RETI: Campone, Rufat
SCANDICCI: Patacchini, Martelli, Campone, Lari, Grisolini, Tysak, Legnante, Spinelli, Grottelli, Rufat, Martino. A disp.: Nati, Borghini, Hognogi, Papi, Diop, Arnesano, Tempestini, Cardona Galeas, Faccendini. All.: Leonardo Zecchi.FORTIS JUVENTUS: Conforti, Paladini, Bini, Galeotti, Bonini, Pieri, Razzauti, Gianassi, Mirzac, D'Esposito, Ciari. A disp.: Poggi, Paoli, Sylla, Galgano, Bucelli, Benucci, El Hajjam, Spanò, Tortelli. All.: Samuele Menetti.
ARBITRO: Pancani di Firenze.
RETI: 18' Campone, 71' Rufat.
NOTE: espulso Tysak (91').
La corrispondenza d'amorosi sensi di foscoliana concezione, non sempre è sufficiente a creare quell'armonia di coppia che alla fine di ogni favola permette allo scrittore di vergare sulla carta il classico - E vissero tutti felici e contenti . Se si nutrono le medesime aspirazioni, è quasi impossibile scendere a compromessi dando così il via a liti ed incomprensioni che producono rotture spesso insanabili. Ce lo insegna la vita, lo simboleggia lo sport (che di essa è metafora) e non potevano, dunque, che darne conferma Scandicci e Fortis Juventus. Due squadre a caccia di record e di punti pesanti in chiave campionato, mai e poi mai potevano scendere sul sintetico del Bartolozzi con l'obbiettivo di dividersi la posta in gioco. E a prendersela è lo Scandicci, che s'impone per 2-0 con i gol di Campone e Rufat. La Fortis, reduce da una striscia record di nove vittorie consecutive, aveva l'occasione per provare a conquistare tre punti utili a consolidare la leadership, tenere a bada il sempre insidioso Casentino Academy e estromettere in maniera quasi definitiva dalla lotta al vertice un avversario potenzialmente in grado di rientrare in corsa. In tale contesto, neppure i blues guidati da Leo Zecchi potevano permettersi passi falsi. Con la vittoria conquistata, conservano l'imbattibilità casalinga stagionale e riscattano la sconfitta di misura subita all'andata sul terreno borghigiano e - cosa ancor più importante - tornano a respirare quell'aria salubre che solo ad alta quota riempie i polmoni. Al termine di novantasei minuti intensi, combattuti e tatticamente ben interpretati da entrambe le squadre, la voglia, l'applicazione ed il cinismo dei padroni di casa hanno la meglio su una capolista che solo nei primi 45' ha mostrato il proprio volto bello e spregiudicato e che ha avuto il grosso torto di risultare poco incisiva negli ultimi sedici metri. E dire che erano stati proprio i ragazzi di Menetti ad approcciare meglio l'impegno grazie all'ottima disposizione in campo e ad un proficuo atteggiamento propositivo che aveva costretto l'undici di Zecchi ad arretrare il proprio raggio d'azione e ad adoperarsi in un'impegnativa fase di contenimento. Nel primo quarto d'ora di gioco sono i centrocampisti e gli esterni d'attacco biancoverdi a fare la voce grossa, le scorribande di Razzauti e Ciari lungo le corsie laterali unite all'intraprendenza di Pieri e ai buoni piedi di Gianassi costringono agli straordinari la difesa blues che comunque dimostra di cavarsela sempre in maniera egregia sia nel chiudere la strada alle due rapide ali di raccordo, sia nel contenere un Mirzac voglioso ma non in giornata di grazia e al quale non basta l'aiuto fornitogli da D'Esposito. Sul fronte opposto, pur disegnando uno Scandicci dall'atteggiamento spiccatamente offensivo in virtù dello schieramento del tridente formato dagli ex Lastrigiana Grottelli e Martino e dal pericoloso bomber Rufat, Zecchi fatica a far breccia nel robusto castello difensivo ospite nel quale, due centrali di sicuro affidamento come Bonini e Galeotti, spiccano per quantità e qualità in fase d'anticipo, mentre due esterni lucidi e propositivi come Bini e Paladini, dopo aver messo la museruola agli esterni d'attacco avversari, non disdegnano di appoggiare l'azione dei compagni di centrocampo facendo a loro volta ripartire l'azione. Eppure, nonostante questa cerniera appaia quasi impenetrabile, allo scoccare del 18' è proprio il primo passo falso commesso in chiusura dai ragazzi di Menetti a fare la differenza e a sbloccare la situazione. Riuscendo finalmente a guadagnare campo, lo Scandicci riparte sul fronte destro dove Grottelli è bravo a cambiar gioco cogliendo in contropiede la retroguardia ospite. Lungo la catena sinistra dell'attacco blues, un Paladini che sin qui ha rasentato la perfezione si fa bruciare dall'inserimento offensivo