U.S. LIVORNO: Biagini, Nizzoli, Ronchi, Palma (54' Cesarini), Nardi (76' Boroduska), Bellini, Brenna, Cori, Mutton (66' Frati), Caponi (63' Luci), Brisciani. A disp.: Albieri, Ferraro, Bassini, Farinhas Taffner, Camara Alp.. All.: Pascali Niccolo
TAU CALCIO: Di Biagio, Zini, Alessio, Perillo (67' Manetti), Malva (93' Bargellini), Capparella, Bruzzo, Antoni, Lombardo, Andolfi (72' Odianose), Biagioni. A disp.: Di Cicco, Piccini, Noccioli, Bruno, Di Fatta, Vellutini. All.: Venturi Simone
ARBITRO: Ciro Aldi di Lanciano
RETI: 39' Andolfi, 69' Andolfi, 71' Bellini, 72' Andolfi, 81' Biagioni, 92' Frati
NOTE: Espulso Antoni al 91'. Ammoniti Luci, Cesarini, Zini, Capparella, Lombardo, Odianose.LIVORNO: Biagini, Nizzoli, Ronchi, Brenna, Brisciani, Caponi (63' Luci), Palma (54' Cesarini), Bellini, Nardi (77' Boroduska), Mutton (68' Frati), Cori. A disp.: Albieri, Ferraro, Bassini, Luis Henrique, Camara. All.: Giancarlo Favarin
TAU ALTOPASCIO: Di Biagio, Zini, Biagioni, Alessio, Antoni, Bruzzo, Perillo (68' Manetti), Lombardo, Capparella, Malva (93' Bargellini), Andolfi (75' Odianose). A disp.: Di Cicco, Piccini, Noccioli, Bruno, Di Fatta, Vellutini. All.: Simone Venturi
ARBITRO: Aldi di Lanciano, coad. da Melnychuk di Bologna e El Hamdaoui di Novi Ligure
RETI: 39', 69' e 72' Andolfi, 71' Bellini, 81' Biagioni, 92' Frati
NOTE: Ammoniti Cesarini, Luci, Lombardo, Capparella, Odianose, Zini. Espulso al 90' Antoni. Recupero di 1' e 4'. Spettatori: 3588.
LIVORNO: Biagini, Nizzoli, Ronchi, Brenna, Brisciani, Caponi (63' Luci), Palma (54' Cesarini), Bellini, Nardi (77' Boroduska), Mutton (68' Frati), Cori. A disp.: Albieri, Ferraro, Bassini, Luis Henrique, Camara. All.: Giancarlo Favarin
TAU ALTOPASCIO: Di Biagio, Zini, Biagioni, Alessio, Antoni, Bruzzo, Perillo (68' Manetti), Lombardo, Capparella, Malva (93' Bargellini), Andolfi (75' Odianose). A disp.: Di Cicco, Piccini, Noccioli, Bruno, Di Fatta, Vellutini. All.: Simone Venturi
ARBITRO: Aldi di Lanciano, coad. da Melnychuk di Bologna e El Hamdaoui di Novi Ligure
RETI: 39', 69' e 72' Andolfi, 71' Bellini, 81' Biagioni, 92' Frati
NOTE: Ammoniti Cesarini, Luci, Lombardo, Capparella, Odianose, Zini. Espulso al 90' Antoni. Recupero di 1' e 4'. Spettatori: 3588.
