• EccellenzaA
  • 11/02/2024 14.30.00
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  • LANCIOTTO CAMPI
  • 1 - 0 11/02/2024 14.30.00
  • FRATRES PERIGNANO
    29' Bini

Commento


LANCIOTTO CAMPI: Brunelli, Benelli, Esposito Goretti, Fedi, Mazzanti, Pisapia, Bonciani N., Amerighi, Gasparini, Bini (80' Manzatu), Frezza (50' Cassiolato). A disp.: Roselli, Nocentini, Afelba, Amadio, Coviello, Arca, Ascolese. All.: Guidi Marco
FRATRES PERIGNANO: Colucci, Pennini (57' Gemignani), Porcellini (83' Carrai C.), Arvia (90' Vitillo), Mancini, Petri, Freschi (74' Ferrari), Zefi, Taraj, Rosi, Sciapi. A disp.: Poltronieri, Ceccanti, Martinelli, Guarente, Baggiani S.. All.: Cristiani Enrico
ARBITRO: Nicola Mascelloni di Grosseto
RETI: 29' Bini
NOTE: Ammoniti Benelli, Cassiolato, Pennini, Taraj.LANCIOTTO CAMPI: Brunelli, Benelli, Esposito Goretti, Fedi, Mazzanti, Pisapia, Bonciani, Amerighi, Gasparini, Bini (81' Manzatu), Frezza (50' Cassiolato). A disp.: Roselli, Nocentini, Afelba, Amadio, Coviello, Arca, Ascolese. All.: Marco Guidi.
FRATRES PERIGNANO: Colucci, Pennini (57' Gemignani), Porcellini (83' Carrai), Arvia (90' Vitillo), Mancini, Petri, Freschi (74' Ferrari), Zefi, Taraj, Rosi, Sciapi. A disp.: Poltronieri, Ceccanti, Martinelli, Guarente, Baggiani. All.: Francesco Colombini.
ARBITRO: Mascelloni di Grosseto, coad. da Cerofolini di Arezzo e da Pappalardo di Empoli.
RETE: 30' Bini.
NOTE: Ammoniti Benelli, Pennini, Taraj, Cassiolato. Calci d'angolo: 5-3, Recupero: 1'+ 6'.



LANCIOTTO CAMPI
BRUNELLI: 6
Al suo rientro dopo le tre giornate di squalifica per l'espulsione nella gara contro la Zenith, non deve compiere interventi difficili e svolge bene il poco lavoro a cui è chiamato.
BENELLI: 6,5 Disputa una gara gagliarda e di grande applicazione nella zona di sua competenza. Non è condizionato da un cartellino giallo ricevuto nel finale del primo tempo e continua ad affrontare con determinazione chi gli si presenta davanti.
ESPOSITO GORETTI: 6,5 Encomiabile in fase difensiva (splendida al 25' una sua diagonale su Taraj), si presenta con frequenza a sostegno e calcia una punizione che avrebbe meritato miglior sorte.
FEDI: 6 Impiegato con mediano in coppia con Bonciani, si sobbarca con diligenza un lavoro spesso tanto oscuro quanto fruttuoso per il gioco della sua squadra.
MAZZANTI: 6+ Ha buon gioco contro punte che non pungono e si dimostra utilissimo, grazie alla sua consumata esperienza, nel finale quando gli avversari si affidano ad una linea offensiva a quattro.
PISAPIA: 6+ Si disimpegna molto bene in marcatura, sovrastando Taraj (autore del gol della vittoria a Perignano) e mostra personalità andando a cercare di sfruttare le palle inattive. Chi scrive gli chiede scusa per non aver individuato in lui l'autore del pericoloso colpo di testa che poteva fruttare il pareggio contro la Cuoiopelli.
BONCIANI: 6,5 Evidentemente recuperato sul piano fisico, sfodera una prestazione di notevole livello: recupera palloni su palloni e si propone anche con rapidi inserimenti in avanti.
AMERIGHI: 6+ Decisamente a suo agio in una posizione più avanzata a centrocampo, nel trio che agisce dietro la punta centrale: si rende protagonista di strappi che creano problemi agli avversari, anche se non riesce nella giocata vincente.
GASPARINI: 6 Gioca il pallone con eleganza e personalità, anche se commette qualche peccatuccio legato all'inesperienza, a questi livelli, in occasione delle ripartenze.
BINI: 7- Appare rivitalizzato e parte mostrando giocate molto valide: segna anche un gol da predatore di area di rigore e alla distanza cala un po' ed esce prima della fine (81' Manzatu: sv).
FREZZA: 6+
Si batte come sempre senza risparmio e fornisce a Bini l'assist per il preziosissimo gol. Si blocca ad inizio del secondo tempo ed esce, speriamo per lui e per la squadra, per un motivo solamente precauzionale (50' Cassiolato: 6 Entra con il non facile compito di agire da punta avanzata, ma non mostra alcun timore ed è bravo a gestire palloni in avanti nel finale).
