Isolotto-Real Cerretese 1-1
RETI: Feraj, Djumsiti
ISOLOTTO: Bernardis, Militello, Uccheddu, Panchetti, Scalabrella, Conti, Djumsiti, Falahen, Romeni, Giangrande, Siena.
A DISPOSIZIONE: Bonacchi, Cecchi, Degl'Innocenti, Parravicini, Bartolini, Fattori.
ALLENATORE: Stefano Burgalassi.
REAL CERRETESE: Diolaiuti, Mannini, Mencherini, Montucchielli, Marradi, Daini, Feraj, Giomarelli, Fruscione, Viggiano, Scarselli.
A DISPOSIZIONE: Gruia, Ferracuti, Cervino, Corsinovi.
ALLENATORE: Luciano Ancillotti.
ARBITRO: Conserva di Firenze.
RETI: 15' Djumsiti, 62' Feraj.
L'immagine del difensore centrale dell'Isolotto Giovanni Scalabrella che prima calcia debolmente da ottima posizione fra le braccia del portiere della Real Cerretese Alessio Diolaiuti l'ultimo pallone della partita e che poi, al triplice fischio dell'arbitro Conserva, si toglie la maglietta gettandola a terra con un gesto istintivo che racchiude in sé un misto di rabbia e rassegnazione, sintetizza meglio di mille parole l'andamento dell'attesissimo big match che sul terreno dell' Elio Boschi ha visto affrontarsi due compagini in salute e alla ricerca di punti utili a proseguire la caccia alla capolista Novoli; destinata, almeno sulla carta, a far bottino pieno in quel di Malmantile. L'Isolotto cerca di completare uno strepitoso filotto. I ragazzi di Burgalassi hanno, infatti, affrontato in sequenza tutte le prime della classe (Novoli, Sancat e Virtus Gambassi) portando a casa sette dei nove punti disponibili. La Cerretese, reduce dal rotondo successo casalingo ottenuto a spese del Cerbaia, tallona dappresso i biancorossi e in caso di successo, porterebbe a termine l'operazione sorpasso che le permetterebbe di salire al terzo posto in classifica. Ci sarebbero tutti, insomma, gli ingredienti per assistere ad un match equilibrato ed emozionante. Non a caso, però, siamo costretti a usare il condizionale perché, appena giungiamo in Via Pio Fedi, ci rendiamo conto di quanto le non perfette condizioni di un terreno di gioco reso viscido e pesante dall'abbondante pioggia caduta in nottata condizioneranno l'andamento dell'incontro. Ed è proprio ricollegando questa riflessione all'ultimo fotogramma offertoci dalla contesa che ci viene più facile comprendere l'amarezza provata da un Isolotto mentalmente sul pezzo e caratterialmente maturo che al termine di settanta minuti ottimamente interpretati sia sotto il profilo tattico, sia sotto quello della solidità fisica e mentale, è costretto ad accontentarsi di un solo punto. I suoi meriti li ha avuti anche una Cerretese che più fisica lo è per davvero e che nonostante si sia ritrovata di fronte un avversario che è stato bravissimo ad imbrigliarne le fonti di gioco, non ha mai smesso di credere nella rimonta riuscendo infine a sfruttare a proprio vantaggio una delle pochissime occasioni che ha saputo a costruire. Ben consapevoli del fatto che le condizioni del campo ed il maggior peso specifico (in termini di chili e centimetri...) posseduto da alcuni degli elementi a disposizione di Luciano Ancillotti costituiscono un'ulteriore ostacolo da superare per una squadra dotata, più che di marcantoni, di piccoli e raffinati palleggiatori, Burgalassi e Rossi disegnano sul rettangolo di gioco una sorta di 4-5-1 che nelle intenzioni, ancor prima che essere pericoloso in fase offensiva, deve dimostrarsi roccioso e attento sia in fase di rottura a centrocampo sia in chiusura in fase difensiva. I risultati vanno oltre le più rosee aspettative, poiché, nel corso del primo tempo, Claudio Bernardis non è quasi mai costretto a sporcarsi i guanti. Corrono tantissimo i padroni di casa denotando un'invidiabile condizione atletica ma anche tanta concentrazione, grinta e generosità. Romeni, unico vero punto di riferimento