta un successo che ufficializzerebbe che la corsa salvezza è apertissima; ma s'è scordato del gran carattere della Sestese, che al 77' pareggia sugli sviluppi d'un angolo allontanato verso il lato esterno dell'area di rigore: Bonezzi raccoglie il pallone e lo calcia accanto al palo più lontano. Segnato il 2-2 la Sestese ha un merito doppio, grazie al quale vince la partita: non s'accontenta; ma neppure si lancia all'attacco senza ragionare. Oltre alla tecnica per vincere le partite ci vogliono testa ed equilibrio; e la Sestese le ha entrambe, lo dimostra lo sviluppo dell'azione da tre punti: dopo averla avviata e aver visto Lika servire Bonami Lori sulla corsa, Lazzeretti taglia a centro area e devia in porta il cross smorzato ma non allontanato dalla difesa avversaria. È il 2-3 dopo il quale nulla più succede: non c'è più tempo né il Lido di Camaiore, stravolto, ha più le forze per evitare una sconfitta ormai inattesa.

A lungo è sembrato un sabba, tante erano le streghe che danzavano intorno alla Sestese: finire in svantaggio a dieci minuti dalla fine dopo aver pareggiato una partita complicata sembrava il segno chiaro d'una maledizione, specie a guardare una classifica che si stava facendo sempre più preoccupante. A lungo è sembrato un sabba, ma in mezzo alle streghe ci finisce il Lido di Camaiore che, avanti 1-0 e poi 2-1, perde 2-3 subendo il pari a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare e la rete decisiva al 4' di recupero. È l'epilogo d'una partita che consente alla Sestese di scappar via dai bordi della zona retrocessione (a tre minuti dalla fine era vicinissima, un punto appena) e costringe il Lido di Camaiore a rinviare di nuovo un'operazione già non andata a buon fine contro il Capezzano. Per la dinamica della gara la sua amarezza è comprensibile; ma la Sestese non avrebbe meritato d'uscire sconfitta. Già in avvio sono sue le occasioni migliori: Vignali si conferma ottimo prospetto e s'oppone a Gusciglio e Burroni che sottoporta avrebbero probabilmente avuto bisogno d'un po' di cattiveria in più. È quella che manca anche alla difesa nell'ultima occasione prima della pausa: troppo molle lo scarico di testa verso Tabani, beffato dall'inserimento di Montemagni che vince il possesso e porta il Lido di Camaiore in vantaggio. È un colpo orribile per la Sestese che per riprendersi impiega quasi metà ripresa: è infatti trascorsa quasi un'ora di gioco quando Gusciglio pareggia schiantando in porta il traversone di Barlumi dopo una prima opposizione. Ma, s'era già capito nel primo tempo, sui palloni lunghi la difesa della Sestese va in difficoltà: al 70' Tabani prova a darle mano uscendo abbondantemente fuori area, ma svirgola il rinvio che deposita il pallone sulla trequarti; è la zona preferita di Ghilarducci che senza pensarci troppo lo scarica in porta dopo una spazzolata all'incrocio. Alla fine della partita manca poco, il Lido di Camaiore pregusta un successo che ufficializzerebbe che la corsa salvezza è apertissima; ma s'è scordato del gran carattere della Sestese, che al 77' pareggia sugli sviluppi d'un angolo allontanato verso il lato esterno dell'area di rigore: Bonezzi raccoglie il pallone e lo calcia accanto al palo più lontano. Segnato il 2-2 la Sestese ha un merito doppio, grazie al quale vince la partita: non s'accontenta; ma neppure si lancia all'attacco senza ragionare. Oltre alla tecnica per vincere le partite ci vogliono testa ed equilibrio; e la Sestese le ha entrambe, lo dimostra lo sviluppo dell'azione da tre punti: dopo averla avviata e aver visto Lika servire Bonami Lori sulla corsa, Lazzeretti taglia a centro area e devia in porta il cross smorzato ma non allontanato dalla difesa avversaria. È il 2-3 dopo il quale nulla più succede: non c'è più tempo né il Lido di Camaiore, stravolto, ha più le forze per evitare una sconfitta ormai inattesa.
