RETI: Bracali, Niccolai, Braccini, Quargnolo, Mochi
CASALGUIDI: Cappioli, Trevisan, Bruni, Ciobotea, Paloka, Niccolai, Antici, Vannini, Braccini, Liberatore, Quargnolo. A disp.: De Angelis, Bracali, Frosini, Innocenti, Baglioni, Jakaj, Kurtulaj. All.: Fabiana Banfari.
MERIDIEN LARCIANO: Mancini, Bartolomei, Panati, Papa, Martino, Eletti, Meoni, Mochi, Gjini, Cicardo, Rosselli. A disp.: Lusha, Neri, Magrini, Bettaccini, Cabras, Larocca, Niccolai. All.: Giacomo Bucciantini.
ARBITRO: Lenzini di Pistoia.
RETI: 22' Braccini, 30' rig. Niccolai, 85' rig. Mochi, 87' Quargnolo, 90' Bracali.
NOTE: espulsi Cappioli, Cicardo e Niccolai.



Una partita bella, avvincente, sana e corretta viene inevitabilmente deturpata da una direzione arbitrale ampiamente insufficiente, col signor Lenzini che non riesce mai a tenere il mano il bandolo della matassa facendo infervorare gli animi in campo senza alcun motivo. Con un 4-1 finale e un computo totale di undici ammoniti e tre espulsi si chiude la seconda giornata di campionato per Casalguidi e Meridien, due compagini che, al netto dei gravi errori arbitrali, si sono ben distinte sul terreno di gioco. L'inizio è di marca prettamente ospite ma a passare in vantaggio sono i ragazzi di Fabiana Benfari con Braccini, lesto a sfruttare un errore di Panati e a rompere l'equilibrio. Al 30' arriva la prima grande svista del direttore di gara, il quale assegna un calcio di rigore inesistente per il Casalguidi che abbatte il morale degli ospiti. A segno dal dischetto va Niccolai. Nella parte centrale del match il nervosismo sale alle stelle in maniera ingiustificata, relegando lo spettacolo da una parte in favore di continue interruzioni e reiterati bisticci. A farne le spese nella maniera più pesante sono Cappioli, Cicardo e Niccolai, tutti e tre mandati anzitempo sotto la doccia. Sul finire della partita la compagine di mister Bucciantini accorcia le distanze con Mochi su rigore ma nel disperato tentativo di agguantare il pareggio scopre il fianco alle ripartenze dei locali che pungono in maniera letale per ben due volte, prima con Quargnolo e infine con Bracali. Tenendo in considerazione solo il gioco visto sul campo, un plauso spetta di diritto a entrambe le compagini per aver mostrato comunque trame interessanti e alcuni spunti davvero degni di nota.