Giomarelli
SESTESE: Varosi, Dainelli, Franchi, Kola, Ghinea, Bartolozzi, Sponsale, Shabani, Petrini, Bartoli, La Grotta. A disp.: Sorisi, Ciuccio, Di Vico, Dondini, Giovannelli, Serricchio, Zaiti, Zerbo . All.: Corti Jacopo
SAN MINIATO: Tiradritti, Francini, Conforti, Molinaro, Cresti, Tassinari, Sicuranza, Buoni, Riascos Sanchez, Giomarelli, Perugini. A disp.: Luddi, Dei, Rosati, Machetti, Rossi, Capannoli, Carlucci, Bernardoni, Pozzi. All.: De Nisco Simone
ARBITRO: Pietro Mattei di Prato
RETI: Giomarelli
Prima una difesa blindatissima come i proiettili Full Metal Jacket con cui il soldato Palla di Lardo' aveva caricato il suo fucile, ma anche elegante nel far ripartire spesso e volentieri il gioco dal basso. Poi, un contropiede da manuale concluso con un autentico pezzo di bravura, utile a far saltare l'altrettanto solido dispositivo difensivo rossoblù e a decidere le sorti dell'incontro. Infine un quintale di grinta, generosità, invidiabile condizione fisica e voglia di vincere. Ecco, se vi accontentate di conoscere la ricetta vincente che ha permesso alla sorprendente capolista San Miniato di sbancare il Torrini e mettere in fila il settimo successo in altrettante giornate di campionato, potete tranquillamente sospendere qui la vostra lettura. Vi avvertiamo, però: fareste un grosso errore. Ha infatti molto da raccontare questa attesissima sfida al vertice che, se da un lato poco ha fatto vedere sul piano dello spettacolo e delle occasioni, dall'altro ha riservato al buon pubblico accorso sulle due tribune dello splendido impianto di piazza Bagnolet brividi ed emozioni per ciò che concerne l'intensità, il gran ritmo che entrambe le squadre hanno impresso al gioco e gli interessanti spunti di natura tattica che, pur premiando di stretta misura le buone intuizioni di Simone De Nisco, rendono egual giustizia al gran cuore e al coraggio dei ragazzi guidati da Jacopo Corti ai quali, volendo a ogni costo provare a cercare il classico pelo nell'uovo, possiamo rimproverare la mancanza di quel pizzico di lucidità ed incisività negli ultimi sedici metri che avrebbe loro permesso di rimettere le cose a posto e dividere in parti uguali, con i rivali di giornata, la posta in gioco. Sorprendente, invece, abbiamo definito il San Miniato ma solo perché, alla vigilia di questa stagione, in pochi avrebbero messo i neroverdi nel novero delle pretendenti al titolo regionale. L'autorevolezza e la qualità con cui i senesi hanno portato via i tre punti da Sesto Fiorentino, adesso, ne certificano le credenziali trasformando il team di De Nisco in solida e insidiosa certezza. Se ne accorge dopo pochi giri di lancette anche la Sestese di Jacopo Corti che, pur provando a sfruttare il fattore campo e a fare la voce grossa in fase d'impostazione, è costretta a scontrarsi con l'impermeabilità di una retroguardia implacabile in chiusura ma anche intelligente in fase di riproposizione e di appoggio alla manovra di centrocampo. L'ex tecnico di Club Sportivo e Firenze Ovest prova ad aggirare l'ostacolo passando per le corsie laterali. Del resto, quando hai a disposizione un esterno velocissimo e talentuoso del calibro di Shabani, puoi anche permettertelo. Nulla, però, gli concede nell'uno contro uno un insuperabile Francini così come, sul fronte opposto, fa Conforti nei confronti di La Grotta. Un problema non di poco conto per i padroni di casa che, pur avvalendosi della buona spinta operata in mezzo al campo da Sponsale e Bartoli, vedono Molinaro e Tassinari abilissimi nel chiudere tutte le linee di passaggio tagliando così ogni sorta di rifornimento a Petrini che, in virtù di questa gabbia, non riesce mai a rendersi davvero pericoloso. Sul fronte opposto, De Nisco risponde da par suo non solo utilizzando al meglio entrambe le corsie esterne, lungo le quali si muovono con buon dinamismo Sicuranza a destra e Perugini a sinistra ma riuscendo anche, nella seconda metà del primo