U.S. LIVORNO: Biagini, Fancelli (60' Goffredi), Tanasa, Nardi, Cesarini (13' Cori), Savshak (66' Menga), Curcio, Tenkorang (60' Sabattini), Brenna, Carcani P., Giordani (73' Farinhas Taffner). A disp.: Albieri, Luci, Schiaroli, Brisciani. All.: Pascali Niccolo
POGGIBONSI: Pacini, Mazzolli, Marcucci (81' Barbera), Camilli, Vitiello (92' Gistri P.), Bigozzi (69' Bellini), Purro (69' Rocchetti), Borri, Di Paola, Cecconi (78' Cecchi), Martucci. A disp.: Di Bonito, Iania, Corcione, Martino Coriano. All.: Calderini Stefano
ARBITRO: Giacomo Rossini di Torino
RETI: 48' Bigozzi
NOTE: Ammoniti Brenna, Giordani, Martucci.LIVORNO: Biagini, Fancelli (60' Goffredi), Brenna, Savshak (66' Menga), Carcani, Nardi, Tanasa, Giordani (74' Luis Henrique), Curcio, Cesarini (14' Cori), Tenkorang (60' Sabattini). A disp.: Albieri, Luci, Schiaroli, Brisciani. All.: Favarin
POGGIBONSI: Pacini, Cecconi (78' Cecchi), Borri, Martucci, Di Paola, Marcucci (83' Barbera), Mazzolli, Camilli, Bigozzi (70' Rocchetti), Vitiello (93' Gistri), Purro (70' Bellini). A disp.: Di Bonito, Iania, Corcione, Coriano. All.: Calderini
ARBITRO: Rossini di Torino, coad. da Mititelu e Cufari di Torino
RETE: 48' Bigozzi.
NOTE: Ammoniti Marcucci, Brenna. Recupero di 6' e 5'.
Con la sosta natalizia e il 2023 ormai alle spalle, il Livorno ricomincia il suo percorso scendendo in campo per la prima giornata del girone di ritorno. Il nuovo anno si apre con l'ostacolo Poggibonsi che fa tappa all'Armando Picchi, al cospetto di una formazione amaranto che nelle ultime settimane è attivissima sul mercato puntellando la propria rosa. Il Ds Pinzani sta lavorando alacremente per aggiustare i difetti di una squadra che punta alla vittoria del campionato, e ha scelto uomini come Goffredi, Schiaroli, Likaxhiu e Tenkorang per puntare alla risalita in classifica. Le evoluzioni delle trattative sono ancora in divenire ma già diversi nomi hanno lasciato la cittadina labronica per approdare da altre parti come Mutton, Bassini, Coriano, Kosiqi e Ferraro. Adesso tocca a Favarin modellare la formazione migliore per costruire un Livorno affamato e competitivo fino alla fine del campionato. Il Poggibonsi arriva alla sfida con risultati altalenanti alle spalle, nelle ultime cinque uscite ha vinto soltanto una volta e la zona rossa rimane leggermente distaccata di qualche punto. Insomma, una situazione non propriamente serena che richiede ai ragazzi di Calderini lo sforzo di uscire indenni dall'Ardenza. Le scelte di campo, per Favarin, ricadono su Biagini in porta; Fancelli, Brenna e Savshak in difesa con Carcani e Curcio ai lati ma avanzati sulla linea della mediana; a Tanasa tocca la regia, insieme alle incursioni di Nardi e Giordani che supportano la nuova coppia d'attacco composta da Cesarini e Tenkorang. Dall'altra parte, gli ospiti si schierano con Pacini tra i pali; coperto da Cecconi, Borri, Martucci e Di Paola in difesa. In mezzo spazio a Marcucci, Mazzolli e Camilli, con Bigozzi a guidare i movimenti di Vitiello e Purro. Ma la partita stenta a decollare, i motori del Livorno sono ingolfati e gli amaranto mettono in mostra già nelle prime battute quello che purtroppo sarà il leitmotiv di tutti novanta minuti: lancio in avanti a mò di preghiera, nella speranza che qualcosa possa succedere nei dintorni dell'area di rigore. Se a questo si aggiunge l'infortunio di Cesarini che al 