RETI: Fortini, Sene, Cisse, Siren Diao
FIORENTINA: Vannucchi, Biagetti, Kouadio, Romani, Vigiani, Vitolo, Amatucci, Ievoli, Frtini, Sene, Braschi. A disp.: Tognetti, Denes, Gudelevicius, Sadotti, Rubino, Maggini, Elia, Guidobaldi, Caprini, Harder, Padilla, Medoza. All.: Daniele Galloppa.
VERONA: Toniolo, Nwanege, Fagoni, Corradi, Patane'. Rihai, Dalla Riva, Rigo, Cissè, Diao, Henry. A disp.: Castagnini, Ventura, Dentale, De Franceschi, Agbonifo, De Battisi, Doucoure, Minnocci, Valenti, Pavanati, Vermesan. All.: Paolo Sammarco.
ARBITRO: Castellone di Napoli, coad. da Tchato Loic e Starnini.
RETI: 4' Fortini, 10' Cissè, 66' Diao, 88' Sene.
FIORENTINA: Vannucchi, Biagetti, Kouadio, Romani, Vigiani, Vitolo, Amatucci, Ievoli, Frtini, Sene, Braschi. A disp.: Tognetti, Denes, Gudelevicius, Sadotti, Rubino, Maggini, Elia, Guidobaldi, Caprini, Harder, Padilla, Medoza. All.: Daniele Galloppa.
VERONA: Toniolo, Nwanege, Fagoni, Corradi, Patane'. Rihai, Dalla Riva, Rigo, Cissè, Diao, Henry. A disp.: Castagnini, Ventura, Dentale, De Franceschi, Agbonifo, De Battisi, Doucoure, Minnocci, Valenti, Pavanati, Vermesan. All.: Paolo Sammarco.
ARBITRO: Castellone di Napoli, coad. da Tchato Loic e Starnini.
RETI: 4' Fortini, 10' Cissè, 66' Diao, 88' Sene.
La Fiorentina pareggia in casa allo stadio Curva Fiesole del Viola Park contro il Verona, al termine di una gara delicata per molti aspetti, che serviva per riscattare la batosta rimediata a Torino contro la Juventus nel turno scorso. I ragazzi di Galloppa prendono alla lettera l'ordine imperativo di riscatto e conducono una gara senza troppe sbavature, condizionata anche dalla sfortuna in diversi frangenti. La Fiorentina risponde presente all'appello e dopo appena 4' passa in vantaggio con Fortini. Una bella azione sulla sinistra che vede Sene fare da sponda in attacco proteggendo bene palla dando il la ad aprire il gioco sulla fascia sinistra. Una corsia presidiata da Fortini che, ricevuto il passaggio dalla linea avanzata viola, s'invola penetrando in area scaligera e con un colpo di stecca piazza la palla in buca d'angolo sul palo opposto della porta difesa da Toniolo. Il Verona non ci sta e parte alla ricerca del pareggio, che arriva dopo appena 6'. Una lieve incertezza di Biagetti al limite dell'area mette in movimento Cissè, che recupera palla, si accentra e con un tiro angolato batte Vannucchi. Un errore che sa di peccato veniale e che il difensore viola riscatterà ampiamente disputando una buona gara. Dopo il pareggio è comunque la Fiorentina a fare la partita tenendo in mano il pallino del gioco. Un ottimo primo tempo quello disputato dai ragazzi di Galloppa, in cui si mettono in luce buone doti di costruzione di gioco e la Fiorentina si mostra squadra spavalda, capace di giocarsela contro qualsiasi avversario. La gara scorre bene, equilibrata e caratterizzata dalla fisicità specie della formazione scaligera, qualche emozione da ambo le parti conduce il pubblico - contornato dalla presenza del presidente Commisso, dalla signora Catherine, con tutto lo staff e mister Italiano in tribuna - a seguire con trasporto la gara, finchè si va al riposo sul punteggio di 1-1. Nella ripresa la Fiorentina scende in campo decisa tornare in vantaggio, per trovare una vittoria che manca un po' da tempo. La determinazione gigliata si fa sentire subito nei primi momenti di gioco della ripresa e al 57' un cross di Amatucci, bravo a recuperare palla, trova Braschi che in area veronese s'inserisce scegliendo bene il tempo e colpisce forte di testa. La palla ben schiacciata a terra si dirige verso la porta ma una mano invisibile la stampa alla base del palo alla destra della porta difesa da Toniolo. E' un buon momento per la Fiorentina e il gol sembra nell'aria, ma il Verona resta guardingo e alla prima occasione infila una ripartenza micidiale sulla fascia destra. Patanè s'invola sulla fascia e dal fondo mette in mezzo un cross teso sul quale Diao sfugge alla marcatura e con un preciso tap-in deposita in rete trafiggendo Vannucchi, che tenta un'uscita disperata per evitare il gol. Una rete che sa di doccia fredda e potrebbe dare un brutto contraccolpo sul piano psicologico ai gigliati. La Fiorentina però non si disorienta, tiene duro e reagisce. I cambi portano linfa fresca in fase offensiva e la squadra resta mobile in avanti. Harder dà metrica al centrocampo, sulle fasce Padilla e Caprini riattivano la corsa offensiva e Rubino sostiene bene l'attacco rendendosi pericoloso. Il pari è nuovamente nell'aria e la Fiorentina dà l'impressione di poterlo raggiungere in qualsiasi momento. Tutto ciò avviene all'88' quando Doucure atterra Braschi in area rimediando un giallo e costringendo l'arbitro Castellone della sezione di Napoli a decretare la massima punizione per la Fiorentina. Della battuta s'incarica Sene che con freddezza tira bene, forte e centrale, senza lasciar scampo a Toniolo. E' il gol del pareggio, meritatissimo che vede tornare al gol e finalmente sbloccarsi Sene. Dopo il gol il Verona prova nel finale a far sua la gara pressando in un paio di occasioni ma dopo anche nei 5' di recpero concessi dal direttore di gara è la Fiorentina a creare i pericoli più importanti. Una respinta in tuffo di un difensore veronese fa gridare nuovamente al rigore per un fallo di mano, ma l'arbitro non lo ravvisa e Padilla nel finale - quasi sul triplice fischio - cade in area accentuando forse un po' troppo il movimento e rimediando un cartellino per simulazione. La gara si conclude così con un pari giusto, al termine di una contesa in cui però la Fiorentina avrebbe meritato qualcosa di più. A questa squadra vanno i meriti di aver saputo reagire senza perdere la tesa e la consapevolezza di un periodo in cui si crea molto di più di quanto si raccolga, ma con l'assoluta fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità di non essere secondi a nessuno e potersela giocare contro chiunque.
