RETI: Quargnolo, Liberatore, Kurtulaj
MERIDIEN: Lusha, Neri, Panati, Papa, Martino, Maccaro, Cicardo, Baldi, Gjini, Rosselli, Quattrocchi. A disp.: Mancini, Eletti, Magrini, Pocci, Bettaccini, Meoni, Ejilli, La Rocca. All.: Giacomo Bucciantini.
CASALGUIDI: De Angelis, Bruni, Baglioni, Ciobotea, Kurtulaj, Paloka, Antici, Frosini, Liberatore, Vannini, Quargnolo. A disp.: Cappioli, Bracali, Braccini, Innocenti, De Leo, Venuti, Giovannetti, Noferini, Jakaj. All.: Fabiana Benfari.
ARBITRO: Finizzola di Pistoia.
RETI: 15' rig. Kurtulaj, 46' Liberatore, 75' Quargnolo.



Con uno 0-3 rotondo, netto e meritato, il Casalguidi di Fabiana Benfari riscatta subito lo sfortunato pareggio racimolato nel turno precedente contro il Montemurlo Jolly annichilendo sotto ogni punto di vista la Meridien. Ancora in cerca di una propria stabilità, la truppa di mister Bucciantini fatica e non poco a mettere in difficoltà un organizzatissimo Casalguidi, risultando alla fine della fiera praticamente innocua dalle parti di De Angelis. Sbloccata la contesa con un calcio di rigore trasformato con freddezza da Kurtulaj al quarto d'ora di gioco, la compagine di Fabiana Benfari prende sempre più possesso della sfera e del campo lasciando non più delle briciole agli avversari. Ma nonostante un dominio pressoché incontrastato, il primo tempo si chiude comunque con il più risicato dei vantaggi per gli ospiti. Ben conscio delle misteriose dinamiche che avvolgono il gioco del pallone, il Casalguidi approccia col piglio giusto la seconda frazione di gioco chiudendo virtualmente la contesa dopo appena sessanta secondi con lo 0-2 siglato da Liberatore. I restanti quarantaquattro minuti si risolvono con la sapiente gestione della sfera da parte degli ospiti, bravi a rincarare la dose al 75' per la terza e ultima volta con la marcatura personale di Quargnolo. Racimolata la sesta vittoria in campionato, la compagine di Fabiana Benfari accorcia così la classifica portandosi a ridosso delle prime della classe; la truppa di mister Bucciantini, in concomitanza col successo interno del Ramini, scivola invece al terzultimo posto della graduatoria: urge un'impellente inversione di marcia.