Bibbiena-Porta Romana 1-1
RETI: Grifagni, Antogna
BIBBIENA: Marzani, Nanni, Ugolini, Checcucci, Corsani, Valentini, Mazzi, Lungu,Coli, Grifagni, Lanini. A disp.: Vannucci, Mazzotta, Kane, Bernacchi, Tizzanini, Ragazzini. All.: Vinicio Dini.
PORTA ROMANA: Cecconi, Galeazzo, Bacci, Colombo, Faralli, Farulli, Grifoni, Bizzeti, Coli, Desii, Antogna. A disp.: Collini, Fiorini, Ermini, Sibilia, Ruocco, Mazzei. All.: Alessio Gelli.
ARBITRO: Moni di Prato
RETI: 18' Grifagni, 49' Antogna.
Finisce in parità lo scontro salvezza tra Bibbiena e Porta Romana. Al 3-5-2 di Dini, largamente rimaneggiato e composto solo da 2005, Gelli risponde con 4-3-3 nel quale recupera Coli in avanti e Desii nella trequarti. Piuttosto confuso e spezzettato, per quindici minuti l'avvio non regala situazioni o trame degne di nota; prova a rompere l'equilibrio Grifagni che al quarto d'ora ne va di forza sull'out di sinistra e, al momento dell'ingresso in area, viene steso: la punizione di Checcucci finisce appena sopra la traversa. Il Bibbiena comunque passa al secondo tentativo: dopo un rimpallo a centrocampo il pallone finisce tra i due centrali del Porta Romana, ma Grifagni è il più lesto a impossessarsene e, una volta entrato in area, trafigge l'incolpevole Cecconi in uscita. È l'1-0 del Bibbiena che a questo punto aggredisce il Porta Romana: al 22' ancora Grifagni, ancora a sinistra, salta l'uomo e crossa all'indietro un pallone velenoso che Faralli devia sfiorando una clamoroso autorete. Lo stesso Faralli però due minuti dopo è bravo a deviare la botta di Grifagni dai dieci metri, diretta in porta. Al 25' arriva improvvisa la prima occasione per il Porta Romana: Desii appoggia a Farulli che pennella un cross per un grande colpo di testa di Coli, ma il pallone accarezza la parte alta della traversa. Ma è ancora Bibbiena: si rende pericoloso Colì che al termine di una rapida azione corale calcia sul palo lontano, di poco fuori a Cecconi battuto. Mentre ci si aspetta il raddoppio casentinese viene fuori il Porta Romana che colleziona tre occasioni negli ultimi dieci minuti del primo tempo. Si comincia con l'iniziativa di Coli che sul pallone gestito male dal Bibbiena si presenta solo davanti a Marzani fuori dai pali, ma il suo pallonetto finisce lontano dal bersaglio. Qualche istante dopo lo stesso Coli su punizione impegna Marzan; infine, è Antogna a sciupare un'altra occasione dentro l'area. Il primo tempo finisce dunque con il Bibbiena in vantaggio; ma per proprie colpe il Porta Romana non riesce a ottenere un meritato pareggio. La ripresa inizia subito con il botto, anche per l'incapacità dei rossoblu locali di rientrare immediatamente in partita. Il pari ospite arriva subito: Desii calcia in mezzo un angolo regalato dalla difesa locale; Antogna il più lesto a colpire di testa in mezzo a tutti, Marzani può solo osservare il pallone in rete. Pareggio, come detto, meritato. A questo punto sembra che esistano tutte le condizioni perché il Porta Romana possa far propria l'intera posta: condizione psicologica, differenza di età, le assenze dei casentinesi. Al contrario, la rete rappresenta l'ultima occasione creata dal Porta Romana; in questo contesto viene fuori l'orgoglio e il cuore del Bibbiena. Dopo sessanta giorni d'assenza rientra in campo Ragazzini al posto di Lanini (gran primo tempo); gli s'affianca Mazzotta, e il centrocampo torna in mano ai rossoblù che innescano gli affondi di Grifagni e Mazzi capaci di far traballare la difesa neroarancio. Al 73' il Bibbiena si ferma a un passo dal vantaggio: con una grande azione Ugolini, uno dei migliori, serve Colì, pronto al servizio per Grifagni che controlla e appoggia all'occorrente Ragazzini; sulla staffilata sotto la traversa Cecconi compie un autentico miracolo, parata sensazionale e pareggio sigillato. Il Bibbiena insiste all'85': è merito ancora di Grifagni che si beve, questa volta a destra, due difensori fiorentini, rientra e viene steso al limite (non c'è il Var e nemmeno il giallo): sulla punizione di Ragazzini, il colpo di testa di Corsani libera a due metri dalla porta Checcucci che, anche lui al rientro dopo quaranta giorni, spedisce incredibilmente sopra la traversa. Occasionissima che assomigliava a una sentenza per il Porta Romana. L'incontro si chiude qui; al netto degli episodi, l'1-1 è un risultato nel complesso più giusto che utile per le due compagini.
