AFFRICO - FRATRES PERIGNANO 2 - 0
L'Affrico vince 2 a 0 con merito sul Perignano, mostrando un'ottima padronanza della fase di possesso, resa incisiva dagli inserimenti sulle fasce e concretizzata da due traversoni al bacio di Casati dal fondo al 22' e Vignozzi al 48', che Morelli di testa trasforma con potenza e precisione nei gol decisivi per il risultato.
Il Perignano regge a fatica il ritmo dell'avversario, che si aggiudica tutti i duelli a centrocampo, per quanto al 19' un tiro di sinistro di Hoxha chiami Lami a una parata strepitosa in controtempo.
Ma poco dopo un'uscita avventata di Gentile in retrovia permette a Conti di innescare la corsa di Casati, pallone in mezzo e inzuccata di Morelli che sblocca la partita.
Sull' 1-0 l'Affrico contiene i rischi, concede ai rossoblù ospiti solo un tiro di Pirrone sporcato in corner dalla deviazione di Vignozzi, e sfiora il raddoppio con Morelli sugli sviluppi di palla inattiva, diagonale da destra di poco fuori.
Dopo l'intervallo il raddoppio è presto cosa fatta, grazie al lancio ben calibrato del capitano Vignozzi verso Morelli sul filo del fuorigioco, inzuccata simile alla precedente che trafigge ancora Becherini.
Deve uscire Termini per un problema crediamo muscolare, fino a quel momento discreta la sua prova da esterno sinistro, gli subentra Donigaglia.
Per sollecitare i guantoni di Lami ci vuole una punizione da lontano di Pucci al 64', pronta la deviazione in tuffo del portiere che manda in corner.
Il Perignano inserisce forze fresche, ma la manovra è sempre compassata e i corridoi intasati, la squadra guadagna terreno costringendo l'Affrico ad abbassarsi, ma non scaturiscono occasioni da gol, che invece creano i biancocelesti con ficcanti azioni di rimessa.
Nel finale va alta una deviazione di testa di Hoxha, che poi ci prova decentrato a sinistra indirizzando un paio di palloni al centro su cui ha la meglio la difesa (in un'occasione ci sono timide proteste per un possibile tocco di braccio in area). Ultimo sussulto sul fronte opposto per una conclusione di Bartoletti alta di poco.
Edoardo Novelli