RETI: Mercugliano, Natali, Tocchini, Degl Innocenti
PESCIA: Fiaschi, Puccini, Tocchini Leo., Scotece, Carfagna, Borri, Natali (87' Salvestrini), Biagi (68' Fiumicino), Lucherini (62' Tocchini Lor.), Mercugliano (85' D'Acunti), Degl'Innocenti (84' D'Amaddio). A disp.: Melani, Maltagliati, Sangregorio. All.: Cristiano Michelotti
STAFFOLI: Angeli, Brandi (62' Dianda), Franceschi (75' Pagni), Guastapaglia, Capriglione, Giardini, Ezzaki, Spatola (67' Vanni), Vassallo, Sassano (84' Grossi), Lacedra (50' Islami). A disp.: Bagnoli, Campigli, Dembele, Corti. All.: Christian Boi.
ARBITRO: Francesco Ballarino di Firenze.
RETI: 5' Mercugliano, 13' Natali, 66' Tocchini Lor., 83' Degl'Innocenti
NOTE: Ammoniti Brandi, Sassano, Franceschi, Capriglione, Islami.
Per la terza giornata di campionato la capolista Staffoli scende sull'ostico terreno del Pescia che stante l'inagibilità del proprio impianto sportivo, gioca sul campo di Chiesina Uzzanese. Squadra di casa che si presenta a questo appuntamento con un ruolino di marcia fatto di molti zeri: due pareggi a reti bianche nelle prime due uscite stagionali rispettivamente contro Casale Fattoria e Marginone. La capolista invece dopo essersi imposta di misura nell'esordio di Acciaiolo, ha regolato Domenica scorsa, fra le mura amiche, il Candeglia Pistoia con un secco 2-0. Difese quindi entrambe illibate ed attacchi chiamati a superarsi per cercare di mandare al passivo il casellino delle reti subìte dalla squadra avversaria. Giornata uggiosa, orizzonti grigi, temperatura mite e terreno in condizioni appena sufficienti con leggere gibbosità varie ed assortite. Il risultato finale parla da solo, partita oggettivamente senza storia. Da un parte una squadra concentrata, solida, veloce, concreta e senza fronzoli. Dall'altra un undici sceso in campo con la presunzione del primo della classe, ostentando una leggerezza ed una supponenza che alla fine ha pagato a carissimo prezzo. Pronti via e il Pescia passa in vantaggio con l'indemoniato Mercugliano abile e svelto a raccogliere un lungo rilancio del proprio portiere e a presentarsi in area quasi indisturbato dove ha trafitto l'incolpevole Angeli. Difesa biancorossa ampiamente rivedibile. Al 13' stavolta invece l'estremo difensore staffolese non è proprio esente da colpe lasciandosi scavalcare da un tiro dalla bandierina dove Natali appoggia di testa nella porta ormai sguarnita. Micidiale uno-due dei padroni di casa e Staffoli tramortito dopo appena tredici minuti. Al 17' un insidioso tiro cross di Puccini mette in seria difficolta ancora Angeli costretto ad un recupero affannoso per evitare il peggio. Al 23' gli ospiti battono un colpo con Vassallo che servito da Lacedra gira in rete da due passi ma per il signor Ballarino di Firenze la posizione dell'attaccante biancorosso è irregolare. Si resta sul 2-0. Il Pescia allenta la presa ma lo Staffoli non punge, si va al riposo senza troppi sussulti. Nella ripresa il Pescia arretra il baricentro a difesa del doppio vantaggio, lo Staffoli prova a fare la partita e al 56' la potrebbe riaprire ma Sassano a due passi dalla porta anzichè concludere agevolmente a rete, tenta un improbabile controllo trascinandosi la sfera sul fondo. E' questa la palla gol più clamorosa per i colori biancorossi ospiti che col passare dei minuti iniziano a crederci sempre meno e al 66' subiscono il colpo del ko definitivo dal neo entrato Lorenzo Tocchini e ancora su azione d'angolo: il numero tredici pesciatino appostato sul secondo palo schiaccia di testa in rete una palla ancora una volta battezzata male dall'estremo difensore staffolese. Girandola di sostituzioni come da prassi e finale in gloria per i rossoneri di casa che con Degl'Innocenti in dubbia posizione di fuorigioco sigla il poker su una rapida ripartenza superando Angeli in disperata uscita. Pescia che dopo la partita odierna manda agli archivi il terzo clean sheet consecutivo ed unica squadra del girone assieme all'Intercomunale Monsummano a poter esibire ancora zero alla voce gol subìti. Lo Staffoli di contro incassa la prima pesante sconfitta stagionale ed interrompe bruscamente l'imbattibilità del proprio estremo difensore. Un vecchio adagio popolare recita che è meglio perdere una volta 4-0 che quattro volte 1-0. A patto però di farne tesoro.