Rondinella Marzocco-Club Sportivo Firenze 1-1
RETI: Paoletti, Fabbrizi
Terminato il nuovo lungo letargo al quale il mondo del calcio dilettantistico e giovanile è stato suo malgrado costretto e che davvero tutti sperano possa essere l'ultimo, lo storico campo di Ponte a Greve riapre finalmente i battenti ospitando un match dall'alto tasso adrenalinico e ricco, classifica alla mano, di temi che meritano un doveroso approfondimento. Nel contesto di una sfida al vertice in cui sono i colori dello stemma di Firenze a farla da padrone, non può che far piacere constatare come siano proprio due realtà che da sempre indossano con orgoglio il bianco e il rosso e che hanno scritto pagine importanti nella storia del calcio all'ombra del campanile di Giotto, a ritrovarsi nel bel mezzo del nutrito lotto di pretendenti la vittoria finale del campionato. E se il Club Sportivo può essere a giusta ragione considerata una delle belle sorprese di questa prima parte di stagione, alla Rondinella meglio si addice il ruolo di una favorita costretta, però, dagli eventi a dover indossare i panni di quell'antipatica e severa padrona di casa, dedita alla caccia di quei tre punti utili a mettere la freccia e sorpassare il classifica proprio i ragazzi delle Cascine. E' questo lo scenario che deve gestire, seduto sulla panchina della compagine del Torrino , un uomo a cui lo sport ha appiccicato la sempre scomoda etichetta di predestinato . Sandro Gardellin ben rappresenta, infatti, la seconda generazione di una famiglia che sia nel calcio sia nel futsal, ha portato innovazione e freschezza. Prima di lui, suo padre Stefano (eccellente tecnico di calcio a 5) ha trasferito sul rettangolo verde quella cultura del lavoro, quel pressing e quella rapidità di Zemaniana memoria che hanno fatto lustrare gli occhi ma che soprattutto, hanno portato ad ottimi risultati i gruppi da lui sapientemente condotti. Ne è un indelebile esempio l'indimenticabile stagione vissuta, più di un quarto di secolo fa, sulla panchina degli Allievi B della Lastrigiana al termine della quale, purtroppo, non riuscì a vincere la volata a tre con Signa e Vingone. Anche Sandro, per certi versi, ha ricalcato le sue orme. Anche lui, infatti, ha allenato alla Lastra e adesso, anche a lui tocca giocarsi un titolo sgomitando con altre rivali (Club, Sancascianese e San Miniato) dimostratesi finora altrettanto forti ed agguerrite. Ovviamente, sulla sponda sanfredianina dell'Arno, tutti sperano che la favola possa chiudersi con l'ormai canonica formula: E vissero tutti felici e contenti ma proprio in occasione di una sfida di così grande importanza, le numerose assenze costringono mister Gardellin a schierare un undici quanto mai rabberciato e di conseguenza, a dover fare i conti con una panchina ben più corta di quella che il presidente Borlotti aveva messo a disposizione di mister Oronzo Canà ne: L'allenatore nel pallone . Reagisce, però, alle difficoltà da grande stratega il mister della Rondinella che ben conoscendo le buone doti tecniche possedute dai suoi ragazzi, riesce comunque a disegnare una sorta di elastico 4-3-3 che prendendo in mano le redini della manovra nella zona centrale del campo ed allargandola poi con estrema abilità sulle corsie laterali, costringe un Club comunque molto arcigno e ben disposto in fase difensiva, ad arretrare il proprio baricentro e ad impegnarsi in una dispendiosa ma efficace opera di contenimento. il gran movimento sugli esterni di Paoletti a sinistra e Timori a destra, sempre ben supportato dai frequenti inserimenti di Gioffré e