• Juniores RegionaliD
  • 22/02/2025 16.00.00
  • SCANDICCI
    Grottelli
  • 1 - 2 22/02/2025 16.00.00
  • CASENTINO ACADEMY
    Pietrini
    Gabiccini

Commento


SCANDICCI: Patacchini, Martelli, Hognogi, Borghini, Grisolini , Tysak, Legnante, Spinelli, Grottelli, Rufat , Cardona. A disp.: Nati, Campone , Papi, Arnesano, Diop , Tempestini, Faccendini, Martino . All.: Zecchi Leonardo
CASENTINO ACADEMY: Menchini, Fetai, Cantore, Dini, Bettazzi, Checcacci M., Checcacci T., Renzetti, Pietrini, Camara, Chianucci. A disp.: Pollio F., Milanesi, Dei, Gabiccini , Pollio L., Di Donato, . All.: Dini Vinicio
RETI: Grottelli, Pietrini, Gabiccini
SCANDICCI: Patacchini, Martelli, Hognogi, Borghini, Grisolini, Tysak, Legnante, Spinelli, Rufat, Grottelli, Cardona Galeas. A disp.: Nati, Campone, Papi, Arnesano, Diop, Tempestini, Faccendini, Martino. All.: Leonardo Zecchi.CASENTINO ACADEMY: Menchini, Fetai, Cantore, Dini, Bettazzi, Checcacci Michele, Checcacci Thomas, Renzetti, Pietrini, Camara, Chianucci. A disp.: Pollio Francesco, Milanesi, Dei, Gabiccini, Pollio Lorenzo, Di Donato. All.: Vinicio Dini.
ARBITRO: Bouabid di Prato.
RETI: 1' Pietrini, 36' Grottelli, 70' Gabiccini.


All'alba di questa venticinquesima giornata di campionato basterebbe aprire la finestra di uno dei tanti palazzi che si affacciano su piazza Marconi per respirare a pieni polmoni l'atmosfera delle grandi occasioni. Se poi, dopo aver sorseggiato un buon caffè, avessimo voglia di sfogliare l'ultimo numero di Calciopiù, basterebbe dare un'occhiata alla classifica del Girone D per comprendere l'importanza di un match che almeno in linea teorica, potrebbe valere una stagione. Stiamo parlando di Scandicci-Casentino, che lancia gli ospiti verso la conquista di tre punti importantissimi. C'era però, stavolta, una componente fondamentale, visibile solo all'occhio attento di quegli appassionati che hanno seguito con maggior attenzione l'andamento del torneo. L'imbattibilità casalinga stagionale, per lo Scandicci, non era semplicemente un vanto ma un motivo di stimolo e un vessillo da sventolare in faccia agli avversari nel tentativo d'incuter loro quel timore reverenziale. Reduci dal doloroso ko sul terreno di un Levane Leona quasi certamente condannato alla retrocessione, i ragazzi di Leo Zecchi avevano la possibilità di sfruttare il fattore campo e recuperare un po' di quel terreno perduto nei confronti del Casentino. Facile a dirsi, molto meno a farsi. La formazione guidata da Vinicio Dini - infatti - era e resta pienamente in fiducia, dopo aver riconquistato la vetta calando il settebello sul San Piero a Sieve, affronta la trasferta in terra fiorentina col piglio, l'entusiasmo e la sicurezza di chi è consapevole di poter portare a termine anche la più ardua delle imprese. Il successo biancoverde è scritto a caratteri cubitali nel libro d'oro di questa stagione perché, oltre a scavare un solco di nove lunghezze nei confronti degli avversari, permettere ai ragazzi di mister Dini di poter affermare con orgoglio di essere stati i primi a violare il domicilio scandiccese. Spettatrice più che mai interessata di questo duello è la Fortis, seconda ad un punto dal Casentino, che impegnata sull'insidioso terreno del Lebowski cerca a sua volta di far bottino pieno con la speranza che ai casentinesi venga riservato lo stesso trattamento subito dai mugellani un paio di settimane fa. Un auspicio che però svanisce in un batter di ciglia. L'arbitro Bouabid ha giusto il tempo di fischiare il calcio d'inizio mentre i tanti tifosi ospiti presenti in tribuna riescono a contare fino a diciannove. Un lungo lancio in profondità, cogliendo di sorpresa l'inedita coppia centrale scandiccese formata da Grisolini e Borghini, innesca il centrattacco casentinese Luca Pietrini che, dopo aver addomesticato con perizia il pallone nel cuore dei sedici metri avversari, supera agevolmente Patacchini con un preciso tocco sotto misura. Un inizio da incubo per la compagine di Zecchi che nei primi venti minuti di gioco fatica a raccapezzarsi. Spinge, invece, forte