Sesta giornata di campionato e nuova sessione di esame per il Livorno di Favarin, da primo della classe, per continuare a guidare la vetta della classifica e provare a scavare una mini-buca con le altre inseguitrici. L'ostacolo di giornata è il Tau Altopascio, la squadra allenata da Venturi - come dichiarato da Favarin - è l'avversario peggiore da incontrare. Perché è in salute, sia dal punto di vista fisico che mentale e le insidie di una sfida così complicata il Mister amaranto le conosce perfettamente, da squalo navigato della categoria, ma soprattutto da ex della partita. Visto che proprio nella seconda parte della scorsa stagione è riuscito a condurre il Tau ad una salvezza più che tranquilla. La storia dei precedenti, poi, non gioca a favore del Livorno, memore della sconfitta al Picchi nel match della Poule promozione in Eccellenza nel 2022; e del pareggio con cui i lucchesi fermarono le triglie lo scorso campionato. Servono gli occhi ben aperti, e una discreta attenzione sulle corsie laterali perché, se le scorribande della formazione ospite trovano centimetri per attaccare sui fianchi, hanno tutta la capacità di far male all'attuale capolista del torneo. A questo proposito si sposano le scelte di Favarin, che riabilita tra i pali Biagini dopo l'influenza delle scorse settimane ma deve fare a meno di Giulio Giordani, insieme ai soliti degenti Bartolini e Sabattini il cui ritorno è previsto per novembre. In aggiunta, però, torna il sorriso per il rientro fra i disponibili di Frati e Mutton. La difesa è affidata ai soliti pilastri: composta da Nizzoli-Brisciani ai lati e Ronchi-Brenna al centro; in mezzo al campo spazio per la prima da titolare di Caponi in regia e di Palma a giocare d'inserimento, con Bellini a mordere le caviglie; davanti c'è l'esclusione di Cesarini, non al meglio della condizione, che apre al ritorno in campo di Mutton in supporto di Nardi e Cori terminale offensivo. La risposta del Tau si concentra sul tridente con il capocannoniere del girone Capparella, poi Malva e Andolfi. In mezzo al campo agisce l'ex amaranto Bruzzo con Perillo e Lombardo; mentre la retroguardia è schierata con Di Biagio tra i pali e Zini, Biagioni, Alessio, Antoni a protezione dell'area di rigore. I primi cinque minuti sono di marca livornese che spinge in attacco creando catene e triangoli che mettono in guardia il Tau. Ma il ritmo-gara non cresce di intensità e gli ospiti escono ben presto dal guscio, mettendo il naso dalle parti di Biagini. Non prima di aver concesso al Livorno un po' di spazio per avanzare. Al 13' ecco la prima buona trama lavorata dagli amaranto: Mutton si divincola sulla trequarti e favorisce un corridoio stretto per Nardi che schiaccia il destro senza impensierire Di Biagio. Poco dopo è la volta di Bellini a verticalizzare sullo scatto di Mutton, l'appoggio per Nardi produce un cross tagliato che mette in affanno la difesa rifugiandosi in angolo con Cori in agguato. E al 19' i padroni di casa si avvicinano di più verso il bersaglio grosso con una manovra avvolgente apparecchiata da Caponi sul secondo palo, ma sempre Cori arpiona al volo senza trovare lo specchio della porta. Sono tentativi che però non trovano sbocco, e mentre il Tau si fa vedere in attacco al 29' con un recupero di Zini che serve Perillo al tiro potente dal limite ma impreciso sopra la traversa, il Livorno conta la prima vera opportunità da gol al 31'. Ronchi si inserisce in area di rigore e raccoglie un cross dalla sinistra stoppandolo di petto, il rimbalzo taglia fuori Alessio ma l'uscita decisiva di Di Biagio rimpalla al mittente il destro in scivolata del difensore livornese trasformato attaccante per l'occasione. Un minuto più tardi, Palma si fa fregare dall'emozione mancando l'appuntamento con la sfera da una punizione interessante di Brisciani, il pallone viene solo spizzato senza forza e indirizzo finendo la propria corsa sul fondo. Il Livorno costruisce ma non punge, specchiandosi con la sterilità del suo bel palleggio, mentre il Tau - che si è fatto vedere solo con un paio di punizioni - stappa il risultato al 39'. Con un colpo quasi a sorpresa che gela l'Armando Picchi. Il controllo di tacco di Andolfi