AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina, D Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Labiad, Scarselli, Hoxha, Yparaguirre, Genovesi. All.: Gola Matteo
TAU CALCIO: Michielon, BIONDI, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Capocchi, Moschini, Giovannelli, MAtteucci, Bonelli. A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi, Giagnoni, Lamperi, Lenzi. All.: Vannini Marco
RETI: Kodra, Giovannelli
AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina (70' Labiad), D'Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini (57' Scarselli), Marcantonini, Torracchi (54' Hoxha). A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Yparraguirre, Genovesi. All.: Matteo Gola.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Biondi, Serafini, Bracaloni (64' Giagnoni), Tancredi, Giovannini, Capocchi (49' Kercuku), Moschini (54' Lamperi), Giovannelli, Matteucci, Bonelli (67' Lenzi). A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Torrebianca di Empoli
RETI: 66' Kodra, 71' Giovannelli.
NOTE: ammoniti Kodra, Giovannelli, Pallotti, La Spina e Michielon. Angoli: 2-1. Recupero: 1'+3'.
AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina (70' Labiad), D'Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini (57' Scarselli), Marcantonini, Torracchi (54' Hoxha). A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Yparraguirre, Genovesi. All.: Matteo Gola.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Biondi, Serafini, Bracaloni (64' Giagnoni), Tancredi, Giovannini, Capocchi (49' Kercuku), Moschini (54' Lamperi), Giovannelli, Matteucci, Bonelli (67' Lenzi). A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Torrebianca di Empoli
RETI: 66' Kodra, 71' Giovannelli.
NOTE: ammoniti Kodra, Giovannelli, Pallotti, La Spina e Michielon. Angoli: 2-1. Recupero: 1'+3'.
Per cinque minuti è stato in testa da solo; se avesse retto per altri due, sarebbe stato in testa da solo per tutta la settimana. Invece l'incantesimo si spezza all'inizio del breve recupero concesso da Torrebianca: Giovannelli si fa largo a spintoni in una partita complicatissima e di testa segna una rete superlativa, quella che consente al Tau d'uscire imbattuto dal Lapenta e costringe l'Affrico all'1-1 che mantiene allineate le tre capolista (pareggia anche il Cecina nel posticipo con lo Scandicci). Il pari è giusto: sullo 0-0 Michielon ha sfoderato due parate stratosferiche, ma il Tau ha sbagliato un rigore (lo para Gentile) e s'è visto annullare (giustamente) la rete del possibile vantaggio, protagonista Matteucci in entrambi i casi. Ma anche se è giusto all'Affrico fa malissimo; perché la rete di Kodra, la seconda stagionale dopo quella al Cecina nell'altro scontro diretto, era arrivata al 66', e il meccanismo per sganciarsi dal Tau sembrava finalmente ben oliato. Per cinque minuti dunque l'Affrico è stato in testa da solo, e sono cinque minuti compresi tra la fine del tempo regolamentare e l'inizio del recupero; fin lì nessuna delle due contendenti era riuscita a sbloccare uno 0-0 blindato dalla prestazione sontuosa delle difese (i terzini Pallotti e Breccia su un fronte, il solito meraviglioso capitan Giovannini sull'altro) e da quella splendida dei due portieri. D'occasioni comunque se ne contano in abbondanza, e d'episodi controversi anche: quasi un'anticipazione di ciò che accadrà cento metri più a ovest quattro ore dopo, anche se da solo l'empolese Torrebianca se la cava meglio della terna Maresca-Colarossi-Di Giacinto (e meno male che c'è il Var, Dio benedica il Var e Open Var). Già, Torrebianca: nell'aspetto un che di Gervasoni, già solo il fatto che riesca a contenere il ritardo in soli sei minuti nonostante le difficoltà d'ingresso (voleva, come suo diritto, parcheggiare all'interno dell'impianto che però quando la Fiorentina gioca in casa si trova nell'area transennata: da rivedere la comunicazione tra Aia e forze dell'ordine) vale un credito; la prestazione complessiva