RETI: Keita, Keita, Rubino, Braschi, Elia
FIORENTINA: Leonardelli, Trapani (75' Sadotti), Kouadio, Elia, Scuderi, Ievoli (64' Angiolini), Keita, Harder, Bertolini (65' Puzzoli), Braschi (75' Lamouliatte), Rubino (65' Deli). A disp.: Vannucchi, Baroncelli, Gudelevicius, Balbo, Mazzeo All.: Galloppa. UDINESE: Kristancic, Lazzaro (64' Shpuza), Polvar (64' Olivo), Bonin (83' Cosentino), Busolini, Conti (83' El Bouradi), Dal Vi, Xhavara (64' Cella), Vinciati, Marello, Landolfo. A disp.: Cassini, Del Pino, Severino. All.: Bubnjic.
ARBITRO: Angelillo di Nola, coad. da Marra e Romaniello.
RETI: 21', 35' Keita, 60' rig. Rubino, 65' Braschi, 76' Elia.
Ritrovarsi tutto d'un tratto, ritrovarsi proprio nel momento in cui si ha solo e soltanto tutto da perdere: la Fiorentina arresta la sua (fisiologica?) serie di risultati negativi tornando al successo in modo perentorio. Aveva un solo risultato a disposizione la squadra di Galloppa, e dunque tutti gli altri scenari avrebbero significato un altro fine settimana lontano dal rendimento che questa squadra sa esprimere e merita di proporre, ma l'Udinese resiste una ventina di minuti prima di crollare sotto i colpi di Keita, Rubino e compagni. Gli assalti iniziali dei viola sono di buon auspicio se si pensa in positivo, ma poiché non portano al gol un po' di timori vengono. Scacciati però al 21' dalla rete del vantaggio - meritatissimo - realizzata da Keita su perfetto invito di Scuderi. L'Udinese si scioglie, la Fiorentina intuisce il momento propizio ed è ancora Keita a suonare la carica poco dopo la mezz'ora con una bordata dalla trequarti che sgretola l'opposizione di Kristancic. Nel secondo tempo la Fiorentina si dimostra non paga, e dopo essersi vista non convalidare il tris di Elia e aver colpito un palo clamoroso con Braschi (50'), trova il 3-0 su rigore al 60', quando Rubino si procura prima e trasforma poi in prima persona un penalty concesso dall'arbitro. Braschi rinforza il concetto poco dopo calando anche il poker dopo uno spunto di Scuderi e Harder, mentre nel finale Elia ribadisce in rete una precedente conclusione di Braschi, che aveva sbattuto contro il montante orizzontale, portando a cinque le reti dei suoi. Ritrovarsi appieno, nel momento più importante della stagione: era questo che contava.