offensivo schierato al posto dell'indisponibile Solvi, cerca (spesso con ottimi risultati) di tenere impegnata la forte difesa bianco verde al centro della quale giganteggia un capitan Daini praticamente insuperabile. Gli esterni Djumsiti e Siena s'impegnano fino allo spasimo in un massacrante doppio lavoro che consiste nel supportare il compagno d'attacco ma anche nel dare una mano, in fase di contenimento, sia ai due facitori di gioco Conti e Falahen, sia a un inesauribile e monumentale Jacopo Giangrande che erigendo un'autentica diga fra difesa e centrocampo, impedisce sistematicamente ai lunghi palloni proposti da centrocampisti e difensori ospiti di arrivare dalle parti del forte centrattacco Fruscione e dei due esterni offensivi Feraj e Scarselli. E' proprio utilizzando le corsie laterali che i biancoverdi di Cerreto Guidi cercano di scardinare il solido quartetto difensivo composto dagli esterni Militello e Uccheddu e dai centrali Scalabrella e Panchetti. Specie quando il pallone giunge dalle parti di Feraj, la soglia d'attenzione sale, poiché il veloce e potente numero sette, quando spinge al massimo lungo l'out di destra, crea non pochi grattacapi all'ex lastrigiano Niccolò Uccheddu che comunque è bravo nel dominarne l'impeto. Dopo i primi minuti di studio, è il centrocampo dell'Isolotto che nonostante l'infido terreno di gioco, riesce a guadagnar metri e prendere in mano l'iniziativa. Tessere buone trame non è impresa semplice ma quando l'operazione riesce, per Diolaiuti e compagni, son dolori. Al 15' un bella apertura dalla trequarti libera sul settore di sinistra Jack Siena che dopo aver ottimamente agganciato la sfera, affonda con decisione fino ad arrivare quasi sulla linea di fondo. Il suo tocco rasoterra filtra nel cuore dell'area avversaria premiando il puntuale inserimento di Falahen che dopo aver addomesticato un difficile pallone, si gira in un fazzoletto di campo, prende la mira e spara forte a rete trovando sulla sua strada un prodigioso Diolaiuti che abbassando la saracinesca, riesce a respingere corto salvando la sua porta. Il più lesto ad anticipare tutti è, però, Severgan Djumsiti che girando in rete da due passi il pallone dell'1-0, sbroglia una matassa che i biancorossi di casa pensavano essere molto più complessa da districare. Adesso, nonostante il fango renda difficile controllare il pallone e muoversi con buona velocità, i padroni di casa sembrano volare sulle ali dell'entusiasmo. Vincere aiuta a vincere , lo sappiamo, e in questa fase l'Isolotto non solo pare avere una marcia in più ma riesce pure a creare altre occasioni che potrebbero permettere alla truppa di Burgalassi di chiudere prematuramente i conti. Ancora una volta ci tocca usare il condizionale perché gli avanti di casa non riescono ad essere sufficientemente lucidi negli ultimi sedici metri. Al 24' Conti innesca Djumsiti che dopo essere entrato in area dalla destra, effettua un insidioso tiro-cross che Diolaiuti è pronto a respingere di pugno. Al 33' l'occasione buona capita sui piedi di Siena che liberato sulla sinistra da un bel lancio di Romeni, riesce a entrare in area ritardando, però, la battuta a rete e dando così la possibilità a difensori e portiere di rintuzzare la minaccia. Al termine di un primo tempo giocato al limite della perfezione, l'Isolotto si trova meritatamente in vantaggio mentre dalle parti di Cerreto inizia a serpeggiare un pizzico di malcelata preoccupazione. Nonostante non manchino le potenzialità, i ragazzi di Ancillotti poco o nulla hanno combinato in fase d'impostazione e adesso che mancano solo trentacinque minuti da giocare, nasce improvvisa l'esigenza di dover fare qualcosa in più. La prima metà della ripresa, però, ripropone il medesimo copione recitato dalle due