ATLETICO LUCCA: Giulianetti, Picariello, Sica, Nannizzi, Bonaventura, Bonelli, Sarti, Raglianti, Mazzantini, Stefani, Dhana. A disp.: , Baccili, Baroni, Bernardi, Lazzareschi, Lekhal, Petretti, Tognetti Al., Tognetti An.. All.: Giuli Simone
SCANDICCI: Caracci, Martinelli, Andreucci, Villoresi, Municchi, Bucciardini, Ducci, Sarti, Martini, Pepe, Barattucci. A disp.: Hancu, Bendoni D., Carone, Dell Agli, Mascalchi, Montini, Morosi, Santini, Unicori. All.: Bernocchi Lorenzo
ARBITRO: Marco Bolognesi di Pontedera
RETI: Petretti, Pepe, Martinelli
ATLETICO LUCCA: Giulianetti, Picariello, Sica, Nannizzi, Bonaventura, Bonelli, G. Sarti, Raglianti, Mazzantini, Stefani, Dhana. A disp.: Bernardeschi, Baccili, Baroni, Bernardi, Lazzareschi, Lekhal, Petretti, Alberto Tognetti, Andrea Tognetti. All.: Simone Giuli.SCANDICCI: Caracci, Martinelli, Municchi, Ducci, Andreucci, Villoresi, Bucciardini, D. Sarti, D. Martini, A. Pepe, Barattucci. A disp.: Hancu, Bendoni, Carone, Dell'Agli, Morosi, Unicori, Montini, Mascalchi, Santini. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Bolognesi di Pontedera
RETI: 12' A. Pepe, 44' Martinelli, 61' Petretti.
Senza la rete di Prota starebbe scappando su un sentiero immacolato; ma anche così non è che si sia sporcato troppo le scarpe. Battendo 1-2 l'Atletico Lucca lo Scandicci capolista vince infatti la quarta partita su cinque, e mantiene il punto di vantaggio sul Montevarchi e la partita di vantaggio su quelle che d'estate s'erano identificate come le sue principali competitor: il Tau dei record, l'Affrico scudettato, la Cattolica Virtus. Se riuscisse a tenere questo ritmo potrebbe rendere lo scarto un po' più spesso in vista degli scontri diretti di fine autunno e inizio inverno: potrebbe consentirglielo il calendario, che prima del 17 novembre (in quella data, la stessa di Cattolica-Tau, affronterà l'Affrico), gli propone tre partite accessibili contro Cecina, Venturina e Forte dei Marmi. Sottovalutarle però sarebbe un errore: dopo aver accorciato il doppio svantaggio anche l'Atletico Lucca, che delle prime cinque partite ne ha perse quattro e che era reduce da una débâcle rumorosa, nell'ultima mezz'ora qualche brivido gliel'ha messo. Nelle prime due però lo Scandicci non gli aveva concesso niente, salvo un colpo di testa di Dhana da distanza ravvicinata (pallone fuori) in avvio di ripresa; si stava già sullo 0-2, perché lo Scandicci parte forte e al 12' passa avanti: segna Alberto Pepe (quarta rete stagionale), di nuovo alzato d'una quindicina di metri, il dieci sulle spalle e la fascia al braccio; segna sul filtrante di Barattucci, che tra le linee imbuca tra i centrali consentendogli di calciare col collo e d'incastrare il pallone sotto l'incrocio. Con i legni ha meno fortuna Diego Martini, che intorno alla mezz'ora colpisce la faccia interna del palo con uno strabiliante destro a giro; ha meno fortuna anche sul rimbalzo, che anziché spingerlo in porta fa percorrere al pallone tutta la linea e lo fa uscire dall'altra parte. Considerato il gesto tecnico che la precede, fa meno effetto la traversa colpita di lì a poco: più che di tirare, dalla corsia laterale Dario Sarti (prova gigantesca in mediana) stava cercando di crossare. Anche se gli episodi sembrano raccontare una storia diversa, è facile mettere in fila i segni; facilissimo interpretarli: il raddoppio dello Scandicci è maturo. Per palesarsi però aspetta la penultima azione del primo tempo, un angolo che Alberto Pepe crossa a spiovere nell'area di porta: rimpallato, il tiro di Villoresi crea lo spazio giusto per Martinelli che spinge il pallone in porta. È la giocata con cui va in archivio il primo tempo, seguito da una ripresa difficilmente pronosticabile nel quarto d'ora che li separa. Nessuno infatti s'aspetta la riscossa dell'Atletico Lucca; l'accende una serie di leggerezze dello Scandicci, che prova a ripartire dal basso sul retropassaggio di Villoresi ma che tra il pallone pigro di Caracci e l'anticipo su Ducci si fa sorprendere dalla transizione avversaria: facile per Dhana crossare in mezzo, facile per Petretti segnare l'1-2. Da giocare c'è ancora mezz'ora; e pur consapevole del divario tecnico lo Scandicci comincia a temere la propria stanchezza e lo spirito dell'Atletico Lucca, deciso a muovere la classifica. La paura però resta solo un'ipotesi: la tifoseria rabbrividisce in una sola occasione, il diagonale potente che Alberto Tognetti scaglia da trenta metri e che esce di tre spanne oltre il palo lontano. Alla rete va più vicino lo Scandicci sia con Montini sia soprattutto con Barattucci, il cui mancino di controbalzo da vicinissimo Giulianetti neutralizza con un riflesso gigantesco. Il duello si ripete di lì a poco a cavallo della linea che delimita l'area di rigore, scenario del contatto falloso: Bolognesi dice fuori, e può starci, ma anziché espellere il portiere reo d'aver interrotto una chiara occasione da rete (chiari tutti e quattro i criteri del dogso: pallone in possesso, porta vicina, direzione centrale, assenti altri avversari) si limita ad ammonirlo. È uno dei due episodi che fanno protestare lo Scandicci: l'altro è un possibile rigore non concesso a Municchi, che aveva affondato sulla sinistra sfruttando gli spazi aperti dal nuovo assetto dell'Atletico Lucca. Le recriminazioni però scompaiono sull'ultimo fischio: lo Scandicci vince per la quarta volta su cinque; e chi punta al titolo non può che essere costretto a tenerne il passo. Calciatoripiù : oltre che dalle giocate degli attaccanti, la vittoria dello Scandicci nasce dai mille palloni toccati e ripuliti da Dario Sarti e dalle discese di Municchi (Scandicci).