RETI: Occhipinti, Occhipinti, Malatesta, Berti, Serafini
MULAZZO: Leri, Belli, Dapice (54' Lecchini), Malatesta, Dell'Amico, Cham, Rossi (75' Belforti), Ausili, E. Castellotti, Ragonesi (80' Luccini), Occhipinti. A disp.: Pecorelli, Bergamaschi, A. Castellotti, Del Rio, De Negri, Tamagna. All. Stefano Strata
FIVIZZANESE: Moscoloni, Domenichelli, Gerali, Berti, Cardellini, Bevilacqua, Alberti, Zarrelli, Costa (63' Tarantola, 87' Serafini), Mencatelli, Salku. A disp.: Duchi, Calvo, Franchini, D'Imporzano, Lombardo, Pigoni. All.: Roberto Franchini
RETI: 14' Malatesta, 30' e 63' rig. Occhipinti, 50' rig. Berti, 92' Serafini.
Altalena di emozioni tra Mulazzo e Fivizzanese, con gli uomini di Strata che, al triplice fischio, hanno potuto festeggiare una bella vittoria, al netto di qualche rischio di troppo. Ad aprire le danze ci pensa Malatesta segnando al 14' il gol dell'1-0. Il risultato si sblocca, così come il gioco della formazione casalinga che, esattamente alla mezz'ora infila il raddoppio ad opera di Occhipinti. Si va al riposo con il punteggio di 2-0, Mulazzo che ha il margine dalla propria parte per gestire con intelligenza le ripartenze ospiti ma si fa prendere d'infilata subendo in apertura di ripresa il fischio del calcio di rigore. A trasformare il tiro dal dischetto al 50' è Berti, che supera Leri e accorcia le distanze. La partita, almeno dal risultato parziale di 2-1, sembra potersi riaprire, ma pochi minuti dopo, un altro calcio di rigore stavolta a favore del Mulazzo consente a Occhipinti di allungare sul 3-1 e siglare la doppietta personale. La girandola dei cambi serve soltanto a portare nuova linfa vitale alle meccaniche di gioco, ma il match oramai è segnato e scivola fino ai titoli di coda senza altre particolari emozioni. Se non quella del gol di Serafini - in campo da appena cinque minuti - bravo a firmare il 3-2 che gela per pochi istanti i padroni di casa. Il gol arriva quando ormai non c'è tempo per la Fivizzanese di provare ad immaginare un insperato recupero, e seppur con il brivido, il Mulazzo può comunque festeggiare la vittoria.