Scandicci-Venturina 1-0

SCANDICCI: Hancu, Andreucci, Ducci, Bucciardini, Botticelli, Di Cara, Unicori, Vezzosi, Martinelli, Mascalchi, Municchi. A disp.: Pierattini, Uruci, Sarti, Tosi, Buzzanga, Montini, Dell Agli, Bendoni D. . All.: Bernocchi Lorenzo
VENTURINA: Tanganelli, Imperato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Pensa, Musli, Sottile, Zenobi, Nardi, Lavarello, Pazzini, D Avino, Guidi. All.: Bardelloni Enrico
RETI: Vezzosi
SCANDICCI: Hancu, Andreucci, Ducci, Bucciardini, Botticelli, Di Cara, Unicori, Vezzosi, Martinelli, Mascalchi, Municchi. A disp.: Uruci, Sarti, Tosi, Pierattini, Buzzanga, Montini, Dell'Agli, Bendoni. All.: Lorenzo Bernocchi.
VENTURINA: Tanganelli, Imparato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Pensa, Musli, Sottile, Zenobi, Nardi, Lavarello, Pazzini, Davino, Guidi. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Gori di Arezzo.
RETE: Vezzosi.

SCANDICCI: Hancu, Andreucci, Ducci, Bucciardini, Botticelli, Di Cara, Unicori, Vezzosi, Martinelli, Mascalchi, Municchi. A disp.: Uruci, Sarti, Tosi, Pierattini, Buzzanga, Montini, Dell'Agli, Bendoni. All.: Lorenzo Bernocchi.
VENTURINA: Tanganelli, Imparato, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Massini, Bicocchi, Ontani, Loi, Bicocchi Pichi. A disp.: Pensa, Musli, Sottile, Zenobi, Nardi, Lavarello, Pazzini, Davino, Guidi. All.: Enrico Bardelloni.
ARBITRO: Gori di Arezzo.
RETE: Vezzosi.



Bruttino, grigio, gagliardo, anzi bellissimo! Il pomeriggio dello Scandicci è un continuo crescendo di consapevolezze e l'ennesima applicazione della più antica legge del calcio. Vince chi segna, non chi è più bello e neppure chi lo meriterebbe forse di più. Il sinistro di Vezzosi sul rettilineo finale premia lo Scandicci in una gara indirizzata ormai verso il pareggio. Partenza contratta, emozioni col contagocce, tiri in porta come la temperatura sul termometro: quasi vicine allo zero. Gli ospiti sembrano averne di più, ma sembrano anche piacersi un po' troppo. Nel secondo tempo pare aspettino il gol sicuri che prima o poi arriverà, ma non sarà così e alla fine lo Scandicci passa alla cassa e riscuote. Una vittoria pesante come piombo, dal valore assoluto altissimo. C'è da lavorare, certo. Ma con l'entusiasmo dei tre punti gambe e testa vanno più veloci. La rosa blues si dimostra sempre più all'altezza, in un pomeriggio in cui mister Bernocchi deve rinunciare a Carone, Martini e Pepe e con Sarti a mezzo servizio. Il primo tempo è avaro di emozioni. Il Venturina sfoggia un veloce ed accurato possesso palla non finalizzato però a conclusioni nello specchio. Ci prova due volte Guidi, la prima mandando alto e la seconda scheggiando la traversa. L'ottimo schema di Bicocchi su punizione non ha maggiori fortune, la palla indirizzata sul secondo palo non trova nessun compagno pronto alla deviazione. Prova anche Loi ad accendersi, servendo un cioccolatino che Bicocchi non scarta; Hancu è attento sulla conclusione del numero 11. I giocatori di casa capiscono che è il momento di soffrire e tengono botta in mezzo al campo, rincorrendo tutto e tutti. Sul finale di tempo ci provano con il tiro-cross di Unicori che si stampa sulla traversa. All'intervallo è 0-0. La ripresa vede un altro Scandicci. Più voglioso, più rapido. Di Cara con il suo sinistro manda di un soffio a lato, segnale che il vento è cambiato. Vezzosi servito in profondità viene stoppato dalla provvidenziale uscita dell'estremo difensore ospite Tanganelli. La girandola delle sostituzioni non cambia l'inerzia del match, ormai a favore dei locali. Gli ospiti fedeli ai loro dettami hanno più possesso palla ma concludono poco. E i padroni di casa allora ci provano