• Giovanissimi RegionaliElite
  • 15/12/2024 10.00.00
  • CATTOLICA VIRTUS
  • 1 - 2 15/12/2024 10.00.00
  • SESTESE
    Palchetti
    Cetani
    Scura

Commento


CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Manzini, Ventrice, Bramanti, Burgassi Di., Masi G., Masi L., Palchetti, Stiacci, Blini, Castelletti. A disp.: Messeri, Sani, La Ragione, Dainelli, Burgassi Da., Spinelli, . All.: Alla Mirko
SESTESE: Bardazzi, Grisolini, Cecchi, Bonta, Monterisi, Fici, Tarchiani, Cetani, Barbanti, Andreano, Scura. A disp.: , Bellocci, Bandini, Borrelli, Cassiolato, Bartolozzi, Dainelli, Puggelli, Campani (4). All.: Boscherini Alessio
ARBITRO: Lorenzo Salusest di Firenze
RETI: Palchetti, Cetani, Scura
CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, Manzini (57' Fabiani), Ventrice, Bramanti, Dario Burgassi, Giacomo Masi, Lorenzo Masi, Palchetti, Stiacci (57' Giardina Papa), Blini, Castelletti. A disp.: Messeri, Sani, La Ragione, Dainelli, Diego Burgassi, Spinelli. All.: Mirko Alla.SESTESE: Bardazzi, Grisolini, Cecchi, Bontà, Monterisi, Fici, Tarchiani, Cetani, Barbanti, Andreano (57' Campani), Scura. A disp.: Bellocci, Bandini, Borrelli, Cassiolato, Bartolozzi, Dainelli, Puggelli. All.: Alessio Boscherini.
ARBITRO: Salusest di Firenze
RETI: 37' pt Palchetti, 44' Cetani, 60' Scura.
NOTE: espulso Alla (71'). Angoli: 2-2. Recupero: 2'+4'.