Merlini, consente a bomber Robi Frroku di affacciarsi con frequenza alla porta difesa da un ottimo e reattivo Bujazha. Non mancano, dunque, le occasioni alla Rondine. Semmai, ciò che viene meno, è quel pizzico di lucidità e cattiveria negli ultimi sedici metri che nella prima metà del primo tempo, potrebbe fare la differenza. Al 3', sugli sviluppi di un'insidiosa punizione dalla destra scodellata con il contagiri verso il centro dell'area ospite da Paoletti, lo scomposto intervento in chiusura da parte di un difensore, rischia di costar carissimo alla truppa di Menichetti. Un pallone che esce di un soffio alla sinistra di Bujazha, lascia in eredità ai ragazzi delle Cascine solo un grande spavento. Al 24' un lungo rilancio con i piedi da parte di Sciatti, spiove nella trequarti avversaria dove Timori salta di testa facendo intelligentemente sponda e prolungando un pallone che innesca Frroku. L'ex lastrigiano fila indisturbato verso i pali difesi da Bujazha ma giunto a tu per tu con l'estremo difensore del Club, si fa ipnotizzare dal suo intervento in chiusura non trovando di meglio che sparare sulla sagoma da ottima posizione. Il duello si rinnova poco dopo la mezzora, con il numero nove in maglia gialla che indirizza a rete una bel rasoterra dal limite che trova ancora l'ottima opposizione dell'estremo ospite, bravo a deviare in corner. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Voshtina prova la conclusione da due passi; tocca nuovamente all'ottimo Bujazha salvare la propria porta grazie ad un bell'intervento d'istinto. Al 34' l'azione prende avvio da un nuovo preciso rilancio coi piedi da parte di Sciatti che pesca con estrema precisione sul fronte opposto Frroku. Un elegantissimo stop consente al centrattacco della Rondinella prima di addomesticare la sfera e poi di servire sulla corsa l'arrembante Paoletti che dopo essersi fatto largo sulla sinistra ed essere entrato in area, spara forte a rete costringendo ancora una volta Bujazha ad un efficace intervento in tuffo. La compagine di Menichetti soffre, si difende con le unghie e con i denti ma è tutt'altro che morta. Consapevole di possedere una cifra tecnica inferiore, il Club interpreta la gara con grande intelligenza tattica. Dopo aver pensato a puntellare il reparto arretrato non solo attraverso il già citato Bujazha ma anche facendo leva sulla solidissima coppia centrale formata da Menichetti e dall'ex scandiccese Alecce, così come farebbero quegli esperti rapinatori trasfertisti che dopo aver colpito velocemente, tengono sempre una valigia pronta per ogni evenienza sotto il letto di una polverosa camera d'albergo, così anche il Club, quando gli se ne presenta l'opportunità, è pronto a sorprendere gli avversari in contropiede in virtù delle buone iniziative di Dugini, Cisse e Vasilescu ma soprattutto, dell'estrema rapidità del puntero Pedro Fabbrizzi. Così, allo scoccare del minuto trentasette, ecco materializzarsi una beffa che in pochi, vista l'inerzia che ha caratterizzato sin qui la partita, si aspettano. Alecce lancia lungo pescando Dugini che mette giù il pallone al limite dell'area ed è affrontato da Bennardo che nel tentativo di sbarrargli il passo, lo mette giù al limite dell'area regalando una punizione al Club e guadagnando un sacrosanto cartellino giallo. Alecce s'incarica di calciare il piazzato e il rasoterra che ne scaturisce mette in grande difficoltà Sciatti che gettandosi piuttosto goffamente in tuffo sulla propria destra, non riesce a trattenere la sfera. Il più lesto ad arrivare sulla corta respinta del portiere