con Buzzanga servito da Vezzosi, ma Tanganelli si rifugia in angolo. L'episodio decisivo arriva al 75': Massini e Nardi non si intendono in fase di possesso e sul retropassaggio del centrocampista ospite si avventa Vezzosi come un falco. Giunto al limite dell'area resiste al ritorno di Nardi ed esplode un sinistro di rara forza su quale Tanganelli nulla può. La rete si gonfia, il Bartolozzi esplode, Vezzosi è sommerso dall'abbraccio di tutti i suoi compagni. Il tempo per una reazione ospite è poco, ma Loi ci prova. Lancio sontuoso per Nardi, la chiusura di Municchi è altrettanto pregevole. In pieno recupero lo Scandicci si divora il raddoppi, con Tosi che in contropiede non si accorge di Bucciardini solissimo in area e invece di servirlo prova l'azione personale, ma viene chiuso dal recupero della difesa. Al triplice fischio dell'ottimo Ferri Gori esultano i blues ma il Venturina non esce assolutamente ridimensionato dal match. Anzi, gli ospiti trovano ulteriori conferme dopo aver fermato il Tau e battuto la Cattolica. Mister Bardelloni deve essere soddisfatto dalla gara dei suoi, a cui è mancato solamente l'episodio. Di sicuro la miglior squadra vista al Bartolozzi fino ad ora. In casa Scandicci come detto può essere soddisfatto anche Bernocchi. Le assenze pesavano, ma la squadra ha risposto alla grande. La lettura del match è stata ottimale, adattandosi allo svolgimento delle varie fasi di gara. Calciatoripiù : nello Scandicci non si può non citare Vezzosi , autore del gol vittoria ma non solo; Andreucci in difesa, per l'occasione capitano, è sempre sicuro e non sbaglia un intervento; un elogio a tutta la rosa dello Scandicci, ampia e di qualità. Nel Venturina Guidi gioca con sapienza, non spreca mai un pallone e distribuisce bene le giocate; Loi prova sempre a fare qualcosa di positivo, e il più delle volte ci riesce.

Bruttino, grigio, gagliardo, anzi bellissimo! Il pomeriggio dello Scandicci è un continuo crescendo di consapevolezze e l'ennesima applicazione della più antica legge del calcio. Vince chi segna, non chi è più bello e neppure chi lo meriterebbe forse di più. Il sinistro di Vezzosi sul rettilineo finale premia lo Scandicci in una gara indirizzata ormai verso il pareggio. Partenza contratta, emozioni col contagocce, tiri in porta come la temperatura sul termometro: quasi vicine allo zero. Gli ospiti sembrano averne di più, ma sembrano anche piacersi un po' troppo. Nel secondo tempo pare aspettino il gol sicuri che prima o poi arriverà, ma non sarà così e alla fine lo Scandicci passa alla cassa e riscuote. Una vittoria pesante come piombo, dal valore assoluto altissimo. C'è da lavorare, certo. Ma con l'entusiasmo dei tre punti gambe e testa vanno più veloci. La rosa blues si dimostra sempre più all'altezza, in un pomeriggio in cui mister Bernocchi deve rinunciare a Carone, Martini e Pepe e con Sarti a mezzo servizio. Il primo tempo è avaro di emozioni. Il Venturina sfoggia un veloce ed accurato possesso palla non finalizzato però a conclusioni nello specchio. Ci prova due volte Guidi, la prima mandando alto e la seconda scheggiando la traversa. L'ottimo schema di Bicocchi su punizione non ha maggiori fortune, la palla indirizzata sul secondo palo non trova nessun compagno pronto alla deviazione. Prova anche Loi ad accendersi, servendo un cioccolatino che Bicocchi non scarta; Hancu è attento sulla conclusione del numero 11. I giocatori di casa capiscono che è il momento di soffrire e tengono botta in mezzo al campo, rincorrendo tutto e tutti. Sul finale di tempo ci provano con il tiro-cross di Unicori che si stampa sulla traversa. All'intervallo è 0-0. La ripresa vede un altro Scandicci. Più voglioso, più