I classici hanno un potere unico: restano sempre identici, e ogni volta raccontano una storia diversa. Eroe o antagonista a seconda dello sguardo (ma davvero in occidente nessuno ha mai amato Ettore?), stavolta è Scura a definire l'interpretazione del finale; e per la Sestese è un finale glorioso: l'1-2 in rimonta le consegna il primato solitario. La Cattolica Virtus ha fatto di tutto per negarglielo; ma nonostante la rete di Palchetti alla fine del primo tempo (ben oltre il minuto di recupero inizialmente assegnato: è solo uno sketch del solito show di Salusest) esce sconfitta per la quinta volta in stagione, e non replica il mezzo stop cui Donati e l'Academy Livorno costringono il Tau Altopascio. A lungo però s'è avuta l'impressione che a Soffiano la Sestese avrebbe potuto perdere punti pesanti: anche se riduce di un'unità il numero dei calciatori che accompagnano l'azione offensiva, il 3-4-1-2 di Alla, con Lorenzo Masi e Castelletti a tutta fascia e Giacomo Masi sulla trequarti, rende difficile trovare spazi nelle corsie centrali. Così, dopo aver rischiato su una punizione di Bramanti sporcata da un paio di deviazioni aree (troppo strozzato il mancino di Blini, dalla parte sbagliata del palo vicino), per pungere la Sestese deve contare sugli errori degli avversari: per il primo, un rinvio impreciso di Bisulca, attende giusto il quarto d'ora; ma nonostante lo specchio spalancato Scura non se la sente di calciare dalla trequarti, e costretto a defilarsi sulla destra ottiene solo un calcio d'angolo. Più pericoloso è il mancino improvviso che Tarchiani scarica dai venticinque metri: anche se la traiettoria gli esce centrale, il pallone s'abbassa all'ultimo; e Bisulca è costretto a usare la mano di richiamo per pizzicarlo sulla traversa. Resta l'occasione più pulita della prima mezz'ora; la Sestese prova a costruirne un'altra sul lancio di Cecchi, che dopo aver disinnescato Lorenzo Masi sul cambio di campo di Stiacci consente a Barbanti di strappare dalla mediana all'area di rigore, e da qui premiare il taglio di Scura: altissimo e fuorissimo il suo destro in corsa (29'). Di tutto il primo tempo è una delle poche azioni nelle quali la Sestese riesce a giocare in ampiezza: unite ai raddoppi di Dario Burgassi, allo schermo proposto da Bramanti e Palchetti e alle condizioni complicate del terreno, le marcature preventive di Manzini e di Ventrice la costringono a racchiudere la manovra in pochi metri. Affidarsi ai palloni inattivi è quasi inevitabile. Al 33' ci prova Cecchi, che da trentacinque metri calcia nello specchio una punizione concessa da Salusest (lettura creativa) dopo un fallo di mano di Giacomo Masi spinto da Cetani: lenta e centrale l'esecuzione, facile la parata di Bisulca. Fin qui la Cattolica Virtus s'è limitata a saggiare la potenza degli avversari; dopo averne assorbito l'impatto, decide che osare si può. La sua reazione sorprende la Sestese, che un minuto più tardi si fa trovare scoperta dalla verticalizzazione di Giacomo Masi per Stiacci, decentrato sulla sinistra: Grisolini, che prima e dopo disputa una gran partita (evidente il motivo per cui Boscherini l'ha di nuovo proposto titolare), non ha tra le proprie doti fisiche quelle che gli consentono di marcare un centravanti vecchio stile; pertanto deve concedergli il fondo e il traversone, sul quale Bardazzi rischia la figuraccia mancando la presa; lo salva Monterisi che sottoporta anticipa Blini. Qui la Sestese commette l'unico vero errore d'una partita altrimenti perfetta: sottovaluta il segnale; e dunque si ritrova in svantaggio nel momento peggiore. È infatti già scaduto l'unico minuto di recupero nel momento in cui Salusest consente comunque alla Cattolica Virtus di calciare il primo angolo della sua partita; è una decisione che rischia di pesare su tutto il campionato: seppur schierata, la difesa della Sestese lascia scorrere il traversone di Bramanti, a rientrare da sinistra, fino al secondo palo; là c'è appostato Palchetti, che di testa accompagna in porta un pallone pesantissimo. Il riverbero dell'esultanza si propaga fino ad Altopascio: a metà gara in vantaggio c'è la Cattolica Virtus. Alla Sestese dunque tocca accelerare, e trovare nuove soluzioni per scardinare una difesa fin lì inossidabile. Perché l'umidità diffusa inizi a produrre la prima ruggine occorre scavalcare l'intervallo, far trascorrere nove minuti della ripresa, e consentire a Bontà di trovare finalmente spazio nel cerchio centrale: è un invito ad aprire il compasso verso destra e a far spiovere il pallone nella zona di Cetani, che con Castelletti ingaggia un duello da cui esce vincitore; davanti dunque gli s'apre lo spazio per raggiungere il lato corto dell'area di porta, da dove inganna Bisulca con un diagonale che forse nasce come un traversone rasoterra e che in corsa si scopre il tiro del pari. La Sestese sente d'aver rivoluzionato l'inerzia della partita, e per completare la rimonta aumenta la pressione; né l'affievoliscono i cambi chiamati da Alla, che ritocca l'assetto tattico inserendo Fabiani (fuori Manzini; dentro anche Giardina Papa per Stiacci), e trasformando Lorenzo Masi e Castelletti nei terzini d'una nuova difesa a quattro. La mossa serve per riportare la Sestese lontana dalla porta: dunque diventa chiaro che soltanto un calcio da fermo può spezzare l'equilibrio. Il primo a capirlo è Cetani, che scarica sulla barriera la punizione conquistata da Andreano (fallo di Bramanti) intorno ai venticinque metri; il secondo è Barbanti, che a dieci minuti esatti dalla fine costringe Dario Burgassi al fallo sul lato corto dell'area di rigore, e senza chiedere a Salusest di verificare la distanza (si può: e, a differenza di quel che si sente dire in tribuna, su quel pallone la Cattolica Virtus non ha alcun diritto) col destro calcia direttamente nello specchio: in allungo sul secondo palo Bisulca respinge ma non allontana il pallone, che col destro Scura scaraventa in porta anticipando Ventrice. È l'episodio che decide la partita, e al momento indirizza la corsa al titolo; per pareggiare alla Cattolica Virtus non basta l'unica vera occasione della ripresa, il diagonale mancino di Blini favorito da Bramanti sull'invito di Lorenzo Masi dalla corsia destra: Bardazzi prega che il pallone esca oltre il palo lontano, e tanto basta (66'). I minuti che rimangono servono soltanto ad annotare l'ultimo atto del lungo duello verbale tra Salusest e Alla, costretto a seguire il recupero dalla parte sbagliata della recinzione: la Sestese ripulisce bene tutti i palloni fatti spiovere in area, e si sgancia da una coppia che ormai le stava stretta. Sorride Alessio Boscherini, che ha mascherato bene l'assenza (definitiva: all'Empoli non si può dire di no) di De Ferdinando e in cambio ha ottenuto il primo posto; e in tribuna sorride Roberto Pacini, grandissimo ds, che Boscherini l'ha scelto e che negli ultimi vent'anni i classici li ha studiati tutti. È l'unico modo per vincere i campionati: sapere che sul bordo d'ogni pagina che sembrava già studiata può celarsi l'annotazione decisiva. Calciatoripiù : per tutto il primo tempo la Cattolica Virtus protegge bene la propria porta, perché per tutto il primo tempo il filtro di Bramanti e Palchetti , dalle parti dei quali spesso ripiega Giacomo Masi (il sei sulle spalle, gioca trequartista), rende impossibile sfondare centralmente. Per rimontare la Sestese ha bisogno d'una serie di giocate individuali, con le quali creare la superiorità numerica: delle aperture di Bontà , dei dribbling di Cetani , della ferocia di Barbanti , dell'istinto di Scura .