71' Brusciano
5' Pellegrini
35' Moschini
59' Pellegrini
67' Stondei
87' Bonelli
LASTRIGIANA: Pozzi, Spanu (46' Del Giudice), Desideri, Gueye (58' Mangani), Gibbino (46' Cappiardi), Campinoti (51' Palmini), Pietrosanti, Brusciano, Nencini (68' Labardi), Baggiani (62' Straccali), Taoufik (62' Tarantino). A disp.: Pratolini . All.: Zuccaro Fabio
TAU CALCIO: Ricci, Romanelli (83' Scarselli), Serafini, Bracaloni (72' Tancredi), Marzano, Gabbrielli, Moschini (74' MAtteucci), Pierucci (88' Quiriconi), Giovannelli (67' Stondei), Niccolai J. (83' Guidi), Pellegrini (63' Bonelli). A disp.: Mariotti, Giovannini. All.: Paoletti Luca
ARBITRO: Niccolo Casetti di Firenze
RETI: 5' Pellegrini, 35' Moschini, 59' Pellegrini, 67' Stondei, 71' Brusciano, 87' Bonelli
Nulla poteva sbagliare, e quasi nulla ha sbagliato. Quasi nulla ha sbagliato, perché il Tau può contare su una rosa stratosferica, e mentre torna da Lastra a Signa si balocca con una sola domanda ancora inevasa: com'è possibile che nelle prime sei giornate abbia perso così tanti punti, tanti che anche se sconfitta 1-5 la Lastrigiana mantiene una posizione di vantaggio, tanti che non c'è verso d'ipotizzare il sorpasso del Fucecchio capolista in un'unica mossa? Solo su questo tema - e le risposte sono tante: gli episodi infelici contro Cecina e Oltrera, la necessità di qualche settimana per impastare nell'organico i nuovi arrivi - vertono le domande, su questo e sui pronostici: ci sarà modo d'accorciare sulla testa della classifica prima dello scontro diretto, che il calendario propone a ridosso della sosta e del Natale? Visto come s'è sviluppata la partita della Guardiana, è un'ipotesi che è difficile escludere: nulla il Tau poteva sbagliare, e quasi nulla ha sbagliato. Nell'avverbio stanno gli episodi che avrebbero potuto indirizzare la domenica su un'altra via, anche se è difficile ipotizzare quale una volta che l'unico mondo possibile esprime un punteggio così netto; eppure qualche rammarico la Lastrigiana lo coltiva, lo coltiva perché prima e dopo la rete del raddoppio Jordan Ricci le si oppone con due parate imperiali, e perché dopo due minuti soltanto la traversa nega un futuro alternativo: aveva provato a ipotizzarlo Desideri, che aveva staccato bene di testa sull'angolo proposto in mezzo dal mancino di Baggiani. La replica del Tau segue con una rapidità tale da impedire d'annotarsi gli schieramenti tattici, operazione peraltro complicata dai numeri della Lastrigiana (Nencini sfoggia un inedito dodici, il numero dei portieri di riserva, sacrilegio; poi, al netto del 32 di Gibbino, s'oscilla tra la quarantina e la cinquantina: i cronisti urlano anche senza bisogno di prendere l'automobile per raggiungere campagne spopolate, urlano e basta, urlano anche se il blu della divisa di riserva è meraviglioso): a calcio d'angolo risponde calcio d'angolo, dalla bandiera sinistra il destro di Bracaloni per la testa di Marzano, la cui girata prolunga la traiettoria ben oltre il secondo palo. Di riprendere fiato la Lastrigiana non ha tempo: dalla trequarti sinistra Pierucci crossa al centro dell'area di rigore avversaria, dove Pellegrini sfrutta il rimpallo su Campinoti (con la mano? ci sta, non c'è neppure tempo per protestare) e col mancino scarica in porta il diagonale del vantaggio. Dall'inizio sono trascorsi cinque minuti scarsi, e solo sulla ripresa del gioco c'è modo d'incunearsi tra le pieghe tattiche delle due squadre, e di rilevare che al 4-3-2-1 di Zuccaro (Gueye il regista, Pietrosanti e Brusciano le mezzali, Baggiani e Taoufik i trequartisti) Paoletti risponde con un 4-3-1-2 nel quale sono cruciali gli inserimenti di Moschini e Pierucci, scudieri di Bracaloni, e la posizione di Jacopo Niccolai, cui riesce benissimo il compito di legare il centrocampo e l'attacco e di costringere gli avversari a correre spesso all'indietro. Più ancora di un'architettura perfetta pesa però la qualità del Tau, di nuovo pericoloso con i movimenti di Giovannelli, che di segnare ha una gran voglia (al 21' sul filtrante d'Jacopo Niccolai la rete gliela nega Gibbino, che costringendolo a calciare col mancino favorisce la presa di Pozzi) e che però non si nega le giocate da centravanti di manovra: su una di queste situazioni s'era portato al tiro Moschini, che sulla chiusura di Campinoti non aveva potuto nemmeno accontentarsi dell'angolo non concesso (qui Casetti sbaglia, ma è una delle poche