RETI: Troni, Napolitano, Sarri
ALBERETA S. SALVI: Landi, Giovannoni, Napolitano, Novigno, Burroni, Troni, Zangarelli (94' Papi), Mattolini, Lascialfari, Alessi (81' Obinu), Baggi (67' Materassi). A disp.: Aina, Becagli, Cappelli, Demerji, Fanfani, Petrioli. All.: Claudio Zangarelli.
AUDACE LEGNAIA: Luconi, Ballini (53' Keqi), Marzi (81' Marchesini), Leao (64' Manetti), Formigli, Sarri, De Carlo, Longosci (79' Lelli), Silvestri, Solvi, Cristiani (55' Bini). A disp.: Fattovich, Ermini, Chini, Rotondi. All.: Cristian Mangano.
ARBITRO: Suciu di Viareggio.
RETI: 41' Napolitano, 45' Sarri rig., 47' Troni.
Mister Mangano, tornato lo scorso anno in via Dosio dopo la precedente esperienza da calciatore, lo aveva fatto presente sin da subito: in simili campionati il margine d'errore è veramente risibile, pressoché rasentante lo zero, così da far sì che anche un esiguo quantitativo di sconfitte possa ripercuotersi con effetti tutt'altro che irrilevanti su chi dovesse rendersene protagonista. Mai come adesso tali parole hanno modo di riecheggiare, cariche di amarezza, tra i corridoi del quartier generale audacino: un assai ben poco brillante Legnaia, infatti, cade di misura sul terreno dell'Albereta e, andando così incontro all'appena terzo ko in regular season, si vede aritmeticamente condannato a rinunciare al gradino più alto del podio, divenuto definitivo appannaggio di una Dinamo Florentia che, grazie al contestuale successo sul Castellina in Chianti, può adesso dirsi a tutti gli effetti regina del Girone H al termine di una seconda metà di stagione che ha tenuto, proprio per quanto concerne la lotta al titolo, per mesi appassionati ed addetti ai lavori con il fiato sospeso. Il match si presenta inizialmente piuttosto contratto ed avaro di emozioni, facendo dunque sì che la prima azione degna di nota si registri soltanto al 23', minuto in cui un'apparentemente innocua punizione dalla distanza di Cristiani, a fronte di un repentino rimbalzo, per poco non trae decisivamente in inganno un Landi perciò costretto, non senza affanno, alla deviazione in corner. Sul fronte opposto, al 41', l'Albereta apre le danze: Napolitano, una volta ricevuta un'apertura sul proprio settore di competenza, approfitta dell'abbondante porzione di campo distrattamente concessagli dall'Audace e, giunto ai sedici metri, trafigge all'angolino Luconi anche grazie ad una beffarda deviazione difensiva che prende quest'ultimo incolpevolmente in controtempo. La gioia per il vantaggio, tuttavia, è per i biancoverdi a dir poco effimera poiché alle porte dell'extra-time Zangarelli, ingenuamente, atterra Longosci all'interno della propria area inducendo perciò il signor Suciu alla concessione di un penalty in favore degli ospiti che il solito ed esiziale Sarri realizza con maestria infilando il pallone direttamente sotto la traversa. Al rientro in campo, peraltro, ai gialloblù si presenta immediatamente una nitida chance per piazzare il micidiale uno-due: dopo poco più di un minuto, infatti, una conclusione da fuori di Solvi viene fortuitamente sporcata da Silvestri ed il pallone, innalzatosi in campanile, schizza improvvisamente dalle parti dell'indisturbato De Carlo che però, lasciatosi prendere da un'eccessiva foga, spara incredibilmente alto innanzi al cospetto di Landi. L'Albereta risponde in men che non si dica, trovando oltretutto il guizzo che, di fatto, conferisce l'assetto definitivo al risultato: a tal proposito, non c'è neppure spazio per un ulteriore giro di lancette che la legge non scritta per eccellenza di questo sport trova la propria ennesima applicazione sul rettangolo verde di Nave a Rovezzano, quando il pacchetto arretrato audacino va completamente a vuoto su un tracciante di Giovannoni dalla trequarti mancina consentendo perciò al liberissimo Troni, fattosi trovare al posto giusto al momento giusto in area piccola, di spingere agevolmente di testa in rete il punto del 2-1. Per quanto il Legnaia tenti di riassettarsi e riversarsi in avanti, nuovamente alla ricerca del segno x, una coriacea Albereta -per quanto già certa, al netto del quinto posto, di non partecipare ai play-off ma pur sempre desiderosa di onorare fino in fondo i propri impegni- è di ben altro avviso: a tal proposito, il collettivo di mister Zangarelli non solo lavora molto bene in retroguardia lasciando perciò spazi più che angusti alla manovra avversaria ma, viaggiando sulle ali dell'entusiasmo, prova allo stesso tempo a sfruttare l'inerzia a proprio favore per ipotecare quanto prima il successo non solo come testimoniato dall'incornata vincente di Alessi -annullata tuttavia per fuorigioco al 65'- ma anche dopo la sopravvenuta inferiorità numerica, stante il doppio cartellino giallo comminato a Giovannoni all'80', anche se in quest'ultima circostanza né Mattolini né Materassi imprimono alle proprie soluzioni la precisione necessaria per mettere a fuoco lo specchio difeso da Luconi. Si giunge così direttamente al recupero, ove ad un passo dal triplice fischio, con le ultime energie rimaste, i gialloblù guadagnano un prezioso corner: dalla bandierina si presenta Solvi e, sulla sua parabola, si accende una furibonda mischia in area locale prima che Landi, con uno stratosferico balzo felino, abbassi decisivamente la saracinesca su una deviazione verosimilmente vincente ivi partita e, successivamente, ci pensi il prezioso intervento di un difensore ad allontanare la ribattuta di De Carlo dalla fatidica linea bianca imponendo perciò definitivamente agli uomini di mister Mangano la più bruciante sconfitta stagionale.