ANTELLA 99: Vadi, Cipriani, Manetti Sac. (73' Sormani), Lanotte (73' Maresca), Biondi (89' Manetti Sam.), Mignani, Picchi, Tacconi (73' Aprea), Santucci, Merciai, Castiglione. A disp.: Ugolini, Rossi, Tumminaro, Grattarola, Liguori. All.: Morandi Claudio
GRASSINA: Bartoli, Tomberli, Mazzoni, Alfarano, Meacci (85' Rossi Lottini Di.), Travagli, Fabiani, Caschetto (88' Magnolfi), Romanelli (62' Manecchi), Simoni (84' Natale), Dini. A disp.: Colcelli, Pierattini, Bambi, Biondi. All.: Cellini Marco
ARBITRO: Ginevra Giovanili di Arezzo
RETI: 72' Fabiani
NOTE: Ammoniti Mignani, Merciai, Simoni.ANTELLA: Vadi, Cipriani, Manetti Sacha (73′ Maresca), Lanotte (73′ Tumminaro), Biondi, Mignani, Picchi, Tacconi (73′ Sormani), Santucci, Merciai, Castiglione. A disp.: Ugolini, Rossi, Grattarola, Aprea, Liguori. All.: Morandi.
GRASSINA: Bartoli, Tomberli, Mazzoni, Alfarano, Meacci (82′ Rossi Lottini), Travagli, Fabiani, Caschetto (87′ Magnolfi), Romanelli (59′ Manecchi), Simoni (82′ Natale), Dini. A disp.: Colcelli, Pierattini, Bambi, Biondi. All.: Cellini.
ARBITRO: Giovanili di Arezzo, coad. da Mangoni di Pistoia e Braga di Pisa.
RETE: 72′ Fabiani.
NOTE: Ammoniti Merciai, Simoni, Mignani. Recuperi 1'+5′.
Il derby si tinge ancora una volta di rossoverde. Ride il Grassina, come accade dalla stagione 2014-15 in campionato: l'Antella non riesce a spezzare la maledizione della stracittadina come invece era riuscita a fare lo scorso novembre, in Coppa, ed esce con zero punti dalla sfida casalinga che oltre al primato cittadino in quel di Bagno a Ripoli metteva a disposizione anche un posticino in zona playoff. I rossoverdi di Cellini invece si riscattano in pieno dopo le due sfortunatissime uscite contro Sansovino e Settignanese e riprendono fiducia ed entusiasmo in vista degli ultimi due mesi di stagione. Sul campo di Antella c'è entusiasmo a profusione, due tifoserie caldissime e pronte ad animare lo spettacolo sul campo: ci sono tanti bambini e ragazzi, e questa è forse l'immagine più bella del derby. La rivalità fra Antella e Grassina, coi suoi sfottò e ogni tanto qualche eccesso, rappresenta il pane del campanilismo toscano: ne è l'emblema. E vedere che il calcio di paese riesce ad avvicinare anche i più giovani non può far altro che strappare un sorriso. Dei giovani in campo, poi, si può parlare soltanto bene: pronti-via e Romanelli prova l'affondo, ma il pallone è fuori misura. Ci si studia per un po', poi al 13' Merciai va col mancino da posizione complicata e non inquadra. Il tempo passa, le due formazioni aspettano prima di scoprirsi: l'Antella ci prova al 31' con la specialità della casa, la palla inattiva su cui stacca Biondi, palla fuori di pochissimo. Dall'altra ecco l'occasione più grossa di tutta la prima frazione: Simoni sfonda ma viene chiuso provvidenzialmente al limite, Caschetto raccoglie e di prima intenzione, con quello che in teoria sarebbe il piede debole (il mancino) spara una legnata che finisce dritta contro la traversa, prima di rimbalzare in campo. Se fosse entrata, ne siamo certi, avrebbero applaudito tutti. Intervallo. Nella ripresa ecco il primo tiro nello specchio da parte dell'Antella. La buona notizia è che si rivela pericolosissimo, la cattiva