Calciatoripiù : la pubalgia non ferma
Grifagni , autore di spunti di qualità e forza che mandano in tilt la difesa fiorentina e della rete del vantaggio; ottima la prestazione anche per
Ugolini (che campionato!), il solito
Corsani e la personalità di
Ragazzini (Bibbiena). La citazione per
Cecconi è d'obbligo dopo l'intervento spettacolare; insieme a lui è risultato decisivo Antogna. Apprezzabili anche la qualità di
Desii e la grinta di
Colombo (Porta Romana).
Audace Legnaia-Fucecchio 1-2
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Sabatucci, Ramku, Nannetti, Geniotal, Iaia, Banti, Agostini, Badalassi, Pieri. A disp.: Bigazzi Edoardo , Cullhaj, Tiozzo, Bruno, Doni, . All.: Bertuccio Marco
RETI: Amodio, Badalassi, Doni
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Tarantoli, Carpini, Corbucci, Martini, Vanzi, Amodio (60' Papini), Gasparini, Tofani, Vagaggini, Solvi (46' Lelli). A disp.: Sorace, Stanzoni, Cosi, Francini. All.: Carlo Gioli.
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Sabatucci, Ramku, Nannetti, Geniotal (60' Cullhaj), Iaia, Banti, Agostini, Badalassi (88' Bruno), Pieri (69' Doni). A disp.: Bigazzi, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Eleonora Labate di Firenze
RETI: 17' Amodio, 32' Badalassi, 84' Doni.
Il Fucecchio espugna Legnaia in rimonta e dopo una partenza difficile si tiene stretto un 1-2 preziosissimo. Arriva invece una beffa per i gialloblù che ci mettono il cuore, lottano e s'impegnano fino all'ultimo, ma escono a mani vuote dal rettangolo di gioco non riuscendo a porre fine a un periodo cupo contrassegnato dalla quarta sconfitta consecutiva. Sono però i padroni di casa a iniziare meglio la gara, imponendo il loro gioco e sbloccando il match al 17'; la risposta bianconera non si fa attendere grazie soprattutto a Badalassi, che entra nel vivo del gioco e inizia a seminare il panico nella difesa avversaria, mettendo a segno la rete del pareggio e ristabilendo l'equilibrio. Nel secondo tempo il copione della gara non cambia: il Legnaia prova a tenere in mano il pallino del gioco e a riportarsi in vantaggio, ma a spuntarla sono gli ospiti, che sul finale di gara si portano sull'1-2 con la rete di Doni. Dopo una prima fase di studio da parte di entrambe le formazioni, ad aprire le danze ci pensa Amodio che sfrutta benissimo l'assist al bacio di Tofani e un'uscita un po' scellerata di Rocchi e di testa mette dentro il gol dell'1-0. Vista al rallentatore l'azione evidenzia i limiti della difesa ospite che concede spazio e tempo a Tofani: quando uno come lui può portarsi avanti il pallone, arrivare quasi al vertice dell'area, osservare il movimento di Amodio e servirlo con un cross perfetto sul secondo palo evitare lo svantaggio è pressoché impossibile. E così al 17' matura l'1-0. Il vantaggio dura un quarto d'ora, poi il Legnaia conquista una punizione e si riversa in attacco ma concedono agli avversari un contropiede mortifero: Badalassi prende palla a centrocampo, salta l'ultimo difensore, s'invola verso la porta e viene abbattuto una volta entrato in area di rigore. Eleonora Labate indica il dischetto: sul pallone si presenta proprio Badalassi che apre il piattone destro, spiazza il portiere e fa 1-1. Badalassi è scatenato: al 34' riceve un altro pallone sulla fascia, punta nell'uno contro uno il diretto avversario, lo salta, s'accentra sul destro e prova a chiudere sul primo palo, soltanto sfiorato. L'ultimo