squadre nel primo tempo. Ingabbiata al meglio da un sempre attento Isolotto, la Cerretese non riesce a trovar varchi utili ad imbastire azioni degne di nota mentre, sul fronte opposto, Giangrande continua a suonare la carica. Al 57' il numero dieci biancorosso va addirittura a sradicare il pallone dai piedi del roccioso Daini facendo ripartire l'azione servendo sulla sinistra Siena. Il numero undici entra in area, si accentra ma ancora una volta, al momento di battere a rete, perde l'attimo fuggente consentendo a un difensore di opporsi con il corpo alla sua conclusione. Due minuti più tardi, sul fronte opposto, il primo acuto di Alex Fruscione fa correre un brivido di paura lungo la schiena di giocatori e sostenitori di casa. Dopo aver ricevuto palla sugli sviluppi di una rimessa laterale, il forte numero nove biancoverde è bravissimo a girarsi, crearsi lo spazio per la conclusione a rete e battere a girare dal limite facendo terminare la sfera di poco fuori alla sinistra di Bernardis. Al 62' giunge, improvvisa, la seconda e decisiva svolta del match. Un non impeccabile Conserva concede alla Cerretese un corner parso inesistente originato da un pronto intervento in chiusura da parte dei difensori di casa che neutralizzando con i giusti tempi il guizzante Feraj, vedono la palla uscire oltre la linea di fondo senza che nessuno di loro la tocchi. Sugli sviluppi del corner, Bernardis tenta l'intervento in presa alta non riuscendo, però, ad arrivare sul pallone. Un difensore cerca di rinviarlo in qualche modo ma Feraj, ottimamente appostato nei pressi della porta, fa in tempo a raccoglierlo e girarlo comodamente in rete da due passi. I ragazzi di Burgalassi hanno il grande merito di non abbattersi e riprendere il gioco con ancor più concentrazione e determinazione. Al 66' un contatto in piena area fra Djumsiti e Diolaiuti fa gridare al rigore. Gli estremi ci sono tutti ma Conserva decide di lasciar correre facendo arrabbiare non poco il vice allenatore dell'Isolotto Camillo Rossi che in conseguenza delle sue vibranti proteste, viene prematuramente cacciato dal campo. L'Isolotto insiste e al 68' ancora Djumsiti, liberato in area, non riesce ad inquadrare il bersaglio da buona posizione. L'ultima occasione gettata al vento da Scalabrella in pieno recupero, descritta all'inizio di questa nostra cronaca, chiude il cerchio di un match che l'Isolotto avrebbe meritato di vincere ma che non è stato capace di chiudere quando se ne è presentata l'opportunità. Si è ripetuto, insomma, quel che era accaduto qualche settimana fa sul terreno del Novoli, dove i ragazzi di Burgalassi e Rossi erano stati raggiunti a tre minuti dal termine dopo aver avuto l'occasione di espugnare il sintetico del Barco . Grazie a questo punto strappato con le unghie e con i denti, i ragazzi di Ancillotti mantengono più viva che mai un'appassionante lotta al vertice che coinvolge ben sette squadre e che promette di regalare ancora molti colpi di scena.
CAMPIONANDO MVP
Ottime nell'Isolotto le prove fornite dall'intero pacchetto arretrato che da metà ripresa ha potuto giovarsi anche del buon inserimento di un grintosissimo Pippo Cecchi, di Giangrande, Falahen, Conti e Djumsiti in mezzo al campo e di un combattivo Romeni in attacco. Nella Cerretese ci hanno ben impressionato l'ottimo estremo difensore Diolaiuti, il centrale difensivo Daini, l'esterno di difesa Mannini, i due esterni d'attacco Feraj e Scarselli, il regista Viggiano e il centrattacco Fruscione.
Due brutti errori da matita rossa hanno reso gravemente insufficiente la direzione arbitrale di Conserva a cui va ascritto l'unico merito di non essersi fatto sfuggire di mano un match molto sentito e combattuto.
Nico Morali
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