FRATRES PERIGNANO
COLUCCI: 6,5
Incolpevole sul gol subito dalla corta distanza, compie un'autentica prodezza sul calcio di punizione di Esposito Goretti. E' un classe 2004: se son rose..fioriranno!
PENNINI: 5,5 Spesso in difficoltà quando viene attaccato in velocità, subisce un'ammonizione al 55' e due minuti dopo viene prudentemente richiamato in panchina per evitare, evidentemente, guai maggiori (57' Gemignani: 6 Gioca uno spezzone senza incontrare particolari problemi).
PORCELLINI: 5,5 Non esente da responsabilità in occasione del gol del Lanciotto, stringe i denti e soffre molto pur senza commettere grosse sbavature (83' Carrai: sv).
ARVIA: 5,5
Un curriculum lungo così e tanta C2 e Serie D in giro per l'Italia: dovrebbe essere il metronomo della squadra, ma è troppo lento per inventare qualcosa di decisivo. Anche sui calci da fermo, che batte tutti lui, è poco efficace (90' Vitillo: sv).
MANCINI: 6+
Il capitano mette diverse toppe per riparare le falle della propria barca, ma nell'occasione del gol del Lanciotto qualche responsabilità ce l'ha anche lui. Comunque è un leader.
PETRI: 6+ Ingaggia duelli con Frezza e non è cosa da poco; si distingue per una bella chiusura su Cassiolato in ripartenza.
FRESCHI: 5,5 Gioca a destra nel centrocampo a tre disputando una decisamente gara anonima sul piano delle iniziative nella costruzione del gioco. Esce per lasciare spazio ad un attaccante di ruolo nel 4-2-4 (74' Ferrari: sv).
ZEFI: 6
Centrocampista a sinistra e poi mediano nella linea a due, offre tutto sommato un contributo positivo alla sua squadra, risultando uno dei più tenaci nel recuperare il risultato.
TARAJ: 5,5 Secondo cannoniere della squadra con cinque gol, si fa vedere decisamente poco e con scarsi effetti positivi nella fase conclusiva della propria squadra.
ROSI: 6 Ex Castelfiorentino, gioca prima dietro le due punte e poi da punta esterna. Non ci vuol molto, ma si dimostra il più consistente del reparto offensivo, anche se senza particolare fortuna.
SCIAPI: 5,5 E' il cannoniere del Girone con ben diciassette gol, ma quello arrivato a Campi è una sbiadita controfigura: non si accende mai in maniera determinante.
ARBITRO
MASCELLONI DI GROSSETO: 6,5
Direzione di gara decisamente apprezzabile: sempre ben vicino all'azione tiene in mano una gara peraltro non particolarmente difficile. Qualche decisione discutibile qua e là nell'arco della gara, ma niente di influente sull'esito della stessa.
Si ferma a sei la serie di sconfitte consecutive del Lanciotto, iniziata nell'ultima giornata del girone di andata a Fucecchio. Alla sesta giornata del girone di ritorno arrivano, in riva al Bisenzio, i primi punti e sono tre punti di platino conquistati contro il Fratres Perignano, compagine ben più quotata dall'alto della sua quarta posizione in classifica. Una vittoria meritata quella del Lanciotto, anche se ottenuta con il minimo scarto (1 a 0) e che bilancia la sconfitta subita con lo stesso punteggio a Perignano. Il Lanciotto arriva a questo delicato confronto dopo una settimana non facile, segnata dalle dimissioni di Riccardo Secci, al posto del quale viene chiamato Marco Guidi. La gara contro la Massese lascia conseguenze pesanti, come quella della squalifica di Cecchi per due giornate e quella di Bambi, arrivato alla quinta ammonizione. Guidi guarda il frigorifero (per dirla alla Joe Barone) e intanto cambia modulo passando ad un 4-2-3-1; confermata la linea difensiva nel numero e negli interpreti, schiera una linea mediana a due con Fedi e Bonciani e davanti a loro un trio con Amerighi, Bini e Gasparini a supportare la punta avanzata Frezza. I risultati sono confortanti perché il Lanciotto tiene campo per lunghi tratti, mostrando una determinazione e una lucidità decisamente superiore agli avversari. Il Fratres Perignano fa decisamente poco per evitare una sconfitta che comincia a delinearsi già alla mezz'ora del primo tempo con il bel gol di un rivitalizzato Bini. Non si avvertono i segnali di una reazione decisa e il ritmo della manovra rimane sempre compassato e in fondo prevedibile. Né basta passare da un 4-3-1-2 a un 4-2-4 se poi le punte non vengono servite adeguatamente per essere veramente incisive. Risultato: scarse e velleitarie le conclusioni verso la porta difesa dal rientrante Brunelli, come testimonierà la cronaca. Qualcosa dovrà rivedere per forza mister Colombini, subentrato da due settimane all'esonerato Cristiani, dopo la sconfitta interna contro la Geotermica. La mancanza di continuità di risultati rischia di far scivolare fuori il Perignano dalla