squillo del primo tempo arriva però dai locali: Solvi calcia dal limite col sinistro ma Rocchi, questa volta attento, gli dice di no. Terminano qui i primi quarantacinque minuti, intensi e vivaci: alle numerose azioni manovrate dei primi minuti seguono lunghi lanci spesso imprecisi che non riescono a scardinare le difese. Nella seconda frazione le due squadre si allungano, aumentano gli spazi per poter colpire e di conseguenza le occasioni da gol. Il Fucecchio si fa vedere dalle parti di Fattovich con un calcio piazzato: Sabatucci crossa in area di rigore un pallone buono per Agostini che prova la girata in acrobazia ma viene murato dalla difesa. Replicano allora i locali che riescono a organizzare una buona avanzata offensiva: innescata da Gasparini, la sovrapposizione di Tarantoli si chiude col traversone per Tofani che cerca la rovesciata ma non impatta bene e conclude sul fondo. Il Fucecchio replica con un altro calcio piazzato. Questa volta però il tiratore è diverso e ha diverse intenzioni: Iaia arma il sinistro e fa partire il bolide, Fattovich non riesce a respingere bene ma per sua fortuna interviene Corbucci che allontana dalla linea. Passato il pericolo, il Legnaia inizia a macinare azioni su azioni creando qualche pericolo prima con Lelli che incrocia col destro sfiorando il palo, poi con Tofani che trova l'ottima opposizione di Rocchi e infine con la punizione di Vagaggini che accarezza la traversa. Il Fucecchio soffre ma ringrazia e all'84' completa la rimonta: nessun difensore del Legnaia riesce ad allontanare una rimessa laterale lanciata direttamente in area, il pallone arriva sul secondo palo a Doni, che controlla e gira verso la porta; una deviazione mette fuori causa Fattovich e il pallone termina in porta per la rete che vale il sorpasso. Sfortunatamente sotto dopo un ottimo secondo tempo, al 91' il Legnaia costruisce l'ultima occasione per riacciuffare la gara: Vagaggini s'incarica di battere una punizione dal limite e pennella la traiettoria sopra la barriera, ma Rocchi vola e con una parata plastica toglie il pallone da sotto la traversa. È l'ultima azione: Labate manda tutti sotto la doccia, il Fucecchio sbanca Legnaia e torna a casa con il bottino pieno, per la delusione dei gialloblù.
Calciatoripiù: Tofani disegna l'assist per il vantaggio di
Amodio , che segna e, galvanizzato, corre e lotta per tutto il match; entrato a gara in corso,
Lelli (Legnaia) sfiora la rete in due occasioni e riesce ad animare le azioni offensive dei suoi con sprint e buone giocate. Protagonista di giornata con una rete e tante giocate preziose,
Badalassi carica la squadra sulle spalle nel momento più importante e contribuisce alla vittoria. Per descrivere la gara di
Doni serve una citazione dei giorni nostri: Entro, spacco, esco, ciao . Col miracolo nel finale
Rocchi (Fucecchio) salvaguarda il vantaggio dei suoi facendosi perdonare l'errore sulla prima rete.
Fratres Perignano-San Marco Avenza 1-1
RETI: Balducci, Pasquini P.
FRATRES PERIGNANO: Cirillo, Ferretti, Oliva, Crispino, Lelli, Del Bono, Azzoli, Montagnani, Balducci, Diaz Garrido, Bartoli. A disp.: Profeti, Taccini, Gambini, Casalini, Passoni Bahati, Volpi. All.: Fabio Bargigli.
SAN MARCO AVENZA: Pianti, Costi, Ratti, Perinelli, Pasquini, Bernuzzi, Mazzucchelli, Bertoloni, Grassi, Granai, Santini. A disp.: Ontario, Caro, Petriccioli, Cacciatori, Zaccagna, Basile, Orlandi, Molini, Mazzanti. All.: Stefano Sora.