è Fabbrizzi che spinge in rete da due passi il pallone del sorprendente vantaggio ospite. Il canovaccio della gara non muta neppure nella seconda frazione; con un'aggravante. Adesso, una Rondine che continua a creare e sprecare ghiotte occasioni da gol, viaggia anche col pesante fardello dello svantaggio da colmare. Al 59' Bennardo lancia in profondità Paoletti che non arriva sul pallone ma che costringe comunque un difensore a rifugiarsi in fallo laterale. La rimessa in stila catapulta di Gioffré fa spiovere il pallone direttamente nel cuore dei sedici metri ospiti dove il ben appostato Timori conclude in maniera scoordinata da due passi sprecando il più facile dei tap in vincenti. Al 60' si rinnova la combinazione sulla sinistra fra Bennardo e Paoletti, con il dieci della rondine che dopo essersi creato lo spazio per la battuta dal limite, lascia partire una secca e precisa conclusione che costringe ancora una volta Bujazha ad un grande intervento in tuffo. Al 75' una nuova clamorosa amnesia collettiva rischia di essere pagata a carissimo prezzo dai difensore della rondine. Sugli sviluppi di un lungo rilancio in profondità, i centrali di casa si addormentano consentendo a Fabbrizzi un netto anticipo che permette al numero nove del Club di entrare in area e poi di indirizzare al lato d'un soffio un leggero tocco rasoterra. I ragazzi di Gardellin si scuotono e all'82' una veloce triangolazione al limite dell'area ospite fa saltare il munitissimo dispositivo difensivo predisposto da Menichetti. Paoletti si fa luce in area e un difensore, nel tentativo di anticiparlo, lo mette a terra. Per l'arbitro non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Paoletti che piazza finalmente alle spalle di un Bujazha che sembrava un muro invalicabile il pallone del meritatissimo pareggio. Spinge la Rondinella negli ultimi minuti di partita ma quando, all'88', dopo aver agganciato con abilità un bel lancio in profondità di Timori, aver vinto con caparbietà un contrasto con il diretto avversario ed essere entrato in area, Frroku getta alle ortiche, sparando oltre la traversa da ottima posizione, quello che con tutta probabilità sarebbe stato il classico match point , appare chiaro come questa, per i ragazzi di Gardellin, non sia da considerarsi una delle migliori giornate e di come questo punto, pur meritando i biancorossi di casa molto di più, possa di conseguenza rappresentare un bicchiere comunque mezzo pieno. Alla luce di ciò che il campo ha offerto, un plauso va alla formazione di Menichetti. Il Club evita il tanto temuto sorpasso portando via un preziosissimo punto da un terreno assai ostico. Una grande prestazione fatta di sacrificio, personalità e sano cinismo che consente al Club di continuare a coltivare un bellissimo sogno.
Calciatoripiù : nella Rondinella buone le prove di
Voshtina e
Bennardo in fase difensiva, di
Gioffré nel cuore del centrocampo, dell'esterno sinistro d'attacco
Paoletti e del sempre incisivo ed insidioso
Frroku . Nel Club, ottima la prova offerta fra i pali da Bujazha ma molto generosi sono apparsi il solido
Alecce al centro della difesa,
Dugini in fase d'impostazione a centrocampo, Cisse in appoggio alle punte e
Fabbrizzi in fase realizzativa.
A margine di questa nostra corrispondenza, ci sembra doveroso fare i complimenti anche al direttore di gara. Seppur agevolato dall'estrema correttezza di tutti i ragazzi scesi in campo, l'arbitro, sempre ben posizionato e dunque in grado di prendere le giuste decisioni, si è dimostrato all'altezza del compito affidatogli dal designatore.
