AQUILA MONTEVARCHI: Spurio, Francalanci, Muscas, Lucatuorto, Priore, Lorenzini (60' Boncompagni), Pardera, Stefoni (87' Conti), Lischi (55' Benucci), Virgillito (92' Giusti), Boiga (87' Cheddira). A disp.: De Gennaro, Artini, Quaresima, Croci . All.: Beoni Loris
U.S. LIVORNO: Albieri, Tanasa (92' Nizzoli), Ronchi, Nardi, Cesarini (57' Mutton), Savshak, Curcio, Bellini, Brenna, Camara Alp. (63' Menga), Giordani (74' Sabattini). A disp.: Ciobanu, Fancelli, Ferraro, Bassini, Brisciani. All.: Pascali Niccolo
ARBITRO: Giovanni Castellano di Nichelino
RETI: 38' Cesarini, 75' Bellini
NOTE: Ammoniti Priore, Pardera, Boncompagni, Brenna.AQUILA MONTEVARCHI: Spurio, Francalanci, Muscas, Lucatuorto, Priore, Lorenzini (60' Boncompagni), Pardera (87' Cheddira), Stefoni, Lischi (55' Benucci), Virgillito (92' Giusti), Boiga (87' Conti). A disp.: Di Gennario, Artini, Quaresima, Croci. All.: Calori
LIVORNO: Albieri, Savshak, Ronchi, Brenna, Camara (63' Menga), Bellini, Tǎnasǎ (92' Nizzoli), Nardi, Curcio, Cesarini (57' Mutton), Giordani (74' Sabattini). A disp.: Ciobanu, Fancelli, Ferraro, Bassini, Brisciani. All.: Favarin
ARBITRO: Castellano di Nichelino, coad. da Troina di Genova e Pizzonia di Alba - Bra
RETI: 38' Cesarini, 75' Bellini
NOTE: Ammoniti Priore, Benucci, Brenna, Boncompagni. Angoli 3-0. Recupero 1' e 7'.
AQUILA MONTEVARCHI: Spurio, Francalanci, Muscas, Lucatuorto, Priore, Lorenzini (60' Boncompagni), Pardera (87' Cheddira), Stefoni, Lischi (55' Benucci), Virgillito (92' Giusti), Boiga (87' Conti). A disp.: Di Gennario, Artini, Quaresima, Croci. All.: Calori
LIVORNO: Albieri, Savshak, Ronchi, Brenna, Camara (63' Menga), Bellini, Tǎnasǎ (92' Nizzoli), Nardi, Curcio, Cesarini (57' Mutton), Giordani (74' Sabattini). A disp.: Ciobanu, Fancelli, Ferraro, Bassini, Brisciani. All.: Favarin
ARBITRO: Castellano di Nichelino, coad. da Troina di Genova e Pizzonia di Alba - Bra
RETI: 38' Cesarini, 75' Bellini
NOTE: Ammoniti Priore, Benucci, Brenna, Boncompagni. Angoli 3-0. Recupero 1' e 7'.
La Pianese, in testa alla classifica non perde un colpo, insieme a Seravezza, Follonica Gavorrano e Grosseto che spingono per la risalita attraversando un ottimo momento di forma. Il Livorno di Favarin, invece, ha perso terreno ed è scivolato indietro a 7 punti dalla vetta. La rimonta non è impossibile ma è evidente che agli amaranto serve un filotto di vittorie per sperare di rosicchiare punti alle squadre davanti e ritornare in corsa per la promozione al piano superiore. Anche Luci e compagni arrivano da tre buonissimi risultati - a cui in settimana si è aggiunto il passaggio agli ottavi di Coppa Italia dove affronterà il Follonica Gavorrano - ma ogni domenica diventa decisiva per mantenere la rotta e tentare la scalata al vertice. L'ostacolo, stavolta, si chiama Aquila Montevarchi. La formazione di Mister Calori sta sgomitando con le unghie e con i denti per conquistare la salvezza e si trova in piena corsa per garantirsi la permanenza in categoria. Insomma, per il Livorno si tratta di un'altra sfida da affrontare con la massima concentrazione, per non inciampare proprio nel momento più cruciale del suo percorso. Favarin sceglie Albieri in porta, con Ronchi e Brenna a fare i pilastri centrali e Savshak-Camara sugli esterni, in mezzo al campo per ovviare alla squalifica di Luci c'è il debutto del nuovo acquisto Tǎnasǎ a guidare il motore labronico insieme a Curcio sulla corsia laterale e le due mezzali Bellini e Nardi; in attacco - con la pesante assenza di Cori - spazio al ritorno del Mago Cesarini al fianco di Giordani. Il Montevarchi si affida, invece, a Spurio tra i pali; Francalanci, Muscas, Lucatuorto e Priore a comporre la diga difensiva, mentre le chiavi del centrocampo sono in mano a Lorenzini, Pardera, Stefoni e Lischi; il peso dell'attacco è tutto sulle spalle di