• Allievi RegionaliElite
  • 17/11/2024 11.00.00
  • SCANDICCI
    Pepe
    Bucciardini
    Autorete
    Valencetti
  • 4 - 1 17/11/2024 11.00.00
  • AFFRICO
    Piccioli

Commento


SCANDICCI: Hancu, Morosi, Carone, Villoresi, Andreucci, Bucciardini, Sarti, Ducci, Santini, Barattucci, Pepe. A disp.: Caracci, Dell Agli, Martinelli, Municchi, Aradei, Mascalchi, Montini, Martini, Valencetti. All.: Bernocchi Lorenzo
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Sturiale, Borgheresi, iania, La Greca, Nunziati, Vaggioli, Piccioli, Lika, Giugliano. A disp.: Campanale, Bahri, Silvestri, Figus, Ben Moussa, Turturro, Russo, Nutini, Ala. All.: Sozzi Alessandro
ARBITRO: Giulio Cioni di Firenze
RETI: Pepe, Bucciardini, Autorete, Valencetti, Piccioli
SCANDICCI: Hancu, Morosi, Carone, Villoresi, Andreucci, Bucciardini, D. Sarti, Ducci, Santini, Barattucci, A. Pepe. A disp.: Caracci, Dell'Agli, Martinelli, Municchi, Aradei, Mascalchi, Montini, Martini, Valencetti. All.: Lorenzo Bernocchi.
AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Sturiale, Borgheresi, Iania, La Greca, Nunziati, Vaggioli, Piccioli, Lika, Giugliano. A disp.: Campanale, Bahry, Silvestri, Figus, Ben Moussa, Turturro, Russo, Nutini, Ala. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Cioni di FirenzeRETI. 37' A. Pepe, 58' Piccioli, 63' Bucciardini, 65' Sturiale aut., 85' Valencetti rig.


