AFFRICO: Cosi, Bonfanti, Bahri, Borgheresi, iania, Figus, Vaggioli, Nutini, Piccioli, Ala, Ben Moussa. A disp.: Campanale, Giugliano, Turturro, Sturiale, Agosti, Silvestri, La Greca, Lika, Nunziati. All.: Sozzi Alessandro
TAU CALCIO: Piagentini, Vaselli, Rotolo, Del Gronchio, Vas, Frediani, Vannacci, Mei, Borracchini, Casini, Montapponi. A disp.: Zipoli, Pierucci, Giuntoli, Sarnataro, Signorini T., Colzi, Mocanu, Nesti, Ficcanterri. All.: Gandini Federico
ARBITRO: Giulio Bello di Empoli
RETI: Piccioli, Ala, Piccioli, Piccioli, Ala, Montapponi, Vannacci
AFFRICO: Cosi, Bonfanti (66' Turturro), Bahry, Borgheresi (81' Agosti), Iania (62' Sturiale), Figus, Vaggioli (57' Silvestri), Nutini (57' La Greca), Piccioli, Ala (73' Lika), Ben Moussa (53' Nunziati). A disp.: Campanale, Giugliano. All.: Alessandro Sozzi.TAU ALTOPASCIO: Piagentini, Vaselli (68' Giuntoli), Rotolo (68' T. Signorini), Del Gronchio (81' Sarnataro), Vas, Frediani, Vannacci, Mei (65' Colzi), Borracchini (55' Mocanu), Casini (65' Nesti), Montapponi (62' Ficcanterri). A disp.: Zipoli, Pierucci. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETI: 8', 60' Ala, 16', 33', 48' Piccioli, 23' Montapponi, 84' Vannacci.
NOTE: ammoniti Borgheresi, Ala, Rotolo, Nunziati, Frediani, Lika, Figus e Silvestri. Angoli: 5-5. Recupero: 3'+5'.
«Prima regola, Clarice: semplicità. Leggi Marco Aurelio: di ogni singola cosa chiedi che cos'è in sé, qual è la sua natura». La lezione del dottor Lecter, che se non fosse per quel problemino sarebbe il maestro ideale, torna buona per spiegare il risultato impressionante del primo big-match della stagione: la natura dell'Affrico è la ricerca costante della vittoria, con una ferocia quasi cannibalica. Per aggiudicarsi l'Oscar come miglior attore Hopkins si fece bastare venticinque minuti (anzi, 24.52) sullo schermo; per polverizzare le speranze del Tau Altopascio l'Affrico ne impiega meno di due terzi. Lo scudetto non sta su quelle maglie per caso o buona sorte: al 16' il parziale recita già 2-0. È il prologo d'una partita inattesa, nella quale una serie di catastrofi difensive del Tau Altopascio (individuali più che di reparto; ma il modo in cui Rotolo interpreta il ruolo di terzino sinistro, molta spinta e poca copertura, costringe spesso Vas ad allargarsi e a perdere contatto con Frediani: ne vengono fuori sciagure esponenziali) rende favolosa la mattinata di due fenomeni come Ala (doppietta) e Piccioli (tripletta), i vertici avanzati del solidissimo 4-4-1-1 scelto da Sozzi come sistema base. Il motore che lo alimenta sta nella ricerca costante della verticalizzazione, da cui all'8' nasce la rete del vantaggio: la segna Ala, che l'azione l'aveva avviata e che rasoterra centra la porta lasciata sgombra da Piagentini; non è granché la sua uscita su Ben Moussa, che aveva sfruttato l'apertura di Piccioli per affondare sul fronte sinistro dell'area di rigore, ma che sull'ultimo controllo sembrava aver perso il possesso. Ben più efficace è Cosi nell'occasione che sei minuti più tardi porta il Tau Altopascio vicinissimo al pareggio come mai sarà nel resto della partita: è perfetta la scelta di tempo con cui col corpo s'oppone a Borracchini innescato in verticale dal lancio lungo di Vaselli e dal velo di Montapponi; non altrettanto la mira di Casini, che cattura la respinta e dal limite apre l'interno destro mancando lo specchio per una spanna, misura minima ma decisiva. In un'azione di questo tipo probabilmente l'Affrico avrebbe segnato due volte: lo dimostra quel che accade entro due minuti, sulla giocata di Bahry il cui lancio profondo è apparente preda facile di Vas; ma sul rimbalzo al limite dell'area Piccioli gli prende il tempo, gli passa davanti e con un lob delizioso su Piagentini trasforma un pallone innocuo nel raddoppio. Della gara è trascorso appena un sesto, e già si capisce chi vincerà; né per smentire la sensazione basta la rete (splendida) di Montapponi, cui con compasso e goniometro Del Gronchio consente di sfrecciare verso la porta incenerendo Bonfanti, senza questa sbavatura autore di una partita perfetta: scagliato in diagonale col mancino, il pallone cozza contro la faccia interna del palo lontano e finisce in porta. S'è appena concluso il primo quarto, e il 2-1 il Tau lo merita; avrebbe potuto segnarlo cinque minuti prima col colpo di testa di Rotolo, vicino a sacrificare gli ex compagni