rapido. Di Cara con il suo sinistro manda di un soffio a lato, segnale che il vento è cambiato. Vezzosi servito in profondità viene stoppato dalla provvidenziale uscita dell'estremo difensore ospite Tanganelli. La girandola delle sostituzioni non cambia l'inerzia del match, ormai a favore dei locali. Gli ospiti fedeli ai loro dettami hanno più possesso palla ma concludono poco. E i padroni di casa allora ci provano con Buzzanga servito da Vezzosi, ma Tanganelli si rifugia in angolo. L'episodio decisivo arriva al 75': Massini e Nardi non si intendono in fase di possesso e sul retropassaggio del centrocampista ospite si avventa Vezzosi come un falco. Giunto al limite dell'area resiste al ritorno di Nardi ed esplode un sinistro di rara forza su quale Tanganelli nulla può. La rete si gonfia, il Bartolozzi esplode, Vezzosi è sommerso dall'abbraccio di tutti i suoi compagni. Il tempo per una reazione ospite è poco, ma Loi ci prova. Lancio sontuoso per Nardi, la chiusura di Municchi è altrettanto pregevole. In pieno recupero lo Scandicci si divora il raddoppi, con Tosi che in contropiede non si accorge di Bucciardini solissimo in area e invece di servirlo prova l'azione personale, ma viene chiuso dal recupero della difesa. Al triplice fischio dell'ottimo Ferri Gori esultano i blues ma il Venturina non esce assolutamente ridimensionato dal match. Anzi, gli ospiti trovano ulteriori conferme dopo aver fermato il Tau e battuto la Cattolica. Mister Bardelloni deve essere soddisfatto dalla gara dei suoi, a cui è mancato solamente l'episodio. Di sicuro la miglior squadra vista al Bartolozzi fino ad ora. In casa Scandicci come detto può essere soddisfatto anche Bernocchi. Le assenze pesavano, ma la squadra ha risposto alla grande. La lettura del match è stata ottimale, adattandosi allo svolgimento delle varie fasi di gara. Calciatoripiù : nello Scandicci non si può non citare Vezzosi , autore del gol vittoria ma non solo; Andreucci in difesa, per l'occasione capitano, è sempre sicuro e non sbaglia un intervento; un elogio a tutta la rosa dello Scandicci, ampia e di qualità. Nel Venturina Guidi gioca con sapienza, non spreca mai un pallone e distribuisce bene le giocate; Loi prova sempre a fare qualcosa di positivo, e il più delle volte ci riesce.
Tau Calcio-Cattolica Virtus 1-0

TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, Landi, Mei, Materassi, Signorini T., Borracchini, Nesti, Moretti. A disp.: Ciampi, Casini, Colzi, Di Ciolo, Giuntoli, Landucci, Sarti, Trombino, Vannacci. All.: Guerri Luca
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro Ferraz, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Randelli, Frangini, Arcadipane, Mori, Sciulli, Barzagli, . All.: Vallini Francesco
RETI: Mei
TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, Landi, Mei, Materassi, T. Signorini, Borracchini, Nesti, Moretti. A disp.:. Ciampi, Casini, Colzi, Di Ciolo, Giuntoli, Landucci, Sarti, Trombino, Vannacci. All.: Luca Guerri.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Rangelli, Frangini, Arcadipane, Mori, Sciulli, Barzagli. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Poggianti di Livorno
RETE: 65' Mei rig.

TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Turturro, Landi, Mei, Materassi, T. Signorini, Borracchini, Nesti, Moretti. A disp.:. Ciampi, Casini, Colzi, Di Ciolo, Giuntoli, Landucci, Sarti, Trombino, Vannacci. All.: Luca Guerri.
CATTOLICA VIRTUS: Giuliano, Giaquinto, Vaggi, Bindi, Rossi, Cercel, Papi, Lottini, Pinheiro, Agnorelli, Selvi. A disp.: Lekaj, Rangelli, Frangini, Arcadipane, Mori, Sciulli, Barzagli. All.: Francesco Vallini.
ARBITRO: Poggianti di Livorno
RETE: 65' Mei rig.



