FLORIA GRASSINA BELMONTE: Servi, Bautista , Galletti, Esteves, Fibbi, Santoro, Ballini, Tassi, Materassi, Di Bello, Ciaccia M. A disp.: , Polloni, Ciaccia L, Muzzi, Turco, Deaconescu , Maestrelli, Fabrizi, Pasqual. All.: Pompili Lorenzo
LIMITE E CAPRAIA: Tafi, Franchi, Asmodeo, Kamal, Stellato, Scialabba, Scarnicci, Tenace, Di Gregorio, Fontanelli, Franchi. A disp.: Boccacci, Brogna, Giacomelli, Oddo, Zazzarino, . All.: Arbulla Marco
RETI: Ciaccia M., Fibbi, Autorete
FLORIA: Servi, Bautista, Galletti, Esteves, Fibbi, Santoro, Ballini, Tassi, Materassi, Di Bello, Ciaccia M.. A disp.: Polloni, Ciaccia L., Muzzi, Turco, Deaconescu, Maestrelli, Fabrizi, Pasqual, Giannone. All.: Lorenzo Pompili
LIMITE E CAPRAIA: Tafi, Franchi, Asmodeo, Kamal, Stellato, Scialabba, Scarnicci, Tenace, Di Gregorio, Fontanelli, Franchi. A disp.: Boccacci, Brogna, Giacomelli, Oddo, Zazzarino. All.: Jacopo Corti.
Arbitro: Diodati di Firenze.
RETI: 40' Santoro aut., 59' Ciaccia M., 66' Fibbi.
Come stai?'. È una canzone che Brunori Sas scrive l'anno di nascita dei protagonisti in campo. È la domanda che quasi sottovoce si fanno i presenti sulle tribune Grazzini sabato pomeriggio mentre si riempiono e si colorano di bianco e di azzurro. Tantissimi infatti si sono presentati sugli spalti di Viale Malta: per sostenere i propri ragazzi nell'ultimo impegno di campionato, per partecipare a un eventuale festa salendo su un carro che non hanno mai visto, né tantomeno costruito in lunghi anni di fatiche, sacrifici, difficoltà, impegno ed entusiasmo, per osservare da occasionale l'andamento della gara e magari fare una telefonata per tenere collegata una partita a qualche chilometro di distanza. Ma facciamo un passo indietro.
Che cosa vuoi che scriva, di cosa vuoi che canti?'. Al momento dell'ingresso in campo delle squadre ecco che appare la coreografia realizzata dai genitori della Floria, mentre anche i bambini della scuola calcio, dagli Esordienti ai Primi Calci, fanno sentire tutto il loro supporto. La Floria deve vincere per aver la certezza di conquistare il girone G di merito. Il Limite e Capraia arriva dalle fatiche di una stagione tanto lunga quanto gratificante. Partono meglio i ragazzi di mister Pompili, che conquistano in rapida successione diversi tiri dalla bandierina, non sfruttati però a dovere. È Materassi poi a mancare una ghiotta occasione, colpendo debolmente con il mancino un cross dalla destra. I minuti passano, il risultato non cambia, la pressione aumenta. Qualche mugugno di troppo sugli spalti, dita ingiallite da sigarette spente e accese in maniera quasi frenetica. La punizione calciata dal limite da Scarnicci fa correre un brivido sulla schiena di molti, il pallone si abbassa più tardi del voluto e finisce alto sulla traversa. Il primo tempo si conclude a reti inviolate, i portieri di fatto inoperosi. Cala il gelo dopo appena cinque minuti della ripresa. Santoro appoggia verso la porta con Servi che era uscito per recuperare un lancio lungo nel vuoto. Il pallone rotola lentamente ma inesorabilmente in fondo alla rete. Il Grazzini si spegne di colpo in un silenzio surreale. Forse esultano in due, ma almeno hanno il buon senso di non farsi sentire. Qualche minuto di smarrimento, poi la Floria riprende a spingere e le tribune a incitare i propri ragazzi. Mister Pompili fa qualche cambio e la prima vera occasione arriva da piedi di Deaconescu, che si fionda su un pallone vagante al limite dell'area: traiettoria strana che trova però la traversa a negargli la rete. I padroni di casa ora ci credono. Rimessa laterale dalla sinistra di Galletti, Materassi protegge palla a centro area e serve Ciaccia M., il cui tiro di prima intenzione diventa un imparabile pallonetto sotto l'incrocio alla destra di Boccacci. Mancano poco più di dieci minuti alla fine. Qualcuno decide di abbandonare l'impianto, che sia per rabbia o per tensione. Il pubblico riprende fiato, chi sta a sedere non vive di emozioni. Materassi tiene palla in area cercando un compagno e viene toccato da dietro da un difensore. Tutti reclamano a gran voce il calcio di rigore, l'arbitro non è dello stesso avviso. Le urla si mischiano e si rincorrono, cuori palpitanti o con pochi battiti, la gara è ormai agli sgoccioli. Punizione a centrocampo, palla proprio sulla linea mediana di un campo più nero che verde. Calcia Fibbi, il capitano. Sfera scodellata in mezzo all'area, tra un groviglio di maglie rosse e bianche. Non la tocca nessuno. Rimbalza davanti a Boccacci, sorpreso.
Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno'. In quell'attimo si susseguono centinaia di immagini come un lunghissimo flashback di un film. I primi calci a un pallone, che basta anche un Super Santos arancione dalla dubbia circonferenza. Gli allenamenti a Bellariva e i lunghi ritorni a casa anche sotto la pioggia. La scuola, magari un panino al volo, un pulmino, allenamenti e post fino anche alle nove di sera, ancora un pulmino. Cambiare casacca ed esser accolti in una nuova grande famiglia. Quella palla lì, quell'ultima palla, scavalca il portiere e finisce dentro. Il Grazzini esplode. Tutta la squadra si rincorre e si abbraccia intorno al proprio capitano, spunta qualche lacrima per chi non riesce a trattenere l'emozione. Al triplice fischio, pochi minuti più tardi, può iniziare la festa e l'urlo di gioia arriva fino a Pontassieve. La Floria vince il girone G di merito e si giocherà ora il titolo provinciale di categoria nella finale con lo Scandicci.
Calciatoripiù: Fibbi riscrive Un gran bel film', Ciaccia M. riaccende la fiamma, Esteves è il migliore in mezzo al campo (Floria), Kamal e Franchi non mollano (Limite e Capraia).