RETI: Postiglione, Miniati
PERUGIA: Barbanera, Rosati, Castellucci, Auricchio, Santillo, Kroni, Meyou, Bosi, Pelli, Seppoloni, Ulivieri. A disp.: Cataldo, Burnelli, Lalleroni, Fahmi, Massi, Bendini, Sabatino, Castroreale, Olimpieri. All.: Giacomo Raschi.
AREZZO: Rosi, Lee Dallaghan, Cini, Lo Basso, Romoli, Cianti, Pianaccioli, Miniati, Castellucci, Tavarnesi, Giannini. A disp.: Piccini, Cocollini, Tuzzi, Postiglione. All.: Peter Peruzzi.
ARBITRO: Salari di Foligno, coad. da Capuccini e Ricci.
RETI: 79' Bendini, 80' Postiglione, 81' Miniati.



L'Arezzo non fa sconti a nessuno e vince anche il derby in casa del Perugia; per raccontare questa gara si può partire dal suo epilogo, in quanto le azioni più importanti si sono materializzate, per meglio dire condensate e compresse, in centottanta secondi attorno all'ottantesimo. Al 79' il Perugia, per un atterramento in area del proprio attaccante, beneficia di un penalty, Rosi è bravo a respingere ma sulla ribattuta il più lesto di tutti è Bendini, che mette in rete. Al 39' della ripresa i locali passano in vantaggio. La gara s'incendia al suo tramonto quindi: il pallone viene sistemato al centro, e l'Arezzo si riversa in avanti, Lee Dallaghan - autore di una prestazione strepitosa - scappa in progressione sulla destra e serve al centro Postiglione, che realizza l'uno a uno. Un pareggio momentaneo che, per quanto visto prima e cui poi faremo cenno, è assolutamente meritato. Il Perugia batte quindi a sua volta al centro ma gli amaranto, saliti sulle ali dell'entusiasmo, crede nella possibilità di vincere e conquista una punizione molto invitante; sugli sviluppi di questo calcio piazzato Miniati, con ottimo tempismo, deposita in rete il pallone dell'uno a due. Dicevamo un risultato positivo che premia l'ottima prova della corazzata di Peter Peruzzi, scesa in campo priva di Tavarnesi, Sponza e De Luca, lasciati in tribuna per non incorrere nel rischio di ammonizioni, in ottica ottavi di finale. Il primo tempo è trascorso appannaggio dell'Arezzo, autore di diversi azioni interessanti e pericolose, al 1', al 4', e al 17' con Pianaccioli, Tavarnesi e Miniati, quest'ultimo spina nel fianco costante. Il primo vero tiro in Perugia si registra solo al 31', e questo dato da solo evidenzia con quanta voglia e forza l'Arezzo abbia approcciato la gara. La ripresa si apre invece in modo favorevole per gli umbri, nelle cui file alcuni cambi danno un po' la scossa. Ma non basta, la gara come detto poi vive il suo punto di svolta nel finale, e gli amaranto sono ancora una volta protagonisti. Un ottimo viatico per la volata scudetto, traguardo raggiunto in modo inatteso ma meritatissimo dai ragazzi di Peruzzi, che ha guidato con mano ferma e ispirata un collettivo davvero sorprendente.