10' costringe Favarin a togliere l'unico elemento in grado di creare superiorità numerica, diventa chiaro ed evidente che la situazione comincia ad essere particolarmente complicata. Al posto di Cesarini viene inserito Cori, gettato nella mischia in coppia col debuttante Tenkorang senza un minimo di supporto alle spalle. Il numero 26 amaranto, sbarcato sul pianeta labronico da poche ore, ha la caratteristica di chiamare la profondità ma senza qualcuno in grado di illuminarla è difficile riuscire a risaltarne le capacità. Il Poggibonsi, invece, ha coraggio nella giocata e palleggia con altrettanta personalità prendendosi il centrocampo senza creare particolari pericoli dalle parti di Biagini. Chiamato comunque spesso in causa nelle uscite a presa alta o per rinviare i numerosi retropassaggi che la squadra ospite ha costretto il Livorno a fare. Le uniche azioni da raccontare si contano al 15', quando da un angolo giocato all'indietro arriva Nardi di gran carriera per esplodere un destro ribattuto dalla difesa, e dalla ripartenza immediata è Marcucci a provarci dal limite chiamando Biagini alla presa bassa; poi al 24' sempre con Nardi che strozza da posizione defilata l'uno-due con Cori fra i guanti di Pacini. Le più importanti, invece, sono al 30' per il Poggibonsi, bravo ad azzannare un varco al centro con Bigozzi e servire Vitiello sulla sinistra sul quale Biagini copre lo specchio deviando il tiro incrociato a botta sicura e da pochi passi. E al 39' per il Livorno: sempre Nardi indovina il filtrante perfetto per la corsa di Tenkorang che però si incarta da solo legandosi il pallone tra i piedi per poi cercare da posizione defilata di stringere il mancino scuotendo soltanto l'esterno della rete. Clamoroso l'errore nel controllo dell'attaccante che in completa solitudine ha perso i tempi di gioco necessari per battere a rete. La ripresa si apre con il Poggibonsi decisamente sugli scudi, e il Livorno in completa balìa dell'avversario. Il gol è nell'aria, e gli ospiti lo raggiungono meritatamente al 48': Fancelli sbaglia l'errore in disimpegno e concede un corridoio alla corsa di Vitiello che scappa alle sue spalle, poi l'assist dell'esterno taglia fuori Biagini e trova Bigozzi sul secondo palo a sbucare alle spalle di Savshak per insaccare a porta vuota lo 0-1. L'Armando Picchi è un tumulto di proteste e fischi verso l'atteggiamento di una squadra che è completamente vuota di ogni reazione. Tenkorang e Cori sono due anime perse nell'area avversaria, e neanche gli ingressi di Sabattini, Menga e Luis Henrique risolvono una situazione ormai compromessa. Con quest'ultimo che risulta l'unico capace di far vedere qualche sparuto tentativo: un tiro che all'82' termina oltre i pali. In tutto il secondo tempo, invece, si assiste ad una lenta agonia degli amaranto. Senza un'idea, senza una reazione, senza la fame di vincere. Il Poggibonsi gestisce e controlla senza affanni fino al triplice fischio, senza rischiare mai in nessuna occasione. La lunga domenica del Livorno si chiude con le dichiarazioni del DS Raffaele Pinzani che, ai microfoni della stampa locale - con evidente rammarico - ha rassegnato le sue dimissioni. Un terremoto societario che ricade a cascata anche sulla panchina di Giancarlo Favarin (dimessosi ieri, ndr.), proprio nella settimana che separa gli amaranto dallo scontro diretto nel derby contro il Grosseto.