notizia per i locali è che costituisce l'ultimo vero spunto degno di nota: lo fa registrare Santucci che si gira di prima intenzione da posizione non facilissima e chiama Bartoli ad un intervento straordinario. Il numero uno rossoverde va giù in zero secondi e la tiene lì impedendo che il rimbalzo finisca oltre la linea di porta: riflesso prodigioso. Ecco, da qua comincia la gara del Grassina che torna a farsi pericoloso con la punizione di Caschetto (strepitoso Vadi) e un'altra azione dello stesso numero 8, abile a far sparire e riapparire il pallone in area prima di provare un destro impreciso. Ma il gol è maturo: lo segna sì un centrocampista, ma non Caschetto. La firma è di Fabiani che a 20 minuti dalla fine raccoglie il morbidissimo cross di Alfarano con una mezza rovesciata di sinistro splendida per balistica e precisione, il pallone rimbalza e poi supera Vadi infilandosi all'incrocio. Delirio in curva ospiti, Grassina in vantaggio. Ci si aspetterebbe ora la reazione dell'Antella, ma la difesa ospite tiene senza rischiare mai, neanche sulle temute palle inattive. Anzi, Manecchi e Dini sfiorano il raddoppio che chiuderebbe con qualche minuto di anticipo la gara, ma Vadi c'è. Poco male, al triplice fischio fa festa, eccome, il Grassina.
ANTELLA
VADI: 6.5 Reattivo su Dini e Manecchi, impedisce che il punteggio assuma contorni più preoccupanti. Sul gol di Fabiani può far poco: il pallone rimbalza e si impenna, finendo all'incrocio.
CIPRIANI: 5 Soffre maledettamente la spinta di Mazzoni e le folate di Caschetto: in difficoltà dall'inizio alla fine, entra maluccio su Caschetto a fine primo tempo e gli viene pure risparmiato un giallo che pareva palese.
MANETTI SACHA: 5.5 Poco coinvolto nella manovra dei suoi, non sbanda ma gli si chiederebbe anche di spingere, provando a sfidare Tomberli: lo fa poco e senza grandi risultati (73' Maresca: sv).
LANOTTE: 5.5 Si cerca la sua fisicità ed i suoi centimetri sulle palle aeree, come nel derby dell'anno scorso. Non trovato (73' Tumminaro: sv).
BIONDI: 6 Ci mette garra e fisico, prova anche a rendersi pericoloso in avanti e un suo colpo di testa è l'occasione più pericolosa dell'Antella nel primo tempo: fuori di pochissimo.
MIGNANI: 6 Non demerita: prova a usare l'anticipo, si incolla a Romanelli e non gli concede autostrade. Se però viene puntato palla a terra, soffre.
PICCHI: 5 Mai realmente pericoloso coi suoi inserimenti. Anzi: deve andare spesso a tappare quelli di Fabiani, e senza grandi risultati.
TACCONI: 5.5 Gli si chiede il consueto lavoro di ricamo fra palloni sporchi in mezzo e possibilità da costruire in avanti: esegue senza convincere entrambi le mansioni (73' Sormani: sv).
SANTUCCI: 6.5 Lavora bene spalle alla porta, non è male nelle sponde, sente i pali anche quando non li vede: si gira di prima intenzione e trova sulla sua strada un clamoroso Bartoli. Non è un cliente facile.
MERCIAI: 5.5 soffre la fisicità di Mazzoni che quando si sovrappone dalla sua parte lo mette spesso e volentieri in difficoltà. Quando il terzino rossoverde (suo ex compagno e grande amico fuori dal campo) decide di puntarlo, son dolori.
CASTIGLIONE: 5.5 Ha licenza di svariare a sinistra e provare ad accentrarsi: non si vede quasi mai.
