AFFRICO: Soccodato, Rocchini, Stella, Longo, Gori, Vaccari, Liberati, Nuti, Vecchi A., Papini (65' Centrone), Amoddio (76' Benvenuti). A disp.: Virgili, Loffredo, Valoriani, Cosmi, Mecocci, Tamburini G., Russo. All.: Tognozzi Luca
SANSOVINO: Balucani, Chioccioli, Chotthong (79' Bigazzi), Bongini, Biondi, Barbagli (63' Pascucci), Miccio, Arcaleni, Sodiq Mutiu, Nikolla, Mirante. A disp.: Bianchi F., Calosci, Mazzuoli, Traore, Cartocci, . All.: Testini Enrico
ARBITRO: Bonaventura Corti di Prato
NOTE: Ammoniti Vecchi A., Sodiq Mutiu.AFFRICO: Soccodato, Rocchini, Stella, Longo, Gori, Vaccari, Liberati, Nuti, Vecchi, Papini, Amoddio. A disp.: Virgili, Loffredo, Benvenuti, Valoriani, Cosmi, Centrone, Macocci, Tamburini, Russo. All.: Luca Tognozzi.
SANSOVINO: Balucani, Chioccioli, Chottong, Bongini, Biondi, Barbagli, Miccio, Arcaleni, Mutiu, Nikolla, Mirante. A disp.: Bianchi, Calosci, Mazzuoli, Pascucci, Bigazzi, Traore, Cartocci. All.: Enrico Giuseppe Testini.
ARBITRO: Corti di Prato, coad. da Cerino di Lucca e Bua di Pontedera.
Ogni big match che si rispetti viene affrontato, interpretato e presentato senza tante vie di mezzo. Esiste il pareggio, ma mai è contemplato come valida alternativa: si gioca solo ed esclusivamente per vincere. Affrico-Sansovino rientrava a pieno nella ristretta categoria sopracitata perché effettivamente snodo importante, se non fondamentale, nelle dinamiche del girone C di Promozione. Ogni schieramento, alla vigilia, era conscio dell'importanza esplicita e intrinseca della gara; soprattutto la Sansovino, arrivata in quel di Firenze con l'elmetto in testa, il coltello tra i denti e una nutrita schiera di tifosi a spalleggiare quella che, a tutti gli effetti, doveva essere una partita da non sbagliare. E in una cornice di pubblico davvero effervescente la Sansovino di fatto non sbaglia, ma non porta neanche a termine la missione. Lo 0-0 non era contemplato, s'è detto, ma spesso è il risultato più facile da plasmare quando due potenze si scontrano e si annullano a vicenda. Tanto fumo e niente arrosto, verrebbe fa affermare, ma sul campo le due compagini hanno dato comunque l'anima senza risparmiarsi mai. Tanti buoni propositi e tanta spavalderia nel 3-4-3 con cui si presenta la compagine di Testini; accortezza e consapevolezza, invece, i cavalli di battaglia di un Affrico impostato su un inedito 4-4-2. Al fischio d'inizio del signor Corti di Prato i ritmi si impennano in men che non si dica, coi locali che prendono in mano l'iniziativa per regolare fin da subito la spinta agonistica della Sansovino. Al 5' Vecchi sfrutta un'indecisione di Biondi, entra in area ma strozza troppo il tiro mirando al secondo palo, calciando a lato di poco. Gli uomini di Tognozzi controllano il corso degli eventi mentre gli ospiti si appoggiano al gioco di sponda di Mutiu, riferimento offensivo chiamato a smistare per gli inserimenti di Miccio e Mirante. Il costrutto tuttavia è poco e solo Mutiu, al 25', riesce in qualche modo ad avvicinarsi alla porta di Soccodato con un tiro dai trentacinque metri che vola alto sopra la traversa. Scavallata una prima metà di frazione intensa, dal 30' l'Affrico inizia a martellare. Al 30' Amoddio entra in area dalla sinistra e crossa basso cercando Papini, il quale manca l'impatto con la sfera di un soffio. La Sansovino non sta a guardare e risponde tre minuti dopo con Mutiu, il quale trafigge il portiere venendo però fermato dalla terna arbitrale in posizione irregolare al momento del lancio di Nikolla. Inutili le veementi proteste della panchina. Si gioca, e al 38' Liberati scappa per l'ennesima volta a Chattong smistando poi in mezzo all'area; nel perimetro, Papini prende posizione su Biondi che lo cintura, impedendone vistosamente la battuta a rete. Le proteste si spostano e impazzano sulla panchina dei locali, ma il signor Corti (discreta e piuttosto lineare la sua direzione) lascia proseguire. Archiviato il primo tempo a reti bianche, nella ripresa la Sansovino prova a mantenere alto il ritmo cambiando assetto tattico e passando al 4-3-3. La prima occasione, però, è ancora per i padroni di casa. Al 51', da sinistra Gori pennella al centro un calcio di punizione che Papini sul secondo palo riesce a indirizzare verso la porta: impietrito, Balucani viene salvato dal legno che devia la palla sulla destra; l'azione prosegue e l'onnipresente Liberati rimette in mezzo per Vaccari, il quale calcia a botta sicura facendo suonare di nuovo lo stesso palo colpito pochi istanti prima da Papini. La fiammata iniziale dei leoni non accende tuttavia la restante porzione di frazione. Presto la partita si congestiona con poco rigore e molta confusione a centrocampo, arricchendosi di contrasti e scontri di gioco che favoriscono la gestione dell'Affrico, tra le due quella meno bisognosa di cercare la spasmodica vittoria. Il pubblico spinge sugli spalti ma gli argini locali reggono bene e Soccodato non viene mai chiamato in causa oltre l'ordinaria amministrazione. Solo un brivido da registrare prima del triplice fischio finale, una punizione di Miccio dal limite calciata di poco sul fondo. Dopo quattro minuti di recupero, Affrico-Sansovino è storia e passa agli archivi in modo piuttosto liscio. Ai punti gli uomini di mister Tognozzi avrebbero meritato di più, ma alla fine va più che bene anche così. Nessuno gioca per il pareggio, s'è detto, ma rimanere a +5 sulla seconda della classe e con una partita da recuperare lascia sicuramente vedere il bicchiere mezzo pieno. A meno di miracoli e ribaltoni, la Sansovino dovrà giocarsi la promozione passando per i playoff. Calciatoripiù: Longo (Affrico), monumentale su Mutiu e Gori e direttore d'orchestra che ha dato il là a tutte le azioni più pericolose; Mutiu (Sansovino), il più combattivo dei suoi; Nikolla (Sansovino), gestore di palloni molto ordinato e pulito.