SPORTING CECINA: Bendinelli, Ricciardi, Zazzeri, Cerri, Sola, D Angelo, Manetti, Lega, Dardar E., Dragone, Dardar Y.. A disp.: Bertoli, Brontolone, Frassinelli, Paladini,
TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Del Gronchio, Frediani, Ficcanterri, Soldati, Mei, Borracchini, Casini, Montapponi. A disp.: Zipoli, Rotolo, Materassi, Giovannini, Nesti, MAtteucci, Giuntoli, Mocanu, Sarnataro. All.: Magri Alessandro
RETI: Manetti, Borracchini, Borracchini, Del Gronchio
SPORTING CECINA: Bendinelli, Ricciardi, Zazzeri, Cerri, Sola, D'Angelo, Manetti, Lega, E. Dardar, Dragone, Y. Dardar. A disp.: Bertoli, Brontolone, Frassinelli, Paladini, Bulleri, Tarrini, Monaco. All.: Alessandro Magrì.TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli, Vas, Del Gronchio, Frediani, Ficcanterri, Soldati, Mei, Borracchini, Casini, Montapponi. A disp.: Zipoli, Rotolo, Materassi, Giovannini, Nesti, Matteucci, Giuntoli, Mocanu, Sarnataro. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Guarguaglini di Livorno
RETI: 10' Del Gronchio, 16' Manetti, 55', 75' Borracchini.
Dalla guerra di Troia all'ultimo filmaccio sceneggiato da un computer, perché un racconto sia avvincente bisogna che contenga una svolta: i nemici nel cavallo, la fuga dello sposo vestito da sposo, Julia Roberts innamorata del libraio (sì, Hugh Grant prima e Hugh Grant ancora: era tanto che Hugh Grant non sbucava su questo giornale, bisognava rimediare), la scoperta di poter viaggiare nel tempo, o piantare un ricordo nella testa di qualcuno. Si potrebbe andare avanti per mesi, e in fondo alla lista (si potranno catalogare tutti i racconti del mondo? facciamo conto di sì, complicato ma fattibile: quantomeno gli schemi) ci s'accorgerebbe che per essere avvincenti hanno bisogno d'una svolta tutti i racconti tranne uno: nessuno può dire che la rincorsa del Tau a un titolo finalmente ufficiale (decisivo l'1-3 con lo Sporting Cecina) non sia stata avvincente; ma una svolta non c'è stata. Si potrebbero citare le reti di Bigagli e di Borracchini negli scontri diretti con lo Scandicci, o la vittoria col Forte dei Marmi nella domenica del sorpasso, o il 3-2 con la Lastrigiana alla terza giornata, un solo punto conquistato fin lì; e gli spunti a milioni sarebbero il segnale che una vera svolta non c'è stata. Ci sono stati soltanto il ritmo impressionante e la ferocia d'una squadra che dopo i primi due inciampi a inizio autunno ha mantenuto un andamento strabiliante: il Tau è imbattuto da ventisette partite, nelle quali ha ottenuto 75 punti (2,78 la media), e ormai col Venturina vuol fare ventotto. Di quelle ventisette, ventiquattro sono vittorie: non esiste avversario che possa tenere un ritmo simile. Lo Scandicci ci ha provato, e fino a novanta minuti dalla fine ha fatto vivere un campionato che altrimenti si sarebbe spento già a Natale; perché già a Natale s'era capito che il Tau quel ritmo l'avrebbe tenuto fino a maggio. Già a Natale infatti era chiaro che Gandini, che del successo è uno degli artefici assoluti (con lui Diego Paletta e Stefano Piro, che poco meno d'un anno fa hanno deciso d'affidargli questa squadra: fu una scelta coraggiosa, coraggiosa e vincente), aveva trovato il sistema per far coesistere tanta qualità (dietro, davanti, in mezzo: ovunque), e per far viaggiare il pallone velocissimo. È diventato uno dei segni distintivi del Tau, in questo diverso da altri Tau del passato recente: non è che rallenta e accelera a proprio piacimento; accelera e basta. Di sicuro può permetterselo: nessuno può contare sul talento che assommano Mocanu, Montapponi e Vannacci; nessuno su un bomber come Borracchini, che con la doppietta necessaria per piegare lo Sporting Cecina raggiunge quota ventiquattro