RETI: Apruzzese, Sacchetta, Piccini, Verdiani, Focardi
AVANE: Ammannati, Mariniello, Fortini, Sacchetta, Turrisi, Del Vicario, Lucarelli, Lupi, Piccini, Apruzzese, Rossi. A disp.: Guarducci, Biancalani, Gialone, Saghroune, Keriker, Bouhffa, Ekhator, Miftah, Ferretti. All.: Roberto Del Tito.
FIGLINE 1965: Ruggiero, Bongini, Quirici, Veroshaj, Verdiani, Nikaj, Di Tocco, Tito, Iaiunese, Vannetti, Dattilo. A disp.: Pedretti, Guerri, Meli, Pugliese, Myrtaj, Focardi G., Focardi T.. All.: Iacopo Tolmaccini.
ARBITRO: Lapenna di Empoli.
RETI: 8' Apruzzese, 23' Verdiani, 37' Piccini, 43' Sacchetta, 67' Focardi G..



Dolce inizio dell'Avane nella seconda fase di campionato, trionfante tra le proprie mura amiche con un corsaro ma meritato 3-2. Il Figline si dimostra essere una bella gatta da pelare anche se, dopo un inizio contratto, sono i padroni di casa a prendere in mano le redini del gioco. Nonostante i ritmi blandi, all'8' si registra il primo goal: sugli sviluppi di un calcio d'angolo è Apruzzese a timbrare il cartellino, bravo a piazzare la zampata vincente in mezzo all'area di rigore. La reazione degli ospiti impiega del tempo prima di concretizzarsi ma alla fine arriva, al 23', dopo aver scampato il pericolo raddoppio (tiro di Piccini murato dal portiere). A pareggiare i conti ci pensa Verdiani, il più lesto a concludere un'azione tambureggiante ribadendo la sfera in fondo al sacco dopo una traversa colpita da un compagno. Archiviato il primo tempo sul punteggio di 1-1, nella ripresa l'Avane alza i giri del proprio motore e allunga. Dopo centoventi secondi Piccini scocca un diagonale velenoso che non lascia scampo a Ruggiero, mentre al 43' Sacchetta chiude virtualmente i giochi anticipando tutti su calcio d'angolo. Acquisito il vantaggio, la truppa di mister Del Tito compatta le linee prodigandosi in una fase difensiva solida e attenta. Per contro, il Figline prova ad aumentare il forcing imbeccando la giocata giusta solo nel finale, quando tutto ormai è già compromesso. Il goal di Focardi G. serve solo a rendere meno amara la sconfitta.