RETI: Lodovisi, Di Maggio, Cullhaj
SCANDICCI: Izzo, Campinoti, Del Giudice, Salvadori, Ballerini, Morosino, Cullhaj, Ceccarini, Di Maggio, Baggiani, Lodovisi. A disp.: Besa, Vignoli, Poggiali, Nanni, Andrei, Pratesi, Doddoli. All.: Filippo Fanfani.
FOLGOR CALENZANO: Braccini, Magurno, Santucci, Mazzanti, Frosali, Cusumano, Landi, Pacifico, Sabatino, M.Lazzerini, Innocenti. A disp.: Perzefi, Oliarca, Pieralli, Andreuccetti, Valoriani, C. Lazzerini, Benelli, Finotello, Cerra. All.: Andrea Pieri.
ARBITRO: Esposito di Firenze.
RETI: 15' Cullhaj, 43' Di Maggio, 52' Lodovisi.
Pronostico rispettato allo stadio Bartolozzi di Scandicci dove la squadra locale, assoluta dominatrice del girone, ha inanellato la sedicesima vittoria consecutiva della stagione rimarcando, se mai fosse necessario, che è e sarà la più seria candidata alla vittoria del girone e alla sfida finale per la conquista del campionato provinciale Giovanissimi B Firenze. Non possiamo che confermare questa sensazione. Ormai abbiamo visto giocare corazzate come l'Affrico, il Fucecchio, la Cattolica Virtus e sinceramente la prospettiva finale della squadra vista al Bartolozzi, almeno a ora, non lascia adito a dubbi. Il vero banco di prova in questa occasione lo aveva invece il Calenzano che, dopo un tragica giornata contro l'Affrico e una vigorosa e vincente reazione avuta contro una squadra blasonata come la Settignanese, era chiamata non al miracolo ma a una prova di carattere e tenuta. Ebbene gli obiettivi di entrambe le squadre sono stati raggiunti. Lo Scandicci ha un gioco mai visto in questa categoria, mantiene costante un pressing portato con ordine e disciplina, che di fatto anticipa e taglia qualsiasi possibilità di fraseggio facile dell'avversario. La squadra conquista con abilità il centrocampo e scatena sul portatore avversario chiunque esso sia e nella perfetta esecuzione della marcatura a zona un pressing fatto di automatici raddoppi (per non dire triplicazioni), eseguiti con ordine e sempre senza variare il modulo in campo. Se poi aggiungiamo un'ottima qualità di quasi tutti i singoli, una incredibile tenuta fisica e atletica (per eseguire il pressing come lo abbiamo visto, occorre tanta ma tanta resistenza aerobica) e una mirabile posizione in campo (figlia sicuramente degli insegnamenti di mister Fanfani), si possono facilmente spiegare i successi della squadra biancoblù. Il Calenzano va premiato perché sta decisamente crescendo dal punto di vista caratteriale e dovrà avere pazienza nell'aspettare la maturazione soprattutto atletica di alcuni dei suoi ragazzi, che hanno sì dimostrato di avere talento ma che sono a oggi penalizzati da una struttura fisica ancora non avviata. Detto questo, la partita ha seguito il copione più ovvio con lo Scandicci che già dai primi minuti ha creato azioni pericolose grazie al suo trio di attacco Cullhaj-Di Maggio-Lodovisi, supportato degnamente dal sempre veloce fraseggio del centrocampo. Situazioni che hanno portato sugli scudi il portiere rossoblù Braccini, autore nel primo tempo di almeno quattro interventi decisamente degni di nota. Il Calenzano nel primo tempo ha contrastato con estremo orgoglio ogni pallone capitolando sì al 15' ma su una sfortunata azione difensiva di Magurno che claudicante (ed infatti poi è uscito subito), non è riuscito a contrastare Cullhaj che ha facilmente spinto in porta da pochi metri per il più classico gol di rapina. La squadra calenzanese ha poi retto per tutto il primo tempo, composto da cuore, sudore e qualche necessario contrasto ruvido, costringendo se così si può dire lo Scandicci al solo 1-0 della prima frazione. Il secondo tempo non poteva essere diverso dal primo in quanto lo Scandicci è squadra costruita per competere (e magari vincere?) nel prossimo campionato regionale èlite e le differenze tra le due squadre, almeno oggi, sono state sostanziali ed evidenti. La squadra di mister Fanfani si porta sul 2-0 al 43', quando una martellante azione sulla fascia destra di Baggiani permette al funambolico numero 10 rossoblù di servire a centro area Di Maggio, pronto alla deviazione da pochi passi. Il Calenzano non sbanda mai, il match con l'Affrico è archiviato (ma non dimenticato) e lotta comunque su ogni pallone rendendo mai facile la vita all'avversario. Questo però costa energie e, nonostante i cambi ordinati da mister Pieri, la fatica nel contenere le folate dello Scandicci produce spossatezza e difficoltà nelle marcature con inevitabile allentamento della pressione. Lo Scandicci passa ancora per il 3-0 al 52' quando un'ennesima serpentina in fascia di un Cullhaj sempre più difficile da contenere produce un tagliente cross in area dove si fa trovare pronto Lodovisi, che con un tap-in al volo chiude la partita. Il risultato non cambierà più con il Calenzano che prova in un paio di azioni il gol della bandiera, fallito più che altro per stanchezza e con lo Scandicci che gestisce con ordine il punteggio acquisito. Già detto tutto chiaramente: lo Scandicci ha almeno 4/5 giocatori fuori categoria. Potrebbero tranquillamente giocare nella squadra 2008 tale è la loro preparazione fisica, tecnica e tattica, così come del resto l'intera squadra che pare essere a un livello di gioco superiore per questa categoria. Il Calenzano ha decisamente voltato pagina e non era sicuramente questa la partita che gli si chiedeva di vincere. Ha risposto con tutto quello che aveva da dare alla superiorità del proprio avversario, con rispetto ma senza mollare mai e senza cedere alla tentazione della doccia veloce', orribile esperienza già vissuta e che non dovrà mai più apparire nei pensieri e nelle intenzioni. Questa può essere considerata la vera piccola vittoria personale in questa occasione della squadra di Pieri.
Calciatoripiù : nel Calenzano Braccini , che nonostante i tre gol subiti è il migliore della sua squadra e autore di superbe parate. La partita rimane equilibrata nel punteggio grazie a lui. M.Lazzerini lotta come un leone nel feroce pressing che ha intorno. Rimane in campo per tutti i 75' ed esce stremato, ma a testa altissima. Esempio di cosa vuol dire dare tutto per la squadra. Cusumano è un altro lottatore della zona centrale che esce sconfitto nel punteggio ma non nell'anima. Nello Scandicci sono tutti da citare: la squadra gira che è una meraviglia, per merito dei ragazzi e per merito del proprio mister che sa enfatizzare le qualità di ogni singolo componente. Proprio una bella squadra.