FUCECCHIO: Gori, Sannino, Paradiso, Berhoxha, Pagni, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Del Gronchio, Tiozzo, Cardini. All.: Giorgetti Mirko
SESTESE: Giusti, Vilcea, Geri, Athuman, Mernacaj, Chelli, Scarpelli, Vannini, Patrignani, Bravi, Cremonini. A disp.: Fantini, Gori, Gocaj, Zei, Capecchi, Mencarelli, Verzicco, . All.: Rossi Alessandro
ARBITRO: Manuel Erriquez di Firenze
RETI: Capecchi
FUCECCHIO: Gabriele Gori, G. Sannino, Matteo Paradiso, Berhoxha, L. Pagni, Mazzoni, Melani, Shllaku, Piccirilli, Brotini, Gjoni. A disp.: S. Pagni, Sabato, Squarcini, Compagnucci, Matteucci, Crasta, Del Gronchio, Tiozzo, Cardini. All.: Mirko Giorgetti.SESTESE: Giusti, Vilcea, Geri, Athuman, Mernacaj, Chelli, Scarpelli, C. Vannini, Patrignani, Bravi, Cremonini. A disp.: Fantini, C. Gori, Gocaj, Zei, C. Capecchi, Mencarelli, Verzicco. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Erriquez di Firenze
RETE: 88' C. Capecchi.
È un dubbio legittimo: se giocasse titolare segnerebbe di più o non segnerebbe affatto? È un dubbio legittimo, e Rossi continua ad alimentarlo: non ha bisogno di fare diversamente, visto che Christian Capecchi decide il secondo big match di fila entrando dalla panchina. Dopo la Lastrigiana cade anche il Fucecchio, identico il marcatore e identico il risultato (0-1); e dunque il ciclo terribile, che s'era aperto con la sconfitta in casa dell'Affrico (l'unica stagionale: poi la classifica, per il resto quasi perfetta, si sporca soltanto col 5-5 di San Giuliano), riceve in dote sei punti in tre giornate. La media è facilmente calcolabile, e tiene altissima (due e mezzo a partita) quella del primo terzo di campionato: parametrata alla classifica finale dell'anno scorso (anomala, è vero: azzardato ipotizzare una replica), porterebbe con sé un titolo scontato. Cade il Fucecchio, rallenta la Lastrigiana che regala al Piombino il primo punto stagionale: l'unica rivale a mantenere alto il ritmo è il Fratres Perignano, che ha vinto cinque delle ultime sei partite ma che nello scontro diretto di fine settembre perse 1-4. Troppi calcoli comunque la Sestese non li fa: per ora punta decisa al titolo d'inverno, matematico se vince le prossime cinque contro Forte dei Marmi, Maliseti, Bibbiena, Lampo e Floriagafir. Non li fa neppure contro il Fucecchio, che però a lungo gioca alla pari e che cade soltanto nel finale dopo aver creato un buon numero d'occasioni per il vantaggio. Per cominciare a contarle bisogna però attendere la fine del primo quarto, congelato dal peso dei punti in premio: ad alzare la temperatura ci pensa Mazzoni, che da sinistra cerca la porta con una punizione alta d'un metro; finisce allo stesso modo il primo tentativo della Sestese, in pedana Cremonini che aveva recuperato il pallone sulla trequarti ed era avanzato di cinque-sei passi. I primi due tiri verso le porte accendono la partita, che vede il Fucecchio non risparmiarsi nella pressione alta: ne nasce subito un'altra occasione, alimentata dall'imbucata di Brotini da destra e dall'uscita difettosa di Giusti; ma né Piccirilli né Gjoni trovano il tempo per calciare verso la porta un pallone incustodito. La Sestese prova a proporsi con un'altra iniziativa di Cremonini (altro pallone vinto sulla trequarti, insidioso il cross rasoterra: la diagonale di Pagni cancella ogni pericolo), ma il Fucecchio la mette di nuovo in crisi con un paio d'iniziative di Gjoni penalizzato prima dall'egoismo (alto il tiro dal limite dell'area: poteva servire Brotini che s'era incuneato col timing giusto, 37') e poi dal fischio d'Erriquez, che sul suo filtrante ferma la corsa di Piccirilli rilevando un fuorigioco dubbio (42'). Neppure la discesa di Pagni, che si sgancia dalla difesa e dalla propria area raggiunge quasi quella avversaria, spezza l'equilibrio: Giusti blocca il suo tiro teso ma centrale, che rende la sua giocata un dettaglio di cronaca anziché la rete dell'anno. Giorgetti comunque non se ne dà pena, perché neppure la pausa rallenta il ritmo del Fucecchio favorito dal dinamismo di Shllaku sulla trequarti: sui suoi scarpini rimbalza gran parte dei palloni che la Sestese prova a giocare in verticale per imbastire azioni offensive; e così nascono nuovi pericoli provocati di nuovo da Gjoni, che prima cerca la porta col mancino (47') e poi chiude il triangolo per mandare in porta Piccirilli (ci riproverà quattro minuti più tardi con un tiro di prima sulla punizione messa dentro da Mazzoni): a entrambi s'oppone Giusti che evidenzia perché, fatta la tara alla trasferta di San Giuliano, la Sestese ha subito appena quattro reti in nove partite. Il Fucecchio però non demorde, e al 57' crea una doppia occasione per portarsi in vantaggio: a portiere battuto calciano prima Melani, che aveva calamitato un tiro di Mazzoni respinto al limite dell'area, e poi Piccirilli, entrambi murati dalla difesa avversaria. Sbaglia però chi pensa che sia il segnale d'un vantaggio pronto a maturare: dall'ora di gioco il Fucecchio arretra, perde venti metri e comincia a concedere spazio e soprattutto occasioni alla Sestese. La prima nasce da un calcio d'angolo crossato da sinistra sul secondo palo: entrato da poco e marcato morbido Verzicco riesce a colpire di testa, non però a inquadrare lo specchio. Il Fucecchio prova a ribaltare la nuova inerzia con un traversone di Melani liberato senz'affanni dalla difesa della Sestese; identico l'esito, cento metri più in là, del tentativo di Gori neutralizzato dal colpo di testa di Berhoxha. Poi improvvisamente la partita si decide: un recupero improvviso sulla trequarti avversaria (a lungo il Fucecchio protesterà per un tocco con la mano? Forse c'è, forse non c'è, forse c'è ma dopo l'autogiocata con la coscia che di per sé sana) manda in area Capecchi, che con un tiro incrociato decide il secondo scontro diretto di fila. E dopo due terzi del girone d'andata la Sestese si scopre splendida: splendida soprattutto quando sa soffrire e vince di misura. Calciatoripiù : di nuovo entra dalla panchina, e di nuovo Christian Capecchi (Sestese) decide una partita complicata e potenzialmente decisiva; a emularlo aveva provato Gjoni (Fucecchio), comunque il più pericoloso dei suoi anche se non riesce a superare Giusti.