libera Capparella al sinistro secco parato a terra da Biagini, la seguente ripartenza si interrompe sul nascere con un errore in disimpegno e dalla destra arriva la preziosa imbucata per Andolfi che controlla e insacca nell'angolino più lontano il gol dello 0-1. Prima del riposo c'è tempo per vedere la reazione del Livorno, nata dai piedi di Bellini: il mastino del centrocampo recupera l'ennesima sfera sulla trequarti e si avventura con uno slalom in velocità fino in area di rigore, il destro seguente però è centrale e Di Biagio si accartoccia a terra parando il tiro senza grosse difficoltà. Il vantaggio ospite all'intervallo fa percepire la sensazione che i ragazzi di Venturi possano uscire allo scoperto subito ad inizio ripresa per stanare un Livorno che sembra aver accusato il colpo. Sensazioni che non tardano mezzo secondo ad avverarsi. Il Tau inserisce la quinta e spinge a tavoletta sull'acceleratore annientando in un batter d'occhio le certezze del Livorno. Spento e completando in balìa di sé stesso per tutta la seconda frazione. Già al 46' Biagini viene chiamato a compiere un vero e proprio miracolo: Perillo scodella per Malva che corregge al centro sulla capoccia a botta sicura di Zini deviata in angolo con la mano di richiamo dal numero uno amaranto. Dal corner successivo svetta Malva che spizza quel tanto che basta il pallone facendo suonare la parte superiore della traversa. Poi al 55' è Brisciani a perdere un pallone sanguinoso su un contrasto in uscita consegnando una prateria a Capparella, il bomber ospite calibra la mira e dai 35 metri colpisce in pieno l'incrocio dei pali; due minuti più tardi lo schema studiato su punizione - sul movimento del 10 - produce una palla su cui Andolfi si fa parare da Biagini il tentativo di testa. E ancora al 60' la transizione in attacco di Capparella conduce all'apertura per Antoni che in solitaria controlla e calcia fuori misura da pochi passi un gol già fatto. Alla fine, il raddoppio più che meritato del Tau, si manifesta al 69': Andolfi si muove sulla trequarti senza essere chiuso dalla difesa e dalla stessa identica mattonella di Capparella esplode un mancino meraviglioso che si infila all'incrocio dei pali. Imparabile per Biagini, e doppietta d'autore per un ragazzo di città, cresciuto con le maglie della Pro Livorno Sorgenti e dell'Armando Picchi. Il ruggito della capolista si fa sentire un minuto dopo, accorciando le distanze con Bellini, bravo a cogliere l'angolo con un destro forte e preciso appena fuori dall'area di rigore. Si riapre il punteggio, ma al Livorno non viene concesso neanche il tempo di organizzare un assedio perché, dopo appena 30 secondi, arriva la tripletta di Andolfi che uccide definitivamente gli amaranto. Il lancio per l'attaccante ospite è misurato alla perfezione e il 32 confeziona un dolce scavetto sull'uscita di Biagini insaccando una tripletta da sogno. Le rotazioni di Favarin non danno la scossa desiderata, e i cambi del Tau rinfrescano le gambe ad una squadra che non ha intenzione di fermare la propria sete di vittoria. Così, tra un destro che si impenna e un colpo di testa fuori misura di Cori, arriva il poker degli ospiti firmato Biagioni. Il rimpallo difensivo su un cross rimesso al centro dall'esterno alza la sfera che Biagioni impatta al volo scaraventando il pallone all'incrocio dei pali. Un altro gol da cineteca che incornicia la prestazione sontuosa dei ragazzi di Venturi. Ormai la sfida non ha più niente da raccontare. Ma prima del triplice fischio finale c'è il tempo per registrare una traversa di Nizzoli dagli sviluppi di un angolo battuto da Luci, e il gol della bandiera di Frati che pennella al sette una punizione dal limite dell'area di rigore. Bellissimo anche se inutile ai fini del risultato il gesto tecnico dell'attaccante labronico. Termina con la vittoria per 2-4 del Tau, corsaro ancora una volta all'Armando Picchi e autentica bestia nera della formazione amaranto. Mai vittoriosa, davanti al proprio pubblico, contro la compagine lucchese. Il Livorno incassa la prima sconfitta in campionato e perde anche il primato in classifica lasciandolo alla Pianese e al Seravezza, entrambe a punteggio pieno.