Decide Mei dagli undici metri a un quarto d'ora dalla fine: il Tau Altopascio vince l'undicesima partita su tredici e caccia lontano la Cattolica Virtus, che scivola a otto punti di distanza e si vede superare dall'Affrico. Tra due delle protagoniste di questo campionato è andata in scena una partita equilibrata, ben disputata da entrambe: il Tau ha fatto la partita ma, anche se senza riuscirci, la Cattolica Virtus ha più volte provato a pungere. Le emozioni arrivano subito: già al 2' Nesti lancia a destra Materassi che salta un difensore, entra in area e calcia da posizione defilata, ma si vede respingere il tiro da Giuliano in uscita. Il Tau ci riprova al 9', quando Nesti si libera sulla destra e mette al centro dove Borracchini colpisce di testa: Giuliano riesce ad allontanare il pallone che si stava infilando sotto la traversa. È un buon momento per il Tau: al 12' Materassi scende a destra e appoggia dietro a Vaselli che di prima passa a Nesti, al tiro, alto, dal vertice dell'area. Al quarto d'ora la Cattolica riesce a farsi vedere per la prima volta: Selvi scende a sinistra e serve Pinheiro che però al momento del controllo scivola; l'azione sfuma. Cento secondi più tardi s'accende di nuovo Selvi che sulla medesima corsia ottiene il fondo ed effettua un cross sul palo più lontano: Lottini colpisce al volo senza però inquadrare la porta. La Cattolica Virtus rischia però sul corner di Signorini dalla destra: in qualche modo Giuliano riesce a smanacciare, Mei controlla di coscia ma calcia alto. Tau pericoloso anche alla mezz'ora: Signorini rimette in area un corner dalla destra, sul secondo palo sbuca di nuovo Mei che calcia al volo ma non inquadra lo specchio. Si va dunque alla pausa sullo 0-0. Si riprende con ritmi altissimi: dopo pochi secondi dal riavvio Vas si libera a sinistra e serve al limite per Borracchini il cui tiro di destro la difesa contiene in angolo. Al 44' dai trenta metri Nesti appoggia al vertice destro dell'area a Moretti che controlla e calcia: Giuliano salva. La Cattolica Virtus prova ad alleggerire la pressione con la discesa di Lottini che da destra serbe al limite Agnorelli: la conclusione è forte ma centrale, Piagentini la neutralizza. Sembra comunque un buon momento per la Cattolica Virtus che si ripresenta al tiro al 49': Bindi apre in area per Papi che, solo a destra, prolunga per Selvi pronto al tiro, bloccato da Piagentini in due tempi. Passato il momento più difficile il Tau torna ad attaccare: Materassi si libera a destra e crossa sul palo più lontano dove alla deviazione arriva Mei che calcia di poco fuori. Altra azione pericolosa un minuto più tardi: da posizione centrale intorno ai venti metri Materassi allarga a sinistra per Vas il cui tiro di sinistro la difesa devia. Poi l'episodio decisivo: da destra Nesti serve al limite per Vannacci il cui tiro deviato innesca sottoporta Borracchini, steso da Giuliano dopo il dribbling. Poggianti fischia subito il rigore che Mei trasforma in rete (65'). Trovato l'1-0, il Tau cerca subito il raddoppio: Vas avanza a sinistra e appoggia a Nesti che controlla e col destro prova la conclusione ma trova solo un calcio d'angolo. Più pericolosa è l'azione del 78', protagonista Tancredi Signorini che riceve al limite e serve in area Casini, ostacolato da Giuliano con una gran parata. Così all'80' la Cattolica Virtus può costruire l'ultima azione del possibile pari sugli sviluppi d'un corner da sinistra messo in mezzo da Cercel: la difesa libera fuori area, Lottini al volo colpisce sporco; ne viene fuori un pallonetto che Piagentini blocca sotto al traversa. È l'ultimo atto: il Tau Altopascio vince e allontana (definitivamente?) una delle rivali più pericolose. Calciatoripiù: Mei (Tau Altopascio) segna con freddezza il rigore decisivo dopo aver più volte sfiorato la rete in altre occasioni; a sinistra Selvi (Cattolica Virtus) mette spesso in difficoltà la difesa avversaria.

