• Allievi RegionaliElite
  • 24/11/2024 11.00.00
  • CSL PRATO SOCIAL CLUB
  • 2 - 2 24/11/2024 11.00.00
  • SCANDICCI
    Gori A.
    Mema
    Morosi
    Mascalchi

Commento


CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ciolfi, Verrengia, Amantea, Cuzzavaglio, Ballerini (10), Daka, Mema, Rrapaj, Bracco, Gori A., Gori G.. A disp.: Brighetti, Libiu, Bellandi, Pollastri, Pareti, Voshtina, Lupo, Vito, Cicciarella. All.: Daidone Antonio
SCANDICCI: Caracci, Morosi, Andreucci, Villoresi, Municchi, Bucciardini, Ducci, Montini, Santini, Pepe, Barattucci. A disp.: Hancu, Aradei, Bendoni D., Carone, Dell Agli, Mascalchi, Sarti, Valencetti, Vezzosi. All.: Bernocchi Lorenzo
ARBITRO: Luca Alessandro Avelardi di Livorno
RETI: Gori A., Mema, Morosi, Mascalchi
CSL PRATO SOCIAL: Ciolfi, Verrengia, Amantea (86' Pareti), Cuzzavaglio, Ballerini, Daka, Mema (90' Voshtina), Rrapaj (80' Lupo), Bracco (73' Vito), A. Gori (68' Cicciarella), G. Gori. A disp.: Brighetti, Libiu, Bellandi, Pollastri. All.: Francesco Galeotti.SCANDICCI: Caracci (46' Hancu), Morosi, Municchi (60' Mascalchi), Ducci (46' D. Sarti), Andreucci, Villoresi, Barattucci (69' Bendoni), Bucciardini (46' Valencetti), Santini, A. Pepe, Montini (64' Vezzosi). A disp.: Carone, Dell'Agli, Aradei. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Avelardi di Livorno
RETI: 34' A. Gori, 43' Mema, 65' Morosi, 83' Mascalchi.
NOTE: angoli: 0-3. Recupero: 1'+5'. Spettatori: 120 circa.


