U.S. LIVORNO: Facchetti, Tanasa (46' Menga), Nardi, Luci (70' Frati), Savshak (46' Goffredi), Curcio, Bellini, Tenkorang (47' Cori), Carcani P., Camara Alp. (46' Brenna), Giordani. A disp.: Biagini, Ronchi, Sabattini, Frroku. All.: Pascali Niccolo
AQUILA MONTEVARCHI: Dainelli, Muscas, Vitali Borgarello, Bontempi, Conti (81' Artini), Stefoni, Ciofi (92' Messini), Lischi, Virgillito (85' Lucatuorto), Cellai (83' Boncompagni), Boiga (55' Priore). A disp.: Bianchi, Keqi, Quaresima, Croci. All.: Beoni Loris
ARBITRO: Angelo Davide Lotito di Cremona
RETI: 12' Bontempi, 75' Cori
NOTE: Ammoniti Brenna, Dainelli, Vitali Borgarello, Bontempi, Lischi.LIVORNO: Facchetti, Savshak (46' Goffredi), Tanasa (46' Brenna), Curcio, Camara (46' Menga), Luci (71' Frati), Bellini, Nardi, Carcani, Giordani, Tenkorang (46' Cori). A disp.: Biagini, Ronchi, Sabattini, Frroku. All.: Fabio Fossati
AQUILA MONTEVARCHI: Dainelli, Lischi, Stefoni, Cellai (84' Boncompagni), Virgillito (86' Lucatuorto), Muscas, Conti (82' Artini), Vitali Borgarello, Boiga (55' Priore), Ciofi (93' Messini), Bontempi. A disp.: Bianchi, Keqi, Quaresima, Croci. All.: Lorentino Beoni
ARBITRO: Angelo Davide Lotito di Cremona, coad. da Giovanardi di Terni e Camilli di Roma 1
RETI: 14' Bontempi, 76' Cori.
NOTE: Ammoniti Brenna, Vitali Borgarello, Lischi, Ciofi. Recupero di 1' e 7'.
Prende quota lo sprint finale del campionato. Dopo il mezzo passo falso contro il Cenaia fanalino di coda - che suona praticamente come una sconfitta - il Livorno riapre le porte dell'Armando Picchi per accogliere l'Aquila Montevarchi. Le distanze da Pianese e Follonica Gavorrano assottigliano le speranze di una rimonta degli amaranto al lumicino. I recenti scivoloni hanno relegato i ragazzi di Fossati al terzo posto, e le restanti giornate caricano sulle spalle dei labronici la pressione di una responsabilità ormai da ultima spiaggia. Per tenere viva una piccola fiammella di speranza serve soltanto una vittoria, e cercare quantomeno di togliere ogni dubbio sulla qualificazione ai playoff. Ambiente demoralizzato, quello livornese, che di fronte si trova un ostacolo tutt'altro che appassito. L'Aquila Montevarchi ha ancora qualche filo di possibilità per raggiungere la salvezza diretta: Sangiovannese, San Donato Tavarnelle e Trestina sono sopra di una manciata di punti, e uscire indenni dal prato dell'Ardenza, significherebbe mettere fiato sul collo alle dirette concorrenti. Insomma, un dentro o fuori che non ammette sconti. Soprattutto con il campionato ormai a ridosso dei titoli di coda. Pronti via e al Montevarchi bastano appena trenta secondi per costruire la prima occasione: Muscas chiude l'uno-due e poi fugge a Curcio strozzando il destro incrociato nell'angolino più lontano. Partenza agghiacciante del Livorno, sceso in campo a motori decisamente spenti. Senza orgoglio, senza fame. Schiacciati da un atteggiamento completamente avulso e superficiale che spalanca ogni possibile prateria al Montevarchi. In un Picchi a porte chiuse, svuotato dai propri tifosi, i ragazzi di Beoni si prendono velocemente il dominio totale del campo. La risposta del Livorno si tramuta soltanto con un tiro di Nardi, al 4', che chiama Dainelli alla deviazione; e con un paio di situazioni pericolose capitate sul piede di Tanasa al 41' e sul tocco debole di Tenkorang al 42' sul quale l'estremo difensore ospite chiude ottimamente in uscita. Uno squillo all'alba della sfida, e due a ridosso del riposo. Nel mezzo si contano soltanto le innumerevoli opportunità lavorate dal Montevarchi. Prima passa in vantaggio meritatamente al 14': da un errore in orizzontale di Curcio, la palla viene raccolta da Ciofi, bravo a spingere in profondità Bontempi che apre il compasso e centra l'angolino per l'1-0; e poi si mangia almeno altre tre occasioni per siglare il raddoppio. Al 16', su un altro errore clamoroso, stavolta si Savshak che inciampa sul pallone, regala la sfera per l'assist verso Ciofi: sinistro a colpo sicuro ma palla incredibilmente sul fondo da pochi passi. Al 27' con un tiro di Lischi che coglie la deviazione provvidenziale di Tanasa, e poi al 31' sempre dalla catena mancina con Boiga che spreca davanti a Facchetti calciando altissimo sopra la traversa. Nella ripresa Fossati corre immediatamente ai ripari e all'inizio del secondo tempo compie subito quattro cambi, una rivoluzione che porta gli amaranto ad offendere nei primissimi minuti. Cross di Nardi tagliato, Cori svetta di testa e indirizza il pallone nell'angolino, bella respinta di Dainelli; due minuti dopo, di nuovo Cori, gira di destro dal limite con la palla che finisce alta sopra la traversa. Il Livorno sembra un minimo rinvigorito, ma la pressione che produce porta solo a sbagliare alcuni buoni palloni. Ci prova Bellini, al 62', raccogliendo un pallone respinto sulla lunetta calciando con forza un destro che sibila sopra il legno. Ancora Cori, sul secondo palo, non trova lo specchio della porta qualche istante dopo, fino alla doppia zuccata di Giordani nel giro di sessanta secondi che mette i brividi sulla schiena del Montevarchi e niente più. Gli ospiti rispondono con una incursione di Ciofi che esplode il mancino chiamando Facchetti a bloccare il pallone centrale. A un quarto dalla fine, il Livorno trova il pareggio: il cross di Carcani dalla destra è perfetto per l'incornata di Cori, palla deviata che supera Dainelli e scuote la rete per l'1-1. L'energia degli amaranto si carica come un fulmine e le offensive portano il Montevarchi a chiudersi a riccio, portando a sfiorare il vantaggio solo al 92'. Il tocco di Bontempi sotto l'uscita di Facchetti vede Curcio salvare clamorosamente il Livorno in scivolata, togliendo la sfera dalla linea di porta. Nei restanti minuti di recupero, è il Livorno a mancare le ultime due opportunità per vincere la partita. Al 93' Frati svirgola fuori dallo specchio da pochi passi e al 96', sempre Frati, raccoglie un lancio di Brenna sfuggito dai guanti di Dainelli per ribadire in porta in un doppio tentativo che non trova fortuna. Grazie ad Artini che toglie la palla dalla linea e salva il risultato. Finisce 1-1, un pareggio che per il Livorno suona come una sconfitta, incapace di approfittare degli altri risultati favorevoli, facendosi sfilare dalle dita un altro campionato.