la formazione di Dini utilizzando le corsie laterali ed i guizzi, fra centrocampo ed attacco, dell'elegante e funambolico regista avanzato Camara. Il vero e proprio tallone d'Achille, però, lo Scandicci lo evidenzia sul settore destro della difesa, dove Martelli fatica a contenere le scorribande del rapidissimo e talentuoso esterno sinistro d'attacco casentinese Chianucci che dimostrando di saper dare del tu al pallone anche quando si tratta di cambiar passo, diviene spesso e volentieri imprendibile mettendo in evidenza, nonostante la giovane età, doti da giocatore di categoria superiore. Non è un caso, dunque, che al 5' sia un'altra prepotente discesa di Chianucci a seminare lo scompiglio nella retroguardia di casa ed a far pervenire nuovamente sui piedi di Pietrini un invitante pallone che stavolta il numero nove in maglia neroverde ciabatta malamente a lato da favorevole posizione. Nonostante uno schieramento che almeno sulla carta si presenta propositivo ed offensivo, lo Scandicci fatica a sviluppare la propria manovra. Nel cuore della mediana Tysak svolge un lavoro encomiabile in fase d'interdizione non trovando però il supporto, in quella di costruzione, di Spinelli e Legnante i quali, non riuscendo a spingere con la necessaria forza d'urto, pongono un freno al tentativo di rimonta scandiccese che pare, almeno in questa prima fase, non riuscire ad esprimersi neppure lungo le corsie dove Hognogi e Martelli sono costretti ad una dispendiosa fase di contenimento a causa dei frequenti inserimenti di Chianucci e Thomas Checcaccim e dove neppure gli esterni alti Rufat e Cardona Galeas riescono ad eludere l'attenta guardia montata su di loro dagli omologhi difensivi casentinesi Fetai e Cantore. Pochi sono, di conseguenza, anche i palloni che giungono dalle parti dell'ex lastrigiano Grottelli che venendo sistematicamente anticipato da un attento Bettazzi, non sembra in grado di sollecitare i riflessi ed i guantoni di Menchini. Sul fronte opposto, invece, Dini e Renzetti agiscono con grande personalità sulla linea dei centrocampisti tenendo alto il baricentro dell'Academy grazie ad una doppia cerniera nella quale il numero quattro è dedito a spezzare con successo le trame avversarie, mentre il numero otto, sostenendo l'azione di Camara, non disdegna di provare a rendersi pericoloso (peraltro senza troppo successo) su palla inattiva. Il meccanismo costruito di Vinicio Dini, insomma, gira alla perfezione e sembra in grado di poter trovare da un momento all'altro il colpo del definitivo ko; e forse, anche se può sembrare paradossale, è proprio questa eccessiva sicurezza a far commettere alla compagine casentinese un grosso errore di valutazione. Con il risultato ancora in bilico, nella seconda metà del primo tempo l'Academy abbassa i giri del proprio motore concedendo maggior spazio di manovra agli ottimi palleggiatori scandiccesi. La squadra di Zecchi guadagna così metri preziosi sul terreno, sfruttandoli come meglio non si potrebbe allo scoccare del 36'. A risultare fatale, nell'occasione, è un momento di disattenzione della compagine aretina che vedendo Renzetti, vittima di uno scontro di gioco, crollare a terra infortunato, si aspetta un intervento dell'arbitro che invece lascia proseguire il gioco. Lo Scandicci fa girar palla sulla trequarti ripartendo poi sulla sinistra, da dove Hognogi pennella un preciso traversone che - spiovendo sotto porta - trova lo smarcato Grottelli liberissimo a due passi da Menchini. Stavolta, per il numero quarantacinque, è un gioco da ragazzi agganciare la sfera e tradurre in rete il pallone che riporta il risultato in parità. L'Academy ha imparato bene la lezione; lo dimostra fin dalle prime fasi della ripresa nelle quali riparte a tutta velocità usufruendo del sempre prezioso contributo fornito alla manovra d'attacco da un inesauribile Chianucci. Mister Dini è poi bravissimo anche ad azzeccare i cambi. Gabiccini, subentrato all'acciaccato Renzetti, prima sfiora i pali difesi da Patacchini con una velenosa conclusione dal