rispetto ai quali salta in anticipo sulla punizione di Casini dal lato corto dell'area di rigore, zona sinistra (fallo di Vaggioli su Montapponi): pallone dalla parte sbagliata dell'incrocio lontano. Ma al 33' l'Affrico, che l'aveva sfiorato subito prima di vedere il vantaggio dimezzarsi (centrale il tiro di Vaggioli sugli sviluppi di un angolo di Ala da destra, sporcato intorno agli otto metri), al secondo tentativo il tris lo trova: Vas sbaglia di nuovo lettura (se tenta il fuorigioco fa male: mai col pallone scoperto, com'è), e sul lancio di Bonfanti consente a Piccioli di scattare col timing giusto e di battere Piagentini con un altro pallonetto, giusto abbozzato; stavolta il palo, che chiude in porta la traiettoria, dà ragione all'Affrico consegnandogli il 3-1. Sfiorato dalla mezza rovesciata di Iania, che in chiusura di tempo cerca la rete dell'anno su un angolo calciato corto da Ala e rimesso dentro da Vaggioli, il 4-1 prende forma in avvio di ripresa; ed è, di nuovo, un regalo della difesa del Tau Altopascio, che prova a imbastire l'azione dal basso dopo l'uscita efficace di Piagentini su Ben Moussa alla ricerca del bis sul lancio di Bahry prolungato dal tacco volante di Piccioli, fenomeno: il rilancio coinvolge Rotolo, che sul lato corto dell'area azzarda il dribbling su Vaggioli; non è una grande idea, perché perde il pallone e lo vede subito recapitare al centro per Piccioli, che apre l'interno destro e a mezz'altezza lo scaraventa in porta. Per il Tau Altopascio la scalata si fa impossibile; prova ad addolcirla Montapponi, il cui destro di prima sul servizio di Vannacci esce dalla parte sbagliata del palo complice forse una deviazione, nel caso di un compagno (niente angolo; eccellente peraltro la direzione di Bello, bravo Reni a mandarlo e bravo lui). A frantumare definitivamente ogni residua speranza di rimonta ci pensa Ala, che rubandogli il pallone sulla trequarti offensiva ricorda a Vas che sta vivendo la mattinata più terrificante della sua vita calcistica: l'affondo si chiude con la rete al secondo tentativo, dopo la prima parata di Piagentini che però sulla respinta non riesce a non farsi aggirare. Sul 5-1 la partita non può regalare grandi spunti ulteriori, né si può far finire nell'elenco la mossa con cui Gandini prova a dare maggior equilibrio al Tau Altopascio rinunciando a uno schieramento troppo sbilanciato e passando alla difesa a tre (dentro Ficcanterri, centrale di destra, per Montapponi). Le altre tredici sostituzioni impediscono al gioco di trovare fluidità, né ne ha bisogno l'Affrico vicinissimo a una vittoria stratosferica; non la inficia neppure il gran mancino volante di Vannacci, che a sei minuti dalla sigla trova la porta dopo il rimbalzo (e tre) sul palo lontano. È il ribaltamento dell'azione che aveva visto l'Affrico sfiorare la sesta segnatura, cercata di nuovo a cinque secondi dall'ultimo fischio: in entrambi i casi si disimpegna bene Piagentini, che opponendosi prima a Nunziati e poi a Piccioli prova a mascherare le difficoltà enormi di Frediani e di Vas, di nuovo derubato del possesso sulla trequarti difensiva. Il 5-2 è comunque pena afflittiva per il Tau Altopascio e per le troppe sciocchezze dei suoi difensori; contro attaccanti così le si pagano carissime. Dunque Sozzi ricorderà a lungo la sua prima al Lapenta da allenatore dell'Affrico; qua con i colori della Floria vinse anche l'anno scorso, unica sconfitta interna della squadra campione d'Italia. Forse era un segno, forse aveva impressionato così tanto da indurre la dirigenza a muoversi come si muove l'Fbi: se non puoi batterlo prendilo con te. Calciatoripiù : in una mattinata condita da sciagure sufficienti per l'intera stagione nel Tau Altopascio si salvano Montapponi e Vannacci , che segnano due reti splendide e danno alla manovra offensiva la qualità necessaria per provare a rimontare. Ma è un tentativo vano: al centro della terza linea Iania , al braccio la fascia tricolore, disputa una partita gladiatoria, e dimostra che se un difensore sa difendere bene non importa che sappia anche impostare. Se ci s'aggiunge un attacco spaziale (per Ala e Piccioli bastano i numeri e i dettagli della cronaca; e in posizione d'ala destra Vaggioli signoreggia) si capisce come mai l'Affrico, che nell'Under 16 l'anno scorso aveva fatto bene ma senza entusiasmare, sia ufficialmente candidato per il bis.