e le scelte cruciali (rigore per il Tau, rete annullata al Tau) confermeranno l'impressione. Prima d'arrivare agli episodi, collezionati per intero nella ripresa, c'è però da raccontare il primo tempo aperto dall'anticipo di Biondi su Marcantonini con relativa verticalizzazione per Bonelli che resiste alla scivolata di La Spina e chiude il triangolo premiando la sovrapposizione sul fondo: Corsini spazza l'area con una diagonale perfetta (2'). Il Tau però è partito meglio e al 6' prova di nuovo a rendersi pericoloso: innescato dal lungo lancio di Giovannini cui gli attaccanti dell'Affrico consentono d'avanzare fino alla linea mediana, Giovannelli gioca di sponda per l'inserimento di Matteucci chiuso da un'altra diagonale perfetta, protagonista stavolta Pallotti che Gola ha spostato a destra per rimpiazzare Benelli, assente; a sinistra gioca Breccia. Non è l'unica modifica apportata allo schieramento: ce n'è una più incisiva, squisitamente tattica, ossia l'avanzamento di Kodra in posizione di trequartista, sulla linea di Torracchi e Marcantonini dietro Nocentini; l'Affrico impiega un po' a digerirla, ma all'improvviso s'accende e dal quarto d'ora in poi comincia a giocare con più frequenza nella metà campo avversaria. L'occasione che avverte della nuova inerzia la costruisce per intero Casamenti che sfrutta la sponda di Nocentini per scagliare verso la porta un destro improvviso da una ventina di metri: la traiettoria è troppo alta, ma è il segnale che l'Affrico è entrato in partita. I minuti successivi lo confermano: con una chiusura strabiliante Bracaloni evita che al 17' Kodra avvii una ripartenza in superiorità numerica sulla verticalizzazione di Marcantonini, che due minuti più tardi recupera il pallone sulla trequarti e arma di nuovo il destro di Casamenti, di nuovo alto anche se stavolta di molto meno. Sul calcio di rinvio però il Tau rischia d'essere letale: Michielon gioca basso per Biondi la cui verticalizzazione sulla corsia destra consente a Bonelli di cercare la porta con un tiro al volo, di poco fuori bersaglio. La gara s'è accesa, l'Affrico si riporta subito all'attacco: vinto un contrasto con Bracaloni, Casamenti affonda a destra e crossa a centro area dove Nocentini non approfitta dell'indecisione di Tancredi che aveva lasciato sfilare un pallone pericolosissimo. Fosse stato a Campo di Marte, Prandelli avrebbe rimproverato entrambi: in quei cinque anni scintillanti amava ripetere che i difensori devono essere pessimisti, gli attaccanti ottimisti; in sostanza, che bisogna sempre muoversi con l'idea che il pallone passi. Ma Nocentini ottimista non è, e anche se il pallone passa l'azione sfuma: è l'ultima del primo tempo, che lascia spazio a una ripresa egualmente intensa ma finalmente più ricca d'occasioni. La prima la costruisce il Tau grazie a Matteucci che avanza fino alla trequarti e scarica a destra per Capocchi: facile la parata di Gentile, troppo lento il rasoterra con l'interno destro. L'Affrico replica con due azioni in sequenza, entrambe sviluppate a sinistra: protagonista è sempre Breccia, il cui cross (fenomenale il colpo di tacco di Marcantonini a premiare la sovrapposizione: qualcuno lo segnerebbe con un circoletto rosso) Serafini neutralizza con un colpo di testa in stile Rugani in Fiorentina-Juventus, e invece che Jorko Ikoné appostati sul secondo palo c'erano Nocentini e Torracchi (39'), e il cui tiro di prima sul triangolo con Kodra sbocconcella la parte esterna del palo (42'). Una manciata di secondi più tardi però l'Affrico rischia disponendosi male a difendere su un pallone inattivo, la punizione che il destro di Bracaloni a rientrare scodella a centro area: solissimo, Tancredi stacca e spizza ma non riesce a corregge la traiettoria. Su un pallone inattivo però l'Affrico costruisce anche l'occasione successiva, neutralizzata dalla prima grande parata di Michielon il cui riflesso impedisce che la deviazione sottoporta di Casamenti si trasformi nella rete del