Il purgatorio amaranto e finito: buona la prima
Negli ultimi anni, è stato la nobile decaduta per antonomasia dei nostri campionati di Eccellenza prima e Serie D poi; dopo aver conquistato pochi mesi fa il pass per il ritorno fra i prof, il Livorno supera la Ternana nella prima di Lega Pro grazie al gol di Marchesi in avvio di ripresa.
Ecco la cronaca del match a cura del nostro Matteo Galli
LIVORNO - TERNANA 1-0
LIVORNO: Seghetti, Noce, Baldi (82' Biondi), Gentile (46' Ghezzi), Mawete (94' Bonassi), Welbeck, Hamlili, Antoni, Marchesi, Panaioli (94' Panattoni), Dionisi (59' Malva). A disposizione: Tani, Ciobanu, Arcuri, Monaco, Calvosa, Di Carmine, Marinari, Capparella, Rossetti. All.: Formisano
TERNANA: Vitali, Maestrelli (67' Rovaglia), Capuano (67' Loiacono), Martella, Donati, McJannett (85' Kerrigan), Vallocchia, Tito, Romeo (87' Turella), Orellana (68' Tripi), Ferrante. A disposizione: Morlupo, Franchi, Longoni, Valenti, Fulga, Biondini, Coltorti, Bruti, Proietti. All.: Liverani
ARBITRO: Edoardo Gianquinto di Parma, coadiuvato da Gentile di Isernia e Della Mea di Udine. Quarto ufficiale, Maccarini di Arezzo
RETE: 49' Marchesi
NOTE: Ammoniti Mawete, Ferrante, Welbeck. Espulso Marchesi al 79'. Recupero di 3' e 9'.
Come l'acciaio resiste la città . Recitava così lo striscione che i tifosi del Livorno esposero a Vercelli, al seguito della squadra dopo la devastante alluvione che travolse la cittadina labronica nel 2017. Simbolo di resilienza, ma anche di resistenza. Quella di una città che, storicamente, è destinata a cadere e rialzarsi. Così anche il Livorno del pallone è tornato nei professionisti. Risorto dalle proprie ceneri, raccolte dopo la tristissima fine dell'epoca Spinelli. Ed è proprio all'elemento dell'acciaio, tanto caro allo spirito livornese più profondo, che si lega il racconto della prima giornata del campionato di Serie C, girone B. Sul prato dell'Armando Picchi - tirato a lucido per l'occasione - scende in campo la Ternana, degna rappresentante calcistica di una città al cui interno si sviluppa una delle acciaierie più importanti del nostro Paese. Due città diverse, ma molto simili. Due storie diverse, ma vicine. Due personalità diverse, ma legate da un unico strettissimo filo conduttore che si intreccia ogni volta che le due squadre tornano ad affrontarsi. Quartieri operai e distretti industriali. Anche questo è Livorno-Ternana.
LA PARTITA
Il Picchi è una bolgia, che ruggisce tanto da far tremare gli spalti quando Igor Protti e Cristiano Lucarelli accompagnano l'ingresso delle due squadre portando il pallone del match al centro del campo. Tutti gli spettatori sono in piedi, a spellarsi le mani per salutare le due leggende del calcio livornese. Erano anni che la curva dell'Ardenza non cantava così forte, l'emozione è palpabile e riflette negli occhi lucidi dello Zar Igor Protti. Visibilmente colpito dall'affetto così debordante della sua gente. A cui ha regalato per tanti anni gioie immense, forse irripetibili. Poi l'emozione si fa da parte, il direttore di gara riceve l'ok dai due portieri e il campionato di Serie C 2025/26 comincia la sua storia.
Il match stenta a decollare. Dopo il primo tiro, quasi ciabattato, di Orellana che gira al volo un sinistro ben oltre lo specchio della porta, le due compagini decidono di non sbottonarsi, lasciandosi cullare dal dondolio di un palleggio a tratti soporifero. Da una parte gli amaranto dimostrano di avere ancora le gambe impallate dalla preparazione e risultano scarichi in zona d'attacco; dall'altro lato, le Fere tengono bene il campo e le posizioni, orchestrando un giropalla che pian piano avvolge l'area di rigore avversaria. Al 17', la punizione di seconda per la Ternana viene giocata da Romeo con un tocco corto per Orellana, il cui sinistro viene ribattuto, così come l'azione seguente che si chiude con un nulla di fatto. Dieci minuti dopo gli umbri alzano la pressione costringendo il Livorno a chiudersi a riccio. Il primo lampo, se così possiamo chiamarlo, arriva al 29' con la prima storica chiamata al VAR per il direttore di gara che cambia la propria decisione ammonendo Mawete per un fallo su Orellana all'altezza del centrocampo. Prima del riposo, però, il Livorno ha finalmente un sussulto: al 40' dal corner di Hamlili, Panaioli svetta su tutti e insacca alle spalle di Vitali. Ma l'urlo di gioia viene spezzato sul nascere per il gioco fermo fischiato dall'arbitro a causa di un fallo ravvisato nel cuore dell'area di rigore. Di nuovo, al 45', Mawete scappa sulla corsia destra, lanciato da Hamlili, e spara al centro un pallone teso che viene azzannato dal mancino in corsa di Dionisi. Palla ribattuta e il primo tempo si chiude a reti inviolate senza particolari emozioni. La ripresa si apre con il Livorno subito sugli scudi e al 49' fa esplodere tutto l'Ardenza con il gol di Marchesi. Hamlili apre il compasso e serve un cioccolatino per Dionisi nel cuore dell'area di rigore, protezione palla perfetta e piede perno a servire Marchesi giunto a rimorchio, destro violento e palla nel sacco. L'1-0 (convalidato dopo tre minuti di controllo al VAR, un'enormità) accende i motori del Livorno che toglie la polvere dal proprio motore e arma le proprie frecce che iniziano a spingere attraverso numerose progressioni laterali. Al 57', bella azione degli amaranto, protagonisti di uno scambio rapido e di prima intenzione che porta Mawete al cross, fino al colpo di testa di Antoni che si alza oltre la traversa. Poi, la partita si eclissa. Tanta garra e tanti scontri in mezzo al campo, con Seghetti e Vitali che restano praticamente inoperosi fino al 79', quando un episodio risolto dal Var cambia letteralmente volto alla partita. Marchesi, l'autore del gol, si rende protagonista di un battibecco con Antoni e, dopo un altro lunghissimo stop al Var (stavolta di quasi 5 minuti), il direttore di gara sventola il cartellino rosso al centrocampista amaranto. Livorno in dieci uomini e Ternana che alza la pressione, mettendo in grande sofferenza i ragazzi di Formisano. Dopo una punizione di Romeo parata con sicurezza da Seghetti, nei nove minuti di recupero si intravede un tiro di controbalzo di Vallocchia che finisce alle stelle e un ultimo calcio da fermo di Ferrante che si infrange sulla difesa labronica. Il Livorno fa scudo davanti alla propria parte, resiste alla carica della Ternana alla ricerca dello sgambetto e - nonostante la scarsa vena offensiva - conquista la sua prima vittoria della stagione.
di Matteo Galli