Sesta giornata di campionato e nuova sessione di esame per il Livorno di Favarin, da primo della classe, per continuare a guidare la vetta della classifica e provare a scavare una mini-buca con le altre inseguitrici. L'ostacolo di giornata è il Tau Altopascio, la squadra allenata da Venturi - come dichiarato da Favarin - è l'avversario peggiore da incontrare. Perché è in salute, sia dal punto di vista fisico che mentale e le insidie di una sfida così complicata il Mister amaranto le conosce perfettamente, da squalo navigato della categoria, ma soprattutto da ex della partita. Visto che proprio nella seconda parte della scorsa stagione è riuscito a condurre il Tau ad una salvezza più che tranquilla. La storia dei precedenti, poi, non gioca a favore del Livorno, memore della sconfitta al Picchi nel match della Poule promozione in Eccellenza nel 2022; e del pareggio con cui i lucchesi fermarono le triglie lo scorso campionato. Servono gli occhi ben aperti, e una discreta attenzione sulle corsie laterali perché, se le scorribande della formazione ospite trovano centimetri per attaccare sui fianchi, hanno tutta la capacità di far male all'attuale capolista del torneo. A questo proposito si sposano le scelte di Favarin, che riabilita tra i pali Biagini dopo l'influenza delle scorse settimane ma deve fare a meno di Giulio Giordani, insieme ai soliti degenti Bartolini e Sabattini il cui ritorno è previsto per novembre. In aggiunta, però, torna il sorriso per il rientro fra i disponibili di Frati e Mutton. La difesa è affidata ai soliti pilastri: composta da Nizzoli-Brisciani ai lati e Ronchi-Brenna al centro; in mezzo al campo spazio per la prima da titolare di Caponi in regia e di Palma a giocare d'inserimento, con Bellini a mordere le caviglie; davanti c'è l'esclusione di Cesarini, non al meglio della condizione, che apre al ritorno in campo di Mutton in supporto di Nardi e Cori terminale offensivo. La risposta del Tau si concentra sul tridente con il capocannoniere del girone Capparella, poi Malva e Andolfi. In mezzo al campo agisce l'ex amaranto Bruzzo con Perillo e Lombardo; mentre la retroguardia è schierata con Di Biagio tra i pali e Zini, Biagioni, Alessio, Antoni a protezione dell'area di rigore. I primi cinque minuti sono di marca livornese che spinge in attacco creando catene e triangoli che mettono in guardia il Tau. Ma il ritmo-gara non cresce di intensità e gli ospiti escono ben presto dal guscio, mettendo il naso dalle parti di Biagini. Non prima di aver concesso al Livorno un po' di spazio per avanzare. Al 13' ecco la prima buona trama lavorata dagli amaranto: Mutton si divincola sulla trequarti e favorisce un corridoio stretto per Nardi che schiaccia il destro senza impensierire Di Biagio. Poco dopo è la volta di Bellini a verticalizzare sullo scatto di Mutton, l'appoggio per Nardi produce un cross tagliato che mette in affanno la difesa rifugiandosi in angolo con Cori in agguato. E al 19' i padroni di casa si avvicinano di più verso il bersaglio grosso con una manovra avvolgente apparecchiata da Caponi sul secondo palo, ma sempre Cori arpiona al volo senza trovare lo specchio della porta. Sono tentativi che però non trovano sbocco, e mentre il Tau si fa vedere in attacco al 29' con un recupero di Zini che serve Perillo al tiro potente dal limite ma impreciso sopra la traversa, il Livorno conta la prima vera opportunità da gol al 31'. Ronchi si inserisce in area di rigore e raccoglie un cross dalla sinistra stoppandolo di petto, il rimbalzo taglia fuori Alessio ma l'uscita decisiva di Di Biagio rimpalla al mittente il destro in scivolata del difensore livornese trasformato attaccante per l'occasione. Un minuto più tardi, Palma si fa fregare dall'emozione mancando l'appuntamento con la sfera da una punizione interessante di Brisciani, il pallone viene solo spizzato senza forza e indirizzo finendo la propria corsa sul fondo. Il Livorno costruisce ma non punge, specchiandosi con la sterilità del suo bel palleggio, mentre il Tau - che si è fatto vedere solo con un paio di punizioni - stappa il risultato al 39'. Con un colpo quasi a sorpresa che gela l'Armando Picchi. Il controllo di tacco di