vantaggio; lì lo aveva liberato, in posizione regolare (ben piazzato Torrebianca), il tiro di Kodra favorito dall'angolo di Marcantonini, col mancino a uscire, allontanato di testa da Giovannini (49'). Cento secondi più tardi però Michielon rischia di far pari: non era così tanto fuori come da battesimo il tiro-cross di Nocentini che da destra spazzola lo spigolo dell'incrocio. Sulla ripartenza però la gara rischia di cambiare: cercato in profondità, Matteucci affonda in area e cambia direzione quanto basta per nascondere il pallone a D'Onofrio che non rallenta e commette fallo; ben piazzato (ha corso tantissimo), Torrebianca fischia un rigore indiscutibile di cui lo stesso Matteucci s'incarica. L'esecuzione però è bruttina, destro lento e centrale: Gentile scende all'ultimo e col corpo riesce a respingere il pallone che sulla ribattuta Matteucci spedisce in viale Paoli. L'Affrico legge l'episodio come un segno e torna ad attaccare costruendo un'altra occasione enorme: subentrato a Torracchi da un paio di minuti (per tre Nocentini si sposta a fare l'ala destra, poi lascia il posto a Scarselli), Hoxha fa il centravanti e gioca di sponda per Marcantonini il cui destro ravvicinato in corsa Michielon respinge con la seconda paratissima della gara; a completare il salvataggio interviene Giovannini che di testa anticipa il secondo tentativo di Marcantonini, a quel punto a colpo sicuro (56'). Il Tau legge l'episodio come un segno e si lancia subito verso l'area avversaria: Kercuku (aveva rilevato Capocchi) verticalizza per Bonelli, chiuso dalla scivolata di Gentile che lo anticipa fuori area e per qualche secondo lascia la porta spalancata; prova ad approfittarne Giovannelli il cui destro di prima esce d'un metro. Il Tau comunque annusa l'aroma del vantaggio che al 61' solo un fischio di Torrebianca gli nega: Tancredi calcia sulla barriera una punizione dal limite (fallo di Pallotti su Matteucci), ma nello specchio il secondo tentativo; stavolta Gentile non è precisissimo, corta la sua respinta che di potenza Matteucci ribadisce in porta; ma Torrebianca, ben piazzato contravvenendo alle indicazioni degli organi tecnici (da anni in queste situazioni dicono di piazzarsi fuori area per controllare eventuali falli di mano in barriera: follia), annulla per un fuorigioco a quel punto indiscutibile. L'Affrico legge l'episodio come un segno e stavolta ne ottiene l'effetto massimo: l'ennesima sovrapposizione di Breccia si chiude con un cross teso che Marcantonini non aggancia; Scarselli tiene vivo il pallone e lo calibra di nuovo al centro ove in tuffo Kodra riesce a pronunciare le parole magiche per spezzare il sortilegio e battere Michielon (66'). Ma evidentemente si trattava d'una controfattura a tempo: il recupero (troppo breve: è l'unico errore di Torrebianca che s'accontenta di tre minuti, quando forse ne sarebbe servito il doppio) è iniziato da qualche secondo quando da sinistra il mancino di Serafini vernicia un traversone sul secondo palo, e Giovannelli lo trasforma nel pari con un colpo di testa a incrociare da bomber purissimo. Dall'1-0 erano trascorsi appena cinque minuti: per cinque minuti l'Affrico è stato in testa da solo. Calciatoripiù : a lungo s'è ipotizzato che la partita finisse 0-0, troppo forti le difese (che gran giocatore è Giovannini : a ricordarlo basterebbe il salvataggio sulla linea) e i portieri: Gentile para un rigore, Michielon due palloni che chiunque altro si sarebbe rassegnato a srotolare dalla rete. L'1-1 aumenta la valutazione finale di qualche calciatore, inevitabilmente dei marcatori Kodra e Giovannelli e degli autori degli assist Scarselli (grande ingresso in posizione d'ala destra) e Serafini , terzino di spinta di qualità sensazionali. Non è però l'unico interprete del ruolo a meritare una citazione: in una corsia che frequenta poco va alla grande Pallotti , sostituito a sinistra da Breccia che, titolare dopo più d'un mese, ha l'intenzione chiara di rimescolare le gerarchie.