ARBITRO: Alessia Lisi di Empoli
RETI: 6' Balducci, 22' Pasquini.
Non gli basta il vantaggio a freddo, il Perignano perde l'occasione di restare agganciato al vagone di testa: l'1-1 interno col San Marco Avenza fa salire a sette i punti di distanza dal Grassina capolista e non gli consente né di staccare il Pontassieve fermato a Uliveto né d'acchiappare la Lastrigiana al secondo stop consecutivo. Di sicuro non lo aiuta il terreno (si gioca ad Acciaiolo) che dopo un quarto d'ora rende difficile qualsiasi tipo di manovra; ma per Alessia Lisi, peraltro protagonista di una direzione più che sufficiente, c'erano le condizioni minime per partire e finire. Il fondo ha un rilievo già nell'azione che sblocca la partita: in scivolata Mazzucchelli cerca di liberare l'area ma, tradito dal poco grip, serve al limite Balducci che s'incunea in area e col sinistro fredda Pianti. Ma il San Marco Avenza sa che strappare un risultato positivo vorrebbe dire aumentare il margine di sicurezza sulle inseguitrici: avviata dal tiro a giro di Ratti ben parato da Cirillo, la sua reazione produce il pari intorno alla metà del primo tempo; lo segna Pasquini (primo centro stagionale) che spinge in porta la punizione di Granai respinta dal palo. Il primo tempo si riassume qui, e poco altro accade nella ripresa: Cirillo disinnesca due percussioni di Grassi, Pianti fa lo stesso su Balducci due volte vicino alla rete della vittoria. Difficile chiedere di più alle due contendenti; l'1-1 fa però più felice il San Marco Avenza, al secondo risultato positivo dopo il 2-1 nel posticipo col Cenaia.
Calciatoripiù : non tante parate, ma significative:
Cirillo si conferma la solita sicurezza;
Del Bono in difesa e
Montagnani (Fratres Perignano) in mediana fanno argine alle incursioni di
Mazzucchelli (sfortunato sullo 0-1) e
Granai , ispirati nonostante pioggia e fango; la rete di
Pasquini (San Marco Avenza) porta in dote un punto prezioso.
Urbino Taccola-Pontassieve 1-1
RETI: Antoni, Candelori
URBINO TACCOLA: Giaconi, Paciarelli, Monacci, Ferrera, Oshadogan, Petrucci, Taglioli, Mogavero, Cioni, Antoni, Nordio. A disp.: Schiavone, Patalani, Tahiri, F. Puccetti, Hamza, N. Puccetti, Salvadori. All.: Eli Angiolino Bottai.
PONTASSIEVE: Foschi, Niccoli, Manetti, Lemmi, Del Lungo, Rasi, Mannini, Cassella, Bartolozzi, Malaman, Candelori. A disp.: Sy, Saladini, Pretelli, Riccucci, Dreucci, Pacini, Mengozzi. Piccioli. All.: Marco Privitera.
ARBITRO: Giannini di Pontedera
RETI: 47' Candelori, 58' Antoni.
NOTE: espulso Taglioli (70').