in stagione. L'anno scorso furono venti, cifra tonda: tra l'ultima di campionato e la fase nazionale che sta per aprirsi, lo scudetto in palio, ci sono modo e tempo per arrivare a una cifra ancora più tonda. Non è l'obiettivo principale, né può esserlo; ma oltre che soddisfazione estrema poter schierare il re dei bomber è un vantaggio non sottovalutabile. In avvio della partita con lo Sporting Cecina il Tau forse s'illude di non averne bisogno: una leggera deviazione di Sola sulla punizione che Del Gronchio taglia verso la porta sembra indirizzare chiaramente punteggio e campionato dopo dieci minuti soltanto. Resta un'illusione: lo Sporting Cecina, che ha voglia di fare bella figura e ha bisogno di punti per qualificarsi in coppa, reagisce subito; e subito pareggia grazie a Manetti, che al limite dell'area di rigore raccoglie il traversone di Zazzeri sporcato dalla difesa e col mancino imbulletta il pallone all'angolo. Conseguenza inattesa, fin qui mai successo, il Tau va in blocco; e fino alla pausa riesce a costruire solo un'altra occasione da rete, un colpo di testa di Borracchini neutralizzato da Bendinelli (21'). Ben istruito da Magrì, che ogni stagione che passa si sta dimostrando sempre più maestro, lo Sporting Cecina s'accorge delle difficoltà mentali dell'avversario; e prova a incunearcisi con fiducia via via crescente: da ciò deriva una pressione feroce, e per evitare che generi il vantaggio occorre il miglior Piagentini, decisivo sul tiro di Dragone portato in pedana dalla combinazione con Lega ed Eliass Dardar (35'). Non è l'unica circostanza in cui il Tau rischia: a due minuti dalla pausa Cerri verticalizza a destra per Manetti, il cui traversone verso il limite dell'area invita Lega al tiro fuori d'un capello. L'1-1 alla pausa, il vecchio jolly ancora in mano, calza dunque comodo al Tau, che negli spogliatoi Gandini riconfigura; d'altra parte non solo sulla tecnica e sulla tattica lavorano i grandi allenatori. C'era bisogno di serenità, e al riavvio il Tau è sereno; così sereno che non s'impressiona a concedersi la pressione alta, e pazienza se dietro la difesa resta spazio in abbondanza. Non è un azzardo, la Toscana se n'accorge al 55' nel momento in cui Del Gronchio, calamitato il rinvio che Bendinelli scaglia non più lontano della trequarti, verticalizza per Borracchini: pallonetto, 1-2 e Scandicci di nuovo a meno quattro. Al nuovo svantaggio lo Sporting Cecina reagisce ancora con orgoglio; ma stavolta il Tau non si vergogna a difendersi in area, e concede soltanto qualche tiro di scarico da lontano, mai pericoloso. Pericoloso invece è Borracchini, che a un quarto d'ora dalla fine sigilla il punteggio e avvia la festa: è suo il diagonale vincente sul lancio di Mei prolungato dalla spizzata di Mocanu, sua la firma sull'1-3 che dopo un anno altrove riporta ad Altopascio il titolo regionale. Le occasioni non sfruttate da Materassi, Nesti (gran tiro a lato dal limite dell'area), Matteucci (pallonetto fuori bersaglio, aveva il tempo per trovarlo) e Sarnataro servono soltanto a riempire il tempo che manca per avviare la festa: a comandare la Toscana c'è di nuovo un paese di quindicimila abitanti. Il resto d'Italia è avvertito, e nessuno potrà dire che non s'aspettava il Tau, che non l'aveva visto arrivare: di cancellare il ricordo del rigore sbagliato da Franchi con la Vigor Perconti e della sconfitta col Montebelluna l'anno seguente (era il 23 giugno 2023, sembra stamani a colazione) Gandini ha una gran voglia. D'altra parte nelle grandi storie c'è sempre bisogno d'una svolta. Calciatoripiù: Manetti prova a evitare la sconfitta dello Sporting Cecina e a rimandare la festa del Tau Altopascio, che Borracchini avvia con una doppietta storica.