Per cinque minuti è stato in testa da solo; se avesse retto per altri due, sarebbe stato in testa da solo per tutta la settimana. Invece l'incantesimo si spezza all'inizio del breve recupero concesso da Torrebianca: Giovannelli si fa largo a spintoni in una partita complicatissima e di testa segna una rete superlativa, quella che consente al Tau d'uscire imbattuto dal Lapenta e costringe l'Affrico all'1-1 che mantiene allineate le tre capolista (pareggia anche il Cecina nel posticipo con lo Scandicci). Il pari è giusto: sullo 0-0 Michielon ha sfoderato due parate stratosferiche, ma il Tau ha sbagliato un rigore (lo para Gentile) e s'è visto annullare (giustamente) la rete del possibile vantaggio, protagonista Matteucci in entrambi i casi. Ma anche se è giusto all'Affrico fa malissimo; perché la rete di Kodra, la seconda stagionale dopo quella al Cecina nell'altro scontro diretto, era arrivata al 66', e il meccanismo per sganciarsi dal Tau sembrava finalmente ben oliato. Per cinque minuti dunque l'Affrico è stato in testa da solo, e sono cinque minuti compresi tra la fine del tempo regolamentare e l'inizio del recupero; fin lì nessuna delle due contendenti era riuscita a sbloccare uno 0-0 blindato dalla prestazione sontuosa delle difese (i terzini Pallotti e Breccia su un fronte, il solito meraviglioso capitan Giovannini sull'altro) e da quella splendida dei due portieri. D'occasioni comunque se ne contano in abbondanza, e d'episodi controversi anche: quasi un'anticipazione di ciò che accadrà cento metri più a ovest quattro ore dopo, anche se da solo l'empolese Torrebianca se la cava meglio della terna Maresca-Colarossi-Di Giacinto (e meno male che c'è il Var, Dio benedica il Var e Open Var). Già, Torrebianca: nell'aspetto un che di Gervasoni, già solo il fatto che riesca a contenere il ritardo in soli sei minuti nonostante le difficoltà d'ingresso (voleva, come suo diritto, parcheggiare all'interno dell'impianto che però quando la Fiorentina gioca in casa si trova nell'area transennata: da rivedere la comunicazione tra Aia e forze dell'ordine) vale un credito; la prestazione complessiva e le scelte cruciali (rigore per il Tau, rete annullata al Tau) confermeranno l'impressione. Prima d'arrivare agli episodi, collezionati per intero nella ripresa, c'è però da raccontare il primo tempo aperto dall'anticipo di Biondi su Marcantonini con relativa verticalizzazione per Bonelli che resiste alla scivolata di La Spina e chiude il triangolo premiando la sovrapposizione sul fondo: Corsini spazza l'area con una diagonale perfetta (2'). Il Tau però è partito meglio e al 6' prova di nuovo a rendersi pericoloso: innescato dal lungo lancio di Giovannini cui gli attaccanti dell'Affrico consentono d'avanzare fino alla linea mediana, Giovannelli gioca di sponda per l'inserimento di Matteucci chiuso da un'altra diagonale perfetta, protagonista stavolta Pallotti che Gola ha spostato a destra per rimpiazzare Benelli, assente; a sinistra gioca Breccia. Non è l'unica modifica apportata allo schieramento: ce n'è una più incisiva, squisitamente tattica, ossia l'avanzamento di Kodra in posizione di trequartista, sulla linea di Torracchi e Marcantonini dietro Nocentini; l'Affrico impiega un po' a digerirla, ma all'improvviso s'accende e dal quarto d'ora in poi comincia a giocare con più frequenza nella metà campo