A Uliveto Terme non tutti gioiscono ma Bottai, che è allenatore esperto e sa quanto sia complesso arrivare incolumi in fondo a un campionato così complesso, spiega come si debba leggere l'1-1 tra il suo Urbino Taccola e il Pontassieve: un punto guadagnato sull'Affrico quintultimo, ora a nove di distanza così come il Bibbiena. È vero che interrompe una serie di vittorie che andava avanti da un mese; ma, ottenuto in inferiorità numerica contro una squadra dal notevole tasso tecnico, il pari è perfetto per allungare la striscia positiva e allontanare dalla zona bollente una squadra che soltanto un mese fa sembrava dovesse lottare fino alla stagione delle spighe. L'Urbino Taccola sbaglia se pensa di poter scalare le posizioni di vertice con la facilità con cui c'è arrivato a ridosso: davanti viaggiano a velocità doppia, e davanti ci sono squadre come il Pontassieve che fanno del matrimonio tra tecnica ed esperienza delle armi quasi imbattibili. Si capisce bene perché, se s'escludono due percussioni di Nordio da sinistra, il primo tempo scivoli via senza particolari occasioni da rete: con la propria fisicità l'Urbino Taccola ostacola la manovra classica del Pontassieve che non rinnega mai l'approccio palla a terra anche quando trovare spazi è complicatissimo. Qualche spiraglio in più s'apre nella ripresa, inaugurata dall'accelerazione di Nordio cui solo la difficilissima parata di Foschi nega la rete del vantaggio (46'). E una manciata d'istanti più tardi l'azione appena andata in archivio assume peso doppio, perché il Pontassieve riesce a passare avanti: Mannini tiene vivo un pallone che sembrava destinato a uscire dalla linea laterale e serve in profondità Candelori che approfitta dell'errato movimento della difesa per scattare in posizione regolare e battere Giaconi. Ma il vantaggio ospite non dura neppure un quarto d'ora: il Pontassieve commette un fallo evitabilissimo sulla propria trequarti e si schiera male sulla successiva punizione di Petrucci; la deviazione aerea di Antoni vale l'1-1. L'incontro s'accende, l'Urbino Taccola prova subito a costruire il raddoppio e in due circostanze ci va vicino: Nordio sbatte su Foschi, in mischia Cioni sottrae a Ferrera un pallone interessantissimo. Poi la gara rischia di svoltare di nuovo: Taglioli si rende colpevole d'una reazione sciocca e lascia i suoi in inferiorità numerica per una ventina di minuti. E in dieci l'Urbino Taccola è costretto a fronteggiare l'impeto rinnovato del Pontassieve che in ripartenza sfiora il nuovo vantaggio prima con Malaman (avrebbe potuto servire Pretelli solo a centro area), poi con lo stesso Pretelli murato all'ultimo e infine con Dreucci cui s'oppone Giaconi. Va dunque in archivio un pari: e per quanto visto, e per la classifica che disegna, entrambe le contendenti possono dirsi soddisfatte.
Calciatorepiù : avvicinarsi all'area è complicato quando a presidiarla c'è un centrale come
Del Lungo (Pontassieve).
Montelupo-Affrico 3-1
RETI: Tofani S., Tofani S., Cintelli, Mecatti
MONTELUPO: Gori, Urgolo (45' Cacialli), Seghetti, Pasqualetti, Bagnoli, Mancini, Ciulli (61' Michelucci), Potogu, Tofani, Terramoto, Cintelli (88' Nicolosi). A disp: Ciucchi, Simoncini, Martelli Masi, Bentivoglio, Parrini, Balis. All: Sauro Belli.
AFFRICO: Sacchi, Bartolacci, Boddi, Puggelli (60' Barbieri), Laraia, Giovannoni, Miniati (70' Frilli), Valoriani, Di Gaudio, Conversani (75' Malizia), Mecatti. A disp: Dos Santos, Baffoni, Milazzo, Renzi. All: Massimiliano Benfari.
ARBITRO: Burgassi di Firenze
RETI: 3', 74' Tofani, 33' Mecatti, 54' Cintelli.
NOTE: ammoniti Tofani, Giovannoni e Conversani. Recupero: 1'+4'. Angoli: 5-9.