Andolfi libera Capparella al sinistro secco parato a terra da Biagini, la seguente ripartenza si interrompe sul nascere con un errore in disimpegno e dalla destra arriva la preziosa imbucata per Andolfi che controlla e insacca nell'angolino più lontano il gol dello 0-1. Prima del riposo c'è tempo per vedere la reazione del Livorno, nata dai piedi di Bellini: il mastino del centrocampo recupera l'ennesima sfera sulla trequarti e si avventura con uno slalom in velocità fino in area di rigore, il destro seguente però è centrale e Di Biagio si accartoccia a terra parando il tiro senza grosse difficoltà. Il vantaggio ospite all'intervallo fa percepire la sensazione che i ragazzi di Venturi possano uscire allo scoperto subito ad inizio ripresa per stanare un Livorno che sembra aver accusato il colpo. Sensazioni che non tardano mezzo secondo ad avverarsi. Il Tau inserisce la quinta e spinge a tavoletta sull'acceleratore annientando in un batter d'occhio le certezze del Livorno. Spento e completando in balìa di sé stesso per tutta la seconda frazione. Già al 46' Biagini viene chiamato a compiere un vero e proprio miracolo: Perillo scodella per Malva che corregge al centro sulla capoccia a botta sicura di Zini deviata in angolo con la mano di richiamo dal numero uno amaranto. Dal corner successivo svetta Malva che spizza quel tanto che basta il pallone facendo suonare la parte superiore della traversa. Poi al 55' è Brisciani a perdere un pallone sanguinoso su un contrasto in uscita consegnando una prateria a Capparella, il bomber ospite calibra la mira e dai 35 metri colpisce in pieno l'incrocio dei pali; due minuti più tardi lo schema studiato su punizione - sul movimento del 10 - produce una palla su cui Andolfi si fa parare da Biagini il tentativo di testa. E ancora al 60' la transizione in attacco di Capparella conduce all'apertura per Antoni che in solitaria controlla e calcia fuori misura da pochi passi un gol già fatto. Alla fine, il raddoppio più che meritato del Tau, si manifesta al 69': Andolfi si muove sulla trequarti senza essere chiuso dalla difesa e dalla stessa identica mattonella di Capparella esplode un mancino meraviglioso che si infila all'incrocio dei pali. Imparabile per Biagini, e doppietta d'autore per un ragazzo di città, cresciuto con le maglie della Pro Livorno Sorgenti e dell'Armando Picchi. Il ruggito della capolista si fa sentire un minuto dopo, accorciando le distanze con Bellini, bravo a cogliere l'angolo con un destro forte e preciso appena fuori dall'area di rigore. Si riapre il punteggio, ma al Livorno non viene concesso neanche il tempo di organizzare un assedio perché, dopo appena 30 secondi, arriva la tripletta di Andolfi che uccide definitivamente gli amaranto. Il lancio per l'attaccante ospite è misurato alla perfezione e il 32 confeziona un dolce scavetto sull'uscita di Biagini insaccando una tripletta da sogno. Le rotazioni di Favarin non danno la scossa desiderata, e i cambi del Tau rinfrescano le gambe ad una squadra che non ha intenzione di fermare la propria sete di vittoria. Così, tra un destro che si impenna e un colpo di testa fuori misura di Cori, arriva il poker degli ospiti firmato Biagioni. Il rimpallo difensivo su un cross rimesso al centro dall'esterno alza la sfera che Biagioni impatta al volo scaraventando il pallone all'incrocio dei pali. Un altro gol da cineteca che incornicia la prestazione sontuosa dei ragazzi di Venturi. Ormai la sfida non ha più niente da raccontare. Ma prima del triplice fischio finale c'è il tempo per registrare una traversa di Nizzoli dagli sviluppi di un angolo battuto da Luci, e il gol della bandiera di Frati che pennella al sette una punizione dal limite dell'area di rigore. Bellissimo anche se inutile ai fini del risultato il gesto tecnico dell'attaccante labronico. Termina con la vittoria per 2-4 del Tau, corsaro ancora una volta all'Armando Picchi e autentica bestia nera della formazione amaranto. Mai vittoriosa, davanti al proprio pubblico, contro la compagine lucchese. Il Livorno incassa la prima sconfitta in campionato e perde anche il primato in classifica lasciandolo alla Pianese e al Seravezza, entrambe a punteggio pieno.