La Fiorentina pareggia in casa allo stadio Curva Fiesole del Viola Park contro il Verona, al termine di una gara delicata per molti aspetti, che serviva per riscattare la batosta rimediata a Torino contro la Juventus nel turno scorso. I ragazzi di Galloppa prendono alla lettera l'ordine imperativo di riscatto e conducono una gara senza troppe sbavature, condizionata anche dalla sfortuna in diversi frangenti. La Fiorentina risponde presente all'appello e dopo appena 4' passa in vantaggio con Fortini. Una bella azione sulla sinistra che vede Sene fare da sponda in attacco proteggendo bene palla dando il la ad aprire il gioco sulla fascia sinistra. Una corsia presidiata da Fortini che, ricevuto il passaggio dalla linea avanzata viola, s'invola penetrando in area scaligera e con un colpo di stecca piazza la palla in buca d'angolo sul palo opposto della porta difesa da Toniolo. Il Verona non ci sta e parte alla ricerca del pareggio, che arriva dopo appena 6'. Una lieve incertezza di Biagetti al limite dell'area mette in movimento Cissè, che recupera palla, si accentra e con un tiro angolato batte Vannucchi. Un errore che sa di peccato veniale e che il difensore viola riscatterà ampiamente disputando una buona gara. Dopo il pareggio è comunque la Fiorentina a fare la partita tenendo in mano il pallino del gioco. Un ottimo primo tempo quello disputato dai ragazzi di Galloppa, in cui si mettono in luce buone doti di costruzione di gioco e la Fiorentina si mostra squadra spavalda, capace di giocarsela contro qualsiasi avversario. La gara scorre bene, equilibrata e caratterizzata dalla fisicità specie della formazione scaligera, qualche emozione da ambo le parti conduce il pubblico - contornato dalla presenza del presidente Commisso, dalla signora Catherine, con tutto lo staff e mister Italiano in tribuna - a seguire con trasporto la gara, finchè si va al riposo sul punteggio di 1-1. Nella ripresa la Fiorentina scende in campo decisa tornare in vantaggio, per trovare una vittoria che manca un po' da tempo. La determinazione gigliata si fa sentire subito nei primi momenti di gioco della ripresa e al 57' un cross di Amatucci, bravo a recuperare palla, trova Braschi che in area veronese s'inserisce scegliendo bene il tempo e colpisce forte di testa. La palla ben schiacciata a terra si dirige verso la porta ma una mano invisibile la stampa alla base del palo alla destra della porta difesa da Toniolo. E' un buon momento per la Fiorentina e il gol sembra nell'aria, ma il Verona resta guardingo e alla prima occasione infila una ripartenza micidiale sulla fascia destra. Patanè s'invola sulla fascia e dal fondo mette in mezzo un cross teso sul quale Diao sfugge alla marcatura e con un preciso tap-in deposita in rete trafiggendo Vannucchi, che tenta un'uscita disperata per evitare il gol. Una rete che sa di doccia fredda e potrebbe dare un brutto contraccolpo sul piano psicologico ai gigliati. La Fiorentina però non si disorienta, tiene duro e reagisce. I cambi portano linfa fresca in fase offensiva e la squadra resta mobile in avanti. Harder dà metrica al centrocampo, sulle fasce Padilla e Caprini riattivano la corsa offensiva e Rubino sostiene bene l'attacco rendendosi pericoloso. Il pari è nuovamente nell'aria e la Fiorentina dà l'impressione di poterlo raggiungere in qualsiasi momento. Tutto ciò avviene all'88' quando Doucure atterra Braschi in area rimediando un giallo e costringendo l'arbitro Castellone della sezione di Napoli a decretare la massima punizione per la Fiorentina. Della battuta s'incarica Sene che con freddezza tira bene, forte e centrale, senza lasciar scampo a Toniolo. E' il gol del pareggio, meritatissimo che vede tornare al gol e finalmente sbloccarsi Sene. Dopo il gol il Verona prova nel finale a far sua la gara pressando in un paio di occasioni ma dopo anche nei 5' di recpero concessi dal direttore di gara è la Fiorentina a creare i pericoli più importanti. Una respinta in tuffo di un difensore veronese fa gridare nuovamente al rigore per un fallo di mano, ma l'arbitro non lo ravvisa e Padilla nel finale - quasi sul triplice fischio - cade in area accentuando forse un po' troppo il movimento e rimediando un cartellino per simulazione. La gara si conclude così con un pari giusto, al termine di una contesa in cui però la Fiorentina avrebbe meritato qualcosa di più. A questa squadra vanno i meriti di aver saputo reagire senza perdere la tesa e la consapevolezza di un periodo in cui si crea molto di più di quanto si raccolga, ma con l'assoluta fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità di non essere secondi a nessuno e potersela giocare contro chiunque.