Match rocambolesco al Landini, ove l'Affrico cade 3-1; il Montelupo interrompe così la serie di due sconfitte consecutive riportando nell'ambiente quella serenità e quella consapevolezza che mancavano dall'ultima vittoria rimediata contro la Sestese. S'allunga invece a cinque invece la striscia di gare dell'Affrico senza vittorie. A iniziare forte è proprio la squadra amaranto che dopo appena 3' trova il vantaggio targato Tofani. Tutto nasce da un'idea di Terramoto che trova sull'esterno l'inserimento di Seghetti, preciso nel servire a centro area Tofani che con un destro chirurgico supera Sacchi. Il Montelupo è sceso bene in campo, interpretando in maniera ottimale le indicazioni di Sauro Belli guadagnandosi subito il gol dell'1-0. Al 10' gli ospiti tentano la reazione con Di Gaudio che si gira velocemente dal limite dell'area mirando il primo palo dove fa buona guardia Gori. L'Affrico cerca la scossa provando a ottenerla proprio dal suo tridente d'attacco che si sta rendendo pericoloso nell'area di rigore avversaria. Al 19' è Mecatti entra in area di rigore e, defilato sulla sinistra, calcia trovando la respinta di Gori. L'Affrico ci riprova tre minuti più tardi: dopo una splendida ripartenza corale Miniati, una volta entrato in area di rigore, calcia dalla destra ma il suo tiro viene respinto nuovamente da Gori. Dopo alcuni minuti di sofferenza si riversa in avanti il Montelupo: il solito Terramoto trova di nuovo un corridoio per Seghetti che, da posizione defilata sulla destra, riesce a centrare la porta superando Sacchi ma non Boddi che salva sulla linea. Passano 3' e l'Affrico viene premiato per la reazione che aveva mostrato dopo il gol subito: Mecatti agguanta il pareggio con un'ottima punizione che va a insaccarsi direttamente sotto la traversa. Il pari ci può stare: negli ultimi minuti l'Affrico stava trovando più spazi dopo un inizio difficile. Al 42' manca poco al completamento della rimonta: dopo esser stato servito da Miniati al limite dell'area, Di Gaudio controlla e calcio di sinistro sfiorando il vantaggio, complice anche una deviazione. La prima frazione di gioco va dunque in archivio 1-1: al rapido vantaggio siglato da Tofani ha risposto la splendida punizione di Mecatti. Il secondo tempo s'apre subito su ritmi alti, come se fosse un replay del primo tempo; e dopo appena dieci minuti il Montelupo trova il gol del nuovo vantaggio: un lancio in profondità scavalca la linea difensiva dell'Affrico finendo sui piedi di Cintelli, bravissimo nel proteggere il pallone e superare Sacchi. L'Affrico potrebbe pareggiare al 62', quando un batti e ribatti in area di rigore favorisce l'inserimento di Melatti che davanti a Gori non rimane freddo e si fa respingere il tiro. Ma al di là di questo episodio è il Montelupo ad attaccare con più coraggio e concretezza, con l'obiettivo di tenere lontano l'Affrico dalla propria area di rigore. Tale coraggio e concretezza porta i locali a segnare il definitivo 3-1: un lancio di Mancini dalla difesa innesca Tofani che, complice anche l'errore dell'estremo difensore Sacchi, fa rimbalzare il pallone prima di spedirlo in rete con un delicato pallonetto. È la doppietta che sigilla la gara.
Calciatoripiù : due new entry per il Montelupo, sono i più giovani ma giocano come veterani: da premiare le parate di
Gori e l'aggressività di
Cintelli che, oltre ad aver segnato, si rende protagonista anche di un'ottima fase di ripiegamento. Tra le file dell'Affrico da segnalare la prestazione di
Mecatti , il più vivace dei suoi.
Olmoponte Arezzo-Grassina 1-4
RETI: Tofi, Rossi Lottini Di., Rossi Lottini Da., Bambi, Rossi Lottini Di.
OLMOPONTE: Castellucci, Velniciuc, Cialdea, Boschi, Bartolini, Grazi, Statti, Marino, Tofi, Castellani, Ferrazzano. A disp.: Magi, Rizzo, Giannerini, Pasquini, Masaaf, Vencato, Tacchini, Gharazzedine, Zelli. All.: Daniele Badini.
GRASSINA: Bellini, Cavallone, Salvini (Cinquina), Massini, Azzini (Bilardi), Senthilkumar, Fabiani, Galli, Davide Rossi Lottini (Moriani), Bambi (De Blasio), Diego Rossi Lottini (Castaldi). A disp.: Maranghi, Modesti, Roschi, Ballerini. All.: Luigi D'Andretta.
ARBITRO: Travaglione di Siena
RETI: 12', 49' Diego Rossi Lottini, 31' Davide Rossi Lottini, 40' Bambi, 90' Tofi rig.
NOTE: espulso Cavallone (90').
