RETI: Yilmaz, Bertolucci, Kovac, Rubino
LECCE: Rafaila, Esposito, Addo, Pehlivanov, Gorter, Winkelmann (91' Agrimi), Kovac, Yilmaz (81' Minerva), Ubani, Mboko, Bertolucci (65' Knutsen). A disp.: Sakho, Russo, Kodor, Delle Monache, Pacia, Vitale, Paglialunga, Dell'Anna. All.: Giuseppe Scurto.FIORENTINA: Leonardelli, Baroncelli, Harder, Ievoli (69' Bertolini), Rubino, Keita, Trapani (67' Gudelevicius), Braschi, Elia (67' Balbo Vieira), Scuderi (86' Mazzeo), Caprini. A disp.: Vannucchi, Sadotti, Lamouliatte, Romani, Puzzoli, Deli, Kouadio. All.: Daniele Galloppa.
ARBITRO: Luongo di Frattamaggiore, coad. da Andreano e Fumarulo.
RETI: 24' Yilmaz, 58' Bertolucci, 64' rig. Kovac, 69' rig. Rubino.
NOTE: espulso Sakho .
Il bicchiere riempito oltre la sua metà parla di un vantaggio ancora rassicurante su quel settimo posto che taglia fuori dai play-off, spareggi post-season dentro i quali la Fiorentina resta dentro pur perdendo a Lecce per 3-1, e tornando quindi a chinare la testa dopo che la roboante vittoria sull'Udinese aveva interrotto un periodo negativo sul piano dei risultati. Che la lunga trasferta in Salento non sia facile i viola lo intuiscono al 24', quando - dopo un avvio positivo e che li aveva portati spesso a ridosso dei sedici metri di Rafaila, pur senza spunti degni di nota - ecco che i locali passano in vantaggio. Fa tutto da solo, e bene, l'ispirato Yilmaz, che parte palla al piede da posizione defilata, punta la porta di Leonardelli e poi lo supera con un tiro angolatissimo, che bacia il palo e gonfia poi la rete. La Fiorentina prova a reagire e al 40' sfiora il pari con Braschi, che trova l'ottima opposizione dell'estremo difensore salentino, bravo poi il portiere di casa poco dopo nell'uscire coi pugni per anticipare Caprini, servito in area sempre da Braschi. Nel secondo tempo la gara propone un copione simile all'avvio di primo tempo, perché ancora una volta quando la fiorentina prova a forzare il ritmo a caccia del pari viene punita dalla controffensiva dei giallorossi; Winkelmann, uno dei migliori elementi dei padroni di casa, serve un assist al bacio a Bertolucci che raddoppia i conti. I viola a questo punto sbandano un po', e al 64' subiscono anche il terzo gol: Pehlivanov cade in area a contatto con Elia, l'arbitro indica il dischetto sul quale si porta Kovac che supera Leonardelli, 3-0. Con la gara ormai quasi irrimediabilmente in salita, la formazione di Galloppa riaccende il match al 69' grazie a Rubino, che si procura prima e trasforma poi in rete un altro calcio di rigore concesso dal direttore di gara. Il gol, in effetti, riaccende la squadra ospite, che nei minuti successivi si spinge con vigore in avanti nel tentativo di segnare anche il secondo gol. In un finale vibrante, però, sono i locali ad andare più vicini al gol con il micidiale contropiede di Knutsen che viene fermato soltanto dal palo; finisce così 3-1, e la Fiorentina si ritrova a mani vuote, in attesa di ritrovarsi appieno in questa primavera che si appresta a vivere settimane fondamentali.