Virgillito e Boiga. I ritmi della sfida faticano e non poco ad ingranare, e già nei primi dieci minuti si intravede quello che sarà il leitmotiv dell'incontro: Livorno corsaro del centrocampo, ma privo dei suoi cilindri più importanti fatica a proporsi in avanti, pur dimostrando una certa dimestichezza nel palleggio e nella verticalizzazione. Dall'altra parte, c'è un Montevarchi guardingo e remissivo, alla ricerca di una disattenzione per provare ad affondare il colpo. È una fase di stallo che si ripercuote sulla qualità delle giocate, dando vita ad una partita per niente appetitosa. Anzi, piuttosto frammentata e scialba. Il primo brivido, se così lo possiamo chiamare, arriva al 16' quando un pallone scoperto sull'out destro viene lottato da Stefani e Curcio, con quest'ultimo che incespica sulla sfera costringendosi ad un rischioso contrasto dentro l'area di rigore evitabile. Per il primo vero tiro nello specchio della porta bisogna attendere il 27', con Cesarini che muove la proposizione di Bellini, bravo a dare l'effetto alla conclusione che viene bloccata a terra da Spurio sul secondo palo. La risposta dei padroni di casa, timidissima, si manifesta al 29' quando Lischi punta Camara e ciabatta il mancino raccolto a terra da Albieri. Al 33' si accende finalmente il match, grazie a Nardi che scappa con una veronica e pesca Cesarini in area di rigore, pronto alla girata improvvisa respinta dalla difesa locale. E un istante dopo è Tǎnasǎ a recuperare un pallone vagante per servire Cesarini dal limite, stavolta il tentativo di sorprendere Spurio con un pallonetto è buono, ma il pallone va oltre la traversa scuotendo la parte superiore della rete dando solo l'impressione del gol. Passano altri tre giri di orologio, ed ecco la svolta della partita: l'errore in disimpegno di Spurio consente a Tǎnasǎ di arpionare il pallone e verticalizzare immediatamente per Giordani che in solitaria tenta il colpo in scivolata su numero uno in uscita, la palla viene rimpallata e rimane viva a porta vuota, ne approfitta Cesarini appoggiando comodamente in porta da due passi. Livorno in vantaggio nell'unica vera grossa opportunità e Montevarchi che resta stordito dalla grave disattenzione della retroguardia. Nella ripresa la musica non cambia. I ritmi rimangono comunque compassati, con il Livorno che inserisce la modalità gestione pilota tamponando un Montevarchi decisamente sottotono. Al 59' Nardi impegna Spurio con un sinistro secco ma centrale, poi non accade nient'altro. Dalle panchine si prova a smuovere le carte dal mazzo inserendo forze fresche in campo. Ma anche le soluzioni dalla panchina non accendono una partita destinata a scivolare via senza grosse emozioni. Fra le varie rotazioni effettuate, però, ce n'è una che - invece - fa la differenza. Favarin butta nella mischia Sabattini al 74' al posto di Giordani per provare a dare un passo rinnovato alla manovra. Idea azzeccata in pieno, perché al trequartista amaranto bastano pochi secondi per incidere con un filtrante che manda Nardi in porta dal limite dell'area, la respinta di Spurio è corta e Bellini è il più lesto di tutti a ribadire in rete il raddoppio. Col risultato in ghiaccio, la sfida si chiude praticamente qui. Ad un quarto d'ora dal fischio finale. Anche se prima del rientro negli spogliatoi si registra l'opportunità sprecata da Nardi per il tris al 95': Sabattini corregge al centro un pallone morbido sul quale l'ex Primavera della Fiorentina alza il tiro sopra la traversa da pochi metri. Successo meritato del Livorno che espugna per la prima volta nella sua storia il Brilli-Peri, confermandosi un vero e proprio animale da trasferta (6 vittorie e 1 pareggio), ma soprattutto approfittando del pareggio nello scontro ad alta quota tra Grosseto e Pianese, rosicchiando due punti su entrambe le formazioni.