dell'omologo avversario Campone, che dopo aver recuperato la palla ed essere entrato in area, fulmina Conforti con una potente rasoiata sulla quale nulla può l'estremo borghigiano. La reazione dei ragazzi di Menetti, immediata e ben strutturata, frutta loro un paio di ottime occasioni che ne mettono però in evidenza la scarsa cattiveria sotto porta. Al 25' Pieri spara sopra la traversa da ottima posizione mentre al 29' la prepotente incursione sulla destra di Razzauti si conclude con una battuta a rete da buona posizione respinta dal muro difensivo scandiccese. A poco servono, nella fase finale del primo tempo, sia le continue puntate offensive portate avanti sulla sinistra da Ciari (bravissimo anche quando si tratta di entrare dentro al campo per trovare lo spazio per la conclusione a rete) sia quelle impostate sul fronte opposto da un Razzauti che i propulsori non li ha solo nel cognome ma anche nel dna. Pur non creando altre occasioni, lo Scandicci difende il vantaggio ed in avvio di ripresa, approfittando anche di un comprensibile calo di tono evidenziato dalla mediana ospite, apre il gas andando per ben due volte vicino al raddoppio. Al 48' l'incursione sulla destra di Rufat trova pronto alla respinta sul primo palo un attento Conforti, che si ripete quattro minuti più tardi neutralizzando la conclusione dalla media distanza proposta da Grottelli. Superato questo primo momento di grande affanno, la Fortis torna a pungere dalle parti di Patacchini al 59', quando una fulminea triangolazione sulla destra fra Razzauti e Bini permette al numero tre in maglia nera di ritrovarsi a tu per tu con l'estremo difensore scandiccese. Una straordinaria opportunità, che però il terzino sinistro borghigiano cestina indirizzando a rete un rasoterra debole e centrale sul quale Patacchini si accartoccia con sicurezza. Un intervento che assume invece i contorni del miracolo e che è decisivo ai fini del risultato, Patacchini lo compie quattro minuti più tardi, quando vola a deviare l'incornata da due passi di Bonini, salito dalle retrovie nel tentativo di sfruttare la splendida parabola su calcio piazzato dalla destra disegnata col compasso dal piede di Gianassi. Due minuti più tardi anche ai blues resta strozzato in gola l'urlo di gioia: la progressione sulla destra di un imprendibile Rufat si conclude con un invitante cross basso sul quale piomba l'accorrente Legnante che, tenendo anche lui fede al proprio cognome, spara forte a rete di prima intenzione da due passi scartavetrando la traversa della porta difesa da Conforti. L'ex sammichelino si mette le mani nei capelli, inconsapevole di ciò che accadrà al 67' quando Rufat prima controlla la sfera nel cuore dell'ara ospite e poi la gira in rete con un preciso tocco rasoterra firmando il punto del raddoppio scandiccese. La scarsa vena realizzatava che in un'occasione così importante caratterizza la prestazione dei ragazzi di Menetti, si manifesta per l'ultima volta all'83' quando la bella iniziativa personale di Pieri si conclude con un rasoterra dal limite che sfila sul fondo e che solo per un soffio non trova la deviazione vincente sottomisura da parte di Ciari. I sette minuti di recupero concessi da Pancani e conditi da un pizzico di nervosismo ben rappresentato dalla sciocca espulsione rimediata da Tysak, non spostano di una virgola i due piatti della bilancia. Missione compiuta, dunque, per i ragazzi di Leo Zecchi che grazie a questi tre balzi in avanti si portano a sole quattro lunghezze da un primo gradino del podio dal quale, pur perdendo, la Fortis non è stata scalzata. Impattando in casa con l'Olmoponte, infatti, l'Academy perde una grande occasione contribuendo così a rendere sempre più avvincente una volata finale dall'esito più che mai incerto. Calciatoripiù : nello Scandicci si sono fatti apprezzare Patacchini fra i pali, Martelli e Campone nella doppia veste di difendenti ed attaccanti, Legnante nel cuore del centrocampo, Rufat e Grottelli in fase offensiva. Nella Fortis sono andati ben oltre la sufficienza i due centrali di difesa Galeotti e Bonini , l'esterno basso Paladini , i mediani Pieri e Gianassi ed i due 'FrecciaRossa' Razzauti e Ciari . Il giovane fischietto fiorentino Andrea Pancani ha ben diretto un confronto dall'alto coefficiente di difficoltà tenendone sempre salde le redini grazie anche ad una buona condizione atletica che gli ha sempre permesso di rimanere nel vivo del gioco.