Non l'autostrada per la fuga: da Cecina passerà una strettoia, il sorpasso come unico obiettivo. Alla gara di recupero bramata da un mese lo Scandicci arriverà non più capolista: s'è sganciato il Tau Altopascio, che con l'ottava vittoria consecutiva è diventato ormai il rivale più accreditato (forse l'unico? troppo discontinui Cattolica, Affrico e Montevarchi) nella corsa al titolo. S'è sganciato, ma resta sempre a tiro: due i punti di distanza, più che colmabili con una vittoria; non era scontato, considerato che all'intervallo lo Scandicci era sotto di due reti, e all'83' ancora di una. All'esordio bis sulla panchina del Csl Prato Social sulla quale ha rilevato Daidone, Galeotti aveva quasi confezionato l'impresa di giornata; gli resta la certezza d'avere a disposizione solidità, tanta grinta, talento diffuso in tutti i reparti. Dall'esterno è facile rassicurarlo: se davvero la squadra è questa, e se riuscirà sempre a farla giocare così, la salverà sereno. Lo dimostra la frustrazione crescente con cui nel primo tempo lo Scandicci ci sbatte contro: Alberto Pepe, schierato prima ala sinistra e poi ala destra (Bernocchi lo invertirà con Barattucci), deve spesso abbassarsi dietro la trequarti per far sì che il pallone s'avvicini all'area avversaria. Ma anche così le occasioni latitano: in tutta la prima mezz'ora si conta soltanto un tiro, quello che Santini scarica di tre metri a lato dello specchio sulla rimessa laterale di Municchi (29'). Per il resto lo Scandicci non trova varchi: perché il Csl Prato Social si difende bene (monumentale Ballerini); perché Rrapaj, che oltre a migliaia di palloni ha conquistato anche qualche cuoricino in tribuna (abbiate pazienza: giornalismo è essere curiosi), interpreta radicalmente la posizione di mezzala sinistra, e non disdegna di ripiegare nella propria area per sbrogliare una manciata di situazioni complicate; e perché anziché spingere Morosi a destra e Municchi a sinistra devono soprattutto badare a tamponare le ripartenze. Ne nasce mezz'ora a ritmi altissimi, ma privi d'occasioni da rete; finché Caracci non sbaglia un rinvio facile, e anziché far ripartire l'azione serve Alessio Gori sul limite sinistro dell'area di rigore: il movimento ad accentrarsi sul destro, il pallonetto sul secondo palo (che poi, pallonetto: pallonetto per la traiettoria, non certo per la morbidezza) e la volata sotto la tribuna a festeggiare col popolo la fine d'un mese complicato costituiscono una sequenza unica (34'). Cento secondi più tardi l'esultanza potrebbe ripetersi; ma stavolta il suo destro rasoterra, chiuso a incrociare dopo il dribbling su Villoresi (gran pallone di Verrengia da destra), esce dalla parte sbagliata del palo. È comunque il segno chiaro della confusione in cui è precipitato lo Scandicci, così poco abituato allo svantaggio da vederlo raddoppiare prima dell'intervallo: di nuovo pesa l'incertezza di Caracci, superato dal pallonetto di Mema che dopo un palleggio davanti alla panchina avversaria trova col destro al volo la rete dell'anno (43'). Se il parziale non fosse sufficiente, l'insoddisfazione di Bernocchi si quantifica bene contando il numero dei calciatori che rientrano dagli spogliatoi: appena otto; oltre che per Caracci (in porta Hancu, che finora aveva giocato quasi sempre titolare), non c'è ripresa né per Ducci né per Bucciardini, sostituiti da Dario Sarti e Valencetti, che si piazza all'attacco e fa arretrare Alberto Pepe in posizione di mezzala sinistra (Montini regista, ottimi peraltro i risultati). Almeno per il momento non cambia l'assetto tattico: 4-3-3 era e 4-3-3 rimane. Cambia l'interpretazione, che per venti minuti porta stabilmente lo Scandicci nella metà campo avversaria. Per costruire la prima occasione gli è sufficiente qualche secondo, condito dall'affondo d'Alberto Pepe su cui Ballerini esce fallosamente al limite dell'area; ne nasce una punizione, che il mancino di Valencetti scarica oltre il secondo palo. Ha lo stesso esito il destro di Municchi (uscirà di lì poco, dentro Mascalchi: intuizione decisiva, nel finale segnerà il 2-2) che s'era portato in pedana dopo un dribbling su Verrengia sulla corsia mancina (58'). La pressione dello Scandicci non fa respirare il Csl, che al 62' (mano d'Amantea sul traversone di Morosi, di nuovo protagonista di lì a pochissimo) concede un'altra punizione a ridosso della propria area, stavolta in prossimità del lato corto; della geometria non si dà pena Valencetti, che la calcia di nuovo verso lo specchio: stavolta lo trova, e per tenerlo pulito Ciolfi ha bisogno di sfoderare la prima vera parata dell'incontro. Sulla ribattuta il Csl si salva: a protezione della porta si compattano in quattro, e il colpo di testa di Villoresi vale soltanto un calcio d'angolo (curiosità statistica: al 62' è il primo della partita; altri due ne calcerà lo Scandicci, nessuno il Csl). È comunque evidente che il 2-1 è maturo: lo Scandicci lo segna al 65', subito dopo aver rischiato la capitolazione sul destro di Bracco (buona la ripartenza, alimentata dal triangolo con Alessio Gori; ampia comunque l'esecuzione). Lo segna perché ha una panchina profondissima, e perché Vezzosi (Bernocchi lo aveva appena inserito per Montini) capitalizza con un velo formidabile il primo pallone che attrae dalle sue parti sull'angolo di Alberto Pepe respinto dalla difesa e rimesso dentro rasoterra dal mancino di Valencetti: sul secondo palo taglia Morosi, che controlla e in diagonale riapre la partita. Ma la fatica è solo a metà: Bernocchi prova a sfruttare lo slancio cambiando assetto tattico, portando Mascalchi (intuizione decisiva, da lì segnerà) in posizione d'ala destra e piazzandogli dietro Bendoni, dentro per Barattucci: il sistema di gioco assume la forma di un offensivissimo 4-2-4, con Valencetti dall'altra parte, Alberto Pepe e Dario Sarti mediani di qualità, Vezzosi e Santini coppia di centravanti. Concedere qualcosa è inevitabile: il Csl prova ad approfittarne con una rimessa profonda (l'aveva concessa la gran chiusura di Villoresi su Vito, subentrato a Bracco) di Gabriele Gori per Cicciarella (fuori Alessio Gori), il cui destro dal limite dell'area Hancu blocca a terra. Stanco, lo Scandicci attacca a strappi; ma quando lo fa è pericolosissimo. Ed è pericolosissimo soprattutto da destra, dove Vezzosi tende a decentrarsi: il suo primo traversone, rasoterra, Ballerini lo tampona anticipando Valencetti nell'area di porta; il secondo passa, e Mascalchi lo trasforma nel 2-2 con un destro al volo in rete accanto al secondo palo. Alla fine mancano ancora dodici minuti, sette canonici e cinque di recupero; ma nonostante una pressione feroce lo Scandicci non riesce a sfruttarli, perché di testa Santini (poco prima Verrengia lo aveva affrontato in area con una scivolata rischiosissima: regolare secondo Avelardi, autore di una buona direzione) non trova lo specchio sul traversone di Morosi innescato dalla punizione veloce di Andreucci. Sarebbe stata la rete del successo, del primo posto e della possibile fuga sulla strada per Cecina; ma non sarebbe stato giusto: perché è vero che Bernocchi ha dimostrato grande acume ridisegnando alla perfezione una squadra troppo contratta nel primo tempo, e in difficoltà soprattutto in un ruolo; ma dopo una prestazione così Galeotti non avrebbe meritato d'esordire, o riesordire, con una sconfitta. È un punto solo, ma sputarci sopra sarebbe sbagliato: alla fine potrebbe fare molto comodo. Calciatoripiù : lo Scandicci deve faticare tantissimo per aggiustare una partita complicata dalle reti di Alessio Gori e Mema , e incartata dalle generose coperture di Rrapaj (Csl Prato Social); per farlo ha avuto bisogno dell'incursione di Morosi (definirlo terzino è riduttivo) e soprattutto degli ingressi dalla panchina: Valencetti entra bene, Mascalchi benissimo (strepitosa la rete del 2-2, stratosferica la coordinazione), Vezzosi (Scandicci) stupendamente.