• Giovanissimi RegionaliElite
  • 27/10/2024 10.00.00
  • CATTOLICA VIRTUS
  • 1 - 2 27/10/2024 10.00.00
  • TAU CALCIO
    5' Bini
    14' Lisisco
    48' Bramanti

Commento


CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, La Ragione, Scopetani, Burgassi Da., Masi G., Bramanti, Masi L., Palchetti, Fabiani, Blini, Castelletti. A disp.: Messeri, Sani, Manzini, Marangio, Dainelli, . All.: Alla Mirko
TAU CALCIO: Bella, Bindi, Citti, Mendolia, Bini, Organi, Simonini, Mosso, Lisisco, Galli, Fusco. A disp.: Fallani, Lazzeri, Caniglia, Lupi, Stefanelli, Giovannelli, . All.: Vannini Marco
ARBITRO: Francesco Bellucci di Empoli
RETI: 5' Bini, 14' Lisisco, 48' Bramanti
CATTOLICA VIRTUS: Bisulca, La Ragione, Scopetani (42' Ventrice), Dario Burgassi, Giacomo Masi (69' Ferrini), Bramanti (56' Diego Burgassi), Lorenzo Masi, Palchetti (60' Stiacci), Fabiani, Blini, Castelletti. A disp.: Messeri, Sani, Manzini, Marangio, Dainelli. All.: Mirko Alla.TAU ALTOPASCIO: Bella, Bindi, Citti (50' Mannucci), Mendolia, Bini, Organi, Simonini, Mosso, Lisisco, Galli, Fusco (57' Marinari). A disp.: Fallani, Lazzeri, Caniglia, Lupi, Stefanelli, Giovannelli. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Bellucci di Empoli
RETI: 5' Bini, 14' Lisisco, 48' Bramanti.
NOTE: ammoniti Bini e Diego Burgassi. Angoli: 7-2. Recupero: 1'+5'.


Chiamateli invincibili. Pazienza se la porta di Bella non è più immacolata, se Bramanti s'è tolto la soddisfazione di violarla per la prima volta da metà settembre: placato il frizzio d'una ripresa improvvisamente aperta, il Tau vince la sesta partita di fila e tiene lontana la Sestese, la rivale meglio accreditata per la corsa al titolo. Nella sfida sperava d'essere coinvolta anche la Cattolica Virtus, che l'anno scorso aveva a lungo battagliato prima a distanza e poi vis-à-vis; ma sei punti di scarto sono già tanti; e nonostante una buona ripresa, soprattutto dopo la rete dell'1-2, sul piano fisico il divario s'è fatto apprezzabile. Comporta non solo un'intensità diversa, né solo maggior decisione nei contrasti: a chi ha più muscoli è più facile anche calciare da lontano; e da lontano segnare. Avanzato di qualche passo per tenere la squadra compatta, Bisulca se ne accorge dopo cinque minuti appena, il tempo che basta a Bini per oltrepassare la mediana d'una decina di metri e col destro schiantare il pallone sotto la traversa: il Tau passa in vantaggio al primo tiro nello specchio, e la partita assume subito una fisionomia ben definita. La Cattolica Virtus prova a rimediare con una punizione conquistata da Lorenzo Masi sul lato corto dell'area di rigore, fronte sinistro (fallo di Bini, l'unico ammonito dei suoi: se contiene l'irruenza, ha in mano un mazzo voluminoso da cui estrarre le carte per diventare uno stopper perfetto; con Organi forma una coppia fortissima): la calcia Palchetti, la cui esecuzione col destro a girare Bella blocca prima che varchi il primo palo. Più complicata è la domenica di Bisulca, che se sullo 0-1 aveva mezza colpa al quarto d'ora vede rapidamente salire il contatore: è vero che lo scarico di Dario Burgassi è un po' pigro; ma anziché farsi prendere dall'ansia e rinviare su Lisisco, che gli si stava facendo incontro, avrebbe potuto scegliere tra mezza dozzina di soluzioni migliori; e così, scattata la fotografia, il Tau non sarebbe passato sul doppio vantaggio. Forse però con un portiere diverso lo avrebbe fatto subito dopo: è splendida, parziale riscatto, la parata che sfodera al 20' sul tentativo di Fusco, al tiro dal limite col destro a girare; la tavola gliel'avevano apparecchiata Galli con una giocata profonda e soprattutto Bellucci, faccia da ragazzino e personalità da veterano (sbaglia solo tre fischi, invertendo due rimesse laterali e non punendo un fallo, e nella ripresa esagera col recupero: dettagli per un arbitro così giovane e così ben preparato; bravo Reni a designarlo per una partita complicata, e bravo lui a rispondere), con un vantaggio che solo chi sa di calcio può concedere. L'episodio scuote la Cattolica Virtus, che temendo l'imbarcata comincia ad attaccare e tra il 28' e il 33' impegna Bella in due parate identiche e complicate: servono a impedire che dalla bandierina destra il mancino di Blini s'infili direttamente nello specchio. Più pulita è l'occasione che gli capita sulla testa, sull'ultimo angolo della serie battuto da Palchetti col destro a rientrare: deviazione alta da posizione perfetta, l'area di porta come trampolino fronte al secondo palo. La pressione della Cattolica Virtus resta uguale anche in avvio di ripresa, segnata dalla punizione che Bella para a Ventrice (aveva rilevato Scopetani in posizione di terzino sinistro) e dalla rete dell'1-2, la prima subita dal Tau da inizio campionato: la segna Bramanti incrociando il destro rasoterra dal limite dell'area, dove il pallone era arrivato pulito sull'affondo di Giacomo Masi nonostante la contesa (fallosa? Bellucci non ha tempo neppure per valutare se possa valere il rigore) tra Blini e Mosso. Palo e pallone in porta, e con più di venti minuti davanti la partita si riapre; e lo spiraglio potrebbe allargarsi perché nell'azione della rete Citti esce malconcio da un contrasto, e costringe Vannini a ridisegnare la difesa: Mannucci entra come terzino destro, e dirotta Bindi (prova strepitosa) sull'altra fascia. Già, anche se non si vede, l'attacco era malconcio (fuori, e non per scelta, Cecchetti, Hussey e Sow); è comprensibile il timore che il rammendo d'emergenza porti la difesa a traballare. Ma il numero dei pericoli resta minimo: la Cattolica Virtus ne crea soltanto uno con la percussione di Stiacci (aveva rilevato Palchetti) sull'imbucata di Castelletti dopo lo scambio con Fabiani; ma chiudendogli lo specchio in uscita Bella ricorda come mai fin qui abbia subito una sola rete, e quanto in ogni episodio le prestazioni dei portieri siano decisive. Il Tau ne ha uno formidabile, tessera numero uno d'una rosa invincibile. Calciatoripiù : quando Castelletti e Bramanti , che fermando a trecentonovantotto minuti l'imbattibilità di Bella , portiere formidabile, nella storia della stagione è comunque entrato, cominciano a girare, la Cattolica Virtus finalmente respira; e a lungo rende equilibrata una contesa che la rete di Bini aveva subito indirizzato, e che le accelerazioni di Bindi (bene a sinistra dove s'adatta, benissimo a destra) e le geometrie di Simonini spostano chiaramente dalle parti del Tau, candidato principale per tornare campione dopo le lacrime dell'anno scorso.