limite (56') e poi, al 70', al culmine dell'ennesima straripante discesa operata dall'immarcabile Chianucci, prima raccoglie all'interno dei sedici metri avversari il suggerimento del compagno e poi lo traduce in rete dalla media distanza con un preciso rasoterra. Al 75' è un'altra mossa di mister Dini a lasciare tutti di stucco; fuori il migliore in campo per distacco (Chianucci), dentro Di Donato. Bastano appena tre minuti per accorgersi che anche stavolta il tecnico casentinese ci ha visto giusto. Un bel lancio in profondità, dopo aver scavalcato la linea difensiva blues, libera a tu per tu con Patacchini proprio il numero diciotto in maglia neroverde che si ritrova sui piedi il pallone per chiudere la partita. E' però a questo punto che Di Donato fa la scelta sbagliata; invece di battere a rete di potenza, prova il tocco di fino tentando di superare il portiere di casa con un elegante cucchiaio al quale però Patacchini si oppone con prontezza alzando le braccia e bloccando la sfera in presa alta. Scampato il pericolo, sul fronte opposto, anche Zecchi decide di cambiare rimpolpando la mediana con l'inserimento di Papi e dando maggior corpo alla fase offensiva inserendo l'esterno sinistro Campone al quale è affidato il compito di pungolare la retroguardia di casa. L'inserimento del numero ventuno, in particolare, porta gran giovamento alla fase d'impostazione scandiccese. All'82 proprio Campone è bravissimo ad inserirsi in area incrociando la propria corsa con quella di Fetai e rotolando a terra, cosa che gli costa un cartellino giallo per simulazione; provvedimento nei confronti del quale Campone neppure protesta, ben consapevole di averla fatta grossa. Lo Scandicci adesso spinge con convinzione alla ricerca del pareggio e gli ultimi minuti di partita sono vissuti a mo' di calvario da un'Academy costretta a difendersi con sempre maggior generosità e gran dispendio di energie. All'87' una fulminea e precisa triangolazione fra Papi e Campone fa pervenire la sfera in piena area sui piedi di Grottelli che però non riesce a trovare lo specchio della porta. Bouabid concede ben sei minuti di recupero e proprio allo scoccare del novantesimo, sugli sviluppi di un fallo laterale battuto sul fronte destro dell'attacco blues, la palla scivola in area raggiungendo sul secondo palo il ben appostato Campone. La sua conclusione a botta sicura sembra vincente ma a chiudergli la porta in faccia ci pensa Fetai che, sostituendosi all'ormai battuto Menchini, respinge la sfera sulla linea mettendo il definitivo punto esclamativo davanti alla parola impresa . Al triplice e liberatorio fischio finale di Bouabid, è gioia pura per il Casentino che, scardinando per la prima volta in stagione la porta blindata che si trova al 40 di piazza Marconi, consolida la propria leadership. Una gioia se possibile amplificata dal mezzo passo falso della Fortis, bloccata sul pari alla Trave. La delusione è palpabile e cocente, invece, nell'ambiente blues. E' vero; le occasioni create e non sfruttate hanno condannato lo Scandicci ad una sconfitta non del tutto meritata ma è altrettanto vero che il blackout scatenato nella prima parte del primo tempo dal fulmineo vantaggio ospite non è stato gestito al meglio sotto il profilo caratteriale da una squadra bisognosa di punti e conferme. Adesso le nove lunghezze di svantaggio dovranno essere gestiti dai ragazzi di Leo Zecchi in ottica Coppa fin dalla prossima sfida che li vedrà impegnati, sempre sul sintetico amico, proprio contro la mina vagante Lebowski. Calciatoripiù : nello Scandicci si sono ben disimpegnati Hognogi, Tysak, Grottelli ed i subentrati Campone e Papi . Nell'Academy note di merito per i difensori Fetai e Bettazzi , per i mediani Dini e Renzetti , per l'esterno sinistro Chianucci (il migliore per dispersione), per il centrattacco Pietrini e per i subentrati Gabiccini (decisivo ai fini del successo casentinese) e Di Donato. Adil Bouabid si è confermato arbitro di buon livello dirigendo con grande sicurezza un match di difficile interpretazione.