volte). È chiara la ragione delle proteste del Tau, che sui calci da fermo sa come rendersi pericoloso: lo dimostra la punizione battuta corta da Bracaloni per Pierucci, che dalla mediana cerca i venti metri e col mancino il secondo palo, mancato d'una spanna massimo due. Esce allo stesso modo, identico l'ispiratore stavolta con un calcio d'angolo a uscire, il colpo di testa di Giovannelli (32'), alla ricerca della porta un minuto dopo il tentativo di Pellegrini, contenuto da Pozzi nonostante l'uscita imperfetta sul traversone di Serafini. Dall'elenco delle occasioni si deduce che il Tau è in controllo della partita; dunque fa ancora più rumore l'occasione gigantesca che Taoufik costruisce sgraffignando il pallone a Romanelli, che Nencini alimenta portando via in un colpo Marzano e Gabbrielli e che Jordan Ricci cancella proteggendo il secondo incrocio dal mancino di Baggiani. Già mastodontici per la pulizia dell'azione e soprattutto per la posizione della pedana, centrale e vicina alla porta, i rimpianti della Lastrigiana crescono sullo sviluppo dell'azione successiva, quella che vede Moschini vincere un contrasto con Campinoti sulla trequarti, avanzare fino ai venti metri e col destro rasoterra incrociare il pallone sul secondo palo battendo Pozzi non proprio perfettissimo. È la rete dello 0-2, il parziale su cui si va alla pausa; e ci si va con quel parziale perché Jordan Ricci è di nuovo fenomenale su un tiro diretto sotto il solito incrocio, stavolta mirato da Nencini che Brusciano aveva invitato alla girata dopo un'incomprensione rarissima tra Bracaloni e Marzano. Del parziale Zuccaro non può essere soddisfatto, del parziale e innanzitutto della prestazione della difesa: sono due i cambi che comanda alla pausa, dentro Del Giudice e Cappiardi per Spanu e Gibbino; il terzino destro lo fa Desideri, che era partito sull'altra corsia e alla mezz'ora aveva ricevuto l'ordine di spostarsi. Seguono altri due ritocchi ancora più incisivi (dentro Samuel Palmini per Campinoti e Mangani per Gueye: Pietrosanti scivola centrale di difesa), che però non incidono sullo sviluppo della partita; non incidono anche perché quasi subito il Tau fa salire a tre le reti di vantaggio: la terza la segna di nuovo Pellegrini, che servito al limite sinistro dell'area di rigore dalla combinazione tra Bracaloni e Pierucci sulla sponda di Giovannelli s'accentra quanto basta per sferrare un destro potente, in porta nonostante la parata accennata da Pozzi. Sullo 0-3 il Tau sa d'essere irraggiungibile, ma non rallenta; non rallenta anche perché i calciatori che Paoletti inserisce dalla panchina hanno voglia di farsi ricordare: l'emblema perfetto è Stondei, cui dall'ingresso (fuori Giovannelli) basta una decina di secondi per presentarsi davanti a Pozzi sul traversone rasoterra d'Jacopo Niccolai (giocata strepitosa di prima, e preziosa l'apertura di Bonelli, entrato per Pellegrini) e batterlo chiudendo il destro in corsa. Prima di ristabilirsi a tre minuti dalla fine, lo scarto quadruplo dura poco più di tre minuti: la Lastrigiana finalmente accorcia grazie al colpo di testa di Brusciano, che spalle alla porta devia sul secondo palo il traversone di Del Giudice. Per l'1-4 il Tau non si scompone, e non si scompone neppure quando Tarantino (aveva rilevato Taoufik) combina con Mangani e si crea lo spazio per un tiro che gli esce debole e centrale; infine, non si scompone perché a tre minuti dalla fine segna anche Bonelli, che calciando di prima col destro sull'invito di Scarselli (splendida l'apertura di Tancredi: i due avevano rilevato Romanelli e Bracaloni) batte Pozzi per la quinta volta. Sta nascosto in quest'azione, e forse neppure nascosto, uno dei segreti del Tau: può giocare chiunque, e chiunque può entrare a partita in corso, e la percentuale d'errore resta bassa, bassissima, quasi nulla. .
Calciatoripiù: Brusciano, che già nel primo tempo aveva costruito una delle due occasioni più pulite, prova a tenere alti baricentro e orgoglio della Lastrigiana, che nel momento in cui produce lo sforzo massimo sbatte su Jordan Ricci. È lui a tenere sigillato un successo che il Tau costruisce già in avvio grazie a Pellegrini (raddoppierà all'ora di gioco) e consolida con le incursioni di Moschini e Pierucci e le reti di Stondei e Bonelli, entrambi a segno nella mezz'ora scarsa concessa da Paoletti. Sono segnali, segnali pesantissimi.
Samuele Tofani