CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ringressi, Fabiani, Forletti, Bagala, Gelli, Sambou, Raffaelli, Gialluisi, Curiello, Bartolucci, Dervishi. A disp.: Dallai, Iacolare, Vannucci, Langella, Magni.iang, Sina, ACACIA . All.: Vannucci Matteo
AFFRICO: Gentile, Benelli, Pallotti, La Spina, D Onofrio, Ciberti, Casamenti, Giannoni, Rigano, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, Labiad, Rigacci, Tiberti, Salsi, Nesi, Kodra. All.: Gola Matteo
RETI: Curiello, Marcantonini, Kodra
CSL PRATO SOCIAL: Ringressi, Gelli, Dervishi, Gialluisi, Bartolucci, Fabiani, Raffaelli (36' P. Magni), Forletti, Sambou, Bagalà, Curiello. A disp.: Dallai, Sina, Langella, Iacolare, T. Vannucci, Xiang, Caca. All.: Matteo Vannucci.
AFFRICO: C. Gentile, Benelli, Pallotti (45' Corsini), La Spina, D'Onofrio, Ciberti, Casamenti, Giannoni, Riganò (36' Kodra), Marcantonini, Torracchi (48' Nesi). A disp.: Campanale, Labiad, Rigacci, Tiberti, Salsi. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Kercaj di Pistoia
RETI: 8' Marcantonini, 17' Curiello, 55' Kodra.
NOTE: espulso P. Magni (66'). Ammoniti Pallotti, Benelli, Marcantonini e D'Onofrio. Angoli: 3-4. Recupero: 1'+4'.
Io le piaccio. Spesso la consapevolezza arriva con un sussulto: ecco perché mi sorride spesso, perché la incrocio spesso, perché quando le parlo sembra interessata, divertita quando scherzo. A quella ragazza che turba le mie notti io piaccio. Dovrò chiederle di uscire. Ma fin lì, e forse per qualche giorno ancora, io e lei non saremo altro che due che si piacciono. Per essere qualcosa di più sarà necessario almeno vedersi: certe cose si fanno di persona; ed esiste sempre una possibilità (minuscola, sì; ma esiste) d'avere frainteso tutto. È una situazione tipica dell'adolescenza, e dunque l'Affrico sa come affrontare la settimana che s'è aperta con la vittoria sul Csl Prato Social Club (1-2, come all'andata): sa d'aver vinto il campionato, ma ancora non l'ha vinto. Sa d'averlo vinto perché domenica prossima ospita l'Armando Picchi, che in ventotto giornate ha conquistato un solo punto: è una partita dal pronostico facile; e rispettandolo sarà per la prima volta campione regionale Giovanissimi, tutta la Toscana alle sue spalle. Ma ancora non l'ha vinto: cieca ai valori tecnici, la matematica ritiene ancora possibile che il Tau Altopascio gli recuperi cinque punti nelle ultime due partite, una delle quali contro l'Armando Picchi. E dunque sa d'aver vinto, è come se avesse vinto; ma per poterlo dire deve aspettare un'ultima uscita. La storia ha però rischiato di complicarsi: deciso a fare bella figura (missione compiuta; ed è un peccato che, salvo ripescaggi al momento improbabili, l'anno prossimo questa squadra giochi nei provinciali) contro la capolista che già all'andata l'aveva sofferto, il Csl Prato Social Club disputa l'ennesima grande partita stagionale, e dopo aver retto l'1-1 fino a metà del secondo tempo sfiora il pari nel finale, subito prima che l'espulsione di Pietro Magni renda impossibile la rimonta. Per capire come ci s'arrivi bisogna però ripartire dall'inizio, e dunque dal vantaggio dell'Affrico alla prima vera sortita: rubato il pallone a Forletti, Casamenti scarica per Riganò (data l'assenza contemporanea di Mencarelli e Nocentini, titolare gioca lui; e un Riganò col nove sulle spalle fa sempre effetto) e scappa in area per raccogliere l'imbucata di Marcantonini, letale nella ribattuta dopo l'opposizione di Ringressi in uscita (8'). Ma il primo vantaggio dell'Affrico dura nove minuti appena: troppo statica sul lungo spiovente di Dervishi che calcia verso l'area una punizione dalla mediana, la difesa si fa sorprendere dall'inserimento di Curiello che di testa disegna una parabola morbida destinata a chiudersi accanto al secondo palo. Insieme al risultato il Csl Prato Social Club aggiusta anche lo schieramento tattico: troppo in affanno la difesa a tre contro le tre punte avversarie; Vannucchi allora abbassa Gelli in posizione di terzino destro, allarga Dervishi dall'altra parte, gli piazza davanti Curiello cui cambia fascia e dà respiro a Bartolucci e Fabiani. Ricostruito su tutti i livelli, il nuovo equilibrio accende la partita: l'Affrico sfiora il nuovo vantaggio con un lob di Marcantonini che dal vertice dell'area di porta accarezza il pallone col mancino (traversa sfiorata; e sbaglia chi in tribuna s'immagina una segnalazione di Kercaj sulla posizione di partenza: niente fischio, e si riprende con un calcio di rinvio), ma rischia moltissimo sul retropassaggio di D'Onofrio che Benelli (scelta incongrua, avrebbe potuto lasciar scorrere) svirgola lasciando Claudio Gentile a metà strada. Gli va bene che il pallone esca di un metro, e che il Csl Prato Social Club possa avvantaggiarsi soltanto di un calcio d'angolo sul quale comunque costruisce