tempo, a esercitare una leggera ma al tempo stesso nitida supremazia territoriale grazie ai frequenti sganciamenti per vie centrali di capitan Cresti che, supportando con grande personalità le iniziative di Buono, consente ai due terminali offensivi Riascos Sanchez e Giomarelli di sfruttare i pochi varchi che sporadicamente si aprono nel cuore di una retroguardia rossoblù comunque ben presidiata da Ghinea e Bartolozzi, altrettanto ermeticamente puntellata ai suoi fianchi da Dainelli e Franchi e sostenuta con criterio in mediana da un inesauribile Kola che, facendo la spola fra i reparti, raccorda le due fasi (rottura e impostazione) con indubbia qualità. Così mentre la Sestese, pur difendendosi con raziocinio, fatica a creare occasioni, poco dopo il 20' è il San Miniato a bussare per primo alla porta difesa da Varosi. Scocca sul cronometro il 24' quando il roccioso centrattacco Riascos Sanchez prima vince un contrasto al limite dell'area e poi serve, nel cuore dei sedici metri sestesi, il ben appostato Giomarelli. Il dieci neroverde si ritrova in ottima posizione a pochi passi dalla porta; peccato, però, che il suo rasoterra manchi della necessaria potenza dando così la possibilità a Varosi di distendersi in tuffo e inchiodare al suolo il potenziale pericolo. Non sbaglia, invece, lo stesso Giomarelli pochi secondi più tardi al culmine di una splendida ripartenza orchestrata da Francini, che prima opera il break a centrocampo, poi parte in progressione tagliando la mediana e infine inventa una splendida imbucata che, dopo aver fatto saltare il lucchetto rappresentato dai centrali difensivi rossoblu, calamita il pallone sui piedi del fantasista ospite che completa l'opera presentandosi a tu per tu con Varosi, eludendone l'intervento in uscita con un elegante pallonetto che dopo averlo scavalcato va ad adagiarsi in fondo alla rete scatenando l'entusiasmo del nutrito drappello di tifosi ospiti presenti in tribuna. La veemente, lucida e schiacciante reazione da parte dei ragazzi di Corti esplode in tutto il suo fragore nel corso di una ripresa che la Sestese interpreta al massimo delle proprie potenzialità offensive. Grazie agli inserimenti di Ciuccio, Di Vico, Dondini e Zaiti, il centrocampo di casa, guadagnando metri preziosi sul terreno, costringe gli ospiti ad arretrare notevolmente il raggio della propria azione. Nella fase finale del match un San Miniato raccolto negli ultimi trenta metri serra le fila regalando alla Sestese una unica grande occasione. Al 67' la veloce ripartenza orchestrata da Di Vico e finalizzata da Dondini è disinnescata da uno splendido intervento di Tiradritti che distendendosi in tuffo tocca il pallone di quel tanto che basta ad allungarne la traiettoria in calcio d'angolo. Dopo cinque interminabili minuti di recupero, il triplice fischio del pratese Mattei scrive la parola fine su un match estremamente equilibrato e combattuto che poteva essere deciso solo da un episodio o da una gran giocata. Il San Miniato vola dunque con pieno merito in testa a punteggio pieno scavando un primo importante solco rappresentato da ben cinque lunghezze di vantaggio nei confronti delle dirette inseguitrici. La sconfitta di allegriano corto muso' brucia eccome in casa rossoblù. Ben poco ha da rimproverare Jacopo Corti ai suoi ragazzi per ciò che concerne il gioco espresso. Toccherà adesso archiviare in fretta questa prima dura battuta d'arresto stagionale per poi ripartire con ancor più convinzione, visto e considerato che di strada da fare ce n'è ancora molta. .
Calciatoripiù: nella Sestese buone indicazioni sono venute dalle prestazioni di Kola, Shabani, Bartolozzi e dei subentrati Di Vico e Dondini. Nel San Miniato ottime le prove di Francini, Cresti, Giomarelli e Perugini. L'arbitro Mattei ha diretto in maniera più che sufficiente un match interpretato con gagliardia ma anche con grande correttezza da entrambe le squadre.
Nico Morali