Quella fastidiosa umidità che ci penetra nelle ossa facendo riaffiorare dal nulla i tipici dolorini che impietosamente ci ricordano di aver oramai raggiunto una certa età; quella fitta ed insistente pioggerella che magari non ci infradicia ma che certamente ci inzuppa i vestiti facendoci sembrare appena usciti, senza peraltro esser stato centrifugati, dalla lavatrice; quella nebbiolina simil british che rende l'aria grigia e un po' triste. Insomma: tutti quegli elementi che hanno colorato d'autunno la terza domenica di novembre sono parsi dettagli insignificanti per chi, come il sottoscritto, era comodamente seduto, al riparo, sulla tribuna del Bartolozzi. Nell'attimo in cui l'arbitro Cioni (ha ben diretto una gara dall'alto coefficiente di difficoltà) ha sancito, attraverso il canonico triplice fischio, la fine di un attesissimo scontro ad alta quota, alzando gli occhi al cielo ci si è resi ben conto di quanto le quattro pennellate impresse sul match dallo Scandicci lo avessero reso sempre più blues. Superato a pieni voti il primo impegnativo esame di maturità stagionale: la capolista ha disputato un match pressoché perfetto dal punto di vista tattico, sublimato da un secondo tempo nel quale la miscela fatta di concretezza e autorevolezza le ha permesso di tagliare trionfalmente il traguardo a braccia alzate. La prestazione è maggiormente nobilitata dall'altrettanto grande valore dell'Affrico, che pur subendo per larghi tratti dell'incontro l'iniziativa avversaria ha avuto il grande merito di rimanere in partita, ritrovare la parità in avvio di ripresa e rendere durissimo il compito a un antagonista apparso in grandi condizioni di forma. Che i ragazzi guidati dall'ex tecnico di Rifredi e Novoli siano in stato di grazia ce ne rendiamo conto vivisezionando una prima frazione di gioco povera di occasioni ma ricchissima di temi tattici: analizzati nel dettaglio, fanno ben comprendere la genesi dello sfavillante successo che al termine dei novanta minuti di gioco lo Scandicci può esporre orgogliosamente in bacheca. Con grande autorità, infatti, i blues (nell'occasione, in tenuta bianca per dovere di ospitalità) riescono a prendere in mano le redini del gioco nel contesto di un match molto ben interpretato, in fase di palleggio e costruzione della manovra, da entrambe le parti. Cercando sempre e comunque di fare calcio ripartendo palla a terra, le due squadre impostano con buona qualità e lucidità anche dal basso. La differenza, come sempre accade quando sul campo vige un costante equilibrio, la fanno i centrocampisti. Ed è proprio nel cuore della mediana che lo Scandicci, in virtù della solidità di Ducci e degli spunti del tuttocampista Bucciardini, riesce a tenere alto il proprio baricentro. Il doppio innesco architettato da Bernocchi funge da supporto sia per le giocate del regista avanzato Barattucci, sia per i frequenti sganciamenti operati dagli esterni bassi Morosi e Carone che, abbinando alla perfezione rapidità d'inserimento e abilità nell'uno contro uno, costringono centrocampisti e difensori dell'Affrico a rimanere stabilmente inchiodati nella trequarti difensiva. Difficile, sul fronte opposto, per un Borgheresi comunque piuttosto intraprendente, per Vaggioli e Lika abbozzare la manovra. L'Affrico è preciso, certo; ma anche compassato, e spesso costretto dal pressing a effettuare lanci in profondità lunghi e prevedibili: i suoi attaccanti sono sistematicamente annullati dal solido quadrilatero difensivo locale formato, oltre che dai sopracitati e intraprendenti esterni, anche dall'impermeabile coppia centrale composta da Villoresi e Andreucci, entrambi abilissimi nel mettere il bavaglio a Piccioli sempre potenzialmente insidioso, ma che in pratica non vede palla. Sul fronte opposto se la cavano altrettanto bene anche i quattro moschettieri della retroguardia biancazzurra Bonfanti, Iania, La Greca e Sturiale: pur sottoposti a una pressione forte e continua, montano una spietata guardia su Santini concedendo, nel contempo, pochissimi palloni giocabili anche a Sarti e Pepe. Un quadro tattico così ben definito ma anche decisamente bloccato può essere ravvivato soltanto da un episodio. Passando dai piedi di Bucciardini, l'occasione buona prende forma al minuto trentasette. La sua apertura sulla sinistra innesca la corsa di Carone, che sprinta fin quasi sulla linea di fondo riproponendo poi verso il centro un preciso pallone rasoterra: piombato in evidente anticipo sui difensori avversari, l'accorrente Pepe lo gira di prima intenzione alle spalle dell'incolpevole Cosi grazie a un puntuale tocco sotto misura. Il vantaggio blues stappa la partita inducendo Sozzi a operare, in avvio di ripresa, le prime variazioni al proprio schieramento tattico. I cambi sembrano dar ragione all'ex tecnico della Fortis. L'Affrico alza il ritmo del proprio gioco, e al 53' un'insidiosa punizione dalla distanza calciata dal subentrato Figus crea una prima grossa apprensione all'ex lastrigiano Hancu, che fino a questo momento aveva recitato il sempre graditissimo ruolo di spettatore non pagante. Adesso i leoni ci credono, spingono con decisione; e al 58' il loro graffio è letale. Si sviluppa bene l'azione sulla trequarti destra: un alto neoentrato, Niccolò Ala, allarga il gioco premiando lo scatto di Bonfanti, che imitando alla perfezione quanto fatto nel primo tempo da Carone sprinta sino ad arrivare sulla linea di fondo; poi ripropone verso il centro un pallone che il ben appostato Piccioli gira alle spalle di Hancu riportando la situazione in parità. ma la gioia dell'Affrico dura solo pochi minuti. Anche i cambi operati da Bernocchi danno i frutti sperati: Bryan Valencetti entra subito in partita facendo ammattire i difensori ospiti. Al 62' è una sua splendida giocata sul settore di destra a permettergli di liberarsi in dribbling di un paio di avversari per poi girare verso il centro un pallone che Pepe prima raccoglie al limite dell'area e poi indirizza verso i pali, costringendo Cosi a un bell'intervento in tuffo utile a giungere sul pallone e a bloccarlo in presa sicura. Nulla può invece il portiere ospite sessanta secondi più tardi quando Bucciardini, imbeccato alla perfezione da Pepe, mette il punto esclamativo alla sua splendida prestazione con un gol d'antologia: dopo aver controllato il pallone al limite dell'area, prima prende la mira e poi piazza in porta un autentico siluro che s'insacca imparabile. Passano altri due minuti e la difesa ospite, apparsa un po' in confusione, non è neppure fortunata. Sugli sviluppi di un corner dalla bandierina di sinistra, l'insidiosa traiettoria disegnata dal piede di Barattucci spiove sotto la porta biancazzurra dove Sturiale, nel tentativo di pulire i propri sedici metri, tocca il pallone spedendolo in porta: passando a condurre 3-1, lo Scandicci mette in ghiaccio tre punti di platino. Al termine del match manca però ancora una ventina di minuti, e in quest'ultimo scorcio di partita, sono gli inserimenti operati da Bernocchi a far guadagnare al suo Scandicci un bel dieci in pagella. L'ingresso in campo di Diego Martini, infatti, conferisce alla fase offensiva dei blues velocità e profondità. All'82' è proprio lui a gettare alle ortiche un ficcante contropiede; e tre minuti più tardi è ancora lui, favorito da un rimpallo originato da una verticalizzazione di Montini, a presentarsi a tu per tu con Cosi che stavolta è bravissimo a chiudergli lo specchio della porta in uscita e respingere con il corpo la conclusione a botta sicura. Sul proseguimento dell'azione, Cioni punisce col rigore un fallo commesso su Valencetti in piena area; la decisione che scatena le proteste dei sostenitori dell'Affrico, che reclamano per un presunto fallo subito in precedenza. Dal dischetto lo stesso Valencetti trasforma non lasciando scampo a Cosi e chiudendo il sipario, fra gli applausi e l'entusiasmo dei sostenitori di casa, su una prestazione di assoluto livello. Lo Scandicci, splendido, resta sul primo gradino del podio condiviso adesso solo con il Tau, a sua volta uscito vincitore dall'altro scontro diretto di giornata. Adesso a Scandicci sognare in grande è più che lecito. I blues, infatti, non solo mantengono l'imbattibilità stagionale ma in caso di ulteriore risultato positivo anche nel recupero che il 27 novembre li vedrà impegnati sul terreno dello Sporting Cecina, le tavole del massimo palcoscenico regionale potrebbero tingersi soltanto di blues. Appare, invece, un po' più sbiadita, al tramonto della nona giornata di campionato, l'altra tonalità d'azzurro. La sconfitta relega momentaneamente gli scudettati eredi dei magnifici ragazzi del 2007 nelle immediate retrovie. Il campionato resta comunque equilibrato e, pur avendo steccato in occasione di un appuntamento così importante, anche l'Affrico continua ad avere le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista in questa stagione appassionante. Calciatoripiù : note di merito per il centrale di difesa Andreucci , per i due esterni bassi Carone e Morosi , per l'inesauribile centrocampista Bucciardini , per il regista Barattucci , per lo sgusciante Pepe , per i subentrati Martini e Valencetti (Scandicci), per Bonfanti , il mediano Borgheresi , il centrale difensivo Iania , il sempre incisivo Piccioli e i subentrati Figus e Ala (Affrico).