GRASSINA
BARTOLI: 7 Il voto è alto. Perché il classe 2003 sa essere decisivo anche con un solo intervento. Una settimana fa, contro la Settignanese, era persino riuscito a parare il rigore a tempo scaduto, prima di incassare il pari su ribattuta. Stavolta si mette in testa di non subire gol nemmeno sotto tortura, e va giù con impressionante rapidità per dire di no a Santucci e trattenere il pallone prima che varchi la linea. Votone, se lo merita.
TOMBERLI: 6.5 Cosa gli devi dire, a un centralone vecchia scuola che si mette zitto e obbediente a destra e convince pure lì? Niente, solo complimenti: roccioso come sempre.
MAZZONI: 7 Il giudizio su di lui è stato spesso un tema visto e rivisto: quando attacca ha un piedino educato, dietro ha da migliorare perché il terzino sinistro non è esattamente il suo mestiere. Stavolta fa ricredere anche gli scettici: si diverte a costruire in combinazione con Caschetto (regalandosi anche un tacco e tunnel a Merciai che fa esultare i suoi tifosi come per un gol) e nel secondo tempo si mette elmetto e scudo a proteggere l'area. Enorme.
ALFARANO: 7 Non chiede velocità ai compagni nelle triangolazioni, anche perché non gioca esattamente sul prato del Bernabeu. Il terreno è sconnesso e il play rossoverde predica calma. Anche perché quando accelera lui, arriva il gol: gran cross per Fabiani, 1-0 Grassina.
MEACCI: 6.5 E se uno nato nel '79 comanda la difesa con questa autorevolezza in uno dei derby più importanti di tutta la Toscana, si può solo applaudire (82' Rossi Lottini: sv).
TRAVAGLI: 6.5 Non convince pienamente a inizio gara, quando pare un po' rallentato in avvio di azione, ma fa impazzire il tifo ospite quando vince tre contrasti di seguito. Perché la foga è quella lì: quella di un 2004 che gioca come se avesse 40 anni. Sbaglia poco.
FABIANI: 7 Fatica e sgomma per 70 minuti, sarebbe già in vantaggio nel duello tutto muscoli con Picchi. Ma poi decide di entrare (ancora) nel tabellino marcatori con una acrobazia da applausi: la mezza rovesciata risolve il derby, i titoli di copertina se li prende tutti lui.
CASCHETTO: 7.5 Chi scrive ammira i giocatori con bagaglio tecnico superiore alla norma. Quelli che non hanno bisogno di percorrere venti chilometri a partita per prendere il votone in pagella. Ecco, quelli come Caschetto: sinistro terrificante al volo, traversa piena. Poi una punizione su cui Vadi si esalta. Non segna, a fine gara sorride anche se forse un po' di dispiacere ce l'ha, per non esser finito sul tabellino: ma in Promozione, di giocatori con la visione di gioco di Carlo Alberto Caschetto se ne contano sulle dita di una mano. Mezzo voto in più per cinque stop da scuola calcio ricevendo lanci di 50 metri: benedetta tecnica! (87' Magnolfi: sv).
ROMANELLI: 6 Gara non facile, ci mette l'anima e quando scatta in avanti lascia la sensazione di poter sempre combinare qualcosa (59' Manecchi: 6.5 Mezzo voto in meno per aver fallito un'occasione non da lui davanti a Vadi: ma il lavoro di protezione palla là davanti è da applausi).
SIMONI: 6.5 Su un terreno sconnesso come poche altre volte, uno come lui non si esprime al massimo: tocca il pallone un paio di volte in più rispetto al necessario, ma quando poi lascia partire il filtrante non sbaglia quasi mai. Uomo-assist più che finalizzatore, si è intuito (82' Natale: sv).
DINI: 6 Più operaio che fiorettista, intuisce che sia una domenica da battaglia come ogni derby e si mette di buona lena a ricucire palloni a metà fra il rimorchio a Romanelli e l'aiuto al centrocampo.