Com'era nei piani, più o meno. Senza il rosso a Cavallone che dovrà saltare la gara col Legnaia per il Grassina sarebbe stato il sabato perfetto: pronostico rispettato nel più classico dei testacoda, Olmoponte battuto 1-4 e divario sulle inseguitrici (il Maliseti era fermo per il turno di riposo) salito a quattro punti. A due giornate dalla fine del girone d'andata (dopo il turno infrasettimanale manca solo l'insidiosa trasferta a Uliveto Terme) il titolo d'inverno si fa più vicino: potrebbe arrivare già domani, e sarebbe il modo migliore per sigillare il 2022 con i crismi della favorita. Perché l'equilibrio si rompa non è necessario neppure attendere un quarto d'ora: il traversone di Salvini da sinistra innesca il destro di Diego Rossi Lottini che spedisce il pallone dove Castellucci non può arrivare. Il raddoppio prende forma alla mezz'ora con un'azione analoga rifinita però dal fratello Davide: mezzo pallonetto sul primo palo e Grassina sul doppio vantaggio (31'). All'intervallo la gara è virtualmente già finita, perché sul tiro di Bambi da fuori area Castellucci si fa tradire dal terreno viscido e il Grassina passa a condurre 0-3; e in avvio di ripresa il divario aumenta ancora con la staffilata di Diego Rossi Lottini che in poco più di mezz'ora di gioco mette a referto una doppietta. Sullo 0-4 la partita è di fatto conclusa: il Grassina prova a gestirla, Bellini si fa trovare pronto sulle rare incursioni degli avversari e cade solo al 90' sul rigore conquistato (fallo di Cavallone, espulso per aver interrotto una chiara occasione da rete con un intervento non genuino) e trasformato da Tofi; è la rete della bandiera, ma nel girone di ritorno all'Olmoponte serve ben di più se vuole rimettere in discussione una retrocessione che a questo punto del campionato (appena due punti in quattordici partite) appare inevitabile.
Sestese-Lastrigiana 1-0
RETI: Viti
SESTESE: Misuri, Nocentini, Pisaneschi, Baldi (Cremonini), Pizzuto, Pisaniello (77' Gocaj), Angiolini, Nenci (73' De Rosis), Giustarini, Pelagatti (66' Papi), Viti (87' Arrighi). A disp.: Fantini, Vannini. All.: Alessandro Rossi.
LASTRIGIANA: Velleca, Stefanini, Marchi, Marchetti (53' Valori), Torniai ((79' Bonaiuti), Corsi, Fallani (53' Tomeo), ElYoussefi, Vettori, Mandorlini, Caparrini (57' Ballerini). A disp.: Hila, Casini, Guasti, Ucciardello, Maranghi. All.: Nicola Massai.
ARBITRO: Cremone di Pisa.
RETE: 43' Viti.
Cade ancora la Lastrigiana, dopo il brutto scivolone interno contro l'Urbino Taccola e questa volta lo fa contro la Sestese, una diretta rivale per le posizioni di testa. Così il Grassina allunga in testa, portando il suo vantaggio a quattro punti sulla coppia Maliseti Seano (che ha riposato) e Sestese. Questa la situazione nelle posizioni alte della classifica, a due turni dalla fine del girone di andata, in un campionato decisamente interessante. E dopo l'Epifania, alla ripresa del girone di ritorno, si prospetta un Sestese-Grassina da urlo. Già, perché la Sestese vista contro la Lastrigiana appare decisamente in ripresa, dopo qualche appannamento. I ragazzi di Rossi danno prova di saggezza tattica e di solidità, venendo a capo di una gara non certo facile con crescente sicurezza. La squadra di casa, padrona del gioco anche se a ritmi blandi per quasi tutto il primo tempo, confeziona con un secondo tempo di maggiore intensità un discreto numero di occasioni da rete, legittimando pienamente la vittoria. Solo nella parte finale della gara la Lastrigiana, per sua fortuna ancora sotto di un solo gol, cerca più con i nervi che con il gioco ragionato la strada del pareggio, creando qualche brivido ai padroni di casa. La Sestese lamenta assenze di peso in attacco come quelle di Pecchioli ed Ermini; la Lastrigiana scende in campo con quattro giocatori nuovi rispetto a quelli del turno precedente e tra questi c'è il portiere Velleca. La Sestese, in completo bianco, si fa viva al 5', con un