• JunioresC
  • 06/04/2024 18:00.00
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  • GIOV. GRASSINA BELMONTE
    Andreoni
    Bonciani
  • 2 - 3 06/04/2024 18:00.00
  • AUDAX RUFINA
    Gennai
    Angeli T.
    Autorete

Commento


RETI: Andreoni, Bonciani, Gennai, Angeli T., Autorete
BELMONTE: Decani, Palumbo, Manetti, Fiumi, Peraldo, Barbieri, Matteuzzi, Labyad, Bonciani, Andreoni, Pini. A disp.: Merkoqui, Soare, Giovannini, Fiorini, Sardiello, Diku, Azzolina, Saccutelli, Mannelli. All.: Marco Bertuccio.
AUDAX RUFINA: Volpi, Narese, Pesci, Farini, Formigli, Angeli, Gennai, Barbieri, Paoli, Della Felice, Vitale. A disp.: Pratesi, Welday, Fratini, Cerchi, Palli, Boumas, Knas. All.: Antonio Coretta.
ARBITRO: Erriquez di Firenze.
RETI: 30' rig. Angeli, 37' autogoal pro Audax Rufina, 50' Bonciani, 52' Gennai, 55' rig. Andreoni.



Non che fosse chiuso e anzi nessuno, per un motivo o per un altro, osava solo pensarlo; ma ora si può dire, ufficialmente: il girone C del campionato Juniores è totalmente aperto a ogni esito. La capolista Belmonte inciampa e perde il passo, rimanendo sì ancorata in vetta alla classifica ma pericolosamente vicina all'Impruneta e alla stessa Rufina, avversario di giornata. Difficile tracciare una linea netta e capire dove stanno i meriti, i demeriti e gli errori; certo l'arbitraggio, a onor del vero, non è stato all'altezza della situazione, ma il modo in cui incidono -o dovrebbero incidere- i protagonisti in campo trascende da ogni riflessione che possa coinvolgere un fischietto. I meriti del Belmonte, nonostante la sconfitta, ci sono, è innegabile, così come è innegabile la presenza di demeriti piazzati in qua e là che, come nei sull'epidermide, macchiano in modo indelebile. I demeriti della Rufina, invece, non sono ascrivibili al presente, intriso solo di positività, ma a ciò che non è stato ma che, comunque, può ancora essere. Ha sempre dimostrato un certo livello la truppa di Coretta, e il preziosissimo successo esterno in casa della capolista può riscrivere la storia di una stagione intera. L'altissima posta in palio spinge i giocatori a entrare nel match accorti e guardinghi, quasi timorosi di fare la prima mossa sullo scacchiere più attenzionato di giornata. Di fatto nel primo tempo vince l'equilibrio, vince l'attendismo; ma due episodi chiave fanno pendere drasticamente l'ago della bilancia in favore della Rufina. Il primo è un rigore, contestatissimo, realizzato alla mezzora col ghiaccio nelle vene da Angeli. Il secondo, invece, ha i tratti dell'harakiri; su un giro palla nella propria metà campo, Fiumi chiama in causa Decani con un retropassaggio che il portiere non riesce a leggere in anticipo. La frittata è fatta, l'autogoal è servito. Lo 0-2 al duplice fischio alimenta in modo fisiologico una ripresa di tutt'altro tenore. Perché la capolista è sempre la capolista, e un certo status va dimostrato per forza di cose. Rientra così in campo aggressivo e volenteroso il Belmonte, che al 50' accorcia le distanze grazie a un diagonale preciso di Bonciani innescato da una genialata di Andreoni. Don't say cat if the cat not is in the sac , penserebbero i romantici del calcio ricordando la sintassi sgrammatica del buon Trap. Il gatto no, non è nel sacco per i padroni di casa, perché l'esultanza dura un battito di ciglia di troppo, il tempo necessario all'Audax Rufina di riorganizzare le idee per punire sul primo ribaltamento di fronte utile. Paoli tira, Decani para, Gennai ribadisce in fondo al sacco. In una sequenza di tre frame, tutto torna a essere maledettamente complicato per il Belmonte. O forse no. Ricorre la frase del 2011 anche per gli ospiti, che in fase di relax prematuro stendono Bonciani all'interno della propria area di rigore. Il penalty è ineccepibile e Andreoni non sbaglia, fissando il punteggio sul 2-3. L'ultima mezzora di gara è al cardiopalma, un assalto dei ragazzi di Bertuccio al fortino della Rufina. Col guardiano del cancello, però, non si scherza. Volpi sale in cattedra e si supera due volte su Bonciani, prima neutralizzando una conclusione a botta sicura e poi volando a deviare il colpo di testa ben indirizzato dell'attaccante. La porta pare essere stregata per i padroni di casa, perché dove il bravissimo estremo difensore classe 2007 non arriva, ci pensa la (s)fortuna; nel mezzo ai due miracoli, al 67' Matteuzzi colpisce in pieno il palo con una sventola da dentro l'area di rigore, stampandovici sopra ogni speranza di rimonta. Al triplice fischio, Belmonte-Rufina è storia; e ora, un nuovo capitolo si apre per tutte le contendenti al titolo: la corsa all'oro è più spalancata che mai a tre giornate dal termine.