Sancascianese-San Paolino Caritas 1-0
RETI: Morina
Riparte alla grande il campionato della Sancascianese, che batte il San Paolino e approfitta del pareggio tra Rondinella e Club Sportivo per staccare proprio quest'ultimo in testa alla classifica. L'impegno contro l'ultima in classifica sembrerebbe accessibile per la squadra di Anichini e Pontremolesi, tuttavia la partita si rivela tutt'altro che in discesa. I segnali di un pomeriggio complicato arrivano già nel primo tempo, quando a dispetto dei numerosi tentativi la Sancascianese non riesce a trovare la rete del vantaggio. In tal senso, più che di imprecisione degli attaccanti locali dovremmo parlare di meriti del portiere del San Paolino, più volte strepitoso. Martini apre il suo pomeriggio respingendo in tuffo un tiro dalla distanza particolarmente angolato, poi replica con un volo da fotografia con il quale toglie dall'incrocio la conclusione di Hoxhaj; infine, sugli sviluppi di un'azione confusionaria, ci mette la mano un attimo prima che il pallone varchi la linea di porta salvando letteralmente la sua squadra. La formazione di Marinai si aggrappa dunque al proprio portiere e, scampato più volte il pericolo, prova a dire la sua chiamando all'intervento Vermigli con un colpo di testa di Nenci. Nella ripresa la Sancascianese rientra in campo con la voglia di riuscire laddove ha fallito nel primo tempo, ovvero nella concretezza sotto porta. L'incubo di una porta stregata viene spezzato intorno al 60', quando su un tiro dalla distanza Martini è ancora bravo nella respinta ma stavolta trova la ribattuta di Morina che arriva prima di tutti sul pallone e lo mette in fondo al sacco: 1-0. Trovato il vantaggio i padroni di casa potrebbero pensare di avere la strada spianata, ma il copione del match ha in serbo un altro colpo di scena. Mancano infatti una decina di minuti al novantesimo quando Hoxhaj, già ammonito, si vede sventolare in faccia il secondo giallo e quindi il rosso dal direttore di gara. Per il San Paolino si disegna dunque un nuovo scenario, l'occasione per sfruttare la superiorità numerica e tentare il tutto per tutto nei minuti rimanenti. La formazione ospite si riversa nella metà campo avversaria e prova a mettere sotto la Sancascianese, che si difende con i denti; tuttavia un tiro fuori bersaglio di Balatresi è l'unico vero tentativo del San Paolino, che pur pressando non riesce ad impensierire realmente Vermigli. Con le forze che inevitabilmente vengono a mancare, il punteggio rimane inalterato fino al triplice fischio del sig. Bello che consegna alla Sancascianese una vittoria più sofferta del previsto e straordinariamente importante per la serrata corsa al primo posto.
Calciatoripiù: per la Sancascianese
Morina . Per il San Paolino
Durante e Martini .
Colligiana-Firenze Sud 3-0
RETI: Cornacchia, Corbinelli, Corbinelli
Vittoria mai stata in discussione per la Colligiana, che controlla bene il gioco, segna tre reti e colpisce un palo per tempo nel match col Firenze Sud. Nel primo tempo la Colligiana fa molto possesso palla, facendo densità a centrocampo. Al 15' Corbinelli inizia la sfida personale con Muntoni, tirando da fuori e colpendo il palo. Intorno alla mezz'ora Corbinelli finalizza un'ottima azione centrale, presentandosi davanti al portiere e insaccando con un tiro basso. Con il vantaggio la Colligiana continua ad attaccare, riuscendo a mettere in difficoltà gli avversari. Nel finale della prima frazione Tonizzo viene steso in area, l'arbitro concede il calcio di rigore. Sul dischetto va Corbinelli, ma stavolta il duello lo vince Muntoni parando un tiro potente. Sul rigore sbagliato si conclude il primo tempo, lasciando molto spazio a sorprese nella ripresa. Nella ripresa i padroni di casa continuano con il pressing e le trame a centrocampo. Intorno alla mezz'ora con un'azione fotocopia del primo tempo Corbinelli insacca la palla del 2-0. Tonizzo dopo pochi minuti va vicino al 3-0 colpendo il secondo legno della gara con una conclusione dalla distanza. A chiudere la partita ci pensa il neoentrato Cornacchia, che sfrutta un bel calcio di punizione colpendo il pallone di prima spizzando il portiere.
Calciatoripiù: Corbinelli per la doppietta e Polidori per la quantità a centrocampo; per gli ospiti
Muntoni per il rigore parato.