avversaria. L'occasione che avverte della nuova inerzia la costruisce per intero Casamenti che sfrutta la sponda di Nocentini per scagliare verso la porta un destro improvviso da una ventina di metri: la traiettoria è troppo alta, ma è il segnale che l'Affrico è entrato in partita. I minuti successivi lo confermano: con una chiusura strabiliante Bracaloni evita che al 17' Kodra avvii una ripartenza in superiorità numerica sulla verticalizzazione di Marcantonini, che due minuti più tardi recupera il pallone sulla trequarti e arma di nuovo il destro di Casamenti, di nuovo alto anche se stavolta di molto meno. Sul calcio di rinvio però il Tau rischia d'essere letale: Michielon gioca basso per Biondi la cui verticalizzazione sulla corsia destra consente a Bonelli di cercare la porta con un tiro al volo, di poco fuori bersaglio. La gara s'è accesa, l'Affrico si riporta subito all'attacco: vinto un contrasto con Bracaloni, Casamenti affonda a destra e crossa a centro area dove Nocentini non approfitta dell'indecisione di Tancredi che aveva lasciato sfilare un pallone pericolosissimo. Fosse stato a Campo di Marte, Prandelli avrebbe rimproverato entrambi: in quei cinque anni scintillanti amava ripetere che i difensori devono essere pessimisti, gli attaccanti ottimisti; in sostanza, che bisogna sempre muoversi con l'idea che il pallone passi. Ma Nocentini ottimista non è, e anche se il pallone passa l'azione sfuma: è l'ultima del primo tempo, che lascia spazio a una ripresa egualmente intensa ma finalmente più ricca d'occasioni. La prima la costruisce il Tau grazie a Matteucci che avanza fino alla trequarti e scarica a destra per Capocchi: facile la parata di Gentile, troppo lento il rasoterra con l'interno destro. L'Affrico replica con due azioni in sequenza, entrambe sviluppate a sinistra: protagonista è sempre Breccia, il cui cross (fenomenale il colpo di tacco di Marcantonini a premiare la sovrapposizione: qualcuno lo segnerebbe con un circoletto rosso) Serafini neutralizza con un colpo di testa in stile Rugani in Fiorentina-Juventus, e invece che Jorko Ikoné appostati sul secondo palo c'erano Nocentini e Torracchi (39'), e il cui tiro di prima sul triangolo con Kodra sbocconcella la parte esterna del palo (42'). Una manciata di secondi più tardi però l'Affrico rischia disponendosi male a difendere su un pallone inattivo, la punizione che il destro di Bracaloni a rientrare scodella a centro area: solissimo, Tancredi stacca e spizza ma non riesce a corregge la traiettoria. Su un pallone inattivo però l'Affrico costruisce anche l'occasione successiva, neutralizzata dalla prima grande parata di Michielon il cui riflesso impedisce che la deviazione sottoporta di Casamenti si trasformi nella rete del vantaggio; lì lo aveva liberato, in posizione regolare (ben piazzato Torrebianca), il tiro di Kodra favorito dall'angolo di Marcantonini, col mancino a uscire, allontanato di testa da Giovannini (49'). Cento secondi più tardi però Michielon rischia di far pari: non era così tanto fuori come da battesimo il tiro-cross di Nocentini che da destra spazzola lo spigolo dell'incrocio. Sulla ripartenza però la gara rischia di cambiare: cercato in profondità, Matteucci affonda in area e cambia direzione quanto basta per nascondere il pallone a D'Onofrio che non rallenta e commette fallo; ben piazzato (ha corso