bel cross di Giustarini da destra, sul quale Viti è in leggero ritardo. Una brutta tegola si abbatte sulla Sestese al 7': Baldi è costretto ad uscire malconcio dal campo; mister Rossi inserisce Cremonini nella linea mediana, arretrando Pisaniello sulla destra e dirottando Nocentini al centro, a far coppia con Pisaneschi. La squadra di Rossi si mantiene corta, con la difesa alta e con le linee avanzate molto vicine. La manovra comunque fluisce lenta, con il pallone che gira molto in orizzontale. La Lastrigiana, con un 4-2-3-1, si mantiene guardinga e raramente riesce a prendere campo in avanti. Gli ospiti si vedono in attacco, al 20', con un tiro alto, senza troppe pretese di Marchetti. Mentre, invece, la Sestese comincia a concretizzare sul fronte offensivo: al 22' Viti manda il pallone di poco fuori, alla destra di Velleca, dopo una combinazione con Angiolini e Nenci. Al 25', sempre Viti, colpisce due volte di testa il pallone dalla corta distanza e, al secondo tentativo, impegna Velleca in una deviazione sopra la traversa, in calcio d'angolo. Al 27' Cremonini raccoglie un cross di Pisaniello da destra e impegna Felleca in una parata a terra. Ancora un tiro dalla distanza di Angiolini, al 36', è bloccato senza troppi problemi dal portiere ospite. La manovra della Sestese privilegia di fatto la fascia destra ed è proprio da lì che, al 43', arriva il gol del vantaggio. I locali fanno densità da quella parte, Angiolini si impossessa del pallone e crossa lungo verso il secondo palo: Viti si libra in area e, quasi sospeso nel vuoto,con una torsione devia il pallone di testa sotto l'incrocio dei pali, alla destra di Velleca, nettamente battuto. La Lastrigiana rientra in campo avvicinando gli esterni alti all'isolato Vettori. Ma è sempre la Sestese a guidare le danze e, al 52', la squadra di casa va vicinissima al raddoppio. Delizioso calcio di punizione di Giustarini da destra e Pisaneschi, in tuffo, gira di testa il pallone verso la porta, fallendo il bersaglio di un soffio. Mister Massai immette forze nuove in avanti, ma ancora effetti concreti non si vedono: l'unica conclusione degli ospiti, in questo periodo (66'), consiste in un tiro dalla distanza di Corsi che sorvola di molto la traversa. Si mette in luce Papi (subentrato a Pelagatti), che da sinistra mette in mezzo: Viti non ci arriva per una questione di centimetri (70'). Subito dopo Giustarini calcia una punizione da destra (ma come calcia bene!), Cremonini si allunga e, con la punta del piede, colpisce il pallone e lo manda a sfiorare il palo alla destra di Velleca. La Sestese crea un'altra ghiotta occasione al 75'. La scarpetta verde di Giustarini pennella un calcio d'angolo per la testa di Pisaneschi, che schiaccia con forza il pallone: prodigioso il riflesso di Velleca, che si tuffa alla sua destra e devia la conclusione del capitano. Nel finale la Lastrigiana si rovescia in avanti e, all'82', Mandorlini impegna Giuntini in una deviazione sopra la traversa. Dopo un altro tentativo infruttuoso di Ballerini, però, sull'ennesimo calcio di punizione di Giustarini, prima Angiolini e poi Guerrini, colpiscono male il pallone davanti alla porta avversaria. Nel lungo recupero è l'avanzatissimo Marchi, in un arrembaggio ormai senza schemi, a colpire di testa il pallone, ma senza trovare il bersaglio. La gara si conclude dopo cinque minuti di recupero.
Calciatoripiù : ognuno fa il proprio lavoro con profitto nella Sestese: evidenziamo la prestazione impeccabile di
Nocentini in difesa, partito esterno a destra, spostato centrale e poi, nel gioco dei cambi, tornato alla posizione di partenza. Da segnalare anche il grande lavoro di
Giustarini , impreziosito dalla pulizia del suo destro fatato e la prova generosissima di Viti,che ha il gran merito di firmare la vittoria con un gol bellissimo. Nella Lastrigiana in evidenza particolare i difensori
Stefanucci e
Corsi .
Cenaia-Zenith Prato 0-1
RETI: Buscema