AFFRICO: Fei, Baroncini, Conti, Palazzini, Chelli, Benci, Petrini (68' Consumi), Kodra, Casoni (68' Morelli), Lombardi (85' Rusta), Biba (78' Chiaverini). A disp.: Dos Santos, Villagatti, Andrei, Mosconi, Toci. All.: Filippo Gori.
SETTIGNANESE: Strada, Innocenti, Della Felice, Vilcea, Rosetti (82' Fanticelli), Camerini, Valiani (46' Fanutti), Gianassi (66' Sani), Paggetti (74' Paoli), Stinghi (82' Villarroel), Orioli. A disp.: Marsili, Cannamela, Paolieri, Girlando. All.: Filippo Fani.
ARBITRO: Galli di Prato
NOTE: ammoniti Fanutti, Innocenti e Benci. Angoli: 5-4. Recupero: 0'+5'. Spettatori: 200 mal contati.
Speriamo che più che i pasticcini ci fosse nello spogliatoio uno stock di dolci confezionati, di quelli con la scadenza più abbondante: torneranno utili domenica a Terranuova, dove l'Affrico conta di festeggiare l'élite con una giornata d'anticipo. Lasciato intatto dallo 0-0 nello scontro diretto da cui si sapeva che il destino d'entrambe sarebbe passato, il vantaggio sulla Settignanese resta infatti difficilmente colmabile: solo un suicidio consapevole farebbe volatilizzare quattro punti di scarto negli ultimi 180'. Ma alla fine d'una gara gradevole per tecnica, intensità e atmosfera (che differenza fanno le tribune piene) questi restano: quattro; non sette come desiderava l'Affrico per poter finalmente esser certo d'aver completato la missione; non uno come desiderava la Settignanese che a quel punto avrebbe costretto i rivali a mettere le scarpe in freezer, troppo bollente ogni pallone, prima di ciascuna delle due gare rimanenti, per l'appunto Terranuova e poi Levane in casa. Dal Lapenta invece entrambe le duellanti escono insoddisfatte, per una classifica che a seconda delle prospettive è quasi chiusa o ancora aperta e per l'andamento di un incontro che avrebbe potuto concludersi in qualsiasi modo: a un legno per parte s'aggiungono infatti almeno sei parate stratosferiche di Strada (portiere favoloso, e bene fa Mannelli a convocarlo per il Piemonte anche se nell'élite non ha giocato un solo minuto) e due mezzi rigori abbondanti per la Settignanese non proprio soddisfatta per la direzione di Galli. Si capisce però come il pari, già pronosticabile alla fine del primo tempo, sia il risultato perfetto: la Settignanese non avrebbe meritato d'assistere ai festeggiamenti dell'Affrico che a sua volta non avrebbe meritato il tamponamento in classifica. E il pari tutto converge a farlo scaturire, a partire dai sistemi di gioco con cui almeno nel primo tempo le due squadre si confrontano: reso dinamicissimo dalla posizione di Della Felice che si prende in carico l'intera corsia mancina, quando la difesa è schierata il 3-5-2 della Settignanese assorbe le due linee a quattro dell'Affrico senza particolari sussulti. Per crearli è necessaria una giocata individuale che Lombardi plasma al 6' quando affonda centralmente evitando con due dribbling i tackle di Vilcea e Innocenti e si lancia in area per chiudere il triangolo alimentato da Petrini: la traiettoria del suo destro di prima, alto da una decina di metri, è il segnale che avvia una mattinata nemica per sorte e freddezza sottoporta. Il terzo ostacolo tra l'Affrico e il vantaggio è Strada, portiere favoloso, che all'8' inaugura una striscia d'interventi risolutivi alzando sopra la traversa la spizzata di Casoni (Buffon su Zidane a Berlino, chiara l'immagine?) in anticipo a centro area sul cross di Biba da sinistra. Cento secondi più tardi la Settignanese citofona a Fei sulla sponda di Stinghi per Gianassi: facile la parata a terra sul destro di prima; sarebbe stata più complicata quella cui al 18' l'avrebbe chiamato Stinghi se, avanzato in solitudine per venti metri e rientrato sul mancino sull'uscita di Benci in protezione al limite, avesse calciato dall'altra parte del legno più lontano. In questo tratto rischia meno la Settignanese che, blindata da Rosetti (scivolata impeccabile su Lombardi innescato dalla rimessa laterale di Petrini) e Camerini, al 21' si ferma di nuovo a un mignolo dal vantaggio: protagonista è di nuovo Stinghi che, lanciato lungo direttamente da Strada, sbuca dietro la difesa e dalla solita posizione stavolta calcia col destro al volo cercando il primo palo e trovando l'esterno della rete (tiro pulito, inesistente l'angolo che Galli assegna). A fare la partita è però l'Affrico che un quarto d'ora più tardi crea in batteria tre occasioni buone per il