tantissimo), Torrebianca fischia un rigore indiscutibile di cui lo stesso Matteucci s'incarica. L'esecuzione però è bruttina, destro lento e centrale: Gentile scende all'ultimo e col corpo riesce a respingere il pallone che sulla ribattuta Matteucci spedisce in viale Paoli. L'Affrico legge l'episodio come un segno e torna ad attaccare costruendo un'altra occasione enorme: subentrato a Torracchi da un paio di minuti (per tre Nocentini si sposta a fare l'ala destra, poi lascia il posto a Scarselli), Hoxha fa il centravanti e gioca di sponda per Marcantonini il cui destro ravvicinato in corsa Michielon respinge con la seconda paratissima della gara; a completare il salvataggio interviene Giovannini che di testa anticipa il secondo tentativo di Marcantonini, a quel punto a colpo sicuro (56'). Il Tau legge l'episodio come un segno e si lancia subito verso l'area avversaria: Kercuku (aveva rilevato Capocchi) verticalizza per Bonelli, chiuso dalla scivolata di Gentile che lo anticipa fuori area e per qualche secondo lascia la porta spalancata; prova ad approfittarne Giovannelli il cui destro di prima esce d'un metro. Il Tau comunque annusa l'aroma del vantaggio che al 61' solo un fischio di Torrebianca gli nega: Tancredi calcia sulla barriera una punizione dal limite (fallo di Pallotti su Matteucci), ma nello specchio il secondo tentativo; stavolta Gentile non è precisissimo, corta la sua respinta che di potenza Matteucci ribadisce in porta; ma Torrebianca, ben piazzato contravvenendo alle indicazioni degli organi tecnici (da anni in queste situazioni dicono di piazzarsi fuori area per controllare eventuali falli di mano in barriera: follia), annulla per un fuorigioco a quel punto indiscutibile. L'Affrico legge l'episodio come un segno e stavolta ne ottiene l'effetto massimo: l'ennesima sovrapposizione di Breccia si chiude con un cross teso che Marcantonini non aggancia; Scarselli tiene vivo il pallone e lo calibra di nuovo al centro ove in tuffo Kodra riesce a pronunciare le parole magiche per spezzare il sortilegio e battere Michielon (66'). Ma evidentemente si trattava d'una controfattura a tempo: il recupero (troppo breve: è l'unico errore di Torrebianca che s'accontenta di tre minuti, quando forse ne sarebbe servito il doppio) è iniziato da qualche secondo quando da sinistra il mancino di Serafini vernicia un traversone sul secondo palo, e Giovannelli lo trasforma nel pari con un colpo di testa a incrociare da bomber purissimo. Dall'1-0 erano trascorsi appena cinque minuti: per cinque minuti l'Affrico è stato in testa da solo. Calciatoripiù : a lungo s'è ipotizzato che la partita finisse 0-0, troppo forti le difese (che gran giocatore è Giovannini : a ricordarlo basterebbe il salvataggio sulla linea) e i portieri: Gentile para un rigore, Michielon due palloni che chiunque altro si sarebbe rassegnato a srotolare dalla rete. L'1-1 aumenta la valutazione finale di qualche calciatore, inevitabilmente dei marcatori Kodra e Giovannelli e degli autori degli assist Scarselli (grande ingresso in posizione d'ala destra) e Serafini , terzino di spinta di qualità sensazionali. Non è però l'unico interprete del ruolo a meritare una citazione: in una corsia che frequenta poco va alla grande Pallotti , sostituito a sinistra da Breccia che, titolare dopo più d'un mese, ha l'intenzione chiara di rimescolare le gerarchie.