La Pianese, in testa alla classifica non perde un colpo, insieme a Seravezza, Follonica Gavorrano e Grosseto che spingono per la risalita attraversando un ottimo momento di forma. Il Livorno di Favarin, invece, ha perso terreno ed è scivolato indietro a 7 punti dalla vetta. La rimonta non è impossibile ma è evidente che agli amaranto serve un filotto di vittorie per sperare di rosicchiare punti alle squadre davanti e ritornare in corsa per la promozione al piano superiore. Anche Luci e compagni arrivano da tre buonissimi risultati - a cui in settimana si è aggiunto il passaggio agli ottavi di Coppa Italia dove affronterà il Follonica Gavorrano - ma ogni domenica diventa decisiva per mantenere la rotta e tentare la scalata al vertice. L'ostacolo, stavolta, si chiama Aquila Montevarchi. La formazione di Mister Calori sta sgomitando con le unghie e con i denti per conquistare la salvezza e si trova in piena corsa per garantirsi la permanenza in categoria. Insomma, per il Livorno si tratta di un'altra sfida da affrontare con la massima concentrazione, per non inciampare proprio nel momento più cruciale del suo percorso. Favarin sceglie Albieri in porta, con Ronchi e Brenna a fare i pilastri centrali e Savshak-Camara sugli esterni, in mezzo al campo per ovviare alla squalifica di Luci c'è il debutto del nuovo acquisto Tǎnasǎ a guidare il motore labronico insieme a Curcio sulla corsia laterale e le due mezzali Bellini e Nardi; in attacco - con la pesante assenza di Cori - spazio al ritorno del Mago Cesarini al fianco di Giordani. Il Montevarchi si affida, invece, a Spurio tra i pali; Francalanci, Muscas, Lucatuorto e Priore a comporre la diga difensiva, mentre le chiavi del centrocampo sono in mano a Lorenzini, Pardera, Stefoni e Lischi; il peso dell'attacco è tutto sulle spalle di Virgillito e Boiga. I ritmi della sfida faticano e non poco ad ingranare, e già nei primi dieci minuti si intravede quello che sarà il leitmotiv dell'incontro: Livorno corsaro del centrocampo, ma privo dei suoi cilindri più importanti fatica a proporsi in avanti, pur dimostrando una certa dimestichezza nel palleggio e nella verticalizzazione. Dall'altra parte, c'è un Montevarchi guardingo e remissivo, alla ricerca di una disattenzione per provare ad affondare il colpo. È una fase di stallo che si ripercuote sulla qualità delle giocate, dando vita ad una partita per niente appetitosa. Anzi, piuttosto frammentata e scialba. Il primo brivido, se così lo possiamo chiamare, arriva al 16' quando un pallone scoperto sull'out destro viene lottato da Stefani e Curcio, con quest'ultimo che incespica sulla sfera costringendosi ad un rischioso contrasto dentro l'area di rigore evitabile. Per il primo vero tiro nello specchio della porta bisogna attendere il 27', con Cesarini che muove la proposizione di Bellini, bravo a dare l'effetto alla conclusione che viene bloccata a terra da Spurio sul secondo palo. La risposta dei padroni di casa, timidissima, si manifesta al 29' quando Lischi punta Camara e ciabatta il mancino raccolto a terra da Albieri. Al 33' si accende finalmente il match, grazie a Nardi che scappa con una veronica e pesca Cesarini in area di rigore, pronto alla girata improvvisa respinta dalla difesa locale. E un istante dopo è Tǎnasǎ a recuperare un pallone vagante per servire Cesarini dal limite, stavolta il tentativo di sorprendere Spurio con un pallonetto è buono, ma il pallone va oltre la traversa scuotendo la parte superiore della rete dando solo l'impressione del gol. Passano altri tre giri di orologio, ed ecco la svolta della partita: l'errore in disimpegno di Spurio consente a Tǎnasǎ di arpionare il pallone e verticalizzare immediatamente per Giordani che in solitaria tenta il colpo in scivolata su numero uno in uscita, la palla viene rimpallata e rimane viva a porta vuota, ne approfitta Cesarini appoggiando comodamente in porta da due passi. Livorno in vantaggio nell'unica vera grossa opportunità e Montevarchi che resta stordito dalla grave disattenzione della retroguardia. Nella ripresa la musica non cambia. I ritmi rimangono comunque compassati, con il Livorno che inserisce la modalità gestione pilota tamponando un Montevarchi decisamente sottotono. Al 59' Nardi impegna Spurio con un sinistro secco ma centrale, poi non accade nient'altro. Dalle panchine si prova a smuovere le carte dal mazzo inserendo forze fresche in campo. Ma anche le soluzioni dalla panchina non accendono una partita destinata a scivolare via senza grosse emozioni. Fra le varie rotazioni effettuate, però, ce n'è una che - invece - fa la differenza. Favarin butta nella mischia Sabattini al 74' al posto di Giordani per provare a dare un passo rinnovato alla manovra. Idea azzeccata in pieno, perché al trequartista amaranto bastano pochi secondi per incidere con un filtrante che manda Nardi in porta dal limite dell'area, la respinta di Spurio è corta e Bellini è il più lesto di tutti a ribadire in rete il raddoppio. Col risultato in ghiaccio, la sfida si chiude praticamente qui. Ad un quarto d'ora dal fischio finale. Anche se prima del rientro negli spogliatoi si registra l'opportunità sprecata da Nardi per il tris al 95': Sabattini corregge al centro un pallone morbido sul quale l'ex Primavera della Fiorentina alza il tiro sopra la traversa da pochi metri. Successo meritato del Livorno che espugna per la prima volta nella sua storia il Brilli-Peri, confermandosi un vero e proprio animale da trasferta (6 vittorie e 1 pareggio), ma soprattutto approfittando del pareggio nello scontro ad alta quota tra Grosseto e Pianese, rosicchiando due punti su entrambe le formazioni.