vantaggio: si comincia con un'azione ben imbastita a sinistra dal duo Conti-Biba, alimentata da Casoni che di testa prolunga il traversone e rifinita dal tocco sporco di Petrini cui sottoporta s'oppone Scarpa (due), di nuovo protagonista (tre) sul corner di Conti deviato da Palazzini al primo incrocio. Sul successivo giro alla bandierina, ove stavolta va Lombardi col destro a uscire, l'Affrico cerca la replica esatta: Palazzini sbuca di nuovo sul secondo palo e impatta di testa mirando l'incrocio, solo sfiorato. Sulla pressione dell'Affrico ora la Settignanese fatica e di nuovo s'aggrappa a Rosetti, decisivo in anticipo sulla verticalizzazione di Petrini per Casoni che avrebbe avuto davanti a sé venti metri di solitudine. Ma è sull'altro fronte che d'un tratto le tribune s'infiammano: Galli decide infatti di sorvolare sulla copertura azzardata di Chelli, che per favorire l'uscita di Fei usa molto (troppo?) il fisico su Stinghi, e non fischia il primo dei due mezzi rigori abbondanti reclamati alla Settignanese. È l'ultimo acuto del primo tempo, dopo il quale Fani ridisegna l'assetto: l'ingresso di Fanutti per Valiani, lasciato nello spogliatoio, gli consente infatti d'abbassare Vilcea sull'ultima linea, ora a quattro, traslare Camerini in posizione di terzino sinistro e piazzargli davanti Della Felice libero d'attaccare la profondità senza alcun obbligo difensivo. Prima però che la mossa produca il primo effetto la Settignanese trema su un calcio da fermo che il mancino di Conti calibra in area dalla trequarti destra: da solo al limite dell'area di porta, di testa Benci mira al secondo palo ma trova i teloni che coprono la recinzione (51'). La Settignanese ora ha però una mossa in più da poter sfruttare, e solo una dozzina di centimetri gli impedisce di celebrare Fani come l'architetto della svolta: misura così l'incrocio che respinge il mancino di Della Felice pescato in posizione d'ala sinistra dalla scucchiaiata di Gianassi dietro la difesa. È l'istante in cui la Settignanese è più vicina al vantaggio e dunque al primo posto: nel quarto d'ora successivo infatti l'Affrico costruisce due opportunità enormi che però Lombardi, insolitamente emotivo sottoporta, cestina sbattendo su Strada. La prima va in scena al 64' sull'errore di Gianassi in mediana, stanchissimo dopo un'ora a ritmi indiavolati (e infatti un paio di minuti più tardi Fani lo chiamerà fuori sostituendolo con Sani): anziché col dribbling, o con un lob, o con un tiro violento, la progressione fino al dischetto si chiude con un destro rasoterra sullo stinco di Strada (quattro) che ha il merito di restare in piedi fino alla fine; va più o mano allo stesso modo otto minuti più tardi, quando si frantuma sull'uscita (cinque) lo sprint avviato dal dialogo tra Morelli (chiamando fuori Casoni, Gori lo aveva inserito per aumentare il peso offensivo) e Kodra. Tra le due parate del proprio portiere la Settignanese protesta per il secondo mezzo rigore abbondante che Galli non le concede: rischia Benci col gomito fuori sagoma dopo un flipper avviato dalla discesa di Stinghi sul filtrante d'Innocenti. È però l'Affrico a chiudere all'attacco, foss'anche solo per non dover traslocare a Terranuova l'allestimento della festa; ma Strada (sei), reattivissimo su Lombardi che con l'esterno destro aveva cercato il colpo a sorpresa sul traversone di Conti (83'), e la traversa che respinge il lob di Kodra dal limite (91') sigillano lo 0-0. La festa è rimandata, ma solo la scaramanzia può suggerire di disdirla.
Calciatoripiù : lo 0-0 racconta che le difese hanno sbagliato poco e i portieri niente. Favorita dalla copertura di Palazzini e Kodra , coppia per la quale l'appellativo di mediani è riduttivo, funziona alla grande quella dell'Affrico con Chelli e Benci implacabili su Paggetti e Conti solidissimo a sinistra; e funziona anche quella della Settignanese grazie soprattutto a Rosetti , che alle qualità tecniche e fisiche abbina un'elevatissima capacità di leggere l'azione in anticipo, a Camerini , centrosinistra nel primo tempo e sinistra-sinistra nella ripresa, e Della Felice , solido in copertura e devastante quando attacca. Prima d'uscire perché esausto si fa apprezzare anche Stinghi , il più vivo d'entrambi gli attacchi; ma l'unico vero protagonista è Strada , sei interventi decisivi (a due terzi dei portieri dell'élite starebbe larga la panchina dietro di lui) e un futuro galattico.