un'altra occasione da rete: schierata, la difesa dimostra di nuovo di soffrire sia i palloni alti sia gli inserimenti di Curiello, che stacca solissimo in mezzo all'area di porta ma corregge troppo alto il traversone di Gialluisi. L'Affrico chiude il primo tempo col respiro corto: per guadagnare l'intervallo sul pari ha bisogno di una parata galattica di Claudio Gentile (è la prima di una serie: ne arriveranno altre due, consecutive, nel finale di partita), che pizzica in angolo il pallone schizzato verso la porta dopo un tiro di Bagalà (intelligente lo scarico di Dervishi da sinistra) rimpallato da Benelli. È soprattutto sulla propria corsia destra, quella in cui deve fronteggiare Dervishi e Curiello, che l'Affrico soffre: lo conferma l'ultima azione del primo tempo, una discesa di Sambou interrotta da un fischio di Kercaj per un falletto su Benelli un istante prima che D'Onofrio intervenga fuori tempo in scivolata. Ma non è qui che Gola interviene: negli spogliatoi resta infatti Riganò; lo sostituisce Kodra (cambio decisivo: sarà lui a segnare la rete del successo), che però si piazza in mediana, omologo di Giannoni al fianco di La Spina; Casamenti avanza in posizione d'ala sinistra, e per un po' il centravanti lo fa Torracchi (poi entrerà Nesi, un altro 2010). Cambia anche il Csl Prato Social Club, dentro Pietro Magni per Raffaelli opaco: sarà l'unica sostituzione chiamata da Vannucci. La doppia mossa ha l'effetto di bloccare la partita: in venti minuti si registra una sola occasione, la punizione che il mancino di Dervishi scarica da destra verso la rete protetta dai pugni di Claudio Gentile. Da qui al 55' in cronaca entra soltanto un episodio contestato per parte: aveva ragione il Csl Prato Social Club a chiedere l'ammonizione di D'Onofrio, che trattiene vistosamente Sambou per impedirgli d'oltrepassare i venti metri (sulla barriera la punizione di Bagalà); e forse aveva ragione anche l'Affrico a protestare per il fischio che sul filtrante di Giannoni interrompe la corsa di Marcantonini verso la porta. Perché il risultato cambi di nuovo ci vuole un'azione simile, anche se un po' più elaborata: a prendersi la responsabilità di verticalizzare è Casamenti, il cui invito Marcantonini aggancia con un mancino incantevole; la scelta di non puntare Ringressi ma sterzare verso il vertice dell'area di porta diventa chiara qualche secondo più tardi, quando sul suo traversone rasoterra irrompe Kodra che anche da mezzala non s'è scordato come si muova un attaccante: pallone scaraventato sotto la traversa e Affrico di nuovo in vantaggio (55'). I sei minuti che seguono vedono il Csl Prato Social Club soffrire come mai nel resto della partita: sfiorano la terza rete sia Marcantonini, che raccoglie un proprio corner a rientrare respinto dalla difesa (muro decisivo di Bartolucci sul secondo palo) e col mancino manca la porta di tre spanne (57') sia Kodra, troppo frettoloso nell'armare il destro, strozzato, sull'invito di Casamenti al limite dell'area (61'). Così il risultato resta in bilico, e a cinque minuti dalla fine il Csl Prato Social Club crea due occasioni enormi per pareggiare: entrambe le costruisce Bagalà; ed entrambe le neutralizza Claudio Gentile, decisivo sia nell'alzare sopra la traversa il tiro di Gelli dai venticinque metri sia nel respingere in tuffo il colpo di testa di Pietro Magni, che sul traversone successivo colpisce da vicino mirando all'angolo basso e che sulla ripartenza si fa espellere per doppia ammonizione (in ritardissimo l'intervento su Corsini). Finisce qui la spinta del Csl Prato Social Club: nel primo dei quattro minuti di recupero l'Affrico cerca di nuovo d'arrotondare con l'ennesima discesa di Casamenti lanciato a sinistra da Corsini, ma sul suo servizio anziché la porta il mancino di Nesi inquadra il monte. Per Gola e lo staff però è un errore perdonabile: anche se non si può dire, ormai ci siamo. E dice una bugia chi nega di sentire qualche sfarfallio quando la prima volta s'avvicina. Calciatoripiù : nel primo tempo l'Affrico balla soprattutto a sinistra, dove Vannucci piazza Curiello davanti a Dervishi (Csl Prato Social Club); è su quest'asse che nascono la rete del pari e una serie d'iniziative che prendono d'infilata la difesa avversaria. Per aggiustarsi Gola si gioca Kodra , che lo ricompensa con la rete decisiva; il pallone dell'1-2 glielo serve Marcantonini , che corona così una partita quasi perfetta aperta dalla rete del vantaggio. Se al mix s'aggiunge una difesa solidissima (solo il Tau ha subito meno), merito di Ciberti che dopo la défaillance col San Miniato ritrova l'eleganza consueta e di Claudio Gentile (Affrico), un po' a metà strada in occasione dell'1-1 ma tre volte decisivo su Bagalà, Gelli e Pietro Magni, si capisce come mai nell'albo d'oro di categoria stia per comparire un nome nuovo.