zona play off, obiettivo certamente perseguito dalla società pisana. Non deve, d'altro canto, cullarsi sugli allori il Lanciotto che anzi deve continuare a raccogliere punti senza fare troppi calcoli sulla classifica. Con nove giornate ancora da disputare tante cose possono ancora accadere. Nemmeno il celebre Strologo di Brozzi, le cui predizioni mio padre leggeva avidamente su un opuscolo con copertina celeste che si stampa ancora a Firenze, avrebbe potuto esserci di aiuto. Entrando in cronaca, aggiungiamo qualcosa (non detto sopra) a proposito delle assenze in casa del Fratres Perignano, privo ancora dello squalificato Acosta e con Gemignani che parte dalla panchina. Timidi raggi di sole si affacciano sul terreno del Ballerini , in un cielo ancora parzialmente imbronciato di nuvoloni scuri. Dopo le solite fasi di studio il Lanciotto prende coraggio e va al tiro con Frezza al 7': la conclusione è sballata, ma è un segnale che il Lanciotto invia per far capire che vuol vendere cara la pelle. Due minuti dopo Bini conquista un calcio di punizione da una venticinquina di metri, leggermente defilato sulla destra. Sembra incaricarsi della battuta lo stesso Bini e invece parte improvviso Esposito Goretti a indirizzare il pallone con il sinistro educato verso il palo più vicino: Colucci è strepitoso a librarsi in volo e a togliere letteralmente la sfera dal sette alla sua sinistra. La gara scorre, senza grosse emozioni sull'uno e sull'altro fronte, fino al lampo, al 30', che porta al gol dei padroni casa. Frezza elude Pennini sulla destra e, quasi dal fondo, mette in mezzo per la zampata vincente di Daniele Bini. Da rilevare il bel gesto tecnico di Frezza che scodella un cross al bacio e fa venire in mente la frase di un allenatore di diversi anni fa (di cui non ricordo con certezza il nome) che suonava più o meno così: il cross dal fondo è il cugino del gol . Non c'è traccia di una reazione palpabile da parte degli ospiti, che continuano a ruminare una manovra sterile e il Lanciotto si dimostra ancora pericoloso quando riesce a ripartire, come avviene al 41': cross da destra di Gasparini e conclusione dal limite di Bonciani, deviata in calcio d'angolo da un difensore. Al 44' Brunelli respinge con i pugni un calcio di punizione da sinistra di Arvia, riparte pericolosamente Bini, fermato con le cattive a centrocampo, ma l'arbitro aveva già fermato il gioco perché Pennini era rimasto a terra in area avversaria, probabilmente per uno scontro fortuito dopo l'intervento risolutore del portiere. Si riparte dopo l'intervallo e subito Frezza, lanciato in campo aperto è costretto a fermare la sua corsa, probabilmente per un fastidio muscolare. Frezza esce dal campo, lasciando temporaneamente i suoi in inferiorità numerica; dopo qualche minuto entra al suo posto Cassiolato. Qualche timido tentativo degli ospiti si registra al 51': il bomber Sciapi manca ampiamente il bersaglio. Il Lanciotto cerca il pressing alto e questo crea problemi nell'impostazione alla squadra avversaria. Al 57' esce Pennini, ammonito qualche minuto prima ed entra Gemignani. Un minuto dopo si registra quella che resterà l'occasione più pericolosa creata in tutta la gara dagli ospiti: cross di Taraj e colpo di testa di Rosi sul secondo palo, con Brunelli ben appostato che chiude bene lo spiraglio di porta e ribatte il pallone. Al 59' veloce ripartenza dei padroni di casa con Gasparini, che fa viaggiare Amerighi sulla destra: il numero 8 non tira e serve al centro un pallone che viene recuperato dai difensori. Ancora Amerighi in evidenza al 68': il suo tiro di controbalzo dalla distanza si perde di poco sul fondo, alla destra di Colucci. Colombini, intorno alla mezz'ora del secondo tempo, rimescola le carte passando ad un 4-2-4, accentrando Taraj e Sciapi e tenendo larghi Rosi a sinistra e il nuovo entrato Ferrari a destra. Un effetto di questo si traduce in una conclusione di Taraj dalla lunetta, deviata in angolo da un difensore (78'). Ci riprova ancora Sciapi, ma la sua conclusione finisce a lato seppur di poco. Subito dopo il Lanciotto spreca un ghiotto contropiede con Amerighi, che non serve Cassiolato con i tempi giusti. Ma il Lanciotto regge e continua a rischiare pochissimo: finisce fuori un colpo di testa di Taraj all'89'. Il recupero è elettrizzante, con i sostenitori locali che incoraggiano a gran voce i propri beniamini fino al triplice fischio finale del bravo Mascelloni, che arriva dopo sei minuti di recupero. Domenica si replica con un copione che può ancora essere ricco di sorprese in testa e in coda.