Decide Mei dagli undici metri a un quarto d'ora dalla fine: il Tau Altopascio vince l'undicesima partita su tredici e caccia lontano la Cattolica Virtus, che scivola a otto punti di distanza e si vede superare dall'Affrico. Tra due delle protagoniste di questo campionato è andata in scena una partita equilibrata, ben disputata da entrambe: il Tau ha fatto la partita ma, anche se senza riuscirci, la Cattolica Virtus ha più volte provato a pungere. Le emozioni arrivano subito: già al 2' Nesti lancia a destra Materassi che salta un difensore, entra in area e calcia da posizione defilata, ma si vede respingere il tiro da Giuliano in uscita. Il Tau ci riprova al 9', quando Nesti si libera sulla destra e mette al centro dove Borracchini colpisce di testa: Giuliano riesce ad allontanare il pallone che si stava infilando sotto la traversa. È un buon momento per il Tau: al 12' Materassi scende a destra e appoggia dietro a Vaselli che di prima passa a Nesti, al tiro, alto, dal vertice dell'area. Al quarto d'ora la Cattolica riesce a farsi vedere per la prima volta: Selvi scende a sinistra e serve Pinheiro che però al momento del controllo scivola; l'azione sfuma. Cento secondi più tardi s'accende di nuovo Selvi che sulla medesima corsia ottiene il fondo ed effettua un cross sul palo più lontano: Lottini colpisce al volo senza però inquadrare la porta. La Cattolica Virtus rischia però sul corner di Signorini dalla destra: in qualche modo Giuliano riesce a smanacciare, Mei controlla di coscia ma calcia alto. Tau pericoloso anche alla mezz'ora: Signorini rimette in area un corner dalla destra, sul secondo palo sbuca di nuovo Mei che calcia al volo ma non inquadra lo specchio. Si va dunque alla pausa sullo 0-0. Si riprende con ritmi altissimi: dopo pochi secondi dal riavvio Vas si libera a sinistra e serve al limite per Borracchini il cui tiro di destro la difesa contiene in angolo. Al 44' dai trenta metri Nesti appoggia al vertice destro dell'area a Moretti che controlla e calcia: Giuliano salva. La Cattolica Virtus prova ad alleggerire la pressione con la discesa di Lottini che da destra serbe al limite Agnorelli: la conclusione è forte ma centrale, Piagentini la neutralizza. Sembra comunque un buon momento per la Cattolica Virtus che si ripresenta al tiro al 49': Bindi apre in area per Papi che, solo a destra, prolunga per Selvi pronto al tiro, bloccato da Piagentini in due tempi. Passato il momento più difficile il Tau torna ad attaccare: Materassi si libera a destra e crossa sul palo più lontano dove alla deviazione arriva Mei che calcia di poco fuori. Altra azione pericolosa un minuto più tardi: da posizione centrale intorno ai venti metri Materassi allarga a sinistra per Vas il cui tiro di sinistro la difesa devia. Poi l'episodio decisivo: da destra Nesti serve al limite per Vannacci il cui tiro deviato innesca sottoporta Borracchini, steso da Giuliano dopo il dribbling. Poggianti fischia subito il rigore che Mei trasforma in rete (65'). Trovato l'1-0, il Tau cerca subito il raddoppio: Vas avanza a sinistra e appoggia a Nesti che controlla e col destro prova la conclusione ma trova solo un calcio d'angolo. Più pericolosa è l'azione del 78', protagonista Tancredi Signorini che riceve al limite e serve in area Casini, ostacolato da Giuliano con una gran parata. Così all'80' la Cattolica Virtus può costruire l'ultima azione del possibile pari sugli sviluppi d'un corner da sinistra messo in mezzo da Cercel: la difesa libera fuori area, Lottini al volo colpisce sporco; ne viene fuori un pallonetto che Piagentini blocca sotto al traversa. È l'ultimo atto: il Tau Altopascio vince e allontana (definitivamente?) una delle rivali più pericolose. Calciatoripiù: Mei (Tau Altopascio) segna con freddezza il rigore decisivo dopo aver più volte sfiorato la rete in altre occasioni; a sinistra Selvi (Cattolica Virtus) mette spesso in difficoltà la difesa avversaria.